Scusate se insisto con la tragedia di Oslo, ma è una cosa che mi ha abbastanza scosso. Sono ancora più scosso, oggi, a scoprire che Anders Breivik, il mostro di Oslo, è anche un negazionista climatico che usa tutto l'armamentario del negazionismo andante, dal climategate a Christopher Monckton. E pensare che avevo sempre creduto che questa gente fosse, più o meno, innocua.
Vi passo qualche pezzetto dal "manifesto" di Breivik
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Excerpts From Breivik's "Manifesto"
http://www.2shared.com/file/M-s-2fBD/2083-AEuropeanDeclarationofInd.html
2.72 Green is the new Red - Stop Enviro-Communism!
You might know them as environmentalists, enviro-communists, ecoMarxists, neo-Communists or eco-fanatics. They all claim they want to save the world from global warming but their true agenda is to contribute to create a world government lead by the UN or in other ways increase the transfer of resources (redistribute resources) from the developed Western world to the third world. They hope to accomplish this through the distribution of misinformation (propaganda) which they hope will lead to increased taxation of already excessively taxed Europeans and US citizens. The neo-communist agenda uses politicised science to propagate the global warming scam in order to implement their true agenda; global Marxism. Marxism’s ultimate goal is to redistribute wealth from successful nations to failed nations, instead of actually trying to fix these broken nations. Politicised science is being used by the cultural Marxist hegemony to manipulate the unsuspecting masses. They are using our trust and faith in science to spread lies and hysteria that will allow Marxists to implement socialist “solutions” to a problem that never actually existed.
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That's exactly what is happening with the Anthropogenic Global Warming scam; too many people are too demoralised to assess true information about Socialism, Communism, and climate change to allow its use for other agendas on the hands of the useful idiots “the leftists” as former KGB agent Yuri Bezmenov calls them. Enviro-communism is a new twisted idea of redistribution of wealth through “environmental” policies and the Copenhagen Climate Change Conference 2009 is the perfect manifestation of it. Environmental Justice is the new Social Justice; Climate Debt is the new Redistribution of Wealth, Anthropogenic Global Warming scam is the Communism.
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Please see Lord Christopher Monckton's speech:
http://www.youtube.com/watch?v=PMe5dOgbu40&feature=player_embedded
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Barak Obama received the Nobel Peace prize for exactly the same reason Al Gore did. The prize is given by Thorbjørn Jagland, Chair of the Nobel Committee who was also the Vice President of Socialist International. One can think they are pushing a global agenda of Enviro-Communism or Eco-Marxism that will force Europe and the US to cater for the global Eco-Marxist agenda. Their end goal is to “punish” European countries (US included) for capitalism and success. The Marxist agenda of the Climate Change Conference 2009 was to discuss the totalitarian idea of World Government, transfer of wealth from Western countries to 3rd world countries under what they call “Climate debt”, because allegedly western countries have been burning CO2 and 3rd world countries haven’t!
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Climategate incident – exposing the eco-Marxist scam
On Thursday 19th November 2009 news began to circulate that hacked documents and communications from the University of East Anglia’s Hadley Climate Research Unit (aka CRU) had been published to the internet. The information revealed how top scientists conspired to falsify data in the face of declining global temperatures in order to prop up the premise that man-made factors are driving climate change. The documents and emails illustrated how prominent climatologists, affiliated with the UN’s International Panel on Climate Change, embarked on a venomous and coordinated campaign to ostracise climate skeptics and use their influence to keep dissenting reports from appearing in peer-reviewed journals, as well as using cronyism to avoid compliance with Freedom of Information Act requests. Here follows a compendium of articles and videos on what was quickly dubbed as “ClimateGate”. The full story: [3]
Sources:
1. http://www.foxnews.com/projects/pdf/113009_IISDreport.pdf
2. http://www.europa-eu-un.org/articles/en/article_8975_en.htm
3. http://www.prisonplanet.com/climate-bombshell-hacker-leaks-thousands-of-emails-showing-conspiracy-to-hide-the-realdata-on-manmade-climate-change.html
4. http://www.prisonplanet.com/climategate-the-final-nail-in-the-coffin-of-anthropogenic-global-warming.html
5. http://www.prisonplanet.com/hacked-e-mails-climate-scientists-discuss-hiding-decline-in-temperatures.html
6. http://www.prisonplanet.com/mike%E2%80%99s-nature-trick.html
7. http://www.prisonplanet.com/mcintyre-the-deleted-data-from-the-%e2%80%9chide-the-decline%e2%80%9d-trick.html
8. http://www.prisonplanet.com/hide-the-decline-climategate.html
9. http://www.prisonplanet.com/bishop-hill%E2%80%99s-compendium-of-cru-email-issues.html
lunedì 25 luglio 2011
Franco Battaglia: non è questo il modo di dargli torto
Posted by
Ugo Bardi
Mi sono accorto oggi che c'è un gruppo di facebook con il titolo "Franco Battaglia va sbugiardato e radiato dall'Università"
Scusate, ma non ci siamo proprio. Va bene per "sbugiardare" Franco Battaglia - ovvero dimostrare che ha torto. Sono il primo a non essere d'accordo con lui e lo dico spesso (per esempio, di recente in questo post). Ma non va bene inneggiare a cacciarlo via dall'università.
Questa è intolleranza ideologica nella sua forma più deleteria. A intruppare gli universitari nell'ideologia corrente da noi ci pensavano già i fascisti al tempo della richiesta del "giuramento di fedeltà al partito fascista". E ci sono tanti altri esempi, dalla "caccia alle streghe" degli anni '50 negli Stati Uniti alla "Rivoluzione Culturale" in Cina, per non parlare di Stalin e delle sue purghe. Insomma, sono esempi che dovremmo cercare di evitare di ripetere.
Io stesso mi trovo ad avere a che fare con una banda di deficienti che non sono d'accordo con quello che dico sul cambiamento climatico e per questa ragione mi insultano, mi danno di nazista e invocano a gran voce il mio licenziamento. Andate a vedere i commenti a questo post e vi renderete conto di come si possa cadere in basso a furia di ideologia settaria. Altri miei colleghi sono stati insultati e vilipesi sul web per le loro opinioni.
Certo, chi non ha altro argomento che l'insulto finisce per dare ragione all'insultato e, a lungo andare, questo modo di fare si ritorce contro chi lo fa. Ma non è piacevole per nessuno ricevere insulti anche se uno cerca di ignorarli. In un post precedente parlavo di quegli imbecilli che non hanno trovato un passatempo migliore che mostrare un cappio a uno scienziato che faceva una conferenza. Da questo dicevo che ci sono abbastanza squilibrati in giro che possono passare dagli insulti sul web alla violenza fisica. E che questi squilibrati esistono, lo si è visto di recente in Norvegia.
Allora, permettete un modesto suggerimento: desistete con questo gruppo di facebook. In primo luogo, è una cosa antipatica, poi fa danni alla causa stessa che vuol sostenere. Se vogliamo sostenere l'energia rinnovabile e la sostenibilità non è insultando Franco Battaglia che otterremo dei risultati.
Ah.... fra le varie cose, ho trovato su facebook un gruppo intitolato "Il Surriscaldamento Globale è una Cazzata" E' inattivo dal 2008 ed è in fase di archiviazione. Anche loro, a furia di insulti, si sono fatti del male da soli!
domenica 24 luglio 2011
La tragedia di Oslo: ingegnosi nel male.
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Ugo Bardi
Il cappio mostrato al climatologo Hans Schellnhuber da un fanatico criminale a una conferenza in Australia. Riferendomi a questo evento, solo poche ore prima della strage di Oslo, scrivevo: "Per il momento, le varie minacce rimangono solo virtuali, ma cosa impedisce a qualche squilibrato di metterle in pratica?" Sono stato anche troppo profetico, purtroppo. (il post che segue è tradotto dalla versione inglese)
Si dice che il cervello umano è la cosa più complessa che conosciamo in tutto l'universo. I sistemi complessi, per via della loro natura, sono impossibili da prevedere e controllare. Un sistema che è dominato da cicli di retroazione si può stabilizzare su stati del tutto inattesi. Il cervello di Anders Behring Breivik, l'assassino di Oslo, è un sistema complesso che ha raggiunto un certo livello di orribile lucidità. Si può ottenere qualche sprazzo di questa lucida follia da questo documento che lui ha scritto sotto uno pseudonimo ovvio.
http://www.scribd.com/doc/60743276/2083-A-European-Declaration-of-Independence
Di tutte le cose che mi è capitato di leggere nella mia vita, questa è quella che si avvicina di più alla definizione del "male assoluto." Non è neanche tanto per quello che Breivik ha fatto, ma per quello che é, perlomeno come appare essere da questo documento. Ne otteniamo un'impressione di un grado di cattiveria spaventoso che non sembrerebbe neppure possibile. Eppure, come dicevo, il cervello umano è la cosa più complessa dell'universo e può raggiungere anche questa condizione. Provate a immaginarvi la solitudine di quest'uomo così come la descrive. Provate a immaginarvi di essere in questo stato di esaltazione personal, convinti che è il vostro dovere, da soli, di salvare l'Europa uccidendo i nemici dell'Europa. E' questo è scritto da un uomo che si definisce "cristiano".
Di fronte a una cosa del genere, posso solo citare Paolo di Tarso nella sua lettera ai Romani (1:30) quando dice "ingegnosi nel male." Il male prende molte forme, spesso inaspettate, Non c'è dubbio Anders Breivik è stato ingegnoso a trovarne una particolarmente orribile.
venerdì 22 luglio 2011
Il picco degli imbecilli
Posted by
Ugo Bardi
Per decollare e spargersi per il web, le leggende devono trovare un numero sufficiente di imbecilli che ci credono e che le ripetono. Ma non sempre questo succede: per esempio, la leggenda del "petrolio abiotico" non riesce ad attecchire in Italia; forse perché c'è stato un picco degli imbecilli? Può darsi, ma purtroppo altre leggende altrettanto strampalate, come quella delle scie chimiche e di un'era glaciale imminente, continuano a imperversare sul web.
Mi è capitato ultimamente di imbattermi in un sito curioso; intitolato "petrolio abiotico." Scusate se non vi do il link diretto, per evitare che qualche strampalato arrivi qui a far danni. Ma se cercate su google "petrolioabiotico" e "shooterinaction" quel sito lo trovate subito.
Bene, questo sito ha aperto il 4 Giugno di quest'anno con tutta la classica attrezzatura della bufala rampante. Parte dalla leggenda di base, quella del "petrolio abiotico", ovvero che il petrolio è sempre esistito in enormi quantità nelle viscere della terra. Ne consegue che la crisi del petrolio è tutto un complotto per farci pagare più care la benzina. I corollari sono vari insulti ai "disinformatori pagati" di ASPO (Colin Campbell, Jean Laherrere, il modesto sottoscritto e altri); al complotto delle multinazionali, ai vari tentativi di offuscazione della verità, eccetera, eccetera. Immancabile, poi, la menzione del "Club di Roma" come un'associazione di cospiratori dedicati alla conquista del mondo. E non sono solo insulti, ma si va anche sulle minacce fisiche, tipo "preparate i bastoni per prendere a randellate chi vi sta prendendo per il culo e vi fa pagare il carburante un occhio della testa!"
L'autore, rigorosamente anonimo con il nick di "shooter" (un nome, un programma) ci si è messo di buzzo buono a tradurre svariati articoli di anti-picchisti e abioticisti e ha pubblicato 18 post. Tutto lavoro sprecato perché nessuno lo ha minimamente c**ato. Non avendo trovato abbastanza imbecilli che gli abbiano dato retta, in un post datato 6 Luglio, Shooter annuncia la chiusura del blog, prendendosela con i lettori ai quali dice, "dovete morire." (Legge di Goodwin a parte, qui Shooter ricorda un po' Adolf Hitler nel suo bunker di Berlino che se la prende con i Tedeschi che non hanno combattuto abbastanza bene per lui!).
Non so dire come mai il web italiano, a differenza di quello in inglese, risulti nel complesso abbastanza refrattario alla leggenda del petrolio abiotico (per ora, perlomeno). Ci aveva provato inizialmente Roberto Vacca, deciso a rovinarsi in brevissimo tempo una solida reputazione che si era costruito in decenni di lavoro. Ma non aveva avuto successo nemmeno lui. Forse è perché la reazione è stata rapida e immediata. Forse, però, c'è stato veramente un picco degli imbecilli e dopo tanti esempi di stupide leggende che si spargono in giro, la gente comincia a farsi un tantino più furba.
In ogni caso, credo che la storia di "petrolioabiotico" sia abbastanza interessante come esempio di come nascono le leggende su internet. Sembra che ci sia uno schema generale in queste cose. Si parte da qualche idiozia; scelta però in modo tale da poter essere presentata come un complotto ai nostri danni e da scatenare odio settario nei riguardi di qualche categoria di persone. Ora, in "petrolioabiotico" per nostra grande fortuna non abbiamo visto formarsi la setta di credenti che invece infesta altri siti di leggende. Ci è andata bene, altrimenti avremmo in giro una banda di ragionieri, baristi, operatori ecologici, ciabattini e disk-jockey che si sono improvvisati geologi e che veleggiano per il web a sostenere che il fatto che la benzina costi così cara è tutto un complotto per imbrogliarci.
Tuttavia, ci sono casi dove il meccanismo di creazione di una setta di credenti ha funzionato molto bene. Uno dei più classici è quello delle "scie chimiche," l'idea che in qualche modo i poteri forti stiano sparando veleni mortali dagli aerei di linea. Oppure, quello del sito "New Ice Age" dove si racconta di una nuova era glaciale in arrivo. Il risultato è la nascita di piccole conventicole di persone che si raccontano fra di loro sempre le stesse cose e che - apparentemente - finiscono per crederci per davvero. Non è uno scherzo: là fuori ci sono veramente delle persone che credono alle scie chimiche e all'era glaciale imminente. Questi siti generano poi pattuglie di credenti che si sparpagliano per internet a raccontare la loro versione delle leggi dell'universo; nel processo insultando e minacciando chi non la pensa come loro.
Purtroppo, i meccanismi psicologici che creano queste forme di sbilanciamento mentale sono estremamente potenti e, soprattutto, perversi. E' ben noto che i membri di una setta reagiscano alle critiche "stringendo i ranghi" e confermandosi fra di loro ancora di più le loro strambe teorie. L'esempio classico è quello della setta dei "seekers" il cui leader, Dorothy Martin, aveva ricevuto un messaggio dagli extraterrestri che annunciavano il loro arrivo il 21 Dicembre 1954. In quel giorno, avrebbero imbarcato i membri della setta sul loro disco volante per salvarli da un cataclisma planetario imminente. Ovviamente, il 21 Dicembre 1954 non è successo nessun cataclisma e nessun extraterrestre è arrivato. Il bello è che, tuttavia, i membri della setta non hanno lasciato la setta dopo aver infamato la Martin come si sarebbe meritato. Anzi, si sono ancora più convinti di aver ragione e si sono messi con maggior fiducia ad aspettare l'arrivo degli extraterrestri che, secondo la Martin, era stato soltanto "rimandato". Lo studio dello psicologo Americano Leon Festinger su questo caso è affascinante, così come lo ha descritto nel suo libro "When Prophecy Fails" (quando la profezia fallisce). Dorothy Martin è morta nel 1992, continuando fino all'ultimo a ricevere messaggi dagli extraterrestri. Pare che qualche vestigia della setta da lei fondata esista ancora oggi, o perlomeno esiste un gruppo di Facebook (anche se vuoto) che si riferisce al nome dell'ultima versione della setta. Gli esseri umani, alla fine dei conti, non sono creature razionali.
In molti casi, le credenze di questi piccoli culti sono abbastanza innocue. Certamente, i "seekers" della signora Martin non facevano danni a nessuno, ma non è sempre così. Uno dei problemi è che i membri possono diventare aggressivi. Io, dal sito "New Ice Age" ho avuto minacce di morte, insulti vari, e invocazioni al mio licenziamento. Alcuni miei colleghi hanno avuto reazioni analoghe da parte degli sciachimisti. Da notare anche il caso del cappio mostrato pubblicamente al climatologo Hans Schellnhuber mentre faceva una conferenza. Per il momento, le varie minacce rimangono solo virtuali, ma cosa impedisce a qualche squilibrato di metterle in pratica? Si rischia poi che qualcuno utilizzi questi pazzoidi in buona fede per degli scopi oscuri, come è successo molte volte nella storia. Il caso delle brigate rosse dovrebbe farci pensare.
Un problema anche più importante con le sette pseudoscientifiche è quando cominciano a interferire in campi dove possono fare dei danni reali e concreti; come quando, per esempio, qualcuno pretende di curare il cancro con il bicarbonato. Nel campo della scienza del clima, l'azione di disturbo di questa gente costringe gli scienziati a un continuo lavoro di smentita e aggiunge ulteriore confusione alla campagna di disinformazione in corso.
Il problema nel gestire questo fenomeno sta nella reazione difensiva che già Festinger aveva trovato nel suo studio del culto dei "seekers". Le critiche vengono prese dai membri della setta come prova che esiste un complotto contro di loro. Così, ogni tentativo di dimostrare ai glacialisti che il pianeta si sta riscaldando è preso come una prova del complotto contro di loro in corso. Se si insiste, si passa poi a ricevere insulti, minacce e tutto il resto. E' ormai uno schema ben noto.
Allora, cosa fare? Ho paura che non ci siano soluzioni ovvie. I "seekers" di Chicago hanno continuato a credere per decenni all'imminente arrivo degli extra-terrestri. Questi che credono nell'era glaciale imminente continueranno a crederci anche bolliti. E' difficile dire se è meglio ignorarli o trattarli come si meritano. Ci possiamo consolare con il fatto che, di solito, le assurdità che questa gente racconta sono tali che non fanno molti proseliti e che - sperabilmente - si ritorcono contro di loro. Così, chissà che non arrivi davvero il picco degli imbecilli a fermarli, come è successo per "petrolioabiotico".
mercoledì 20 luglio 2011
Tempi duri per la scienza
Posted by
Ugo Bardi
Post apparso su "Cassandra's legacy". Traduzione dall'inglese di Alessandro Corradini.
Saltate lo sproloquio del tizio diversamente encefalizzato all'inizio. Andate al minuto 1:00 e guardate il cappio presentato allo scienziato che sta parlando.
Va bene, sono solo un paio di pazzi, ovviemente non vale la pena dargli retta. Ma, pensateci solo per un momento. La scena non vi ricorda stranamente il film "Ipazia"? Sì, nell'età del declino dell'Impero Romano, Ipazia, scienziata e filosofa, è stata prima minacciata e poi uccisa da un gruppo di pazzi solo per il fatto di essere una scienziata.
Eh, beh, ovviamente queste cose non possono succedere da noi.... sicuramente no............
Nota aggiunta alla versione italiana del post. Queste cose non succedono soltanto in Australia. Per il momento non mi è mai capitato che qualcuno mi minacciasse a qualche conferenza con un cappio, ma mi è successo di essere minacciato di morte da dei diversamente encefalizzati qui in Italia. E' successo in Agosto dell'anno scorso. Dev'essere il caldo che gli da alla testa, perché insistono anche quest'estate con nuove minacce.
D'altra parte, poveracci, capisco anche che deve essere molto dura continuare a sostenere seriamente che andiamo verso una nuova era glaciale quando i ghiacci polari si stanno sciogliendo a velocità mai viste(*). Ci vuole una fede veramente rocciosa per insistere a negare l'evidenza dei fatti. A lungo andare, però, continuare a negare la realtà ti porta a uno sbilanciamento mentale completo, come si vede dalle cose che pubblicano sul loro sito. Il caldo che fa, sicuramente aiuta.
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* A proposito dello scioglimento dei ghiacci, vedi per esempio questo articolo recentissimo:
Recent melt rates of Canadian Arctic ice caps are the highest in four millennia, by David Fishe et al., Global and Planetary Change, doi:10.1016/j.gloplacha.2011.06.005
Global and Planetary Change, doi:10.1016/j.gloplacha.2011.06.005
Recent melt rates of Canadian Arctic ice caps are the highest in four millennia
David Fisher, James Zheng, David Burgess, Christian Zdanowicz, Christophe Kinnard, Martin Sharp and Jocelyne Bourgeois
Abstract
There has been a rapid acceleration in ice-cap melt rates over the last few decades across the entire Canadian Arctic. Present melt rates exceed the past rates for many millennia. New shallow cores at old sites bring their melt series up-to-date. The melt-percentage series from the Devon Island and Agassiz (Ellesmere Island) ice caps are well correlated with the Devon net mass balance and show a large increase in melt since the middle 1990s. Arctic ice core melt series (latitude range of 67° to 81° N) show the last quarter century has seen the highest melt in two millennia and the Holocene-long Agassiz melt record shows the last 25 years has the highest melt in 4,200 years. The Agassiz melt rates since the middle 1990s resemble those of the early Holocene thermal maximum over 9,000 years ago.
http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S092181811100097X
sabato 16 luglio 2011
Un'altra tegola climatica che ci casca sulla testa
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Ugo Bardi
Dati sulle temperature globali dal NOAA. L'effetto cumulativo del riscaldamento è chiarissimo dalla perdita di ghiaccio in Groenlandia (a destra). La tendenza è chiara anche per le temperature atmosferiche (a sinistra), ma negli ultimi 10 anni, circa, l'aumento è stato meno rapido. Questo andamento è stato interpretato da parte di vari diversamente esperti di clima come "prova" che il riscaldamento globale non esiste. Adesso, un recente studio spiega le ragioni del rallentamento e ci fa vedere come siamo in guai ancora peggiori di come potevamo pensare di essere.
Ormai, le tegole climatiche sulla testa ci arrivano tutti i giorni o quasi: dall'esplosione del numero delle meduse nei mari (che hanno anche bloccato delle centrali nucleari) agli eventi meteorologici estremi: incendi, alluvioni, tempeste di sabbia e varie.
L'ultima tegola che ci casca sulla testa è quella riportata in un lavoro recente pubblicato sul PNAS che descrive come le emissioni di particolato di zolfo generate dalla combustione del carbone in Cina, abbiano parzialmente schermto la radiazione solare e quindi rallentato la crescita delle temperature terrestri negli ultimi 10 anni o giù di li.
Ora, lo so che ci sono persone diversamente encefalizzate, là fuori, che hanno preso questa cosa come una conferma che "il riscaldamento globale si è fermato" e quindi come occasione di gioire. Ahimè, cari diversamente dotati di tessuto neuronale, rendetevi conto che non è decisamente il caso di gioire. Questo studio conferma in pieno tutto quello che sappiamo del riscaldamento globale e ci dice che l'effetto del CO2 come gas serra potrebbe essere anche più forte di quanto non si pensi.
Ma il punto cruciale è che il pulviscolo di zolfo sta nell'atmosfera per pochi anni, poi sparisce. Invece, il CO2 ha un tempo di riassorbimento nel ciclo geologico che è dell'ordine del milione di anni. E non mi venite a obiettare che viene assorbito dagli oceani - è vero, ma è CO2 addizionale che fa ulteriori danni per acidificazione - questo è "il fratello bastardo del riscaldamento globale".
Ne consegue che quando smetteremo di bruciare carbone - il che dovrà succedere per forza, prima o poi - ci ritroveremo con tutto il CO2 rimasto nell'atmosfera e niente più pulviscolo di zolfo a rallentare i suoi effetti. Quindi, ci ritroveremo addosso tutto il riscaldamento globale che non abbiamo visto nell'ultimo decennio, con gli interessi.
Qualcuno della categoria dei neuronal-assenti potrà anche sostenere che dovremmo continuare a emettere zolfo il più a lungo possibile. Può darsi che serva per contrastare gli effetti riscaldanti del CO2, ma non ci proteggerà dal fratello bastardo che è l'acidificazione degli oceani. E, comunque, il CO2 di per se fa male a concentrazioni sufficientemente alte.
Insomma, una tegola dopo l'altra che ci arriva sulla testa e qualche imbecille racconta che ne dovremmo anche essere contenti!
Link al lavoro del PNAS. http://www.pnas.org/content/early/2011/06/27/1102467108
domenica 10 luglio 2011
La grande tempesta di sabbia di Phoenix
Posted by
Ugo Bardi
The Phoenix Haboob of July 5th, 2011 from Mike Olbinski on Vimeo.
Se volete, potete anche dire che questo non ha niente a che vedere con le azioni umane che cambiano il clima e l'ecosistema........ certo, certo.....
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