domenica 25 ottobre 2020

PANDEMIA: E' POSSIBILE CHE QUALCUNO CI ABBIA NASCOSTO LA VERITA'?

 Post apparso il 2 Ottobre 2020 su "Pillole di Ottimismo"

Nota: dalla data di pubblicazione di questo post su Facebook, tre settimane fa, la situazione in Bielorussia non è cambiata in modo sostanziale. I dati che arrivano parlano di un modesto aumento dei casi e di una mortalità che rimane molto bassa, intorno ai 4-5 casi giornalieri. 


Di Ugo Bardi -- Docente presso il dipartimento di Chimica dell’Università di Firenze. (1)

💊💊💊 Girano non poche leggende a proposito della pandemia di Covid-19. Si dice che i governi ci abbiano taciuto la reale portata dell'epidemia per evitare il panico, oppure, al contrario, che i danni dovuti al vengano esagerati per spaventarci. Tuttavia, se andiamo ad analizzare i dati, vediamo che sono nel complesso affidabili, eccetto in alcuni casi particolari. 💊💊💊

Diceva Andreotti che "a pensar male di solito ci si azzecca." Probabilmente è vero, ma a seguire la regola in modo letterale si rischia di perdersi nel complottismo più becero, quello che va dai falsi allunaggi alle scie chimiche (e tutto il resto). Se però la prendiamo come un invito a verificare tutto quello che ci raccontano, allora è un utile invito alla prudenza.

Nel caso della pandemia da COVID-19, non sono mancate le speculazioni e le leggende. Una è che l'epidemia avrebbe fatto molte più vittime di quelle indicate dai dati ufficiali, ma che i governi non l'hanno detto per non scatenare il panico. L'altra è l'esatto opposto, ovvero che l'epidemia non esiste, se non come un'invenzione dei governi per instaurare una dittatura.

Vi anticipo che un esame dei dati disponibili mostra che queste sono soltanto leggende, perlomeno per quello che riguarda l'Europa e il mondo occidentale. Ma è comunque un esercizio interessante andare nei dettagli per verificare come stanno le cose.

Possiamo cominciare dicendo che non è mai possibile dire con assoluta certezza se qualcosa è vero o falso: un esempio classico è che non è possibile dimostrare che gli unicorni non esistono. Però è possibile basarsi sull'idea che se una cosa è vera deve essere confermata da più di un set di dati indipendenti.

Nel caso della pandemia da COVID-19, siamo di fronte a una storia abbastanza nuova per cui i set di dati che possiamo confrontare non sono tantissimi. Ma possiamo ragionare che la pandemia dovrebbe aver causato un significativo aumento della mortalità generale, un set di dati non direttamente correlati al numero di decessi diagnosticati come causati dal COVID-19. La consistenza di questi due set di dati la possiamo verificare: la mortalità in eccesso deve confermare che l'epidemia ha causato vittime.

Forse vi ricordate che a Marzo c'è stato qualcuno che ha usato questo metodo per sostenere che l'epidemia non esisteva. Ahimé, se uno vuol fare il cacciatore di bufale bisogna che abbia un minimo di competenza nel trattare i dati. Come ho scritto in un mio post di qualche mese fa (2), la pretesa dimostrazione dell'inesistenza della pandemia era semplicemente un abbaglio basato su dati sbagliati.

Fortunatamente, i dati buoni ci sono e possiamo trovarli, per esempio, in un set di dati di 24 paesi europei forniti da "Euromomo," European Mortality Monitor, un'agenzia che lavora in collaborazione con l'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità). In questi dati, vedete molto bene l'eccesso di mortalità che corrisponde all'effetto della pandemia. (3) 

 

Nella figura, vi faccio vedere i dati per l'Italia. Vedete un picco di mortalità che corrisponde bene al periodo della fase epidemica del COVID-19. E' più intenso di altri picchi stagionali correlati a malattie dell'apparato respiratorio. Questo ci dice che l'epidemia c'è stata e ha colpito duro, NON è stata un invenzione dei governi per imbrogliarci!

Non entriamo ora nei dettagli del confronto quantitativo fra mortalità totale e mortalità da COVID (per una discussione, leggete questo interessante articolo su Nature (4)). Limitiamoci a notare che i paesi Europei coperti dalla rete di Euromomo hanno strutture sociali e sanitarie simili, quindi ci aspettiamo che diano risultati simili in termini di rapporto fra mortalità totale in eccesso e mortalità attribuita al COVID.

Allora, andiamo a mettere i dati tutti insieme nel grafico che vi faccio vedere. Sull'asse X ho messo i dati di mortalità di Euromomo, misurati come l'altezza dei picchi. E' un'approssimazione ma sufficiente per quello che vogliamo vedere. Sull'asse Y ho messo i dati dei decessi da COVID-19 per milione di persone. Notate subito che c'è una certa proporzionalità: la grande maggioranza dei punti si mantengono in vicinanza di un valore medio rappresentato dalla retta che passa attraverso il grafico. (attenzione che la retta non indica i valori "giusti" è semplicemente una media ottenuta per regressione numerica). Certo, alcuni paesi, tipo il Belgio, sembrano aver esagerato nell'attribuire i decessi al Covid-19, mentre altri, come la Grecia, sono stati molto più prudenti nelle loro diagnosi (forse troppo). In ogni caso, un certo accordo c'è, anche se non perfetto. E' una buona indicazione che i dati sono affidabili entro i limiti della normale incertezza di questo tipo di misure.

Ma cosa succede fuori dall'Europa occidentale? Ci sono molti casi nei dati globali dove è difficile fidarsi dei dati forniti semplicemente perché certi paesi sono troppo poveri per potersi permettere un sistema di monitoraggio affidabile dell'epidemia. C'è però un caso interessante sul quale vorrei attirare la vostra attenzione: quello della Bielorussia.

La Bielorussia è un paese europeo, anche se non parte dell'Unione Europea. Quindi, non ci aspetteremmo grandi differenze in confronto al resto dell'Europa. Ma la Bielorussia ha la particolarità di essere uno dei pochi paesi al mondo, forse l'unico in Europa, a non aver preso quasi nessuna precauzione a proposito dell'epidemia (5). Niente lockdown, niente distanziamento, niente mascherine, niente del genere. Il presidente Lukashenko ha esplicitamente dichiarato che in Bielorussia si doveva continure a fare tutto come prima, epidemia o no.

Nonostante la mancanza di misure di contenimento, i dati ufficiali indicano che la Bielorussia è stata pochissimo colpita dall'epidemia di COVID-19. Il governo riporta una mortalità totale di appena 89 decessi per milione di persone, che è sei volte meno del valore per l'Italia. Ma possiamo fidarci dei dati ufficiali?

Ritornando al principio di Andreotti (a non fidarsi, di solito ci si azzecca), diciamo che qualche dubbio sulla bontà dei dati che arrivano dalla Bielorussia è legittimo. Per cercare di verificare come stanno le cose, ho provato a mettere i dati per la Bielorussia nello stesso grafico per altri paesi europei. Attenzione: la Bielorussia non è fra i paesi monitorati da Euromomo, per cui ho dovuto fare una stima a partire dai dati sulla mortalità in eccesso riportati da Mastitsky (6) (ho preso un valore di 6000 morti in eccesso), supponendo che la proporzionalità con lo Z-score sia la stessa che vale per gli altri paesi Europei. La mortalità ufficiale da Covid, invece, si trova nelle banche dati più comuni. Il risultato è che il dato per la Bielorussia è nettamente fuori posto sul grafico.

 

Basta questo risultato a concludere che i dati della mortalità da COVID per la Bielorussia sono stati alterati? No, perché i dati sulla mortalità in eccesso arrivano da fonti non validate e, sempre interpretando Andreotti, è bene non fidarsi di nessuno. Diciamo che abbiamo un'indicazione che qualcosa non va. E ci sono anche altri dati che puntano nella stessa direzione.

Vi ricordate cosa vi dicevo nelle pillole precedenti? Le curve della diffusione dell'epidemia sono normalmente "a forma di campana" (non necessariamente simmetrica) o a volte appaiono come una sovrapposizione di curve a campana. Ora, se guardate la curva per i casi positivi in Bielorussia (in fondo a questo post) vedete che non è proprio "a campana", come nel caso dell'Italia e di tanti altri paesi. La parte centrale è appiattita e il risultato è qualcosa che ha la forma di un cappello. Guardate anche la scala e notate come non sorpassa mai il valore di 1000 casi al giorno, si ferma sempre un po' più sotto. Diciamo che la cosa è un tantino sospetta. Se poi andiamo a vedere la curva per i decessi, in Bielorussia, è piatta con un valore quasi costante di 5-6 morti al giorno. Anche questo lo possiamo vedere come un tantino improbabile. 

 


 

Per finire, vi posso raccontare che ho fatto un test della validità dei dati della Bielorussia usando la "Legge di Benford" che è un metodo statistico per verificare se i dati sono stati manipolati. I risultati di questo test non vanno presi come niente di probante, solo un'indicazione. In ogni caso, viene fuori che i dati Bielorussi non seguono la legge di Benford e quindi sono sospetti (i dati li ho presi da OMS, il test di Benford l'ho fatto usando il sito (7)). Incidentalmente, vi posso dire che l'Italia da il risultato "giusto" al test di Benford -- nessuna indicazione di imbrogli.

Messi insieme, questi risultati ci dicono qualcosa. Come vi dicevo prima, non si potrà mai provare con assoluta certezza che un unicorno non esiste, ed è lo stesso per la manipolazione dei dati in Bielorussia. Però qualche legittimo dubbio ce lo possiamo anche avere. Notate però che c'è comunque un limite a quanto si può intervenire sui dati. Anche il lavoro di Matsitsky (6), che è molto critico nei riguardi del governo, non arriva alla conclusione che in Bielorussia l'epidemia ha fatto danni catastrofici. Secondo i suoi dati, la mortalità è stata circa la stessa che in Italia.

Se allora è vero che la Bielorussia non è andata peggio di altri paesi, qualcuno potrebbe essere tentato di concludere che il lockdown non serve a niente ma, attenzione: non è decisamente il caso di lanciarsi in generalizzazioni globali a partire da un piccolo paese di cui abbiamo solo dati incerti. Fra le altre cose, se consideriamo la mediana dell'età della popolazione, è di 45 anni in Italia contro 40 in Bielorussia. Questo vuol dire che in Bielorussia c'è un numero molto più ridotto di anziani che, come sappiamo, sono i più vulnerabili al COVID-19. Una valutazione dell'efficacia del lockdown richiederà una comparazione di dati molto più completi e la potremo fare solo nel futuro.

Mi sono un po' dilungato sul caso della Bielorussia per farvi vedere come anche per un governo nazionale non è facile imbrogliare sui dati senza farsi scoprire o, perlomeno, senza destare sospetti. Se altri stati l'avessero fatto, qualcuno se ne sarebbe accorto. Su questa base, possiamo dire che i dati sull'epidemia che le varie agenzie governative forniscono sono nel complesso affidabili, perlomeno in Europa Occidentale.

Quindi, qui da noi non c'è ragione di farsi trascinare dall'idea che vorrebbe che l'epidemia sia un complotto dei poteri forti, e nemmeno di farsi prendere dal panico per il sospetto che le cose siano peggiori di come appaiono. Questo non vuol dire che i media non possano esagerare nel modo in cui presentano i dati per farli sembrare più catastrofici di quanto non siano. Anzi, lo fanno quasi sempre per eccesso di sensazionalismo. Così, per sapere come stanno andando veramente le cose in Italia vi suggerisco di leggere le "Pillole" giornaliere di Paolo Spada (8) come antidoto alle esagerazioni dei media.


38 commenti:

  1. Sarebbe interessante vedere l'andamento della mortalità totale nell'ultimo decennio, così come sarebbe interessante vedere l'andamento per fasce d'età di quei decessi complessivi. Insisto sui dati *complessivi* perché si tratta di dati "grezzi", non filtrati. Penso che ne disponga l'Istat e che li raccolga secondo le segnalazioni delle anagrafi locali.

    RispondiElimina
  2. Complimenti, articolo magnifico, finalmente possiamo ragionare su una base solida!
    Ovviamente i dati non dicono se le contromisure adottate siano state le più corrette o meno, bisognerebbe avere un termine di paragone, ma possiamo ragionare sul dato di fatto che siano state la conseguenza di un evento. Che siano poi state già programmate in largo anticipo non credo che sia mai stato un mistero, nell'ospedale dove lavoro abbiamo una serie di faldoni con le procedure per i casi di "Maxi Emergenza": attentati, calamità naturali, incidenti con altissimo numero di vittime etc. Se volessimo essere precisi poi la cosa è copiata dai militari, loro hanno il pallino di pianificare in anticipo per ogni evenienza, gli USA hanno in un cassetto i piani per invadere il Canada (o probabilmente chiunque) per il solo fatto di dover insegnare agli studenti a pianificare: le tesine buone sull'invasione dello stato X vengono archiviate casomai servissero, maggari non sono perfette ma almeno non si parte da zero.
    La simulazione "Event 201 Pandemic Exercise" dell'Ottobre 2019 si basava su una serie di assunti in parte coincidenti con il COVIR, uno zoovirus tipo SARS con alta diffusività, ma differenti in altri aspetti, elevata mortalità (modellata sulla SARS di 10 anni fà). Quìla sfortuna ha messo lo zampino in vari modi:
    1- la coincidenza di tempi sembra sospetta
    2- il piano della simulazione era ancora caldo nelle teste quando si è dovuto agire
    3- partecipanti e sponsor dell'evento hanno possibili conflitti di interesse
    A fronte di ciò però lo scenario simulato era il più coerente con i dati storici sia come punto di origine (il centro Asia regalò all'Europa la peste nera) sia come tipologia di virus (i coronavirus sono la classe responsabile dell'influenza e soggetti a infinite variazioni). Le strategie di contenimento individuate in quell'esercizio erano proprio quelle adottate poi in quasi tutto il mondo, non perchè decise a tavolino ma in quanto le uniche logicamente applicabili e già collaudate: la quarantena è il periodo di 40 giorni che la Serenissima applicava alle navi qualche secolo fà.

    Complimenti ancora e grazie mille per le utili informazioni, studierò la "Legge di Benford".

    RispondiElimina
  3. chissà perchè i regimi totalitari o autoritari sono i meno colpiti? In ogni caso le rivolte di Napoli e altre significano che, se il covid non è la verità e non è sufficiente, c'è bisogno di qualcosina più forte.

    RispondiElimina
  4. PANDEMIA: E' POSSIBILE CHE QUALCUNO CI ABBIA NASCOSTO LA VERITA'?

    Sì!, se non si va subito a lockdown, sarà una catastrofe di morti, questa volta il covid cresce *in tutta Italia* non è concentrato solo nel nord Italia, ma anche nel centro e nel sud ed isole. Serviranno PIÙ DI UN LOCKDOWN per riprendere il controllo sui contagi, per uscire senza troppi morti in primavera, proprio perchè siamo appena all'inizio di Autunno! ed ha da passare tutto Inverno.
    http://www.coviditalia.tk

    Sì, i Mass Media italiani hanno asperso propaganda e disinformazione!
    https://mio-radar.blogspot.com/2020/10/affonda-i-mass-media-cattocomunisti.html

    Il presidente Mattarella, non è stato da meno...
    https://mio-radar.blogspot.com/2020/10/affonda-mattarella.html

    Papa Francesco, non ha pregato per i malati di Covid e nemmeno ha mai chiesto ai fedeli che pregassero contro la pandemia: un Papa, che non prega e non chiede di pregare... beh! direi che, non è un vero Papa!
    https://mio-radar.blogspot.com/2020/10/affonda-bergoglio.html

    Conte, Lamorgese, Speranza sono stati interrogati dalla Magistratura di Bergamo per procurata epidemia: c'è molto più di un sospetto, ma solide evidenze, basta incrociare i verbali del CTS con i fatti accaduti:
    https://mio-radar.blogspot.com/2020/09/lepidemia-dellinfluenza-spagnola.html

    Si profila anche il sospetto d'alto tradimento del popolo italiano:
    https://mio-radar.blogspot.com/2020/09/alto-tradimento-del-popolo-italiano-eo.html

    Mattarella presiede il CSM, la Magistratura ha spostato il Magistrato di Bergamo che presiedeva l'inchiesta, al suo posto è venuto un altro magistrato.

    Quanto tempo ha comprato Mattarella dal CSM, prima che la Magistratura, si porti via in manette Conte, Speranza, Lamorgese, Di Maio e poi fiocchino avvisi di garanzia per procurata epidemia a Zingaretti e Crimi e nel PD scatti una scissione o sia eletto un nuovo segretario che si dissoci dalle scelte politiche fatte?!

    Per il resto, gli stati che hanno fatto meglio sono quelli che sono da tempo ad INFETTI ZERO e che hanno chiuso le frontiere E/O tamponato in modo massivo: Cina, Vietnam, Thailandia, Falklands, Nuova Caledonia, Groenlandia, Mongolia, Taiwan ecc...

    Solo un malato di mente, terrebbe aperto le porte e le finestre di casa sotto un uragano, salvo poi lamentarsi d'avere la casa inondata e sventrata dall'acqua e dal vento!.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. "Papa Francesco, non ha pregato per i malati di Covid e nemmeno ha mai chiesto ai fedeli che pregassero contro la pandemia ..."

      Ma che dici, o se n'ha composte addirittura due [1]!
      Una è intitolata "Preghiera a Maria, Madonna del Divino Amore", breve e un po' generica mi sembra, mentre l'altra è una "Intensa Invocazione", che riferisce all'attualità con stilemi molto classici ("O Vergine Maria, volgi a noi i tuoi occhi misericordiosi in questa pandemia del coronavirus ...", eccetera).
      Inoltre ha chiesto alle/i fedeli il rincalzamento e la potenziazione di tali preghiere mediante la recitazione dedicata del Rosario per tutto il mese di Maggio, più di così cosa doveva fare, le Rogazioni?

      Saluti.

      R
      ----------------
      1: https://www.vaticano.com/appello-papa-francesco-preghiera-contro-coronavirus/


      Elimina
    2. Nulla da eccepire sul tuo elenco di follie, sicuramente la fase iniziale è stata sottostimata pesantemente. Per i tuoi commenti finali invece devo spacchettare.
      Taiwan, Corea, Giappone e simili non sono a contagi 0 ma hanno una gestione capillare e non hanno dovuto fare lockdown, complice anche una mentalità molto "orientale" di obbedienza ad istituzioni autorevoli.
      Cina, Vietnam, Thalandia e simili seguono più la rotta della Bielorussia con una gestione dei dati, conoscendo bene Vietnam e Thailandia ti assicuro che non sono paragonabili a Taiwan o Seoul....
      Falkland, Nuova Caledonia, Groenlandia e suppongo Mongolia sono sottopopolate e quasi prive di contatti frequenti e di massa, semplicemente potrebbero già aver saturato il bacino di infetabili.
      In generale ripeto quanto la questione della mortalità sia legata più alla disponibilità di cura e letti che alla diffusione: ogni numero di infetti richiede un certo quantitativo di risorse per la mortalità +0% (quella naturale legata ad una malattia curabile), esaurite le risorse la mortalità segue una curva logistica (sigmoide). In generale il contagio arriverà a coprire il 95% della popolazione, la questione è in quanto tempo e con che effetti.

      Elimina
    3. @ Renato27 ottobre 2020 00:52
      Grazie per il link Renato27, noto con piacere che il 27/4/2020 è molto oltre il periodo BUIO dal 21/1/2020 al 29/3/2020.
      https://www.worldometers.info/coronavirus/country/italy/

      Il 27/4/2020 s'era già passato il picco, l'Italia era al termine del Lockdown, che terminò il 4/maggio/2020
      https://www.agi.it/politica/news/2020-04-26/coronavirus-conte-allentamento-lockdown-ma-no-piena-libert-8440327/

      @ Athanasius27 ottobre 2020 02:05
      Cosa c'è di difficile da capire, nella frase:"Gli stati che hanno fatto meglio (per minor morti, economia più tonica) sono quelli che sono da tempo ad INFETTI ZERO e che hanno chiuso le frontiere non facendo entrare nessuno E/O tamponato in modo massivo: Cina, Vietnam, Thailandia, Falklands, Nuova Caledonia, Groenlandia, Mongolia, Taiwan ecc..."

      Obbiettivamente, solo un malato di mente terrebbe aperto le porte e le finestre di casa sotto un uragano, salvo poi lamentarsi d'avere la casa inondata e sventrata dall'acqua e dal vento!.

      Elimina
    4. Come dicevo l'elenco da te fatto comprende realtà olto diverse, alcune effettivamente a contagio 0 (Falkland e simili), alcune che a contagio 0 non sono ma che probabilmente sottostimano pesantemente (Vietnam e simili)e altri che non sono a contagio 0 ma statisticamente irrilevante (Giappone e simili). Circa gli specifici direi che il blocco forzoso degli spostamenti è irrilevante sulla seconda ondata in quanto la patologia è già endemizzata, su screening di massa sarei daccordo con un sistema afidabile e rapido. Purtroppo la soluzione più semplice sarebbe quella di una risposta organizzata e capillare unita ad una virtù civica (Giappone e Corea ne sono gli esempi), nessuno dei due ha applicato le misure da te indicate ma hanno sostanzialmente applicato una politica di isolamenti individuali: qualsiasi sintomatico chiama e si chiude in casa con la famiglia, in 24 ore personale apposito provvede a testare il nucleo familiare, ovviamente durante tutto il periodo di isolamento alla famiglia vinene portato il necessario per vivere e viene garantita la continuità della posizione lavorativa (anche contando sul comportamento onorevole dei datori di lavoro).

      Elimina
  5. È legittimo, al di là di quanto razionalmente esposto in questo articolo, sospettare che comunque la pandemia sia un'invenzione politica (o un'opportunità colta dalla politica) per instaurare qui e là regimi autoritari, in quanto basata sui dati non scientificamente validi scaturiti dall'uso dei tamponi?

    RispondiElimina
  6. Altrochè che è legittimo. E oltre che dalla politica, sopratutto dai grandi poteri economici globali.
    Intanto Socci si fa le stesse domande che mi faccio io da mesi:

    https://www.liberoquotidiano.it/news/commenti-e-opinioni/25015504/antonio-socci-coronvirus-wuhan-cina-giappone-africa-meno-morti-italia.amp?__twitter_impression=true


    Guido.

    RispondiElimina
  7. Salve Ivan, non penso che sia oggi possibile che un governo (Lei ha preferito dire “la politica”) possa instaurare un regime autoritario sfruttando la presenza del covid. Non lo penso perché anzitutto i governi (ma diciamo pure “la politica”) in realtà non governano, non amministrano più in via esclusiva, e ciò sta avvenendo da almeno quarant’anni. Lo sappiamo bene tutti quanti: gli stati nazionali, perlomeno nel sistema europeo (sono sempre restio a parlare troppo di realtà che non vivo, per cui dico sistema “europeo” e non “occidentale”) hanno ceduto poteri altrove, a volte volontariamente a volte molto meno. Prendiamo il caso Italia, giusto per parlare di un paese che conosciamo perfettamente perché ci viviamo: abbiamo ceduto volontariamente potere all’UE, salvo poi accorgerci che l’UE non è un pilota automatico che esegue il bene comune per magia, ma è solo un luogo più ampio dove è ancora più difficile far sentire la propria voce, per cui magari bisognava lavorare sin da subito per farla diventare più grossa la propria voce. Abbiamo poi ceduto, meno volontariamente, strumenti di potere al cosiddetto “mercato” ovvero più che altro a grandi persone giuridiche che vantano potere finanziario enorme, dati e brevetti. La parte di potere che abbiamo delegato, diciamo, lontano da Roma, impedisce al governo nazionale, alla politica nazionale, di avere l’ultima parola, di agire con l’autorità e la credibilità necessarie. Per cui, per come la vedo io, la Sua domanda potrebbe suonare così: esiste veramente un governo mondiale che sta cercando di imporsi a colpi di emergenze, ossia tenendo la popolazione in perenne condizione di paura e insicurezza (condizione preesistente al covid, peraltro), affinché impari ad accettare modelli di vita meno libera? Se vogliamo rispondere alla domanda appena formulata con un NO, allora bisogna accettare la complessità insita nel mondo di oggi e parimenti accettare che l’uomo stia affrontando problemi mai affrontati prima (basterebbe accennare qui al fatto che ci sono attualmente 7 o 8 miliardi di esseri umani viventi sul pianeta) e soprattutto che stia faticando molto a mantenersi in equilibrio, e che tale fatica si manifesti soprattutto, agli occhi nostri, con l’inadeguatezza delle classi dirigenti chiamate a rispondere di detti problemi (dirigenti che di solito noi identifichiamo a livello nazionale, tenendo gli organismi e gli attori internazionali sullo sfondo). Se invece vogliamo rispondere SI’, allora si parta dal presupposto che questo ipotetico governo abbia un piano (un piano di governo, appunto). Il fatto che ci sia un piano dovrebbe tranquillizzarci (in fin dei conti un governo serve a questo), ma è difficile accettare l’idea che un governo ci voglia tranquillizzare spaventandoci. Concordo con chi dice che la politica è prima di tutto identificazione di sé in contrapposizione ad altro da sé. In politica ci deve sempre essere un “nemico”, insomma, altrimenti non c’è politica. O meglio: non c’è vera politica ma solamente opinione. Chi sarebbe dunque il nemico di questo ipotetico Governo mondiale? E noi: abbiamo un nemico?

    RispondiElimina
  8. Domandina, a natale quanti saranno i contagiati?

    Vediamo quali sono i parametri da valutare:

    - se proseguono a fare i tamponi: centralizzati, distribuiti, affidibilità
    - popolazione italiana 60 milioni
    - tasso ospedalizzati 7% circa, + o - come una tangente
    - media dei contagi
    - media guariti + morti, i morti non infettano + nessuno se non li buttiamo in mezzo alla strada
    - strategie di correzione, chiusura, carichi di cura centralizzati (ospedali) distribuiti (casa, alberghi, altre)

    - LOGICA SANITARIA: a) non ammalarsi, quindi chiudere finché passa; b) ammalarsi e gestire il carico sanitario tra ammalati e guariti, che con la tendenza attuale riguarda 4 o 5 milioni di persone ospedalizzate sulla attuale popolazione nazionale, permettendo lo svolgimento delle attività seguendo le normative di sicurezza: mascherina, piccoli gruppi, altro;

    Io ho sempre stato scettico su post del blog riguardo al calo della popolazione, pensando che la sanità in qualche modo funzionasse e fosse difficile collassare, invece il calo di investimenti a favore del servizio privato (una rapina sulla salute pubblica), la disorganizzazione perseguita in modo clientelare, la miopia politica sul consenso di facciata producono i più nefasti auspici.

    Come al solito non verrò pubblicato, quando si criticano i temi 'cari', ma fa niente.

    Dalle stima che propongo per natale saremo oltre 1200000 di contagiati, con 5 o 6 centomila contagi attivi, sempre che i tassi di contagio non aumentino.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. @ Leopoldo 27 ottobre 2020 12:52
      Se NON FACCIAMO NIENTE:
      La retta di regressione ai minimi quadrati, calcolati su LN[delta_infetti(i)] con dati a 2gg sulla seriazione 18/9/2020-27/10/2020 è f(t)=-6.458202+0.070628*t per t>200

      Quanti infetti ci saranno il 25/12/2020 se non facciamo niente dato l'attuale trend epidemico?!

      25/12/2020-18/9/2020=98gg
      Le mie serie su cui è calcolata la funzione ha dati ogni 2gg, quindi il mio tempo è t=44=98/2
      Poichè il 18/9/2020 equivale nella mia serie a t=200 allora 25/12/2020 equivale a 244=200+44
      f(244)=10.775 è la stima per il delta_infetti anamorfizzato in scala logaritmica al 25/12/2020
      La stima del delta_infetti, espressa in infetti assoluti al 25/12/2020 è EXP(10.775)=47'810 circa.

      Sia Letalità(i)=Totale_morti(i)/Totale_Infetti(i)
      Il Covid di Wuhan ha avuto una mortalità del 5.8% ma in Italia l'abbiamo subito superata.
      Il picco massimo di mortalità in Italia è stato del 14.53% il 20/6/2020
      Dopo il 20/6/2020 s'è avuto per fortuna, un continuo calo di letalità: ad oggi 6.68% la letalità totale.

      H0: Stimando una letalità media del 0.5*(14.53+6.68)=10.6%
      H1: accettando invece una letalità totale simile a quella di Wuhan 5.58%

      La catasta di morti da oggi al 25/12/2020 è l'integrale definito

      f(t)=INTEGRALE_DEFINITO[-6.458202+0.070628*t]*0.106 da 200 a 244
      che s'aggira a circa +71'200 decessi.

      f(t)=INTEGRALE_DEFINITO[-6.458202+0.070628*t]*0.0558 da 200 a 244
      che s'aggira a circa +37'400 decessi.

      Le mie stime, erano troppo ottimistiche:
      DEUS VELIT +8'900 decessi e lockdown al 7/9/2020
      MILD ZOMBIFICATION +17'100 decessi e lockdown al 24/10/2020
      HARD DACHAU +26'400 decessi e lockdown al 31/12/2020
      http://lafrecciadellastoria.blogspot.com/2020/09/il-covid19-acceleratore-di-collassi-per.html

      Elimina
    2. ooppsss :-)
      E' vero che rilevo ogni 2gg ma, nel passaggio dei giorni, conteggio anche i dati che non rilevo :-)
      In breve, 25/12/2020 è t=298 ossia 200+98gg

      per cui f(298)=14.588
      da cui EXP(14.588)=2'165'149 stima del delta_infetti a 2gg

      Invariato il resto, tranne l'area dell'integrale definita che si espande da 200 a 298 e fa cambiare di parecchio i dati

      H0/f(t)=INTEGRALE_DEFINITO[-6.458202+0.070628*t]*0.106 da 200 a 298
      che s'aggira a circa +3'365'000 decessi.

      H1/f(t)=INTEGRALE_DEFINITO[-6.458202+0.070628*t]*0.0558 da 200 a 298
      che s'aggira a circa +1'771'000 decessi.

      Elimina
  9. Macchiavelli non so se sarebbe stato contento: intanto
    https://www.meteogiornale.it/news/2020/10/artico-in-sofferenza-atroce-mai-cosi-male-ad-ottobre/

    RispondiElimina
  10. Siamo o no entrati nell'era dei ritorni decrescenti? Il virus sta solo accelerando dei processi ampiamente previsti che portano alla decrescita forzata. Discutere a posteriori se i governi abbiano sbagliato o esagerato con la risposta alla pandemia mi sembra inutile se ciò presuppone di tornare allo stato pre-covid per continuare con la civiltà industriale-consumistica petrolio dipendente. Perché questo vogliono coloro che ieri sono scesi in piazza. Ai primi concreti segni di riduzione della crescita economica e di restrizione delle libertà individuali (ovvero della libertà di consumare quel che ci pare quando ci pare garantita dai combustibili fossili, infischiandosene della finitezza delle risorse e dei danni irreversibili alla biosfera) si spaccano le vetrine e ci cerca il capro espiatorio governativo, etnico, ecc. Figuriamoci quando la riduzione sarà peggiore. E sono gli stessi che magari si arrabbierebbero trovando i pronto soccorso intasati perché i governatori delle regioni, cui compete l'autonomia assoluta in materia di spesa sanitaria, hanno lasciato passare l'estate senza potenziare le strutture in vista dell'ondata di ritorno invernale. Ma la sanità pubblica è, tra le spese sociali garantite dai fossili, una diretta candidata alla riduzione prossima ventura, quindi forse un lusso che non ci potremmo più permettere.
    Allora ben venga questa "blanda" pandemia (almeno coma tassi di letalità rispetto a quelle del passato) che metta a nudo le contraddizioni insanabili dell'ipercapitalismo sospinto dal debito, condannato alla crescita e fondato su risorse finite. Meglio iniziare una decrescita ora, che forse è ancora gestibile, piuttosto che dopo quando sarà molto più dura e le restrizioni agli spazi di democrazia giocoforza maggiori. Ma bisogna acquisire consapevolezza e prenderne atto, fatto su cui nutro fortissimi dubbi. La maggior parte della popolazione e delle classi dirigenti negherebbe la radice del problema a causa dell'istintivo pregiudizio umano di considerare la natura come qualcosa di infinito cui attingere, l'abbondanza che ha permesso ai nostri antenati di sopravvivere e perpetuarsi e che oggi ci illudiamo di avere. Il coronavirus è solo un avvertimento e un antipasto di ciò che ci attende se pensiamo di continuare così.

    RispondiElimina
  11. c'è un aspetto che non si considera: il metodo di cura. ecco, se un paese, anche asiatico, ne avesse uno migliore del nostro 'occidentale', andrebbe valutato e preso in considerazione senza lasciarsi influenzare da bigfarma.

    RispondiElimina
  12. La "verita' che qualcuno ci nasconde", e' piu' probabilmente nella distribuzione dei morti per eta' anagrafica, che poi non e' nascosta, e' solo messa in secondo piano rispetto allo tsunami informativo confusionario delle varie cassandre del covid, con effetti disinformativi elevati, ed identici.
    Finora, i morti sono mediamente concentrati nella fascia di popolazione che ha raggiunto l'eta' media, tanto che l'eta' media dei morti da covid e' quasi uguale all'eta' media tout court (traduzione: sarebbero morti lo stesso a brevissimo termine anche senza il covid).
    Se si tiene conto di questo, e se permane questa caratteristica relativamente benigna del virus (che nessuno sa con certezza come evolvera', potrebbe benissimo incattivirsi, o sparire sostituito da una sua versione immunogena ma completamente asintomatica, ma potrebbe anche arrivarne un altro di peggiore, di virus), al picco di mortalita' durante l'epidemia, anticipata di poco l'eta' della morte dei malati piu' a rischio, dovrebbe seguire un corrispondente calo sotto la media subito dopo l'epidemia, si' da riportare nella media abituale la curva.
    In sostanza, i conti si fanno alla fine, quelle di adesso sono tutte illazioni, e vale anche per il numero di morti per nazione, per regione, per comune.

    Certo che di tutti gli innumerevoli cigni neri che erano stati con gusto pronosticati in questi anni, e' arrivato l'unico che nessuno si aspettava, e di cui nessuno parlava (che vi avevo avvisato per tempo che era il piu' probabile, e distruttivo, perche' gli organismi troppo invasivi sulla terra, insetti compresi, vengono limitati dalle epidemie, alle quali peraltro l'uomo, superpredatore apicale e quindi naturalmente rado, e' particolarmente sensibile, tanto che la popolazione sulla terra in assenza di medicina tecnologica moderna, e in presenza di normali malattie, sarebbe una minima frazione di quella che invece c'e' adesso - e le citta' densamente popolate non esisterebbero, o quasi, cosi' come le "citta'" delle nostre fonti di alimentazione monospecifiche e intensive di vegetali e animali).
    Noi, con le nostre generazioni, abbiamo vissuto un'epoca singolarmente libera da avversita' microbiologiche, tanto appunto da andare completamente in tilt non appena se n'e' presentata una, il presente covid-19, tutto sommato di impatto (finora) irrisorio rispetto a qualsiasi altra pandemia della storia, che letteralmente decimavano le popolazioni.

    Capisco che cio' possa far rodere un po' il culo alle cassandre che abbondano in ogni settore, direi oltre i limiti dell'inflazione. ;)

    Un'ultima considerazione cinica, ma realistica: gia' avevamo il problema sociale che i tre quarti della enorme spesa dello Stato, che va per pensioni e sanita', erano destinati alla innumerabile popolazione piu' anziana e acciaccata spesso oltre i limiti dell'accanimento terapeutico, con un insostenibile fardello per i giovani tax payer, visto che l'assistenza oggi e' indiretta, organizzata, contabilizzata economicamente e istituzionalizzata: col covid, anzi con l'emergenza covid (che il covid di per se' sarebbe una soluzione naturale per tale problema, non un aggravio) arrivera' il colpo di grazia per la nostra struttura economico-politico-sociale. Altro che picchi.

    (continua sotto)

    RispondiElimina

  13. Fra l'altro, potrebbe non essere del tutto un caso che questo virus colpisca proprio la frazione di popolazione in senso relativo attualmente piu' abbondante rispetto ad una distribuzione naturale, i vecchi e i malati, cosi' come in passato le epidemie tendevano a colpire di piu', per lo stesso motivo, i giovani o i neonati. Ma probabilmente questo e' solo un caso.

    E immaginatevi, nel nostro mondo globalizzato, iperpopolato e tecnologizzato, ridotto a minuscolo villaggio globale in cui in poche settimane si trasmette globalmente qualsiasi microrganismo contagioso di pertinenza umana, a cosa sarebbe successo se un virus come quello dell'aids, che ha un tempo di incubazione nascosta lunghissimo e una mortalita' prossima al 100 per cento, avesse avuto la contagiosita' del semplice covid: saremmo gia' morti tutti tranne qualche isolatissima e sconosciuta tribu', morti tutti come in quegli allevamenti di maiali dove passa la peste suina, o l'influenza aviaria in quelli di galline.
    La terra intera ormai e' tale: un enorme, unico allevamento intensivo di umani e loro fonti alimentari, gli uni e gli altri monospecifici (la specie umana e', penso, la piu' uniforme geneticamente, di quelle non in pericolo di estinzione).

    Che poi non e' detto che il semplice covid non possa avere lo stesso effetto di un'aids contagioso: ma questo lo si verifichera' con certezza solo con gli anni ;)

    La vita e' cosi', il controllo meccanicistico totale di tutto e su tutto e' un'illusione, tutto sommato infantile, umana. Infantile non per scherzo, il "delirio di onnipotenza" e' una delle prime fasi di sviluppo del neonato, che evidentemente oggi permane abitualmente nell'eta' adulta (vedi Piaget). All'impossibilita' di sostenere tale fardello segue l'isteria generale, con tutti che danno la colpa a tutti gli altri, come potete constatare in ogni momento della nostra vita attuale.

    sorry

    firmato winston

    RispondiElimina
  14. @ Winston
    Ho letto attentamente il tuo lungo commento, in alcune parti sono concorde con te, nella maggioranza sono in largo disaccordo.

    Gli stati "saggi" che avevano più da perdere in questa epidemia, perchè con alte popolazioni o popolazioni povere, hanno chiuso porte e finestre e/o hanno tamponato massivamente togliendo dalla catena del contagio gli asintomatici e paucisintomatici. In questo modo sono andati in breve tempo ad infetti zero, poi si sono scantonati tutte le epidemie da contagi di ritorno, perchè hanno tenuto porte e finestre chiuse: i turisti e gli immigrati clandestini (potenziali infetti asintomatici o paucisintomatici) sono stati respinti, poi sono stati quarantenati a 14gg i connazionali che risiedevano all'estero che erano rientrati, contemporanemante nessuno ha mai lasciato il proprio paese.

    L'Italia assieme ad altri stati del primo mondo, hanno tenuto spalancate porte e finestre, durante questo uragano (ammazzando vecchi e riversando giovani immigrati clandestini) poi politicamente PD+M5S si sono lamentati d'aver avuto la casa invasa dall'acqua e sventrata dal vento, usufruendo della benedizione di bergoglio (che non è un vero Papa) e dei mass media cattocomunisti.

    La storia ricorda che i nazisti, facevano le pulizie etniche, informavano le persone e poi deportavano al loro posto, delle popolazioni pseudo ariane: è stata fatta la WWII per questo. I nazisti sono finiti impiccati o fucilati, oppure rinchiusi all'ergastolo a Spandau sino a quando non ci sono crepati (non sono intervenute sanatorie, non ci sono stati sconti di pena per vecchiaia e/o buona condotta, non ci sono stati neppure perdoni di pena per giubilei cattolici).

    Rigenerare le società del primo mondo ammazzando vecchi per riversarvi immigrati clandestini giovani, poi facendo debito pubblico, per sperare di riavviare l'economia, non porterà da nessuna parte. Accenderà però negli italiani, un'enorme sete di giustizia, che se non sarà adeguatamente soddisfatta dalla Magistratura, il bisogno di giustizia muterà in un implacabile oceano di odio, che non potrà essere sedato. E' troppo tardi per l'Italia, per prepararsi alle minacce del XXI secolo, per la banale ragione che l'Italia non può continuare a vivere di debito pubblico, come ha fatto dal 1980s sino ad oggi.

    LOL

    S'aprono tempi bui e grami nel XXI secolo, dove i paesi del primo mondo sono in media a crescita demografica ed economica zero, il secondo mondo è in crescita demografica/economica moderata, nel terzo mondo detona una bomba demografica incontrollata con crescita economica che presto sarà calante, dentro ad un contesto mondiale di XXI secolo che è sempre più piagato dai danni da climate change e crescente scarsità, con i rapporti internazionali che muteranno in un gioco a somma zero.

    http://www.climate-change-wars.tk

    La prima cosa che vedremo nel XXI secolo (se il covid ed una guerra civile non ci porterà via prima) sarà il Polo Nord ICE FREE in Estate/Autunno ed una catena di tipping point climatici contestualmente all'inviluppo delle guerre del cambiamento climatico, infine GP2 ed una probabile WWIII in Siberia.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. chip, non morirai nè di covid, nè di guerra civile, nè di GP2, nè di WWIII. Più probabile un futuro di miseria, tipo la soylent. Tutto dipenderà dalla disponibilità di energia, ossia petrolio. Quindi non si può noi sapere ora il quando. E comunque il terrore del contagio o della quarantena ha già reso una zombie mia moglie e chissà quanti mln di persone, che non osano uscire di casa, se non per il necessario, condannandole in fondo ad una vita più misera. Meno male che la stampa della zecca sta andando o tutta birra, almeno finchè il denaro messo in circolazione avrà un qualche valore. Cioè finchè il consumismo a petrolio sarà possibile.

      Elimina
    2. Chip, ti ringrazio molto per la forma dei tuoi commenti, mi costringono a ripassare il vecchio esame di statistica sanitaria.
      Alla fine però ti darò il consiglio che ci diede il professore: "tutte le analisi matematiche che puoi fare sono inutili se non hai capito il modello sottostante". Estrapolati i dati dal meccanismo che li genera si perde troppo, lui lo spiegava con la differenza tra uno stabilimento ed un ospedale, uno stabilimento puoi separare i processi in forma pura mentre l'ospedale ha processi sostanzialmente sempre concomitanti e spesso non tracciabili (contatti interpersonali, abitudini dei singoli pazienti,esecutori delle procedure etc).

      Peraltro ti chiedo cortesemente di citarmi gli stati "tartaruga" a cui fai riferimento e quelli a contagio 0. I primi non li conosco, probabilmente per mancanza di contatti specifici, nel secondo caso personalmente sò di stati a contagi statisticamente irrilevanti (1 -5 al giorno) ma nessuno che sia riuscito a mantenere uno 0 tondo per più di una manciata di giorni.

      Elimina
    3. @ Athanasius 28 ottobre 2020 19:53
      Io tratto i contagi e decessi e casi attivi, come tratterei prodotti o fatturato.
      Ho aggiunto il radar "CASI ATTIVI" perchè il mitico prof.Galli ha detto in tv, che il covid era malattia a lunga degenza, ho capito quindi, che tenere sott'occhio i CASI ATTIVI, sarebbe stato un parametro di Early Warning od Evento Sentinella.

      I dati aggregati (infetti, decessi, casi attivi) sono IMHO più che sufficienti per capire cosa è accaduto in Italia, e cosa sta accadendo adesso in Italia.

      DAL RADAR DEGLI INFETTI
      In Italia, usciti dal lockdown in Italia, dalla Lombardia, Emilia-Romagna, Piemonte hanno iniziato a prodursi con la movibilità regionale, dei nuovi focolai, che sono stati controllati. Vedi la Dinamica Epidemica definita dalla seriazione
      (Totale Contagiati(i) - Plateu di Sigmoide) dal 23/5/2020 al 14/6/2020 con retta ai Minimi Quadrati
      Sf(x)=-12953+337.47*t per t>82

      Non siamo mai andati ad infetti zero, perchè non c'è stata la volontaà politica di farlo: si doveva aprire le regioni a blocchi, partendo dal sud verso il nord, e tamponare massicciamente come ha detto il prof.Crisanti per tanare asintomatici e paucisintomatici.

      Dal 15/6/20-21/7/2020 la dinamica epidemica ha rallentato, cresceva linearmente con un coefficiente angolare che è cambiato varie volte, rallentando sempre in modo vistoso, ed accumulando solo con tanto tempo, un vantaggio assai modesto di +7900 infetti in meno, rispetto al trend epidemico del 23/5/2020 al 14/6/2020

      Dopo il 22/7/2020 la dinamica epidemica italiana ha iniziato ad accelerare: cosa ha cambiato il contesto?

      Gli immigrati clandestini infetti, i turisti, i lavoratori stranieri (infetti), le movide in Emilia Romagna e Sardegna. La cosa è andata peggiorando, perchè si sono aggiunti poi anche gli italiani che erano andati all'estero per turismo. Questo è stato il "rimescolamento" (cosa predetta e ridetta dal mitico Prof.Galli) che l'Italia ha poi faticato a contenere (vedi il breve movimento laterale del delta_infetti)

      https://ibb.co/ncFxPVt

      Con l'apertura delle Scuole ed Università, i contagi sono esplosi, il delta_infetti sale a razzo linearmente in scala logaritmica!.
      Azzo Linate: i banchi singoli con le rotelle non hanno garantito l'ummunità di gregge.

      Contagi a scuola VS Contagi per andare a Scuola, sono discorsi sterili come "morti per covid VS morti con il covid".
      Lo aveva detto Ricciardi, Crisanti, Galli.
      Anche i sassi sapevano che ci sarebbe stata la II ondata, infatti le votazioni regionali si sono fatte a Settembre 2020 in un contesto in cui il covid già accelerava!.
      Io della seconda ondata, ne avevo persino modellizzato il trend del delta_infetti il 27/4/2020
      http://lafrecciadellastoria.blogspot.com/2020/09/il-covid19-acceleratore-di-collassi-per.html

      LOL

      Insomma che ci sarebbe stata la seconda ondata lo sapevano tutti, tranne le televisioni e giornali cattocomuniste

      Elimina
    4. -Nessuno di questi accetta immigrati clandestini
      -Quasi tutti, rifiutano turisti stranieri o impongono loro la quarantena
      -Tutti i paesi, fanno fare la quarantena di 14gg ai connazionali che rientrano
      -Tutti o quasi tutti i paesi, *non* hanno permesso ai cittadini di lasciare il paese per ragioni turistiche
      -Molti di questi paesi tamponano massicciamente O impongono quarantene ed usano mascherine e distanziamento sociale

      Elimina
    5. Ti ringrazio per le delucidazioni e concordo con te sulla prevedibilità della seconda ondata, peraltro data per scontata in sanità e per la quale si sono fatti piani, altrettanto concorde sull'inutilità tra il distinguere dove il COVID sia causa unica o concausa scatenante nelle morti, definizione artificiale visto che le risorse aggiuntive da impiegare sono identiche.
      Rimango perplesso sulla tua visione del fattibile per il contenimento, per girarla nel mio ambito sarebbe come proporre di mandare ogni infetto in TI, per quanto efficace semplicemente sarebbe una cura letale o comunque di un paio di ordini di grandezza eccessiva dal lato economico!
      Il lato economico è proprio quello per il quale mi risulta che nessuno abbia implementato le misure draconiane che tu citi, gli unici esempi che vedo sono quelli di luoghi economicamente autarchici. Anche solo la necessità di importare ed esportare mette in campo catene logistiche e interscambi nella tecnostruttura sufficienti a rendere un isolamento totale inapplicabile nei fatti: navi, aerei, treni e automezzi con il loro personale (e le merci eventualmente contaminate) devono fluire, rappresentatni e commerciali devono tenere incontri e così via.

      Personalmente ti suggerisco di concentrarti sui dati delle TI, essendo la risorsa inelastica fondamentale il dato è sostanzialmente immanipolabile: essendo scarsi solo in ultima razio si ricorre alle TI, essendo fondamentali chi ne necessita davvero ci và. Per gli effetti di mortalità aggiuntiva aggregata mi aspetto una buona correlazione tra TI e decessi fintanto che rimaniamo nella parte lineare del sigmoide e, molto a spanne, credo siamo circa a metà del tratto lineare.

      Elimina
    6. a luglio, quando mi ricoverarono in corsia covid, perchè l'erisipela alla gamba mi dava febbre altissima, in ospedale dove mi aveva mandato il medico, che è mia figlia, prima ancora di sapere l'esito del tampone, mi fecero un sacco di esami per vedere in che condizioni avevo polmoni e cuore. E' venuto fuori che li avevo sani come quelli di un trentenne, probabilmente per l'uso costante di aglio che faccio, che me li tiene ben puliti. Ovviamente questi esami me li fecero se avessi avuto bisogno di una TI, della quale per fortuna o grazie all'aglio, non ho avuto bisogno. Significa che ora prima di usarla stanno attenti a non farti schiattare se hai i sistemi respiratorio o circolatorio compromessi, almeno penso.

      Elimina
    7. @ Athanasius 29 ottobre 2020 19:48
      Mancano parecchi miei commenti: il radar dei casi attivi, il radar dei morti, i link dei paesi (anche poveri) che fanno meglio di noi.

      Il virus circola sulle persone, non sulle merci.

      I dati di Terapia intensiva non m'interessano :-) io non devo allocare risorse sanitarie, devo solo valutare razionalmente il rischio che mi è attorno (nella mia città ed in regione) perchè questi sono gli ambiti dei miei potenziali spostamenti.

      A dati 29/10/2020-28/10/2020
      i primi 3 peggiori per infetti: Firenze +670, Arezzo +223, Prato +191
      u primi 3 migliori: Grosseto +51, Siena +61, Livorno +94.

      I primi 3 peggiori (tarati sulla popolazione della città non della provincia) da inizio epidemia:
      Pisa 5.47% della popolazione infettata dal covid
      Lucca 4.47%
      Arezzo 3.63%

      I primi 3 migliori (tarati sulla popolazione della città e non della provincia) da inizio epidemia:
      Massa Carrara 1.32% della popolazione infettata dal covid
      Grosseto 1.44%
      Prato 1.58%
      Media capoluoghi della toscana 2.93% della popolazione infettata dal covid
      Sotto la media: Livorno con 1.68%

      Infetti-Peso percentuale popolazione dei capoluoghi (tarando sulla popolazione delle città, non su quella della provincia) dall'inizio dell'epidemia:
      eccesso +6.3% di pisani tra gli infetti
      eccesso +4.7% di fiorentini tra gli infetti
      eccesso +4.1% di lucchesi tra gli infetti

      deficit -7% di massesi-carrarini tra gli infetti
      deficit -5.7% di pratesi tra gli infetti
      deficit -4.2% di livornesi

      Incremento relativo a dati 29/10/2020 Toscana +5.33% > 4.35% Italia

      In prima ondata la Toscana faceva meglio, in seconda ondata va molto male in Toscana.
      Livorno ha fatto decisamente meglio in prima ondata, in seconda ondata sta facendo assai peggio.
      Croniche Pecore nere: Firenze, Pisa, Lucca, a cui s'è aggiunto in seconda ondata Arezzo e Pistoia.
      Croniche Pecore bianche: Grosseto

      Elimina
    8. Caro Chip, il cattivo me direbbe di stare attento, guardare troppo il proprio è deleterio :) .
      Ovviamente leggo con interesse i tuoi dati ma ammetto poca sorpresa, epidemiologicamente è logico che ad ogni ondata i territori vergini siano progressivamente i più colpiti, aumenta il bacino endemico quindi il tasso di diffusione aumenta all'aumento dei vettori! Rimane il fatto inevitabile che il 95% saremo contagiati, stessa identica percentuale di ogni coronavirus (influenza e raffreddore), quindi temo che dovremoaccoccolarci in una quasi matematica certezza.
      Per le merci.... sò che le persone immaginano solo quelle comode, purtroppo abbiamo le filiere alimentari nelle quali il congelato ed il liofilizzato sono relativamente comuni ed i coronavirus sono maestri nel saltellare tra specie (SARS, MERS, Aviaria, e così via)senza andare a scomodare i poveri porcellini che tanto sono simili a noi (e quìti servo una battuta su eventuali eccessi di similitudine).

      Elimina
    9. @ Athanasius 30 ottobre 2020 18:33
      Il contagio nella carne dai macelli è stato escluso dal CTS, inoltre resta la millenaria tecnica della cottura delle carni, che sanifica praticamente ogni cosa (tranne il caso dei prioni della mucca pazza, ma è altra cosa)

      Elimina
    10. https://it.sputniknews.com/mondo/202010189668187-in-cina-scoperto-coronavirus-vivo-in-confezione-di-merluzzo-refrigerato/
      La cosa peraltro non dovrebbe sorprendere, i campioni congelati di virus della spagnola sono stati trovati ed analizzati. La catena del freddo è utilissima per conservare e distribuire il cibo (peraltro una forma di efficienza energetica spesso sottovalutata) ma conserva tutto a prescindere dal fatto che la cosa sia voluta o no, un pezzo di carne marcio congelato non deteriora ma rimane ugualmente tossico. Da questo punto di vista il metodo asiatico di conservare tramite fermentato o salamoia è più sicuro, non stupisce vista la sovrabbondanza di patologie e la facile diffusione in ambienti caldo umidi.

      Elimina
  15. Inevitabilmente si va verso una nuova chiusura generale.
    E' probabile che questa volta l'economia accuserà il colpo in maniera irreversibile.
    Che fare?
    Trovo interessante questo articolo che suggerisce come gestire la decrescita mediante la creazione di moneta (MMT)
    https://www.jasonhickel.org/blog/2020/9/10/degrowth-and-mmt-a-thought-experiment
    Angelo

    RispondiElimina
    Risposte
    1. è quello che stanno facendo con ristori eccetera, ma lo potranno fare solo finchè c'è abbastanza energia fossile. Le varie scommesse, rinnovabili, 110%, ecc. falliranno quasi sicuramente non appena si manifesterà la penuria di energia, che ora è nascosta sotto il nome terribile di pandemia. Dopo inizierà un mondo di miseria.

      Elimina
  16. https://volerelaluna.it/in-primo-piano/2020/10/20/il-covid-19-il-partito-della-crescita-e-il-nostro-futuro/
    Le verità che si nascondono.
    Angelo

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Due cose nel link sono interessanti: la prima è che la crescita verde è una bugia. La seconda è che al capitalismo distruttivo a base consumistica ci possono essere delle alternative, però non ne indica. Mi pare che l'unico esempio al mondo di alternativa è, mi dispiace un pò ammetterlo, il capitalismo di stato, impersonificato nel regime comunista cinese. In fondo il mondo della soylent, ma anche di matrix, era un mondo di potere fortemente accentrato, di miseria diffusa, che alla fin fine è preferibile ad un mondo alla Mad Max, dove anarchia, morte e violenza si contendevano le ultime gocce di energia e tecnologia rimaste, che è niente meno che lo spirito medioevale della frontiera. Non vedo altri futuri oltre la probabile decina di anni che ci o vi separano dalla fine della cornucopia fossile.

      Elimina
    2. Mago,
      in Cina l'inquinamento è altissimo.
      L'unica alternativa che io vedo è fare tanti passi indietro, e abbandonare l'antropocentrismo, abbracciando l'ecocentrismo (Ecologia Profonda) : vivere come tutti gli esseri umani vivevano diecimila anni fa.
      Ho espresso il mio personale parere.

      Gianni Tiziano

      Elimina
    3. Gianni e Mago
      Che sia decrescita oppure autoritarismo o anche primitivismo mi sa che il mondo alla fine non ascolterà nessuno e se ne andrà per la sua pazza strada.
      Cosa cantava il Vasco Rossi?
      Sai che cosa penso?
      Anche se non ha un senso
      Domani arriverà
      Domani arriverà lo stesso.

      E non è detto che il domani sarà per gli uomini.

      Elimina
    4. Tiziano, bello, ma utopistico. Il futuro è distopico, perchè di anime belle e sognatrici ce ne sono sempre state poche. Quando dico che i santi sono più unici che rari a cosa mi riferisco?

      Elimina
  17. IL picco c'è ma vale come 2 influenze ovvero 2 virus equamente equiparabili ...e per l'influenza gli anziani comorbosi si vaccinano ... quindi la conclusione è una sola ;-)

    RispondiElimina