mercoledì 23 agosto 2023

Il Progetto Cagnara. Brevi Riflessioni sul Libro del Generale Vannacci

 



Il "Progetto Cagnara" è una definizione di Uriel Fanelli per l'attuale stato della politica in Italia. Siccome non si sa cosa fare, nessuno fa niente. Quindi, per evitare che qualcuno se ne accorga, si tende a buttare tutto in cagnara, un altro modo di mettere in pratica la vecchia leggenda di "Fare Ammuina" dei tempi della marina militare borbonica. 

Uno dei sintomi del progetto cagnara in corso è il libro di Roberto Vannacci, "Il Mondo al Contrario", di cui non avrete potuto evitare di sentir parlare a meno che non viviate in una grotta del monte Athos insieme agli altri monaci. 

Che dire di questo libro? Non vi dirò che l'ho letto, perché non ne vale decisamente la pena. Vi posso dire che gli ho dato una rapida passata, a mio parere più che sufficiente per capire di cosa si tratta. La definizione migliore sarebbe una "Fiera delle Banalità."  A parte il soggetto del Covid, del quale (a suo onore) Vannacci non dice quasi niente, si sente tuttavia in grado di dire sua su quasi tutti i campi possibili e immaginabili dello scibile umano. Vista la difficoltà dell'impegno, difficilmente ci saremmo potuti aspettare di meglio. 

Vi faccio un esempio del contenuto e dello stile della discussione con un paio di paragrafi sull'energia: 

"I pannelli solari e le turbine eoliche non crescono sugli alberi, non germogliano sui campi e non durano in eterno. Una centrale solare ha bisogno, oltre che del sole –che non c’è di notte – di semiconduttori al selenio-germanioo al gallio-arsenico e di silicio raffinato (col deprecato carbone, ovviamente). Una centrale eolica richiede migliaia di magneti permanenti fatti di terre rare come neodimio e disprosio, che generano migliaia di tonnellate di rifiuti tossici per chilogrammo di materiale raffinato. Per entrambe le forme di energia servono inoltre le batterie, che a loro volta richiedono milioni di tonnellate di nichel, cadmio, litio, cobalto e altri minerali."

Ora, se vi intendete un minimo di queste cose, la vostra reazione non può essere che quella che gli Americani chiamano "facepalm" -- ovvero coprirsi la faccia con il palmo della mano per l'orrore (in Italiano, diciamo "mettersi le mani nei capelli"). Sarebbe un'impresa inutile andare a demolirlo parola per parola, anche perché la discussione sull'energia del libro è piuttosto lunga e tutta a questo livello. Ma, per vostra curiosita, le centrali solari NON hanno bisogno di selenio, germanio, gallio, arsenico; non ci sono proprio nei pannelli solari dell'attuale generazione (a parte quantità infinitesime di gallio come dopante). E le "milioni di tonnellate" di cadmio che nelle batterie della generazione attuale non ci sono per niente. Per non parlare poi delle "migliaia di tonnellate di rifiuti tossici" per chilogrammo generate dall'estrazione delle terre rare. Una stima più ragionevole sarebbe "qualche decina di chilogrammi", un erroretto di un fattore 100.000. E così via, ma ci vorrebbe un altro libro intero solo per per spiegare tutti gli errori che il libro contiene.

Tuttavia, è anche vero che da quello che si legge sui social, sembra proprio che la maggioranza degli Italiani non troverebbe nulla di sbagliato in questi due paragrafi (e nei molti altri sullo stesso tono e livello).  Perlomeno su certi argomenti, e forse su quasi tutti, il libro di Vannacci sembra calibrato esattamente sul livello di conoscenza e di percezione della famigerata casalinga di Voghera. (*)

Viene da pensare che questo libro non sia semplicemente il parto di un signore di media cultura che ha deciso di insegnare a tutti cose di cui lui sa poco o nulla. E nemmeno che sia semplicemente un occasione per fare cagnara o ammuina. Piuttostto, che sia un'operazione fatta a tavolino sulla base dei risultati dei sondaggi per intercettare il cosiddetto "pubblico" o magari l'entità nota come "elettore medio". Quali siano gli obbiettivi politici specifici di questa operazione, lo vedremo nel prossimo futuro. Comunque vada, la cagnara non si ferma! 



(*) Il che non va inteso come un insulto rivolto alle signore che abitano a Voghera che non mi risultano essere meno intelligenti o meno colte della media. 

h/t Miguel Martinez

martedì 22 agosto 2023

Addio al Pianeta Terra? Dall’autocompiacimento al panico



Il 2022 è stato l’anno che ha visto la conferma che il riscaldamento globale non solo esiste ma sta avanzando a un ritmo accelerato. Di fronte a dati come questi, la reazione logica avrebbe dovuto essere quella di spingere a fare qualcosa per evitare il peggio. Tuttavia, il risultato è stato opposto: le persone hanno ignorato questi dati o li hanno liquidati come una truffa. È un problema memetico. Figura da Ballester et Al. 2023.


La saggezza convenzionale sul clima era che il pubblico avrebbe gradualmente capito la gravità della minaccia climatica a causa dei suoi effetti sempre più evidenti: temperature più elevate, scioglimento dei ghiacci, eventi catastrofici e simili. Quindi, tutti avrebbero chiesto a gran voce che si facesse qualcosa al riguardo. 

Non sta succedendo. Ecco alcuni dati recenti di Gallup per gli Stati Uniti. La situazione non è molto diversa negli altri paesi. 


Al momento, siamo allo stesso livello di preoccupazione di 20 anni fa e i record della temperatura del 2022 e del 2023 non hanno avuto alcun impatto sulla percezione pubblica. Al contrario, da quanto si legge sui social, hanno generato una forte controreazione tra un gran numero di persone che sostengono che sia tutta una truffa per schiavizzarli. 

Quindi la saggezza convenzionale era sbagliata: non possiamo convincere gradualmente le persone che esiste un problema legato al clima. Ma potrebbe esserci un’altra possibilità: quella di un cambiamento improvviso nella percezione del pubblico generata da un evento spettacolare.

Può succedere. Nel 2020, in un paio di mesi, il pubblico è passato da un livello di preoccupazione sostanzialmente pari a zero per le infezioni virali a una percezione quasi universale di una minaccia mortale rappresentata dal virus del Covid. Un altro esempio è l'attentato al World Trade Center di New York nel settembre 2001, che ha improvvisamente aumentato la percezione di una grave minaccia terroristica. Ce ne sono molti altri.

Indipendentemente dal fatto che le minacce fossero reali o meno, questi eventi possono essere descritti come  transizioni memetiche di fase  (il termine “meme” indica un insieme di idee che si sposta da una persona all'altra). Cioè, un cambiamento rapido e completo nelle opinioni di un gran numero di persone. 

Queste transizioni fanno parte del modo in cui funziona il cervello. Sono stati notati per prima volta, forse, da James Schlesinger quando ha affermato che "le persone hanno solo due modi di agire: compiacenza e panico". Anche il cervello di altre specie sembra funzionare allo stesso modo. Ecco il principio di Schlesinger all'opera con gli uccelli. 




Alcuni uccelli stanno cercando cibo in un campo. Un uccello vede qualcosa di sospetto, vola in alto e, in un attimo, tutti gli uccelli volano via. È una transizione memetica: non cambia nulla di fisico, solo lo stato mentale degli uccelli diventa dominato dal meme che dice: "Ehi, forse c'è un predatore in giro!"

Possiamo vedere nella figura l'andamento del numero di uccelli in volo in funzione del tempo utilizzando una funzione logistica.



Il meme Covid ha attraversato una fase di transizione simile nel 2020, durata circa due anni. Da notare come all'inizio seguiva una curva che assomiglia ad una logistica, poi ha oscillato per un paio d'anni attorno ad un plateau, prima di declinare verso la scomparsa.



Ma non esiste una transizione del genere se cerchiamo su Google Trends termini relativi al riscaldamento globale. Al contrario, vediamo un costante declino per il termine “riscaldamento globale” e un aumento marginale per “cambiamento climatico”. (c'è un picco nei dati creati da Google che inserisce "cambiamento climatico" nel banner del loro motore di ricerca. Non prendetelo in considerazione).

Ciò non significa che una transizione memetica non potrebbe avvenire per il clima, ma ci sono due domande da porsi : 1) Può davvero accadere? e 2) Se ciò accadesse, sarebbe una buona cosa? La mia opinione è che la risposta ad entrambe le domande sia “no”, ma vorrei procedere con alcune considerazioni. 

Prima di tutto, che tipo di evento climatico potrebbe spingere le persone a uscire dall’autocompiacimento e portarle al panico? Finora abbiamo assistito a numerosi eventi disastrosi correlati al cambiamento climatico, ma nessuno ha generato una transizione della percezione a livello mondiale. Il problema sembra essere che esistono forti " anticorpi memetici " che impediscono alle persone di essere colpite dal meme del riscaldamento globale. Quindi, gli incendi boschivi sono attribuiti a piromani pagati dalla cabala climatica, lo scioglimento del ghiaccio è visto come parte di cicli normali, le ondate di caldo sono descritte come “normale clima estivo”, l’aumento delle temperature a misurazioni errate o vere e proprie truffe, e simili. 

La crisi Covid iniziata nel 2020 potrebbe aver rafforzato e alimentato questi anticorpi memetici, anche se sicuramente esistevano già prima. Molte persone credono in un semplice sillogismo aristotelico che recita:
 
- Il Covid era una truffa
- Covid e cambiamento climatico sono la stessa cosa
- Pertanto, il cambiamento climatico è una truffa. 

Si potrebbe sostenere che, di queste due cose, una rappresentava una minaccia di bassa entità, mentre l’altra può potenzialmente distruggere la civiltà umana. Ma le leggi della memetica sfidano le considerazioni razionali. La maggior parte delle persone non riesce a ragionare in termini di dati, né a comprendere cose come le medie, le tendenze a lungo termine, le incertezze sperimentali e simili. Ragionano secondo il principio di Schlesinger: o è compiacimento o è panico innescato da qualche evento improvviso e spettacolare. 

Non è che una transizione memetica non possa avvenire per il clima, ma richiederebbe eventi davvero eccezionali. Considerando che l’opinione pubblica ha completamente ignorato le 60.000 morti causate dall’ondata di caldo del 2022 in Europa, ne consegue che solo qualcosa di molto peggio potrebbe causare la transizione. E nessuno sano di mente lo vorrebbe. 

Ma immaginiamo che qualche evento veramente estremo scateni il panico nella percezione pubblica. Ciò genererebbe un’azione efficace contro il riscaldamento globale? Può darsi, ma dall'esempio della crisi Covid possiamo dire che il panico non porta necessariamente a buone soluzioni a un problema. Con il Covid abbiamo visto mettere in pratica molte non-soluzioni e soluzioni deboli, così come di soluzioni che hanno peggiorato il problema. Tutti questi provvedimenti hanno avuto un forte impatto negativo sulla salute, la dignità e il benessere delle persone. 

Peggio ancora, abbiamo visto che un determinato intervento era stato messo in pratica, era impossibile invertire la decisione, indipendentemente da ciò che dicevano i dati e la ricerca. La crisi del Covid è stata gestita principalmente dai politici, e i politici operano secondo un regime binario in cui non possono cambiare idea per non essere accusati di essere deboli. Possiamo solo rabbrividire all’idea di cosa potrebbe accadere se la crisi climatica fosse gestita dalle stesse persone, utilizzando gli stessi metodi. 

Speriamo che non avvenga una transizione repentina perché potrebbe peggiorare una situazione già difficile. Ma questo significa che dovremo subire il destino della rana bollita? Non necessariamente. Molte cose possono accadere e probabilmente accadranno. Ma di questo parlerò nei prossimi post. 


domenica 20 agosto 2023

Di cosa si moriva nel 2020? Uno strano fenomeno osservato in Inghilterra.

 



Di cosa si moriva nel 2020? A distanza di più di tre anni, ci si può forse ragionare sopra senza andare fuori di testa per una ragione o per un'altra. Allora, vi passo un link a un articolo di Carl Henegan, che è uno che certe cose le conosce bene.
Henegan nota una cosa inaspettata: l'eccesso di mortalità dovuto alla primissima ondata di covid, in Aprile 2020, è stato perfettamente simultaneo in tutte le province in Inghilterra. Ora, questo è strano perché i virus tendono a espandersi con una certa lentezza. Non ti aspetteresti che il picco dell'infezione appaia contemporaneamente nel Northumberland e nel Cornwall, che sono a 800 km di distanza tra di loro. Come del resto si è visto nella seconda ondata, dove i picchi appaiono sfalsati, come ci si poteva aspettare.


Allora, cosa è successo nell'Aprile 2020? Vi potreste divertire a pensare che il virus veniva sparpagliato sull'Inghilterra dagli stessi aerei che spargono le scie chimiche (e ci sarà sicuramente qualcuno che lo penserà davvero!). Henegan, invece, sia pure andandoci con una certa cautela, dice che, "Le vittime possono essere state persone che erano positive al test, ma anche quelli spediti con urgenza in ospedale e soggetti a procedure inappropriate e invasive o per cause iatrogeniche, oppure esposti ad alte concentrazioni del virus mentre erano ricoverati, oppure ammessi a una casa di riposo e poi abbandonati".
Insomma, un'accusa pesantina (per non dire altro) a quelli che hanno gestito l'epidemia in Inghilterra. In Italia, per ora non ho trovato dati comparabili, ma sarebbe interessante confrontare.


mercoledì 16 agosto 2023

Il Cambiamento Climatico secondo Tizio, Caio, e Sempronio

 

Immagine creata con Dezgo.com


Contributo di Fabio Vomiero



Tizio è un tipo piuttosto in gamba, ha studiato e si è laureato a pieni voti in filosofia. Ora si occupa di giornalismo, ma riveste prudentemente anche una comoda carica politica, non si sa mai con i tempi che corrono. Indubbiamente ci sa fare con le parole e anche con le persone.

I suoi scritti sono sempre ben architettati e trattano principalmente di argomenti di carattere politico e sociologico; il tono pertanto è spesso sarcastico e critico, difficilmente non condivisibile. Tizio è abituato ad avere sempre ragione, tanto sa benissimo che nessuno potrà mai dimostrare il contrario di quello che dice; è qui che prende origine la sua forza persuasiva e il suo successo.

Ogni tanto Tizio, in preda a delirio di onnipotenza, parla anche di scienza, mantenendo naturalmente quel suo irreprensibile ed immancabile piglio critico. Purtroppo non sa, o non si rende conto, che invece la scienza, per fortuna, non funziona come la politica e che generalmente gli scienziati parlano lingue e utilizzano metodi completamente diversi. Il riscaldamento globale antropico? Una bufala, quindi. Motivo? Perchè il clima è sempre cambiato e sempre cambierà, Annibale ha attravesato le Alpi con gli elefanti, i vichinghi hanno colonizzato la Groenlandia intorno all’anno 1000 d.C. quando era verde e quindi faceva più caldo e in Inghilterra, nello stesso periodo, si coltivava la vite. Inoltre è da qualche anno che gli inverni negli USA orientali e in Inghilterra sono particolarmente freddi e quindi, visto che la Corrente del Golfo si bloccherà e che l’attività solare si prenderà una pausa, entreremo presto in una nuova piccola era glaciale, altro che riscaldamento globale.

Quindi, caro uomo, tu non c’entri nulla, parola di politico, filosofo, poeta; stai pure tranquillo e goditela, pensa a cose più serie, magari alle scie chimiche, per esempio, o ai vaccini che causano l’autismo, quelle sì che sono cose di cui preoccuparsi.

Caio invece è laureato in fisica ed è oramai un po’ in là con gli anni, sa tutto di piani inclinati, cinematica, macchine di Carnot, particelle subnucleari e meccanica quantistica, se n’è occupato per tutta una vita. Dategli una leva e vi solleverà il mondo.

Purtroppo per lui, però, quel mondo nel frattempo è andato avanti e, come lui, è cambiata la scienza e il modo di fare scienza. L’era della fisica classica, del determinismo e del riduzionismo è stata in gran parte superata con il ventesimo secolo; ora il nuovo paradigma scientifico è rappresentato dalle scienze della vita in generale, non è più soltanto la fisica a farla da padrona. C’è ancora bisogno di Newton per carità, così come di ottica, di elettromagnetismo e di teoria quantistica dei campi, non si può certo farne a meno, ma ora il mondo si deve confrontare anche con una nuova forma della realtà, rappresentata dai sistemi complessi e servono pertanto nuove consapevolezze, nuove conoscenze, nuovi approcci, nuove teorie e nuovi metodi sperimentali.

Ma i tempi frastornati ed esigenti in cui viviamo, gli chiedono di esprimersi anche sul clima, nonostante la sua visione appaia evidentemente un po’ stantia, bloccata ancora allo studio della fluidodinamica e alla ricerca di equazioni e di algoritmi per tentare di spiegare ogni fenomeno naturale. Per lui non è semplice cambiare prospettiva e riuscire ad inquadrare un sistema complesso nella sua globalità e interdisciplinarità. Non è provato con assoluta certezza che la CO2 antropica sia il driver principale del riscaldamento globale, quindi… E quindi per lui il limite insuperabile diventa la conoscenza stessa del sistema, che ovviamente non potrà mai essere completa e definitiva, non esiste infatti l’equazione del clima.

Su questo hai ragione, caro Caio, ma allora visto che non esiste nemmeno l’equazione del cancro, che facciamo, rinunciamo alla ricerca medico-biologica e quindi alla speranza di trovare delle cure sempre migliori e più efficaci? Esiste forse un’equazione dell’invecchiamento o di un qualche altro processo fisiologico tipo la digestione o la funzione renale?

Sempronio invece è il classico italiano medio, ceto sociale medio, cultura media, curiosità media, indottrinamento medio, stupidità media... Rappresenta la pancia della società, come si suol dire, e in genere è abbastanza conformista, nonostante lui non si consideri affatto tale. Se una cosa esiste, o se la gente ha determinati comportamenti stereotipati, allora vuol dire che quella cosa o quel comportamento sono leciti o quantomeno innocui.

Fumare, prendere il sole tutto il giorno, consumare regolarmente alcol, mangiare merendine e carne abbrustolita alla brace in compagnia, bere bibite zuccherate, credere nell’oroscopo e nel fato. Lo dice la pubblicità, lo dicono Tizio e Caio, lo dice il dottore, lo dice il prete e via dicendo. Anche l’omeopatia dovrà quindi necessariamente funzionare per il semplice fatto che esiste; Il classico modo di ragionare degli adepti del mercato e del consumismo, altro che anticonformismo.

Ma cosa vuoi che gliene freghi allora del riscaldamento globale o dell’ambiente, l’importante è andare a fare ore di fila per il concerto, la partita, l’Expo, o farsi dieci giorni a New York o a Sharm, visto che va di moda, e al diavolo la dissenteria... Sennò poi, cosa racconto in ufficio.

E poi c’è il mutuo da pagare, il lavoro che non va, il viaggio da fare, la Zumba, l’escursione a 3000 metri, battere il record personale di corsa sui 10 km. per scongiurare l’avanzamento dell’età e dimostrare a se stessi e agli altri di essere ancora fisicamente prestanti. E’ infatti il fisico che conta, non c’è più tempo per leggere qualche saggio scientifico. Cosa vuoi che sia quindi per un po’ di CO2 in più, o il limite delle risorse, lo sviluppo insostenibile, il degrado ambientale, umano ed etico.

Molte di queste persone non si sono nemmeno accorte che il clima è cambiato anche a casa loro, perchè tanto per loro è tutto lo stesso, non ci fanno caso, hanno altro a cui pensare. Poi, quando gli chiedi cosa pensano del clima ti rispondono che d’estate ha sempre fatto caldo (32°C o 38°C per loro sono la stessa cosa) e che d’inverno fa sempre freddo uguale, al massimo, che non esistono più le mezze stagioni. Magari ti sanno dire soltanto, peraltro con invidiabile saccenza, che se anche il clima dovesse cambiare poi tornerà tutto come prima perchè sono soltanto dei cicli naturali... Gliel’ha insegnato il babbo quando erano piccoli.

Poi però, quando vengono a sapere che i figli vanno male a scuola, che bevono o assumono sostanze stupefacenti, o che il loro partner li tradisce, cadono sempre dal pero. Ma va?

Bella pancia della società che ci ritroviamo.

venerdì 11 agosto 2023

Margherita Sarfatti: la donna che annientò Mussolini


Un'immagine un po' spettrale di Margherita Sarfatti (1880-1961), un'intellettuale italiana di notevole interesse, nota soprattutto per essere stata l'amante del Duce, Benito Mussolini, all'inizio della sua carriera. Potrebbe essere stata molto più di una semplice amante, e potrebbe aver svolto un ruolo importante sia nei successi di Mussolini che nella sua caduta finale. Margherita Sarfatti appare nel mio romanzo "The Etruscan Quest". Qui, espando la mia interpretazione del suo ruolo nella storia proponendo che potrebbe essere stata una delle cause, forse la principale, del destino del suo ex amante. Naturalmente non posso provare questa interpretazione, ma posso almeno dire che non può nemmeno essere confutata. Come per molte cose nella storia, la verità è oggi con i fantasmi che hanno vissuto gli eventi di cui leggiamo. Quindi, perché non provare a chiedere a loro?

English version


Ah.... scusa, Ugo, non volevo spaventarti.

No... no, non sono spaventato. Solo un po' sorpreso. Chi sei? 

Non mi riconosci? So che sono tutta bianca e un po' trasparente, ma forse ci riesci.

Hmmm.... non sono sicuro. Ci siamo mai incontrati prima?

In un certo senso sì. Sono un personaggio del tuo romanzo, " The Etruscan Quest ". In realtà, non solo un personaggio. Ma appaio nella tua storia.

Ora che ti guardo, beh, forse sì. Assomigli... molto a... un ritratto che ho visto. Sei Margherita Sarfatti?

Si! ottimo, Ugo!  

Beh, come ho detto, sono sorpreso, ma ti riconosco. È un piacere conoscerla, Donna Margherita. 

Non devi chiamarmi 'Donna Margherita'. Va bene solo Margherita. Dove sono adesso, certe cose non sono importanti.

Immagino di no. Ma spero che non ti sia dispiaciuto quello che ho scritto su di te nel mio libro.

Per niente, Ugo. Mi è piaciuto quello che hai scritto. Quindi, ho pensato di poterti fare una visita.

Ah... grazie, Margherita. È stato un piacere scrivere di te. Anche se, ovviamente, il tuo era solo un piccolo ruolo nel mio romanzo. 

Lo so. Sì, ma è stato carino da parte tua. Hai scritto cose belle su di me. Tuttavia, penso che ti mancasse qualcosa. 

Mmm....forse ho capito cosa intendi dire. Ma non sapevo se avevo la risposta giusta alle domande che avevo. 

Bene, ora puoi chiedermelo. 

Sì, è una possibilità interessante. Anche se immagino che tu sia solo una mia proiezione mentale. 

Forse. O forse sono un vero fantasma; come fai a dirlo?

Qualunque cosa tu sia, Margherita, c'è una domanda assillante che ho in mente da tanto tempo. E penso di poterti chiedere informazioni a riguardo. Cosa è successo a Mussolini che lo ha fatto cambiare così tanto negli anni '30? Voglio dire, da un leader scaltro a un cafone rimbecillito? Come è stato coinvolto in questa folle idea di ricostruire l'Impero Romano? 

E, Ugo, se me lo chiedi, credo che tu creda che io abbia la risposta, giusto?

Beh si. Dopotutto, ti trovavi in ​​una posizione in cui potevi sapere cose che nessun altro sapeva. Eri l'amante del Duce; avevi accesso ai più alti ranghi del governo. E sei stata persino ricevuta dal presidente Roosevelt nel 1934..... 

Ma se io sono solo una proiezione della tua mente...

Mi stai prendendo in giro, Margherita. 

Ah, scusa, Ugo. Beh, dopo tutto, non importa se sono un fantasma o solo una parte della tua mente. Non sai mai quali sono i confini della mente. E nell'Ade, potremmo sapere cose che i viventi non possono sapere. Quindi, vediamo se riesco a rispondere alla tua domanda. Per questo, devo cominciare dall'inizio. E, per favore, tieni conto che questa storia è ancora dolorosa per me. Finora non l'ho mai raccontate completamente a nessuno. 

È un onore, Margherita. Lo apprezzo. 

Grazie Ugo. So che apprezzi. Quindi, sai che sono stata l'amante di Mussolini per più di 20 anni; da quando era giornalista sconosciuto fino a quando divenne il " Duce degli Italiani ". È cambiato così tanto in quei 20 anni. E poi mi ha scaricato per una donna più giovane. Credo sia stato nel 1932 che la conobbe, si chiamava Claretta Petacci. Vedi? Anche se sei un fantasma, puoi essere ancora arrabbiato per qualcosa che è successo quando eri una persona reale. Ecco perché si dice che i fantasmi ululino in luoghi desolati, sbattono catene e cose di quel tipo. Io non sto facendo niente del genere, ma se ricordo questa storia... beh. Pensa a quante cose ho fatto per Benito. Gli ho trovato soldi, gli ho inventato slogan, gli ho insegnato come trattare con i potenti, anche le buone maniere a tavola. E sai chi ha inventato il termine " Duce "?

Ma non era stato inventato da Gabriele D'Annunzio? 

Sì, lo usava D'Annunzio. Ma l'idea che Benito lo usasse come titolo è stata mia. E ha avuto un enorme successo! Incredibile. Negli anni '30 lo usavano tutti in Italia. E questo è stato un male per diversi motivi. Comunque, torniamo alla tua domanda. Sì, Mussolini era un leader scaltro quando divenne Primo Ministro nel 1922. Tutto ciò che toccava sembrava essere un successo. E poi, tutto è cambiato. Ma per spiegare come è successo, devo dirti alcune cose sui tempi passati. Prima di tutto, sai che Mussolini era pagato dai servizi segreti britannici?

Si, certo. E' una cosa ben nota. Gli storici concordano sul fatto che fu pagato dagli inglesi come propagandista per spingere l'Italia nella guerra contro gli imperi centrali.

Vero  E ti sei mai chiesto perché gli inglesi abbiano scelto proprio lui?

Buona osservazione, Margherita. Non ci avevo pensato. 

Beh, avresti dovuto. La storia è che nel 1912 ho incontrato per la prima volta Benito quando era direttore del "Popolo d'Italia". Era un uomo affascinante. Mi sono innamorata di lui. Disperatamente innamorata, succede. Ma ho anche pensato che tutta quella forza potesse essere diretta a qualcosa di utile. Così, nel 1914, quando i Servizi mi contattarono....

I servizi segreti britannici? Ma perché, Margherita?

Non dovrebbe essere ovvio? Non sai che parlo cinque lingue?

Sì, lo sapevo, ma...

La mia famiglia. Erano banchieri internazionali, industriali, commercianti... Avevamo collegamenti ovunque. E sai anche che eravamo una famiglia ebrea. 

Sapevo anche questo. 

Bene, quindi, non ti devi sorprendere che avessi molti contatti. Negli affari, ma anche in politica. Quindi, anch'io ero un agente per gli inglesi. Ma non fraintendermi. Sono italiana; Ho fatto quello che ho fatto perché pensavo che potesse aiutare l'Italia, ma anche la Gran Bretagna. La Gran Bretagna e l'Italia erano paesi fratelli in quel momento. Non ho visto niente di sbagliato nell'aiutare gli inglesi a ottenere un piccolo aiuto dall'Italia nella loro lotta contro la Germania. E così ho raccontato loro di questo giovane giornalista, un uomo in gamba, una persona che poteva aiutarli.

Capisco... questo non è scritto nei libri di storia. 

Ovviamente no. Ma se ti fai le domande giuste, puoi trovare buone risposte. Benito non parlava inglese; non era affatto conosciuto fuori dall'Italia. Era, in ogni caso, un piccolo giocatore nel grande gioco. Doveva esserci una buona ragione per cui i Servizi lo cercarono. 

E quella eri tu, Margherita. Sono stupito, ma sembra vero. 

Certo, Ugo, è vero. Benito ha accettato di lavorare per gli inglesi. Lo ha fatto per i soldi, ma è stata anche una decisione intelligente per lui. Sapeva che avrebbe potuto servirsi dell'appoggio dei Servizi per fare carriera politica in Italia. Astuto e fortunato allo stesso tempo. Sai che fu arruolato nell'esercito nel 1915, vero?

Lo so, sì. Ha scritto un diario della sua esperienza nella guerra. 

L'esercito lo trattava come una risorsa utile: non volevano che morisse. Così lo mandarono in una zona tranquilla del fronte. Ma era ancora pericoloso, ed è stato abbastanza fortunato da essere ferito da un cannone italiano che è esploso vicino a lui. Gli ha dato la fama di un eroe di guerra. Astuto e fortunato, come ho detto. 

Si. Fortunato, ma fino a un certo punto. 

Ah, nella vita, non è una buona cosa essere fortunati. Se lo sei, arrivi a pensare che meriti di essere fortunato... ed è quello che è successo a Benito. Ma andiamo con ordine. Sai cos'è successo dopo la fine della guerra, vero?

Certo che lo so. Gli anni della guerra civile, poi la marcia su Roma. Quando Mussolini prese il potere...

Si. E anche in questo, i servizi hanno avuto un ruolo. Ovviamente non volevano che l'Italia cadesse nelle mani dei bolscevichi, e non volevano che andasse a pezzi di nuovo in staterelli. Ci siamo arrivati ​​vicino. Quindi, hanno aiutato Benito a prendere il potere. Faceva parte anche del mio compito. Sai, la mia famiglia era ricca, ma avevo comunque bisogno di soldi. E i Servizi non sono stati avari. Hanno capito che Benito aveva un disperato bisogno di me per organizzare il suo piano.

Questo non c'è scritto nei libri di storia. 

No certo che no. Ma ci sono molte cose non scritte nei libri di storia che sono comunque vere. Ma lasciami continuare. La marcia su Roma è stata un successo; il Re d'Italia nominò Benito Primo Ministro, che acquisì gradualmente sempre più potere. Le cose stavano andando bene. L'Italia si stava riprendendo dal disastro della Grande Guerra, l'economia era in espansione, le lotte civili erano scomparse e molte cose buone erano state fatte dal governo fascista. Sì, non c'erano andati dolci quando avevano preso il potere, ma sarebbe potuta andare molto peggio. 

Io non avevo una carica ufficiale nel governo, ma come amante del Duce, avevo molta influenza in molte cose. E potevo assecondare la mia passione: l'arte. Stavo collezionando opere d'arte, creando una cerchia di artisti di alto livello. Potrei dire che la vita per me andava bene nel migliore dei mondi, o quasi. Ed ero ancora innamorata di Benito. Eppure, vedevo che qualcosa non andava così bene. Nuvole scure all'orizzonte, se devo usare le immagini che ho letto nel tuo romanzo. 

Oh... certo, nel mio romanzo c'è una discussione sulla capacità degli aruspici di interpretare i segni nel cielo. 

SÌ. Potrei dire che stavo vedendo segni minacciosi nel cielo. Ad un certo punto, ho iniziato a pensare che ci fosse qualcosa di sbagliato in tutta la storia. Detto in poche parole, Benito stava accumulando troppo potere. C'era questa idea che "Mussolini ha sempre ragione" -- è iniziata come uno scherzo, ma poi la gente ha iniziato a crederci per davvero. E poi ci furono le elezioni del 1929, dove c'era un solo partito per cui si poteva votare, e c'era già un "sì" stampato sulla scheda elettorale. Non c'è da stupirsi che i fascisti abbiano vinto con oltre il 99% dei voti. Ma non era quella la strada da percorrere. Era una strada pericolosa, troppo potere nelle mani di una sola persona. Ho provato a dirlo a Benito, ma non mi ascoltava. A questo punto, stava già cambiando. Era sempre stato... come dire, "volitivo", forse. A quel punto, era diventato semplicemente testardo. Era impossibile fargli cambiare idea.  

Il modo in cui viene spesso descritto...

Non era sempre stato così, Ugo. Ma sì, le cose stavano andando su una strada scivolosa. Parallelamente, c'era quell'uomo odioso, Adolf Hitler, che stava prendendo il potere in Germania. E gli inglesi cominciavano a capire che con Mussolini avevano creato un golem che non potevano più controllare. Conosci la storia del Golem, vero?

Ovviamente. Il mostro creato dal Rabbino di Praga. 

Così è. Quando le persone hanno potere, tendono a creare mostri che non possono controllare. Forse avevo quel potere quando ho creato il Duce ...

Margherita, credo che tu l'abbia fatto con buone intenzioni...

.... e la strada per l'inferno è lastricata di buone intenzioni. Comunque, fammi continuare con la storia. Nel 1932, ho compiuto 50 anni e ho scoperto di essere diventata troppo vecchia per Benito. Aveva tre anni meno di me. Ha conosciuto quella donna, Clara Petacci, e non era più interessato a me. Ma non quella era la cosa peggiore. Il fatto è che stavo perdendo la mia influenza su di lui - a volte mi ascoltava ancora, ma più che altro faceva quello che voleva. Ogni idiozia che gli veniva in mente veniva immediatamente salutata dalla sua cricca come una grande intuizione strategica. Ed era affascinato da quell'altro golem in Germania, Hitler. In quel momento ho incontrato i miei contatti nei Servizi e mi hanno parlato del loro piano. Proprio come il rabbino di Praga aveva distrutto il suo golem, gli inglesi avevano escogitato un piano per distruggere il golem chiamato Benito Mussolini. 

Ah... Margherita, una storia affascinante. E qual era il piano?

Era semplice, ma ben pensato. Queste persone, potresti dire che erano cattive, ma non puoi dire che non sono intelligenti. Quindi, hanno iniziato con il fatto che l'Italia aveva una piccola colonia nel Corno d'Africa, la Somalia; l'avevano conquistata nel XIX secolo. Ma la regione ebbe anche una colonia britannica e una francese. E l'unica terra africana che non era in mano europea, l'Etiopia, era proprio lì, al confine con la Somalia. Era ancora governata dal 're dei re,' il Negus NeghestiL'Italia aveva tentato, una volta, di espandersi in Etiopia, ma era stata sconfitta nella battaglia di Adua, nel lontano 1886.

Conosco questa storia. Immagino che gli italiani volessero vendicarsi per quella sconfitta, giusto?

Sì, c'era questa idea di vendicarsi, ma non era considerata una cosa importante. L'Etiopia non aveva mai fatto parte del bagaglio propagandistico del partito fascista. Benito ne sapeva appena l'esistenza e non aveva mai citato la storia di Adua nei suoi scritti. Era qualcosa di dormiente. Lo definirei un male dormiente. Ma gli inglesi si erano concentrati su questo. Penso che siano specializzati nel male. Vedi, l'idea era convincere Benito a cercare vendetta per la sconfitta di Adua. 

E come sarebbe stato utile per loro?

Semplice, come ho detto. L'idea era di spingere il Duce ad attaccare l'Etiopia. E per questo avrebbe dovuto radunare una forza militare importante: uomini, attrezzature e risorse da impegnare in una terra remota. Poi, naturalmente, gli etiopi avrebbero resistito e l'Italia sarebbe stata costretta a impegnare ancora più risorse per l'operazione. E, mentre il combattimento era in corso, gli inglesi sarebbero intervenuti con un blocco navale. Poevano farlo facilmente; gli inglesi dominano le onde, vero? Non c'era modo per la marina italiana di contestarlo. E, senza la possibilità di rifornire l'esercito in Etiopia via mare, gli italiani avrebbero dovuto arrendersi. Forse gli inglesi sarebbero intervenuti benevolmente per salvare i poveri italiani dall'essere sterminati dagli inferociti etiopi. E questa era l'idea di fondo: il Duce avrebbe perso la faccia; poi, avrebbe dovuto dimettersi. Ed ecco fatto.

La Perfida Albione; come si dice della Gran Bretagna. 

Perfidi, è vero. Ma è così che operano. C'è un motivo per cui la Gran Bretagna ha dominato le onde per così tanto tempo. Ci sono cose che so che uno puoi sapere solo da questa parte... Ma credo sia meglio che non te le dica. Comunque, fammi continuare con questa storia. Ho pensato che il piano fosse elegante. Implicava un certo spargimento di sangue, ovviamente, ma avrebbe potuto prevenire un disastro molto peggiore in seguito. Così ho accettato di collaborare. E ora ti potresti chiedere chi ha avuto questa idea del nuovo Impero Romano che sarebbe stato creato dalla conquista dell'Etiopia. 

Lo immagino, Margherita...

Si. Ho inventato questa assurda idea che l'Italia poteva ricostruire l'Impero Romano conquistando un paese che non aveva mai fatto parte dell'Impero Romano. L'ho pensato principalmente come uno scherzo, ma la gente ci credeva! Lo dicevano tutti e tutti ne erano convinti. Voi avete quella cosa che si chiama "Ngrams", vero? 

Ce l'abbiamo. Mi sorprende che tu lo sappia, Margherita.

Perché sorpreso? Noi fantasmi sappiamo molte cose. Ma non importa. Puoi usare Ngrams per vedere come certe idee penetrano nella coscienza pubblica. E se cerchi la parola "Etiopia", vedrai come comincia a raccogliere interesse all'improvviso intorno al 1932. Ai miei tempi, non avevo bisogno di Ngrams. Ero una delle fonti di questa operazione di propaganda e ho potuto vedere come si stavano muovendo le cose. I servizi segreti italiani mi passavano i loro rapporti in proposito. Andavano anche dal Duce, ma lui non li leggeva, e se lo faceva non gli importava più di tanto. In ogni caso, l'idea di attaccare l'Etiopia ha preso campo rapidamente nell'opinione pubblica. Voi avete un termine per questo genere di cose, giusto?

Sì, le chiamiamo "psyops". 

Una parola carina. Noi non ce l'avevamo, a quell'epoca, ma sapevamo come mettere in moto certe cose. Non ero l'unica a lavorarci sopra, ovviamente. Il governo britannico ha fatto un buon lavoro firmando un memorandum d'intesa con gli italiani in cui si diceva che se l'Italia avesse attaccato l'Etiopia la Gran Bretagna non avrebbe mosso un dito per aiutare gli etiopi. La perfida Albione, appunto. Comunque, penso di aver avuto un ruolo nel convincere Benito che conquistare l'Etiopia era una buona idea. Ho anche accennato al fatto che lui poteva diventare il nuovo imperatore romano. "Benito Cesare" o qualcosa del genere. E penso che mi abbia creduto! Come possono essere sciocchi gli uomini! Ho scritto molta propaganda per favorire l'intervento; puoi ancora trovare quello che ho scritto. Avete questa cosa che si chiama il "Web".

Sì Margherita. Ho letto qualcosa che hai scritto sull'Etiopia. Ho commentato dicendo che era il miglior pezzo di propaganda mai scritto. 

È stato gentile da parte tua. 

No.... sei stata davvero grande. Anche se direi....

.... un po' cattiva, forse?

Non direi esattamente questo, ma...

Ah... Ugo, mi vergogno di alcune cose che ho scritto. Ma credevo di agire per uno scopo buono. Ad ogni modo, ero fortemente impegnata in questa operazione di propaganda. In un certo senso è stato divertente: queste cose ti prendono. Andai persino in America a incontrare il presidente Roosevelt nel 1934. Ti sarai chiesto come mai mi accolse come se fossi un capo di stato, anche se non avevo alcun ruolo ufficiale nel governo italiano. Era a causa del piano. Nel 1934 era in pieno svolgimento e Roosevelt voleva sapere i dettagli da me. Non che io fossi l'unica fonte di informazioni per lui. Ma mi ha chiesto molte cose e a quel punto ho capito che c'erano cose che non mi erano state dette sul piano. Cose molto più oscure di quello che conoscevo. Ma Roosevelt non mi ha detto molto. Sono stata ringraziata e congedata. Poi sono tornata in Italia. Sono andata a trovare Benito, ed era sospettoso su di me, sugli inglesi, sugli americani, su tutti. È stato un momento critico... 

Forse avresti potuto dirgli del piano?

Sicuro: il modo perfetto per farmi fucilare da un plotone di esecuzione come traditrice. Ma avrei potuto farlo se avessi pensato che mi avrebbe creduto. Ma no. Era già arrivato allo stadio in cui credeva solo alle cose a cui voleva credere. Ho scoperto che la mia operazione di propaganda era andata così bene che aveva colpito anche lui. Era convinto che l'Italia potesse ridiventare un Impero conquistando l'Etiopia. Pienamente convinto. Questa storia l'aveva mandata giù tutta intera. In un certo senso, è stato un successo per me. Ma è stato uno di quei successi che valgono come sconfitte. Quel giorno, mi sono visto come un relitto della storia . Qualunque cosa avessi fatto era il passato; da quel momento in poi non c'era più niente che potessi fare. Ricordo di aver lasciato il palazzo di Benito, " Palazzo Venezia," pensando che non ci avrei mai più rimesso piede. E non l'ho fatto. Sono venuta a sapere che aveva ordinato alle guardie all'ingresso di non lasciarmi entrare se mi fossi presentata alla porta. 

Ancora una volta, Margherita, una storia affascinante. Ma il piano non ha funzionato come doveva funzionare, giusto?

No, ha funzionato esattamente come doveva funzionare. Solo non nel modo in cui mi è stato detto che doveva funzionare. Nel 1935 l'Italia attaccò l'Etiopia e iniziò la guerra. Mi aspettavo - speravo - che la marina britannica iniziasse il blocco, ma sapevo che il piano era più diabolico di così. Gli inglesi non fecero nulla per aiutare gli etiopi, ma emanarono sanzioni economiche contro l'Italia. Non ebbe alcun effetto sulla guerra, ma era come se volessero che gli italiani si arrabbiassero con loro. E ci sono riusciti: gli italiani erano furiosi con gli inglesi. Avresti dovuto essere lì per capire. 

Ho letto qualcosa a riguardo, sì. 

Poi, l'Etiopia si arrese nel 1936, e il re d'Italia divenne "Imperatore d'Etiopia", e nessuno lo trovò un'idiozia. La gente saltava di gioia per le strade per via dell' "Impero". È stato un successo incredibile per Benito. Era amato, adorato, quasi come fosse un dio. La gente credeva davvero che l'Italia fosse tornata ad essere un Impero. E che gli italiani avrebbero distrutto quelle decadenti plutocrazie del Nord Europa, compresi i loro padroni ebrei. 

È stato difficile per te, vero?

Sì, anche se mi ero convertita al cristianesimo, ero ancora considerata ebrea. Anche dallo stesso Benito. Sai cosa ha scritto di me? Che avevo un cattivo odore perché ero un'ebrea... era quel tipo d'uomo. 

Mi dispiace, Margherita. 

Non devi essere dispiaciuto, Ugo. È così che sono andate le cose. Comunque, il blocco navale dell'Etiopia faceva ancora parte del piano; era stato solo rimandato. Fu messo in atto nel 1941, dopo che l'Italia aveva dichiarato guerra alla Francia e alla Gran Bretagna. E le cose sono andate come previsto. L'Italia aveva 250.000 soldati in Etiopia, non potevano essere riforniti dalla terraferma. Si arresero dopo pochi mesi; cos'altro avrebbero potuto fare? Facile vittoria per gli inglesi e terribile sconfitta per l'Italia. Quelle truppe avrebbero potuto cambiare l'andamento della guerra se fossero state disponibili in Europa. 

Quindi, era tutto un piano prestabilito... Non ci avevo mai pensato, ma mi sembra sensato. Era un piano davvero diabolico della perfida Albione.

Sì, vedi, non volevano solo sbarazzarsi di Mussolini. Volevano distruggerlo e assicurarsi che anche l'Italia fosse completamente distrutta. Non più una minaccia per l'impero britannico. Ha funzionato benissimo. Certo, è stato possibile anche perché Benito era così stupido. Ma non era solo lui. Vedi, la propaganda è una bestia quasi impossibile da controllare. Vendi sogni alle persone e le persone si innamorano dei loro sogni. E ogni tentativo di svegliarli fallisce o, peggio, li fa arrabbiare con te. 

Lo so. Hai rischiato la vita nel 1938.

Sì, è stato molto difficile per me. Con le leggi razziali, sono stata presa di mira direttamente come ebreo. Fortunatamente, sono riuscita a scappare dall'Italia abbastanza in fretta. E ti puoi immaginare come ho potuto farlo.

I tuoi amici nei servizi segreti britannici, giusto?

SÌ. Mi hanno aiutato a scappare in Francia e da lì in Argentina. Mi diedero una pensione e l'accordo era che non dovevo dire niente a nessuno del piano. Gli italiani hanno convenuto che quello era il modo migliore per sbarazzarsi di me. Meglio di una pallottola in testa: avrebbe potuto destare sospetti. Anche a me, andava bene. Se avessi raccontato quello che sapevo, chi mi avrebbe creduto? Lo posso raccontare soltanto ora che sono un fantasma. Ma, nella vita, sono stata fortunata, la maggior parte degli ebrei italiani non è stata così fortunata. Mia sorella Nella è stata deportata ad Auschwitz in Germania, e lì è stata uccisa. 

Mi dispiace per questo. Ma posso farti una domanda, Margherita?

Certo che puoi.

Credevi davvero in quello che facevi, Margherita? Voglio dire, propaganda? O era perché eri...

.... pagata?

Sì, voglio dire, non voglio offenderti, ma...

Ti risponda con un'altra domanda, Ugo. So che la tua carriera è stata quella di scienziato, giusto?

Giusto. 

E tu sei stato pagato per essere uno scienziato, giusto? 

Certo che si. 

Ma tu credevi nella scienza, giusto?

Lo faccio ancora, Margherita..... Anche se...

Capisco. So qualcosa di quello che sta succedendo nel tuo mondo. Sì, e mi dispiace per le persone come te che credevano nella scienza e ne sono state tradite. Così è stato per me con Benito e il partito fascista. Ma, all'inizio, ho creduto in lui. Credevo profondamente che l'Italia avesse bisogno di un uomo come lui. Come cambiano le cose! Come è cambiato, Benito. Era come se un cancro lo divorasse dall'interno. Eppure, qualcosa del vecchio Benito è rimasto. E, in un certo senso, posso capire come quella donna, la Petacci, lo abbia amato fino a seguirlo fino alla fine. Una storia triste; non era necessario per lei. Ma così stanno le cose. Prima o poi, tutti finiscono dove sono io, nell'Ade. 

Sì, lo sai, Margherita. Mi chiedevo. Non capita spesso di vedere fantasmi... sei una specie di...

Mi fai sorridere, Ugo. No, non sono uno psicopompo. Non annuncio la tua morte!

Ah... è bello saperlo! 

Sono felice di vedere che sei sollevato! Comunque è stato un piacere parlare con te. Capisco che stai scrivendo un altro romanzo, vero?

Sì, riguarda Mata Hari. 

Oh, una donna così carina. L'ho incontrata un paio di volte qui nell'Ade. 

Da come lo dici, sembra che l'Ade sia un bel posto. 

Non proprio, lo troverai noioso, credo. 

Bene, così stanno le cose, immagino. 

Così stanno le cose. E buona scrittura, Ugo. Forse anche Mata Hari verrà a trovarti come fantasma. Adesso sparisco come sanno fare i fantasmi.......

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Il romanzo di Ugo Bardi, " The Etruscan Quest ", è stato pubblicato nel 2023 da " Lu::Ce Edizioni ". La storia raccontata nel romanzo si svolge durante il periodo del fascismo in Italia, e tocca molti degli elementi di follia che hanno travolto il paese in quel momento. Margherita Sarfatti, una figura storica, ha un piccolo ruolo nel romanzo. 


Ecco il testo di Sarfatti che ho descritto come "Il miglior pezzo di propaganda mai scritto"

Maggiori dettagli sull'avventura italiana in Etiopia li trovate in questo post  e in questo . 

Questo post è stato in parte ispirato da una conversazione con Anastassia Makarieva

 



sabato 5 agosto 2023

Le scimmie dalla bocca rossa: una lezione di Meuianga Mera, ufficiale scientifico capo della flotta stellare rettiliana






-- Accidenti! 
-- Meuianga, cos'è questa roba?
--Aargh! È orribile!
-- Cosa sta facendo questa scimmia? È disgustoso!

Aspettate, cadetti, aspettate. Capisco, capisco. Questa immagine è un po' inquietante!

-- Un po' inquietante, Meuianga? Che dici?
-- È mostruoso!
-- È pauroso!

Un momento, cadetti, un momento. E tu, cadetto Ìsäay Te Rawt'in Räkxvu'ite, per favore calmati. Non devi fare quella faccia disgustata. 

-- Mi dispiace, Meuianga. Cercherò di mantenere l'atteggiamento che è proprio di un cadetto spaziale.

Bene così cadetto Ìsäay. Ora, devo spiegarvi alcune cose. Fa tutto parte del vostro addestramento, dal momento che dovrete affrontare tutti i tipi di creature nella tua carriera come ufficiali della Flotta Interstellare Rettiliana. E dovrete superare il vostro disgusto per alcune forme di vita che vi sembreranno strane. Questo è uno di questi casi. Impareremo qualcosa su queste scimmie nude, e in particolare sui segnali sessuali secondari che usano. 

-- Segnali sessuali secondari?
-- Non sono sicuro di cosa significhi.
-- E cosa c'entra con questa mostruosità?
-- Meuianga, abbiamo davvero bisogno della tua spiegazione.

Sì, certo, cadetti. Lasciami andare avanti e tutto ti apparirà chiaro. Prima di tutto capite che questo esemplare è una femmina, vero?

-- Sì, Meuianga. Abbiamo visto alcuni esemplari di queste creature. 
-- Le proporzioni del viso, sì.... 
-- Una scimmia femmina nuda. Le riconosciamo, ormai. 

Sì, è una giovane femmina e sta facendo qualcosa per migliorare i suoi segnali sessuali secondari. Devi imparare che, per le scimmie nude, il sesso è molto importante. E questo è comprensibile. In tutte le specie dell'universo, il sesso è importante. 

-- Lo sappiamo, Meuianga. 
-- Comunque, questa femmina è strana. 
-- Cosa sta facendo alla sua faccia?

Andiamo passo dopo passo, quindi, iniziamo con il consueto esercizio di osservazione. Ditemi cosa notate in questa immagine?

-- La bocca, Meuianga.
-- Perché è così rossa?
-- E perché così piccola?

Molto bene, cadetti. Cominciamo con l'osservazione che la bocca è piccola. Certo che lo è. Confrontatelo con la vostra bocca e vedrete. Ma, oggi, non parleremo delle dimensioni della bocca -- che è davvero una storia estremamente interessante -- ma solo del suo colore rosso. 

-- Ci stai incuriosindo, Meuianga
-- Spiegaci il motivo! 

Sono contento di voi, cadetti. Questo è l'atteggiamento giusto. Quindi, lasciate che vi dica la prima ragione di queste escrescenze carnose chiamate "labbra". Come sapete, i mammiferi sono creature che si sviluppano all'interno delle femmine; vengono espulsi quando sono ancora in una fase molto iniziale di sviluppo. I mammiferi molto giovani hanno bisogno di essere sostenuti da un liquido nutriente chiamato "latte", secreto da speciali ghiandole che hanno le femmine. Questi sono chiamati "mammiferi" e ne parleremo in una lezione successiva. Per ora, potete capire che il processo di aspirazione del latte richiede una forma della bocca specializzata. Hanno queste escrescenze carnose da legare alla superficie delle ghiandole femminili e operare l'aspirazione. 

- ........

Sì, cadetti, capisco che faccia un po' schifo, ma le cose stanno così. Naturalmente, noi rettili non abbiamo bisogno di un tale organo. Siamo una specie superiore, con i nostri piccoli che nascono dalle uova, già in grado di strappare la carne dalla nostra preda e mangiarla!

-- Beh, Meuianga, sapevamo dell'abitudine dei giovani mammiferi di succhiare queste secrezioni dalle ghiandole mammarie. 
-- Questa cosa chiamata "latte"
-- Fa un po' schifo, sì, ma i mammiferi sono mammiferi. Sappiamo che sono un tipo inferiore di creature. 

Non è solo questo, cadetti. La storia del latte spiega la forma di queste escrescenze, di queste "labbra". Ma non spiega perché la bocca è rossa. E per questo è necessario comprendere il concetto di "segnale sessuale secondario". Vedo che mi guardate con espressione perplessa, cadetti. Ma lasciatemi spiegare. Le scimmie nude del pianeta Terra condividono con noi rettili diverse somiglianze in termini di meccanismo metabolico, anche se non tutto. In ogni caso, essendo organismi complessi, tendono a contrastare la crescita dell'entropia accoppiandosi e riproducendosi. L'idea è quella di creare nuove combinazioni genetiche per meglio adattarsi a un ambiente che cambia. Ma questo lo sapete dai vostri studi. Il punto è che l'accoppiamento tra maschi e femmine richiede un certo grado di comunicazione prima di arrivare all'accoppiamento vero e proprio. Questo accade nella maggior parte delle specie che conosciamo, inclusa la nostra. E questo meccanismo di comunicazione è chiamato "corteggiamento", in cui maschi e femmine si segnalano reciprocamente la loro volontà e capacità di accoppiarsi. Certo, cadetti, non devo spiegarvelo! Tutti voi conoscete e praticate quei meravigliosi rituali di corteggiamento come leccare le scaglie e l'attorcigliamenteo delle code. 

-- Ah, beh, Meuianga, questo lo sappiamo, ovviamente
-- Anche se, da bravi cadetti spaziali, dobbiamo astenerci
-- Almeno durante l'addestramento.
-- Forse solo un po', ma cerchiamo di fare del nostro meglio....

Lo so, cadetti. Siete tutti giovani maschi e femmine, e la vostra vita sull'astronave non deve essere noiosa, a patto che non interferisca con il vostro addestramento. Ma lasciatemi tornare alle nostre scimmie nude. Hanno i loro rituali di corteggiamento e i loro segnali di accoppiamento. È una specie diversa, ovviamente, e i segnali che inviano non sono comprensibili per noi; non immediatamente, almeno. Proprio come non capirebbero i segnali di accoppiamento che ci inviamo l'un l'altro; per esempio la vibrazione poetica di una lingua biforcuta. Quindi, hanno diversi segnali sessuali secondari che segnalano la volontà di accoppiarsi, e uno di questi sono quelle labbra rosse che vedi nella giovane femmina dell'immagine che vedete sullo schermo. 

-- In linea di principio, possiamo capire, Meuianga. 
-- Ma perché labbra rosse?
-- Che tipo di segnale è?

Bella domanda, cadetto Nahaawnsmll Te Ìuìsrll Txuangì'ite. Questo mi ha lasciato perplesso per un bel po' mentre cercavo di capire il significato di quel segnale. E non riuscivo a capirlo fino a quando non ho incontrato uno dei migliori scienziati delle scimmie. Qualcuno di nome Desmond Morris, vive in un'isola settentrionale all'estremità occidentale del grande continente che chiamano Eurasia. Alcuni scienziati scimmia sono davvero di prim'ordine, quasi al livello dei nostri scienziati. E questo Desmond Morris, sì, era un degno seguace dell'altro grande scienziato scimmia di cui vi parlavo in un'altra conferenza, quello chiamato Charles Darwin. Davvero, è un peccato che la loro durata di vita sia così breve, ma Charles Darwin meritava davvero il titolo di onorevole, cioè Meuiangitan, e lo stesso vale per Meuiangitan Morris. Ora è molto anziano e fragile: raramente vivono più di cento rivoluzioni terrestri. Altrimenti l'avrei invitato a unirsi a noi in questa classe. È una delle poche scimmie alla quale ho potuto mostrarmi nella mia vera forma di rettile. Non si è scandalizzato, ha capito subito chi ero. Capì persino il rituale della leccata delle squame....

-- Ehm... Meuianga... posso farti una domanda?

Certo che puoi, cadetto Iinetey Te Ìptääp Ìro'ite.

-- Cosa intendi con "ha capito il rituale della leccata delle squame"? Hai... davvero.......?

Ah, bene, cadetti, se siete bravi scienziati, non dovete fermarvi davanti a nulla che vi impedisca di comprendere la vostra materia di studio. 

-- Vuoi dire che..... ?

In nome della scienza, cadetti, in nome della scienza!

--Ah....
-- Beh.....
-- Poi, certo..... mmmh.....

Ma non preoccupatevi di questo, cadetti. Non è ciò di cui stiamo discutendo. Riguardo alle labbra rosse, Meuiangitan Morris ha avuto una buona spiegazione che penso abbia molto senso. Lo ha espresso in uno dei loro "libri" e penso di poterlo citare direttamente. A proposito, ha usato il termine "scimmia nuda" come titolo di quel libro, ed è stato un'ispirazione per me anche in questo senso. Ecco cosa ha detto,

Supponiamo di aver raggiunto lo stadio in cui la femmina segnala sessualmente al maschio da dietro con un paio di natiche carnose ed emisferiche (non presenti, per inciso, altrove tra i primati) e un paio di labbra genitali, o labbra, rosso vivo. Supponiamo che il maschio abbia sviluppato una potente reattività sessuale a questi segnali specifici. supponendo che, a questo punto dell'evoluzione, la specie divenisse sempre più verticale e orientata frontalmente nei suoi contatti sociali. Data questa situazione, ci si potrebbe benissimo aspettare di trovare una sorta di automimetismo frontale del tipo visto nel babbuino gelada. Possiamo, se osserviamo le regioni frontali delle femmine della nostra specie, vedere strutture che potrebbero imitare l'antica esposizione genitale di natiche emisferiche e labbra rosse? La risposta risalta tanto quanto lo stesso seno femminile. I seni sporgenti ed emisferici della femmina devono essere sicuramente copie delle natiche carnose, e le labbra rosse ben definite intorno alla bocca devono essere copie delle labbra rosse. (Ricorderete che, durante un'intensa eccitazione sessuale, sia le labbra della bocca che le labbra genitali diventano gonfie e di colore più intenso, così che non solo sembrano uguali, ma cambiano allo stesso modo nell'eccitazione sessuale.) Se il il maschio della nostra specie era già pronto a rispondere sessualmente a questi segnali quando emanavano posteriormente dalla regione genitale, allora avrebbe una suscettibilità intrinseca nei loro confronti se potessero essere riprodotti in quella forma sulla parte anteriore del corpo della femmina. E questo, a quanto pare, è proprio quello che è successo, con le femmine che portano rispettivamente sul petto e sulla bocca un duplicato di glutei e labbra.

-- Ah .......
-- Ehm........
-- Oh.......

Vedo che siete un po' perplessi, cadetti. 

-- Perplesso, Meuianga?
-- Non direi. Direi che sono scioccato
-- Penso che rimarrò scioccato per il resto della mia vita.
-- Se è vero, è disgustoso.
-- Puoi crederci? Tutta la loro vita con quella "cosa" in faccia?
-- E anche i maschi!

Cadetti, cadetti, per favore. Fa tutto parte dell'infinita varietà della vita nell'universo, che assume molte forme, spesso ci sorprende. A volte ci sciocca. E a volte, sì, può disgustarci. Ma non dimenticate mai che tutto ciò che esiste ha una ragione per esistere. E anche questa strana caratteristica di quelle scimmie nude ha una ragione di esistere anche se costringe a passare la vita a pubblicizzare il proprio stato sessuale con quello strano organo che devono portare sul viso. 

-- Scusa, Meuianga.
-- Come al solito, hai ragione
-- Cercheremo di fare del nostro meglio per capire.

Lo so, lo so. Siete dei buoni cadetti spaziali e rispettate le leggi della flotta stellare rettiliana che dicono di rispettare tutte le forme di vita che incontriamo nei nostri viaggi. Proprio come concetto di bilanciamento, immagina cosa penserebbero le scimmie di alcuni dei nostri rituali di accoppiamento. Ho cantato a Mauiangitan Morris la nostra bellissima poesia sulla coda aggrovigliata scritta dal poeta Akxaayukx Te Eawo Ìne'ite , e penso che lui l'abbia capitaQuindi, cantiamolo insieme in gloria della razza rettiliana, sempre in espansione nella galassia in cerca di onore e gloria!


Tra le stelle si svolge una storia,
Di amore in modi indicibili,
Esseri rettiliani, con cuori così audaci,
Il loro rituale d'amore, una storia da raccontare.

Con lingue biforcute, parlano dolcemente,
Nelle vibrazioni, i segreti che cercano,
Attraverso le onde cosmiche, le connessioni perdono,
Una danza d'amore, intensa e mistica.

I loro occhi si incontrano, scintillanti luminosi,
Nel celeste mare della notte,
Due anime intrecciate, bagnate di luce,
Il loro amore trascende, oltre ogni vista.

Con ogni sfarfallio, una canzone d'amore canta,
I desideri del cuore, la loro passione porta,
Nell'eco delle ali delle loro anime,
Una sinfonia d'amore, l'universo suona.

Insieme si avvolgono, in trance sacra,
Una danza cosmica, un'avanzata amorosa,
Due mondi si scontrano, in una storia d'amore cosmica,
Un amore interstellare, una danza affascinante.

Nel cosmo, trovano la loro strada,
Amare, amare, ogni giorno che passa,
Nelle profondità dello spazio, ondeggiano,
Cuori rettiliani intrecciati, qualunque cosa accada.

Quindi lascia che il loro amore accenda le stelle,
Attraverso le galassie, vicine e lontane,
Nel loro abbraccio rettiliano, vasi d'amore,
Un amore senza tempo, oltre le sbarre.

Perché nella danza cosmica hanno trovato,
Un amore che è sconfinato, non legato,
I loro cuori, con magia celeste ferita,
Amore rettiliano, famoso per sempre.


 

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