Il dirupo di Seneca continua a colpire!!
Da “Cassandra's Legacy”. Traduzione di Mr
Un modello complessivo tridimensionale del collasso
In questo post Geoffrey Chia illustra una delle caratteristiche fondamentali del “Effetto Seneca”, conosciuto anche come “collasso”, cioè il fatto che questo si verifichi in sistemi interconnessi dominati da interazioni di retroazione. Questa è un'interpretazione qualitativa del collasso che completa i modelli più quantitativi di cui ho parlato nel mio libro “L'Effetto Seneca”. (U.B.)
Post di Geoffrey Chia
I limiti dello sviluppo (LtG) è stato pubblicato nel 1972 da un gruppo di scienziati di livello mondiale, usando la modellazione matematica computerizzata migliore disponibile all'epoca. Lo studio proiettava il collasso futuro della civilta globale industrializzata nel XXI secolo, se l'umanità non avesse frenato la sua popolazione, il consumo e l'inquinamento. E' stato messo alla berlina da molti economisti “crescita infinita in un pianeta finito”, nei decenni.
Tuttavia, i dati aggiornati e la modellazione computerizzata moderna degli ultimi anni (in particolare da parte del
Dottor Graham Turner dello CSIRO nel 2008 e 2014) ha mostrato che in realtà siamo seguendo da vicino le tracce del modello standard di LtG, con collasso industriale e moria di massa previsti prima, piuttosto che dopo. Il futuro è adesso.
LtG ha preso in considerazione solo 5 parametri, il riscaldamento globale era solo un sottoinsieme dell'inquinamento. L'accelerazione drastica della fusione del ghiaccio e gli eventi meteo senza precedenti e sempre più frequenti degli ultimi due decenni dimostrano chiaramente che il riscaldamento globale procede di gran lunga più velocemente e in modo più grave di quanto chiunque potesse aver immaginato negli anni 70. Il riscaldamento globale merita certamente una categoria separata da considerare di per sé stessa, a prescindere dalle altre manifestazioni dell'inquinamento.
LtG non includeva una categoria specifica che considerasse le dinamiche umane della finanza, dell'economia e delle manovre politiche. Il che era giusto, perché è impossibile modellare matematicamente una tale irrazionalità capricciosa. Gli economisti potrebbero non essere d'accordo, sebbene non sia mai stato mostrato alcun modello economico matematico che riflettesse accuratamente il mondo reale, né che prevedesse coerentemente qualcosa di utile (a differenza di LtG ed altri modelli dimostrati basati sulla scienza), non ultimo a causa delle loro ipotesi economiche irrimediabilmente incomplete e profondamente errate. Entra spazzatura, esce spazzatura. Nel 2013, il premio “tipo-Nobel” per l'economia (denominato opportunamente il Premio della Banca di Svezia) è stato assegnato congiuntamente a diversi economisti che hanno modellato matematicamente idee diametralmente opposte. E' stato come conferire il premio per la fisica a due scienziati che “mostravano” l'uno che l'universo si sta espandendo e l'altro che si sta contraendo.
Nonostante ciò, sostengo che dovremmo includere la finanza, l'economia e la politica nei nostri quadri concettuali delle meccaniche del collasso, perché i guai finanziari ed economici fungono da inneschi per sconvolgimenti politici che possono portare al conflitto e al collasso di stati nazionali. La Siria né è un esempio. Questa categoria inqualificabile, nonostante sia soggettiva ed imprevedibile, contribuirà comunque in modo significativo alla moria della popolazione, proprio come ogni altra categoria quantificabile come il riscaldamento globale, l'esaurimento delle risorse o la distruzione dell'ecosistema può causare, e causerà, moria di esseri umani. Il collasso economico può portare alla perdita di assistenza sanitaria, mancanza di alloggi e fame. La follia politica può innescare una guerra termonucleare globale in qualsiasi momento, causando la nostra estinzione.
Tutte le categorie che contribuiscono al collasso sono profondamente interrelate ed intrecciate. E' la base del pensiero sistemico, che è essenziale per esprimere giudizi realistici sul futuro e mitigare i guai che abbiamo di fronte. Come possiamo passare idee così complesse all'opinione pubblica in modo chiaro e comprensibile e che però non comprometta l'accuratezza o il dettaglio?
Ho fatto per la prima volta allusione al modello complessivo tridimensionale del collasso durante la
mia presentazione all'Ecocentro della Griffith University nel marzo del 2017.
Si tratta di un perfezionamento del mio vecchio modello bidimensionale, meno completo “
i tre cavalieri e un enorme elefante dell'apocalisse”, concepito originariamente per scherzo, un gioco sulla trita frase biblica, anche se con un intento serio.
Quando diversi esperti cercano di analizzare materie inerenti la sostenibilità, la loro più grande mancanza spesso è la visione col paraocchi o a tunnel. Si concentrano solo su un problema ignorando gli altri. Gran parte delle “soluzioni” al riscaldamento globale sostenute dagli attivisti del clima coincidono con questa descrizione. Ipotizzano una disponibilità di energia senza limiti per realizzare infrastrutture di energia rinnovabile enormi e fantasie su un massiccio sequestro di carbonio per permettere ad una parvenza di business as usual di sostenere 10 miliardi di persone per metà secolo.
In realtà siamo destinati a cadere dal dirupo della disponibilità netta di energia molto presto (
1,
2) e nemmeno le fantasie di sequestro del carbonio più ottimistiche (che richiedono tutte input energetici colossali e delle quali nessuna è stata provata) saranno in grado di farci tornare ad un clima stabile, a meno che l'impronta totale umana non venga a sua volta ridotta drasticamente ed immediatamente (
3) (cosa che non accadrà salvo per una guerra nucleare globale – che però a sua volta rilascerà esponenzialmente gas serra, devasterà gli ecosistemi rimasti e distruggerà la civiltà industriale e quindi la nostra capacità di sequestrare tecnologicamente i gas serra).
I punti di vista col paraocchi producono pseudo soluzioni sbagliate, che se vengono tentate spesso peggiorano altri problemi o, nel caso limite, sono un totale spreco di tempo ed energia.
Ecco un video di 10 secondi, il mio primo tentativo di fare un modello tridimensionale nella vita reale, "
La condanna spiegata con l'abuso di dolciumi"
Nel mio modello tridimensionale ho mantenuto la posizione centrale dell'impronta totale umana come “l'enorme elefante”, per enfatizzare che se questo non viene affrontato, niente viene affrontato. Pochi commentatori sostengono una decrescita energetica volontaria, la riduzione del consumo o la semplificazione degli stili di vita, tuttavia si tratta di strategie essenziali per ridurre la nostra impronta. Sono ancora meno quelli che parlano di riduzione della popolazione. Questo modello tridimensionale è un modo di gran lunga superiore di visualizzare il dilemma che abbiamo di fronte, in confronto a punti di vista sparpagliati e sconnessi monodimensionali o in confronto a semplici titoli mnemonici. Per esempio, le tre “E” di energia, economia e ambiente (
Environment) rappresentano un elenco semplicistico ed incompleto, senza nessuna dimostrazione grafica dei collegamenti fra ogni “E”.
E' probabile che cercare di suddividere, perfezionare o complicare ulteriormente questo modello sia controproduttivo. Così com'è, questo modello tridimensionale,
una doppia piramide con sei lati con un tumore che prolifera al suo centro, probabilmente rappresenta il limite di complessità che può facilmente essere immagazzinato nella mente media come visione istantanea. Si tratta di un'immagine facilmente ricordata che può essere evocata a cena scarabocchiando su un tovagliolo o costruendo il vero modello con pezzetti di carne e spiedini, sia per intrattenere sia per terrificare i vostri ospiti.
Separare i vari problemi globali intrecciati è ovviamente un approccio artificiale, ma è necessario per aiutarci a capire le dinamiche altamente complesse coinvolte. E' necessario allo stesso modo in cui separare lo studio della Medicina in cardiologia, gastroenterologia, neurologia, nefrologia, ecc. un approccio artificiale ma di provata efficacia per comprendere i meccanismi molto complessi all'interno del corpo umano. Proprio come i diversi sistemi del corpo (cuore, intestino, cervello, reni, ecc.) interagiscono direttamente ed influenza ogni altro sistema, ogni componente del mio modello tridimensionale a sua volta interagisce direttamente ed influenza ogni altro componente.
Esempi:
R condiziona F: Ogni grande crisi petrolifera (1973, 1979) ha sempre portato ad una recessione economica. Un altro esempio di R che condizione F: le diminuite risorse pro capite portano a disagi economici, aspettative deluse e rabbia fra la popolazione, il che porta all'ascesa di demagoghi fascisti megalomani, moltiplicando il rischio di conflitto globale.
R condiziona F, che condiziona R, che condiziona E e P: il declino della produzione convenzionale di petrolio da quando ha raggiunto il picco nel 2005 ha portato alla disperata raccolta di petroli non convenzionali spinti tramite l'inganno politico, mistificazioni fraudolente di mercato e distorsioni finanziarie ed economiche. Questo schema Ponzi porterà ad un inevitabile crollo del mercato che farà sembrare insignificante la truffa dei mutui sub-prime. Ha anche portato a gravi peggioramenti di E e P.
R causa C: è ovvio.
C condiziona R che condiziona C: man mano che le ondate di calore peggiorano, l'uso di aria condizionata e quindi di combustibili fossili aumenta, liberando più gas serra e peggiorando il riscaldamento globale.
Sfortunatamente con lo stato avanzato di malessere planetario di oggi, gran parte delle retroazioni sono retroazioni autoalimentate "positive", o dannose. Poche sono retroazioni di autocorrezione "negative", o buone. Il lettore sarà senza dubbio in grado di pensare a molti altri esempi di retroazioni bidirezionali fra componenti, sia positive che negative.
Io sostengo che ogni articolo che parli di sostenibilità (o della sua mancanza) dovrebbe essere inserito nella parte, o nelle parti, di questo modello tridimensionale a cui appartiene, per apprezzare quanto questo articolo possa essere globale o incompleto e per permettere che altri discorsi collegati siano inseriti nelle posizioni adiacenti, in modo da costituire un quadro più olistico.
In quanto animali visivi, credo che questo sia uno strumento per educarci. Può essere usato anche nelle scuole primarie come parte del loro curriculum scientifico di studio (ma verrebbe senza dubbio proibito fra i gruppi negazionisti del riscaldamento globale o dalle madrasse dell'economia neoclassica/neoliberale. I bambini possono fare questi semplici modelli tridimensionali con kit di coi kit di costruzione giocattolo o con la plastilina e degli stecchini. Probabilmente dovrebbero essere scoraggiati dal giocare col loro cibo, a differenza di noi adulti, che siamo comunque degli ipocriti terribili.
Geoffrey Chia MBBS, MRCP, FRACP, Novembre 2017
Geoffrey Chia è un cardiologo di Brisbane, Australia, che ha studiato e scritto di problemi che riguardano la (in)sostenibilità) per più di 15 anni.