Viaggiare Elettrico di Ugo Bardi
Lu.Ce Edizioni 245 pag. 15 Euro
Questo libro di Ugo Bardi offre una bella panoramica sulla mobilità, si parte dalle origini con i piedi e i cavalli fino ai giorni nostri con aerei, navi e automobili.
Si passano in rassegna i vari mezzi e la loro relazione con l'energia, da quella umana e animale, alla rinnovabile del vento fino al massiccio uso delle energie fossili.
L'esaurimento del petrolio richiede un cambio di mentalità, si spiegano bene i limiti ma anche i vantaggi dell'alimentazione elettrica esprimendo l'opinione che se il cambio di modalità si deve fare è meglio farlo subito e senza passare dagli ibridi.
L'elettrificazione è una necessità per risolvere tanti problemi di inquinamento dovute ai motori a combustione. Ma non è tutto facile, la densità energetica delle batterie rispetto ai combustibili sono un grande limite a questa evoluzione.
Si passano in rassegna anche i sogni utopici di auto ad acqua o ad aria compressa e le difficoltose applicazioni di carburanti alternativi come etanolo, biodiesel, idrogeno e pure le speranza di far funzionare bene le celle a combustibile su cui l'autore ha lavorato come ricercatore a Berkeley.
Il testo percorre anche le esperienze dirette di trasformazione di vecchie 500 in elettrico e gli scontri con la burocrazia ottusa. Un bella rassegna delle varie tipologie di accumulatori, dal più comune Pb-acido solforico per arrivare agli ioni di litio passando da Ni-Cd, Ni-MH, Sodio-Cloruri di Nichel.
Bello scoprire che Bardi si muove da anni con un motorini e auto elettriche. L'urgenza di cambiare il paradigma della mobilità traspare anche dai riferimenti all'esaurimento di fonti energetiche convenzionali e dalla necessità futura ma neanche troppo di condividere il trasporto che non sarà più individuale.
Una frase mi ha colpito nelle conclusioni, l'idea che la crisi economica di questi anni si possa risolvere con la crescita mentre nessuno si domanda se non sia stata proprio la crescita eccesiva a crearla.
Il libro è ricco di riferimenti autobiografici e scritto molto bene, si legge tutto d'un fiato. Se proprio si vuole fare una critica non approfondisce troppo i molti temi trattati, ma è un testo divulgativo non un trattato per scienziati e allora va bene così.
wm
https://robertscribbler.com/2018/04/04/rapid-sea-level-rise-possible-as-ocean-floods-into-antarctica-at-up-to-400-meters-per-year/
RispondiEliminase avete casa entro 60 m dal livello del mare, forse è l'ora di cominciare a pensare di traslocare. Almeno entro la fine del secolo.
viaggiare elettrico è utile e necessario, ma sapere che i fossili che non consumo io se li godranno nei paesi in via di sviluppo per distruggere del tutto il loro ambiente, mi deprime e sconforta. Il cambio di paradigma limitato ai paesi sviluppati non penso sarà più utile di un pannicello fresco sulla fronte di uno con la febbre a 40°. Sperare in un'azione congiunta globale è utopia e a vedere i risultati dei vari protocolli e COP viene veramente la depressione e lo sconforto, non per me, ma per quei grulli che stanno urlando qui sotto, cresciuti, coccolati e viziati dai fossili, che dovranno prima o poi fare i conti coll'esaurimento e col GW. Tra le decine di auto che stamane li hanno comodamente trasportati a scuola ho visto transatlantici di pochi km/l. Meglio sarebbe dare loro una bici per recarsi a scuola, come ai miei tempi, che alcuni compagni di classe facevano anche 4 o 5 km, che sostituire i transatlantici a fossili con transatlantici elettrici.
RispondiEliminaDarsi da fare per ridurre al MINIMO la mobilità coatta (il che, anche se sembra solo una sparata, include pure quella indotta da certi modelli di persuasione cultural/mediatica), altro che mobilità elettrica. Lo so che promuovere la mobilità "alternativa" è un modo per trovare una nuova oca dalle uova d'oro in sostituzione dell'altra, ormai anziana, però...
RispondiEliminaperò...è umano. Il bene fatto male somiglia maledettamente al male vero.
Elimina"Darsi da fare per ridurre al MINIMO la mobilità coatta"
EliminaDisgraziatamente la "pompa" mediatica sull'elettrico mira ad aumentarla, promettendo mirabilie, come sta facendo, senza alcun contrappasso.
https://blogdredd.blogspot.it/2018/04/antarcticas-glaciers-by-ocean-area-and_6.html
RispondiEliminapare comunque che basti lo scioglimento dell'1,5% del ghiaccio mondiale per bloccare il commercio marittimo (petroliere ecc.) per mandare all'aria la nostra civiltà. Il cambio di paradigma non sarà una scelta volontaria, come volevasi dimostrare.