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Sintesi
Come sarebbe il mondo attuale, se non ci fosse stato lo sfruttamento, da parte dell’occidente (e delle relative multinazionali), dei Paesi arretrati ma ricchi di risorse?
A questa domanda, cercherò di risponderefacendo un’analisi quantitativa delle risorse a disposizione e dell’andamento delle suddette nel tempo. Ipotizzerò che, dal 1950 in poi, tutti i Paesi del mondo avessero iniziato a sfruttare intensamente i combustibili fossili e si fossero sviluppati come i Paesi occidentali.
I risultati
saranno alquanto inaspettati!
Introduzione
Siamo arrivati nel III millennio, lo sviluppo tecnologico e scientifico ha fatto dei progressi enormi, però la situazione attuale non è alquanto rosea, in quanto ci sono parecchi problemi che non si è riusciti a risolvere:
· Circa 800 milioni
di persone nel mondo soffrono la fame (FAO: 2015);
· Ci sono Paesi sottosviluppati (terzo e quarto mondo) in cui molti sevizi primari non sono garantiti a buona parte della popolazione e in alcuni casi non vengono garantiti neanche nei Paesi sviluppati (USA);
· Le disuguaglianze economiche tra le persone stanno aumentando (USA).
Molti non si riescono a spiegare come mai questi problemi non vengano risolti, in quanto, dicono che anche un bambino saprebbe come fare, cioé:
· garantire cibo per tutti;
· uno sviluppo uniforme dei Paesi a livello mondiale per fare scomparire la povertà;
· servizi sanitari diffusi per garantire la salute dei cittadini; ecc.
ma,
tali problemi si risolvono veramente così facilmente?
Molti ignorano il fatto che: ogni decisione che si prende, ha sempre dei pro e dei contro; spesso ci si concentra sui risvolti positivi, trascurando quelli negativi.
Per decisioni che incidono su tutti i Paesi del mondo, i fattori che interagiscono sono tantissimi e quello che apparentemente porta dei benefici in alcuni settori, potrebbe portare a delle conseguenze molto negative in altri settori.
Se volessimo veramente cercare di capire cosa sarebbe successo, se il mondo fosse stato gestito in modo diverso, dovremmo fare un’analisi quantitativa (dati e calcoli) sulle decisioni che avremmo preso e che riguardi un periodo abbastanza lungo.
Chiaramente è impossibile considerare tutte le variabili che entrano in gioco.
La scienza si occupa delle leggi della natura che sono sempre le stesse, e permette di conoscere cosa si verifica in date condizioni conoscendo le condizioni iniziali. Il problema è che molte delle variabili non sono determinate dalle leggi della natura, ma dalla volontà degli uomini, che è imprevedibile (libero arbitrio).
Chiarito il fatto che: una simulazione (modello) non darà mai la certezza su quello che sarebbe potuto succedere in altre condizioni; possiamo comunque prevedere, con buona approssimazione, cosa sarebbe successo, in determinate condizioni, considerando solo alcune delle variabili più importanti.
Lo sviluppo occidentale si è basato sui seguenti fattori:
1.
Risorse energetiche;
2. Risorse minerarie;
3.
Tecnologia;
4.
Scienza;
5.
Lavoro umano;
6.
Capitali economici;
7.
Competenze (know how);
Chiaramente, ogni variazione, di ognuna di queste variabili, porta a delle conseguenze diverse e tutte insieme interagiscono tra loro.
Per semplificare il tutto, ci concentreremo su una sola di queste variabili (Risorse energetiche) e ipotizzeremo che tutte le altre variabili (condizioni necessarie) siano soddisfatte, es:
· Le risorse minerarie (non energetiche) fossero state disponibili per tutti a prezzi “normali”;
· La tecnologia sia utilizzata;
· Le conoscenze scientifiche
siano diffuse;
· I
capitali economici ci siano;
· Ci siano abbastanza persone competenti da poter utilizzare proficuamente tutte le altre variabili.
Alcuni economisti raccolgono tutte queste variabili in pochi aggregati (capitale, lavoro) ma, io ho preferito specificarle con maggiore dettaglio, anche se poi non verranno usate singolarmente.
Chiaramente un modello del genere risulterà approssimativo, ma i risultati che darà sono sufficienti a farci capire, abbastanza bene, come sarebbe andato il mondo.
La principale risorsa/fonte energetica, che l’uomo ha utilizzato in questi anni, sono i combustibili fossili. All'inizio dell’era industriale, fu usato principalmente il carbone, successivamente il petrolio (per caratteristiche fisiche e di utilizzo migliori), e poi, per far fronte alla crescente domanda di energia degli ultimi decenni, è stato usato anche gas.
Considerazione sulla simulazione
Siccome la curva dell’estrazione dei combustibili fossili, ha un andamento differente in base a:
1)
tipo di fonte (gas,
carbone,
petrolio);
2) modalità di estrazione (fracking, ...)
3) qualità della fonte (sabbie bitumose, …);
4) percentuale di sfruttamento di ognuno dei pozzi (oltre un milione) di gas e petrolio; e di ogni giacimento di carbone;
si è dovuto utilizzare un criterio che fosse una media di tutte queste variabili.
5) la tecnologia utilizzata e che verrà utilizzata in futuro (serve la palla di cristallo);
Caratteristiche delle curve
• L’area sottesa dalla curva lorda equivale al totale di tutti i combustibili fossili (consumati + riserve);
• Si ipotizza che il picco avvenga, quando il 50% delle risorse sono state consumate;
• La curva segue una distribuzione a campana (per la precisione un’onda sinusoidale);
• L’incremento percentuale dei consumi in ogni posizione della curva, equivalgono a quelli che si avrebbero nella curva sinusoidale, tali valori sono stati confrontati con quelli realmente avvenuti nel passato e sono simili;
• Per quanto riguarda i costi energetici di estrazione, siccome il petrolio esce spontaneamente dai pozzi fino al 50% di quello estraibile, mentre per estrarre l’altra metà è necessario intervenire pompando all'interno gas e liquidi vari, si è fatta una media con gli altri combustibili fossili e si è ipotizzato che i costi salissero del 10% fino al consumo di metà dei combustibili disponibili, per poi aumentare in modo quadratico (fino alla percentuale massima indicata) nella seconda metà.
Si possono fare
varie prove
nel seguente
sito:
http://www.sviluppoerisorse.eu/dati/primaria/PrevFossiliPassatoAll.aspx
è possibile cambiare la percentuale di costi iniziali e finali, nel caso si ritengano non idonee quelle utilizzate, ma comunque esse cambieranno solo l’andamento delle curve dei costi e dell’energia netta, ma non quella dell’energia lorda.
Metodo utilizzato per tracciare le curve
Curva sinusoidale dei consumi
Mediando tra le diverse risorse, la curva sinusoidale sembra essere quella che più rappresenta le estrazioni di risorse. In realtà, nella mia simulazione la parte iniziale della curva, viene data dalla produzione reale, mentre la parte finale della curva viene interrotta a circa il 3% dalla fine dell'esaurimento delle risorse, in quanto, da tale posizione in poi, la produzione è così bassa, che non ha più senso considerarla come una risorsa energetica.
Se continuassimo a tracciare la curva, essa però non andrebbe a zero come nella curva sinusoidale teorica, in quanto l'asse X (tempo) della curva non è proporzionale all'asse Y (produzione), in quanto sono due unità di misura differenti.
La curva si allungherebbe indefinitamente verso destra, in quanto partendo dai consumi, essi diminuirebbero in percentuale e quindi, solo all'infinito arriverebbero a zero.
Y Curva = (sin
(X
)+1) / 2