Si racconta che nei tempi antichi, in Cina, quando arrivava un'eclissi di sole, si usasse battere i tamburi per cacciar via il dragone che si stava mangiando il sole. Metodo probabilmente efficace, dato che il sole c'è ancora, ma comunque un po' fuori moda al giorno d'oggi.
Tuttavia, sembra che un terrore ancestrale associato alle eclissi solari abbia colpito anche Terna s.p.a., l'azienda che gestisce la rete elettrica in Italia. Il 13 Marzo, una settimana prima dell'eclissi, tutti gli operatori fotovoltaici in Italia hanno ricevuto una lettera appropriatamente draconiana dove ENEL comunicava che, "Terna S.p.A. ci ha comunicato la determinazione di imporre la riduzione a zero della produzione di energia elettrica degli impianti di produzione" tutto il giorno dell'eclisse.
La lettera era accompagnata da minacce altrettanto draconiane qualora gli operatori non avessero obbedito all'ordine; una specie di "grida" manzoniana alla quale mancava solo la nota sulle pene contro i "bravi", "aumentabili ad arbitrio" Ci mancava solo che ordinassero di mettersi a battere i tamburi intorno agli impianti per cacciare il dragone che si stava mangiando il sole.
Ora, è vero che l'eclissi solare avrebbe ridotto la produzione fotovoltaica e, in teoria, questo avrebbe potuto portare a dei problemi di stabilità della rete elettrica. E' anche vero, però, che questa riduzione era perfettamente prevedibile e che la chiusura di tutti gli impianti FV per tutto il giorno era del tutto ingiustificata.
La lettera draconiana di ENEL ha così generato molte proteste, nonché una convocazione urgente di Terna alla X commissione in Senato da parte del senatore Girotto (M5S). E' stato fatto notare a Terna che lo "ENTSOE", l'ente che gestisce la rete elettrica europea aveva studiato il problema dell'eclisse in dettaglio e, pur raccomandando massima attenzione, NON aveva raccomandato lo spegnimento degli impianti fototovoltaici nei paesi interessati. E' stato anche fatto notare a Terna che l'anno scorso, lo stesso giorno di Marzo, gli impianti fotovoltaici italiani avevano prodotto un ragguardevole quantità di energia, 66 GWh, e che in tutto il mese Marzo avevano prodotto oltre l'8% del totale. Anche tenendo conto del parziale oscuramento del sole del 2015, forzare lo spegnimento di tutti gli impianti voleva dire essere costretti a rimpiazzare questa energia con energia importata, o importando combustibili fossili per generarla qui da noi. Qualche milioncino di euro in più da mandare all'estero. L' "azienda Italia" sarebbe sopravvissuta a questo extra costo, ma perché sobbarcarselo se se ne poteva fare a meno?
Quando è venuto fuori che nessuno degli altri produttori europei (inclusi quelli più grandi, Spagna e Germania) programmava di spegnere i propri impianti, la cosa si è fatta imbarazzante per Terna, che doveva barcamenarsi fra l'accusa di incompetenza e quella di voler fare un regalino pasquale ai produttori di energia fossile. Per non parlare dell'accusa di voler, semplicemente, fare uno "sgarbo" all'odiato fotovoltaico.
Alla fine, hanno revocato l'ordinanza il giorno prima dell'eclissi! (anche se non per tutti gli impianti). E, come prevedibile, non c'è stato nessun problema in Italia, come non ce ne sono stati in Spagna e in Germania.
Il dragone, dopotutto, non si è mangiato il sole!
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Lettera ricevuta dagli operatori fotovoltaici il 13 Marzo 2015
Spett.le Produttore,
Le comunichiamo che
Terna S.p.A. ci ha comunicato la determinazione di imporre la riduzione a
zero della produzione di energia elettrica degli impianti di produzione
appartenenti al GDPRO, così come previsto nell'Allegato A.72 al Codice
di Rete di Trasmissione Nazionale predisposto da Terna S.p.A. ed
approvato con la delibera 344/12/R/eel del 2 agosto 2012, e ci ha quindi
chiesto di dare avvio alle procedure per l'esecuzione del suddetto
ordine.
L'ordine di riduzione a
zero degli impianti di produzione di tipo GDPRO, cui appartiene
l'impianto di cui ci risulta essere titolare, sarà operativo il giorno
20 marzo 2015, dalle ore 00:00 alle ore 24:00, ed interesserà:
- aree interessate: tutte
- gruppi di distacco interessati: tutti
- livello di severità: massimo (L5)
In considerazione di
quanto sopra dovrà procedere, autonomamente e sotto la Sua diretta
responsabilità, al distacco dalla rete elettrica del Suo impianto di
produzione, identificato dal codice POD IT001E41428955 per il giorno 20
marzo 2015 dalle 00:00 alle 24:00 così come richiesto da Terna S.p.A.
Al contempo Le
facciamo presente che sarà chiamato a rispondere, nelle opportune sedi
giudiziarie, sia civili che penali, dei danni che dovessero verificarsi
al sistema elettrico nazionale a causa della mancata esecuzione
dell'ordine impartito da Terna e da noi comunicato con la presente
lettera.
Le evidenziamo, poi,
che l'ordine di distacco di cui alla presente comunicazione rimane
valido salvo revoca che Terna S.p.A. dovrà comunicare ai distributori
almeno due giorni prima del giorno in cui è previsto il distacco stesso;
in tale eventualità sarà cura di Enel Distribuzione comunicarLe
l'intervenuta revoca dell'ordine in questione.
Le ricordiamo che il
codice del Gruppo di Distacco del proprio impianto è disponibile sul
sito internet di Enel Distribuzione S.p.A.:
Distinti saluti
Enel Distribuzione S.p.A.
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Lettera ricevuta dagli operatori fotovoltaici il 19 Marzo 2015 (nota, alcuni impianti sono stati comunque spenti, questa è quella ricevuta da chi non doveva spegnere)
Spett.le Produttore,
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Lettera ricevuta dagli operatori fotovoltaici il 19 Marzo 2015 (nota, alcuni impianti sono stati comunque spenti, questa è quella ricevuta da chi non doveva spegnere)
Spett.le Produttore,
Le comunichiamo che,
in considerazione delle ulteriori analisi e valutazioni svolte Terna
S.p.A. sulla base di previsioni meteorologiche più aggiornate, la stessa
ci ha informato in data odierna della determinazione di REVOCARE
l'ordine di riduzione a zero della produzione di energia elettrica degli
impianti appartenenti ai gruppi di distacco G3 e G4 (categoria GDPRO), e
oggetto di nostra precedente comunicazione relativa all'attivazione
della procedura di riduzione della generazione distribuita.
In considerazione di
quanto sopra, la precedente informativa da noi trasmessa in esecuzione
dell'ordine impartito da Terna S.p.A. di riduzione della potenza a zero
per l'intera giornata del 20 marzo 2015, è pertanto annullata e
sostituita dalla presente.
Tenuto conto che il
Suo impianto di produzione, identificato dal codice POD XXXX,
appartiene al gruppo G3, NON dovrà procedere al distacco dello stesso
per il giorno 20 marzo 2015 così come precedentemente richiesto da Terna
S.p.A.
Le ricordiamo che il
codice del Gruppo di Distacco del proprio impianto è disponibile sul
sito internet di Enel Distribuzione S.p.A.:
Distinti saluti
Enel Distribuzione S.p.A.