Questo post mi è venuto in mente dopo aver letto un post di Aldo Manzin su FB che prendo come esempio su come NON si deve condurre un dibattito. Attenzione, non è lo scopo di questo post di criticare il Dr. Manzin in termini professionali o personali (Manzin è professore all'università di Cagliari). Ma, essendo il suo un post pubblico, una critica del contenuto mi sembra lecita, come pure doverosa.
Il post di Manzin mi da un'occasione per far notare come il dibattito sul Covid e su tante altre cose sia stato condotto con toni e metodi che non ci portano certamente a gestire bene certe situazioni difficili che ci troviamo di fronte. In particolare su come non si dovrebbe mai usare la tecnica nota come la "blastata."
La blastata sul Web è un attacco a tutto campo, con tutta l'artiglieria verbale disponibile. Si parte dal classico "non sapete chi sono io!!" (dott., prof., cav., lupmann., eccetera). Poi offese, ingiurie, accidenti, insinuazioni e altro sono tutte cose ammesse. E' l'equivalente della strategia militare di non prendere prigionieri. Funziona se sei sicuro di vincere, ma non va per niente bene se perdi. In questo caso, ne dovrai pagare le conseguenze.
Anche sul Web, blastare potrebbe forse essere una buona idea quando sei sicuro di poter schiacciare i tuoi avversari. Infatti, è stata usata in modo esteso contro i no-vax, no-mask, no-green pass, eccetera sull'onda della grande paura della pandemia. Ma, comunque vada, a blastare non convinci nessuno, anzi, radicalizzi il dibattito. Poi, ti fai dei nemici e se il vento cambia te li ritrovi davanti, arrabbiati neri.
Per fortuna, quando sei sconfitto in un dibattito verbale non ti fanno un processo a Norimberga e poi ti impiccano. Ma, lo stesso, ritrovarsi sotto il fuoco incrociato di una torma di ex-blastati non è cosa piacevole. Se ne è accorto in questi giorni Fabrizio Pregliasco, per esempio, che si lamenta pubblicamente della caterva di insulti che sta ricevendo. In Italia non si pubblicano liste delle persone più odiate (per fortuna), ma se una lista del genere ci fosse, mi sa che ai primi posti ci sarebbero i virologi televisivi che hanno impestato gli schermi e i social negli ultimi due anni e mezzo.
Senza andare troppo nei dettagli, noterete subito nel post di Manzin tutti gli errori di comunicazione che sta facendo. Il primo, quello principale, è di aver evidentemente perso le staffe di fronte alle critiche. Non va bene. Se fai vedere che ti sei arrabbiato, vuol dire che chi ti ha criticato ha colpito duro ed ha colpito qualche punto sensibile. E quindi che hai torto.
Poi, c'è la blastata vera e propria. Le frasi tutte in maiuscolo ("ORA BASTA!"), le offese gratuite "no vax del caxxo", "non capite un caxxo...", "tornate a cuccia". Poi, l'auto-incensamento, con l'accusa a chi critica di non capire niente, con l'implicazione che lui, invece si che capisce tutto! Per non parlare della scelta dell'immagine del dito medio -- addirittura quello di Dio! -- il che invita il lettore a chiedersi chi si crede di essere quello che scrive. Insomma, è un testo che sembra fatto apposta per rendersi poco credibile. E anche antipatico.
Infine, c'è un profondo errore di logica. Manzin sostiene l'insostenibile, ovvero che era sempre stato "STRANOTO" (a lettere maiuscole) che i vaccini contro il Covid non immunizzavano. Forse era noto ad alcuni degli addetti ai lavori, ma non a tutti. Fra i tanti, anche Roberto Burioni aveva detto che i vaccini immunizzano, sia pure in modo un po' obliquo.
In ogni caso, certamente questi addetti ai lavori non hanno fatto un grande sforzo per informare il pubblico e i legislatori. Basta ricordare come nel nel DL n.127 del 15 ottobre 2021, l'obbligo del Green Pass era giustificato "al fine di prevenire la diffusione dell'infezione da SARS-CoV-2". Per non parlare della frase simbolo di Mario Draghi, che diceva, fra le altre cose che, "non ti vaccini, contagi, lui o lei muoiono." Draghi non è uno che si intende di vaccini. Se ha detto così, vuol dire che qualcuno dei suoi consulenti gli ha detto che i vaccini evitavano il contagio. E quindi, gli "esperti" non hanno fatto il loro dovere.
Ora non è il caso di andare a prendersela con chi ha detto esattamente cosa. Ma è il caso di dire che durante il dibattito sul covid sono stati fatti degli enormi errori di comunicazione da parte dei cosiddetti "esperti," specialmente quelli che hanno invaso gli schermi televisivi. Sarebbe il caso, la prossima volta, di ragionarci sopra un po' di più prima di lanciarsi di nuovo in una guerra mediatica totale a base di blastate. Ma mi sa che ci ricascheremo molteplici volte e ampiamente.
Evvabbé, leggetevi il post di Aldo Manzin, e ditemi cosa ne pensate.
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Aldo Manzin
CARI NO VAX DEL CAXXO!
Egregi signori no vax che non capite un caxxo né di virologia né di immunologia e vi attaccate (oltre che al caxxo) alle favole complottiste che vi fanno bere ad ogni piè sospinto in modo che le amplifichiate in ogni sede e ogni occasione che avete per palesare la vostra tracotante ignoranza!
ORA BASTA!
Ma facciamo un passettino indietro (però non vi voglio annoiare più di tanto). Fino all'avvento delle varianti più immunoevasive (ignoranti no vax, sapete cosa vuol dire spero, o no?), in sostanza fino all'avvento di Delta, l'efficacia dei vaccini nel RIDURRE ANCHE il rischio di trasmissione in chi era stato sottoposto ad un ciclo completo di vaccinazione è ben documentata [Report dell'8 marzo 2021 del CDC: https://www.cdc.gov/.../scie.../fully-vaccinated-people.html].