venerdì 2 aprile 2010
Inferno e paradiso
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Ugo Bardi
Il paradiso è dove:
i poliziotti sono Inglesi
i cuochi sono Francesi
i meccanici sono Tedeschi
gli amanti sono Italiani
e tutto è organizzato dagli Svizzeri
L'inferno è dove:
i cuochi sono Inglesi
i meccanici sono Francesi
i poliziotti sono Tedeschi
gli amanti sono Svizzeri
e tutto è organizzato dagli Italiani.
Il paradiso è anche dove i climatologi fanno i climatologi e i politici fanno i politici.
L'inferno è anche dove i politici fanno i climatologi e i climatologi sono costretti a fare i politici.
(Ringrazio "Pablo" per avermi ispirato questo post.)
giovedì 1 aprile 2010
Storico risultato di Obama sul clima e le emissioni
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Ugo Bardi
Esce il primo Aprile (ma non è uno scherzo) questo comunicato dell'EPA (environmental protection agency. Da quello che si può leggere, sembra un risultato veramente storico che l'amministrazione Obama è riuscita a ottenere stabilendo dei limiti alle emissioni dei veicoli e promuovendo anche il "plug-in hybrid" che è poi l'auto elettrica. Questo è stato ottenuto superando la resistenza dei lobbisti dell'industria automobilistica. E' storico, perché negli Stati Uniti non c'era mai stato niente del genere - fa venire in mente la storia tormentata della legislazione Californiana, il "Clean Air Act" che risale al 1990 e che portò alla nascita della sfortunata EV-1 (quella di "chi ha ucciso l'auto elettrica?"). Il clean air act fu poi neutralizzato in vari modi dai lobbisti dell'industria automobilistica. Certamente cercheranno di neutralizzare anche questo, ma potrebbe rivelarsi molto più difficile.
Due ulteriori note a proposito di questa notizia: la prima è che arriva due giorni dopo quella che ha visto Obama legalizzare alcune trivellazioni petrolifere off-shore; cosa che ha fatto molto rumore. Potrebbe darsi che il permesso di trivellare sia stato dato in cambio del via libera a queste nuove regolamentazioni sui veicoli a motore. Fatti i dovuti conti, è uno scambio molto favorevole per l'ambiente. Con questa legge, si parla di quasi due miliardi di barili di petrolio risparmiati; è molto poco probabile che si tiri fuori qualcosa del genere dall'offshore.
La seconda nota è che la nuova legislazione viene giustificata più che altro in termini di riduzioni di gas serra. Questo è notevole se confrontato con lo sforzo montato negli ultimi mesi dalle lobby petrolifere e del carbone per affossare la scienza del clima. E' una grossa sconfitta anche questa per le lobby negazioniste, perché implica che l'amministrazione tira diritto e non si fa impressionare.
Insomma, buone notizie su questa linea. L'amministrazione Obama sta facendo buone cose, sia pure in mezzo a mille difficoltà. Speriamo che continuino così.
DOT, EPA Set Aggressive National Standards for Fuel Economy and First Ever Greenhouse Gas Emission Levels For Passenger Cars and Light Trucks
Release date: 04/01/2010
WASHINGTON - Responding to one of the first major directives of the Obama Administration, the U.S. Department of Transportation (DOT) and the U.S. Environmental Protection Agency (EPA) today jointly established historic new federal rules that set the first-ever national greenhouse gas emissions standards and will significantly increase the fuel economy of all new passenger cars and light trucks sold in the United States. The rules could potentially save the average buyer of a 2016 model year car $3,000 over the life of the vehicle and, nationally, will conserve about 1.8 billion barrels of oil and reduce nearly a billion tons of greenhouse gas emissions over the lives of the vehicles covered.
This action is one important step in fulfilling the Obama Administration’s commitment to moving towards a clean energy, climate friendly economy.
“These historic new standards set ambitious, but achievable, fuel economy requirements for the automotive industry that will also encourage new and emerging technologies,” said Transportation Secretary Ray LaHood. “We will be helping American motorists save money at the pump, while putting less pollution in the air.”
“This is a significant step towards cleaner air and energy efficiency, and an important example of how our economic and environmental priorities go hand-in-hand,” said EPA Administrator Lisa P. Jackson. “By working together with industry and capitalizing on our capacity for innovation, we’ve developed a clean cars program that is a win for automakers and drivers, a win for innovators and entrepreneurs, and a win for our planet.”
Continue reading.....
Due ulteriori note a proposito di questa notizia: la prima è che arriva due giorni dopo quella che ha visto Obama legalizzare alcune trivellazioni petrolifere off-shore; cosa che ha fatto molto rumore. Potrebbe darsi che il permesso di trivellare sia stato dato in cambio del via libera a queste nuove regolamentazioni sui veicoli a motore. Fatti i dovuti conti, è uno scambio molto favorevole per l'ambiente. Con questa legge, si parla di quasi due miliardi di barili di petrolio risparmiati; è molto poco probabile che si tiri fuori qualcosa del genere dall'offshore.
La seconda nota è che la nuova legislazione viene giustificata più che altro in termini di riduzioni di gas serra. Questo è notevole se confrontato con lo sforzo montato negli ultimi mesi dalle lobby petrolifere e del carbone per affossare la scienza del clima. E' una grossa sconfitta anche questa per le lobby negazioniste, perché implica che l'amministrazione tira diritto e non si fa impressionare.
Insomma, buone notizie su questa linea. L'amministrazione Obama sta facendo buone cose, sia pure in mezzo a mille difficoltà. Speriamo che continuino così.
DOT, EPA Set Aggressive National Standards for Fuel Economy and First Ever Greenhouse Gas Emission Levels For Passenger Cars and Light Trucks
Release date: 04/01/2010
WASHINGTON - Responding to one of the first major directives of the Obama Administration, the U.S. Department of Transportation (DOT) and the U.S. Environmental Protection Agency (EPA) today jointly established historic new federal rules that set the first-ever national greenhouse gas emissions standards and will significantly increase the fuel economy of all new passenger cars and light trucks sold in the United States. The rules could potentially save the average buyer of a 2016 model year car $3,000 over the life of the vehicle and, nationally, will conserve about 1.8 billion barrels of oil and reduce nearly a billion tons of greenhouse gas emissions over the lives of the vehicles covered.
This action is one important step in fulfilling the Obama Administration’s commitment to moving towards a clean energy, climate friendly economy.
“These historic new standards set ambitious, but achievable, fuel economy requirements for the automotive industry that will also encourage new and emerging technologies,” said Transportation Secretary Ray LaHood. “We will be helping American motorists save money at the pump, while putting less pollution in the air.”
“This is a significant step towards cleaner air and energy efficiency, and an important example of how our economic and environmental priorities go hand-in-hand,” said EPA Administrator Lisa P. Jackson. “By working together with industry and capitalizing on our capacity for innovation, we’ve developed a clean cars program that is a win for automakers and drivers, a win for innovators and entrepreneurs, and a win for our planet.”
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"Quantum gate." Rivelazione: la meccanica quantistica è un imbroglio ordito dagli scienziati per continuare a ricevere i loro lucrosi contratti di ricerca
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Ugo Bardi
Il prof . Bardi, da noi intervistato, non ha saputo spiegare l'uso della parola "trucco" (trick) nelle sue dispense ed è caduto in clamorose contraddizioni nel cercare di sostenere la teoria della cosiddetta "Meccanica Quantistica"
Dal nostro corrispondente a Firenze - 1 Aprile 2010
Un hacker è riuscito a infiltrarsi nel database dell'università di Firenze, rivelando alcuni documenti tenuti segreti fino ad ora. In alcune dispense distribuite dal Prof. Ugo Bardi ai suoi studenti nel 1997 troviamo scritto:
Interpellato in proposito, il Prof. Bardi non ha negato di aver scritto la parola "trick" (trucco) pur sostenendo che questo non va interpretato come un imbroglio nei riguardi degli studenti.
Interpellato ancora sull'argomento, il prof Bardi ha detto che la meccanica quantistica si basa in gran parte sul cosiddetto "principio di indeterminazione di Heisenberg" che, secondo quanto ci ha riferito, fa si che sia impossibile conoscere esattamente allo stesso tempo la posizione e la velocità di un elettrone.
Il prof. Bardi non ha saputo spiegare come la cosiddetta "scienza della meccanica quantistica" venga insegnata e proposta quando è basata su un principio "di indeterminazione." Come può, infatti, una scienza essere indeterminata? E come possono sostenere gli scienziati di studiare le proprietà degli elettroni se non sanno nemmeno dove sono? Alla domanda se si tratta di un trucco degli scienziati per continuare a ricevere i loro lucrosi contratti di ricerca il prof Bardi ha risposto con parole che non riportiamo qui.
Nel prossimo comunicato: Albert Einstein aveva imbrogliato? La cosiddetta "teoria della relatività" è basata su un postulato, detto della costanza della velocità della luce, che il prof. Einstein si è inventato di sana pianta. E poi: le sfere di cristallo sorreggono i pianeti? Clamorose rivelazioni sui trucchi di Galileo Galilei e il suo cosiddetto "telescopio." Un documento recentemente ritrovato dimostra che il suo collaboratore Federzoni aveva dipinto i satelliti di Giove sulle lenti.
* Nota: questo è un post del 1 Aprile. Però giuro e stragiuro che è verissimo che l'immagine del post viene dalle mie dispense di "Chimica Fisica dei Materiali" del 1997, scritte in inglese. Mi caschi un occhio nel lavandino se non è vero. Ho dei testimoni con gli studenti dell'epoca.
Dal nostro corrispondente a Firenze - 1 Aprile 2010
Un hacker è riuscito a infiltrarsi nel database dell'università di Firenze, rivelando alcuni documenti tenuti segreti fino ad ora. In alcune dispense distribuite dal Prof. Ugo Bardi ai suoi studenti nel 1997 troviamo scritto:
Interpellato in proposito, il Prof. Bardi non ha negato di aver scritto la parola "trick" (trucco) pur sostenendo che questo non va interpretato come un imbroglio nei riguardi degli studenti.
Interpellato ancora sull'argomento, il prof Bardi ha detto che la meccanica quantistica si basa in gran parte sul cosiddetto "principio di indeterminazione di Heisenberg" che, secondo quanto ci ha riferito, fa si che sia impossibile conoscere esattamente allo stesso tempo la posizione e la velocità di un elettrone.
Il prof. Bardi non ha saputo spiegare come la cosiddetta "scienza della meccanica quantistica" venga insegnata e proposta quando è basata su un principio "di indeterminazione." Come può, infatti, una scienza essere indeterminata? E come possono sostenere gli scienziati di studiare le proprietà degli elettroni se non sanno nemmeno dove sono? Alla domanda se si tratta di un trucco degli scienziati per continuare a ricevere i loro lucrosi contratti di ricerca il prof Bardi ha risposto con parole che non riportiamo qui.
Nel prossimo comunicato: Albert Einstein aveva imbrogliato? La cosiddetta "teoria della relatività" è basata su un postulato, detto della costanza della velocità della luce, che il prof. Einstein si è inventato di sana pianta. E poi: le sfere di cristallo sorreggono i pianeti? Clamorose rivelazioni sui trucchi di Galileo Galilei e il suo cosiddetto "telescopio." Un documento recentemente ritrovato dimostra che il suo collaboratore Federzoni aveva dipinto i satelliti di Giove sulle lenti.
* Nota: questo è un post del 1 Aprile. Però giuro e stragiuro che è verissimo che l'immagine del post viene dalle mie dispense di "Chimica Fisica dei Materiali" del 1997, scritte in inglese. Mi caschi un occhio nel lavandino se non è vero. Ho dei testimoni con gli studenti dell'epoca.
mercoledì 31 marzo 2010
Email rubate: nessuna congiura dei climatologi.
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Ugo Bardi
Da "La Repubblica" del 31 Marzo 2010 la notizia che la commissione di inchiesta del parlamento britannico ha scagionato i climatologi dalle accuse di aver falsificato i dati. Un buon articolo di Valerio Gualerzi che dice le cose come stanno e che ribalta le accuse ai climatologi contro contro quelli che se le meritano, ovvero le lobby che finanziano la disinformazione. Ovviamente, i negazionisti climatici non hanno gradito i risultati della commissione di inchiesta, dimostrando ancora una volta che l'unica verità che riconoscono è quella che si adatta ai loro pregiudizi.
Email rubate, il verdetto del Parlamento
Di Valerio Gualerzi

Malcostume, ma buona scienza. Alla fine, in estrema sintesi, sono queste le conclusioni a cui è giunta la commissione di inchiesta parlamentare britannica incaricata di fare luce sul presunto complotto di alcuni climatologi di primo piano dell’università di East Anglia per “gonfiare” i dati a sostegno delle responsabilità umane nel processo di riscaldamento globale in atto. Come si ricorderà, a far scoppiare lo scandalo, proprio alla vigilia della conferenza internazionale di Copenaghen, erano state alcune email (per l’esattezza un migliaio abbondante) hackerate dai pc degli scienziati e pubblicate online da qualche misterioso pirata della rete. Un paio di frasi contenute nelle missive scambiate tra i ricercatori (in particolare una nella quale si faceva riferimento ad un “trick” per elaborare le statistiche sulle temperature) avevano fatto gridare i negazionisti del cambiamento climatico alla congiura.
Ora, dopo che anche diverse inchieste giornalistiche sono arrivate alle stesse conclusioni, anche la commissione parlamentare britannica, ha stabilito che nessuna delle e-mail in questione mette in dubbio il consenso scientifico sul fatto che “il riscaldamento globale sia una realtà causata dalle attività umane” e che nessuno degli scienziati coinvolti abbia alterato i dati o il processo di peer-review per esagerare la minaccia rappresentata dai cambiamenti climatici. La commissione punta semmai l’indice sull’atteggiamento arrogante tenuto dai climatologi dell’East Anglia (i cui studi sono ripresi anche nelle conclusioni dell’Ipcc) verso i “dissidenti” e sul loro tentativo di evadere gli obblighi imposti dalla legge britannica Freedom of Information Act. A diversi addetti ai lavori citati dal Guardian il verdetto della commissione non è piaciuto, e lo hanno definito “sbrigativo” e “sbilanciato”.
In realtà la commissione sembra offrire un giudizio che si inserisce in un quadro viziato da alcune ambiguità di fondo più volte sottolineate, mentre troppa poca attenzione viene riservata a chi ha davvero fatto azione di lobby e dinsinformazione contro la scienza del clima per precisi interessi economici.
L’ultima denuncia arriva proprio oggi da un rapporto di Greenpeace sui finanziamenti dell’industria petrolifera Koch Industries ai movimenti d’opinione e alle fondazioni pseudo scientifiche negazioniste.
Email rubate, il verdetto del Parlamento
Di Valerio Gualerzi
Malcostume, ma buona scienza. Alla fine, in estrema sintesi, sono queste le conclusioni a cui è giunta la commissione di inchiesta parlamentare britannica incaricata di fare luce sul presunto complotto di alcuni climatologi di primo piano dell’università di East Anglia per “gonfiare” i dati a sostegno delle responsabilità umane nel processo di riscaldamento globale in atto. Come si ricorderà, a far scoppiare lo scandalo, proprio alla vigilia della conferenza internazionale di Copenaghen, erano state alcune email (per l’esattezza un migliaio abbondante) hackerate dai pc degli scienziati e pubblicate online da qualche misterioso pirata della rete. Un paio di frasi contenute nelle missive scambiate tra i ricercatori (in particolare una nella quale si faceva riferimento ad un “trick” per elaborare le statistiche sulle temperature) avevano fatto gridare i negazionisti del cambiamento climatico alla congiura.
Ora, dopo che anche diverse inchieste giornalistiche sono arrivate alle stesse conclusioni, anche la commissione parlamentare britannica, ha stabilito che nessuna delle e-mail in questione mette in dubbio il consenso scientifico sul fatto che “il riscaldamento globale sia una realtà causata dalle attività umane” e che nessuno degli scienziati coinvolti abbia alterato i dati o il processo di peer-review per esagerare la minaccia rappresentata dai cambiamenti climatici. La commissione punta semmai l’indice sull’atteggiamento arrogante tenuto dai climatologi dell’East Anglia (i cui studi sono ripresi anche nelle conclusioni dell’Ipcc) verso i “dissidenti” e sul loro tentativo di evadere gli obblighi imposti dalla legge britannica Freedom of Information Act. A diversi addetti ai lavori citati dal Guardian il verdetto della commissione non è piaciuto, e lo hanno definito “sbrigativo” e “sbilanciato”.
In realtà la commissione sembra offrire un giudizio che si inserisce in un quadro viziato da alcune ambiguità di fondo più volte sottolineate, mentre troppa poca attenzione viene riservata a chi ha davvero fatto azione di lobby e dinsinformazione contro la scienza del clima per precisi interessi economici.
L’ultima denuncia arriva proprio oggi da un rapporto di Greenpeace sui finanziamenti dell’industria petrolifera Koch Industries ai movimenti d’opinione e alle fondazioni pseudo scientifiche negazioniste.
martedì 30 marzo 2010
La rivoluzione galileiana al contrario
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Ugo Bardi
Il "Galileo" di Bertolt Brecht è un finissimo ritratto psicologico del rapporto fra scienziati e politici; valido per ogni epoca. La scena in cui il matematico e lo psicologo si rifiutano di mettere l'occhio al telescopio di Galileo per vedere le lune di Giove è veramente un capolavoro. Ve la ripropongo qui in fondo.
Notate come Brecht vedeva il dibattito dell'epoca come tutto sommato raffinato ed elegante. Il Matematico e il Filosofo, per quanto siano rappresentati come personaggi odiosi, non prenderebbero mai Galileo a male parole o lo minaccerebbero di ammazzarlo o mandarlo in galera. Invece, al giorno d'oggi, mentre ripercorriamo la rivoluzione Galileiana al contrario, lo facciamo con l'accompagnamento di insulti e minacce contro gli scienziati.
Ciononostante, il dibattito fra Galileo e i due spocchiosi intellettuali di corte somiglia enormemente a quei dialoghi odierni quando qualche scienziato cerca di usare i suoi termometri per convincere il negazionista di turno che il mondo si sta veramente scaldando.
_____________________________________
Da "Galileo" di Bertolt Brecht
(testo cortesia di Mario Ferrandi)
filosofo Grazie, figliuolo. Ma ho paura che non sia una faccenda tanto semplice. Prima di far uso del vostro celebre occhiale, signor Galilei, gradiremmo la cortesia di una disputa sul tema se questi pianeti possano realmente esistere.
matematico Una disputa secondo le regole.
galileo Permettetemi un consiglio: cominciate col dare un'occhiata. Vi convincerete subito.
andrea Qui, prego.
matematico Certo, certo... Naturalmente voi sapete che, secondo le teorie degli antichi, è impossibile che esistano stelle ruotanti intorno a un punto centrale diverso dalla terra, nonché stelle mancanti di un sostegno fisso nel cielo?
galileo Sì.
filosofo E, a prescindere dalla possibilità che tali stelle esistano, possibilità che il matematico (s'inchina al matematico) sembra porre in dubbio, potrei io, nella mia modesta qualità di filosofo, rivolgervi un'altra domanda, e cioè: sono queste stelle necessarie? Aristotelis divini universum...
galileo Non potremmo parlare la lingua di tutti i giorni? Il mio collega Federzoni non conosce il latino.
filosofo È importante che egli ci capisca?
galileo Sì.
filosofo Perdonate. Credevo che fosse il vostro meccanico.
andrea Il signor Federzoni, oltre che meccanico, è anche uno scienziato.
filosofo Grazie, figliuolo. Se proprio il signor Federzoni insiste...
galileo Sono io che insisto.
filosofo La citazione perderà il suo profumo, ma, dato che siamo in casa vostra... « L'universo del divino Aristotele, con le sue sfere misticamente canore e il moto circolare dei suoi corpi celesti e l'obliquo angolo del corso del sole e i misteri delle tavole dei satelliti e le innumerevoli stelle del catalogo dell'emisfero australe e l'illuminata architettura del corpo celeste, forma una costruzione di sì grande ordine e bellezza, che dovremmo sentirci esitanti al pensiero di turbare tanta armonia ».
galileo E che avverrebbe se Vostra Altezza potesse ora osservare quelle stelle impossibili e non necessarie per mezzo di questo occhiale?
matematico Si potrebbe essere tentati di rispondere che un occhiale che ci mostra cose poco probabili, non può essere che un occhiale poco attendibile, nevvero?
galileo Che intendete dire?
matematico Che sarebbe molto più utile alla discussione, signor Galilei, se voi ci esponeste gli argomenti da cui siete indotto a supporre che, nella suprema sfera dell'immutabile cielo, possano darsi stelle ruotanti liberamente.
filosofo Argomenti, signor Galilei: argomenti!
galileo Ma che argomenti? Se per accertarsi del fenomeno basta dare un'occhiata a quelle stelle e ai miei rilievi! Signor mio, questa disputa sta perdendo ogni senso.
matematico Se fossi sicuro di non irritarvi ancor più, mi permetterei di affacciare la possibilità che ciò che si vede attraverso l'occhiale sia ben diverso da ciò che è nel cielo.
filosofo Non ci si potrebbe esprimere con maggior delicatezza.
federzoni Credono che abbiamo dipinto le stelle medicee sulla lente!
lunedì 29 marzo 2010
E se fosse tutto un imbroglio.....?
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Ugo Bardi
- Indipendenza energetica
- Conservazione delle foreste pluviali
- Sostenibilità
- Posti di lavoro verdi
- Città vivibili
- Rinnovabili
- Acqua e aria pulita
- Bambini in buona salute,
- eccetera, eccetera.
E se fosse tutto un imbroglio e creassimo un mondo migliore per niente?
Immagine da "Political Irony"
domenica 28 marzo 2010
Scienza dei sistemi terrestri..... cosa????
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Ugo Bardi
Sono anni che mi studio la scienza del clima e ancora oggi mi capita di sentirmi come un bambino davanti ai veri esperti. La scienza del clima è una cosa affascinante ma anche complessa. Per capirla bene, bisogna lavorarci sopra e, purtroppo, le fonti che ti permettono di imparare spesso non sono facilmente abbordabili, oppure sono insufficienti. Ci sono tanti articoli sulle riviste scientifiche, ma sono pensati solo per gli specialisti, ci sono i rapporti dell'IPCC, che però non sono pensati per imparare la scienza del clima, ci sono libri di divulgazione pura, per esempio i libri di Peter Ward, che però non approfondiscono le cose abbastanza. Se non hai studiato climatologia all'università, non è ovvio capire veramente le basi della scienza del clima.
Così, per migliorare la mia conoscenza di base, ultimamente mi sono comprato su Amazon a 7 dollari e qualcosa un bel libro di Kump, Kasting e Crane "Il sistema Terra" (2004) che mi è arrivato a casa questa settimana. E' usato, con un bel po' di orecchie alle pagine, ma a parte questo è in ottimo stato. E' un libro per studenti universitari dei primi anni, forse andrebbe bene anche per i liceali degli ultimi anni. Quindi è scritto in modo da essere semplice e comprensibile, eppure da andare a fondo alle cose principali.
Nonostante che pensassi di essere ormai abbastanza esperto di clima, con questo libro mi sono accorto che non lo ero abbastanza. Me lo sono letteralmente divorato in pochi giorni. E' raro che un libro di testo sia interessante, addirittura affascinante; ma questo lo è. Ci si trovano dentro, in bell'ordine e con chiarezza, le spiegazioni di tutto quello che c'è bisogno di sapere sul clima: la struttura dell'atmosfera, la fisica del forcing dei gas serra, come funzionano i modelli climatici, eccetera. E' un'ottima base a partire dalla quale si può dare un senso a quello che viene pubblicato sulle riviste scientifiche.
Da un libro così ti accorgi che la climatologia non è soltanto qualche modello a imput variabile e nemmeno la famosa "mazza da hockey". E' qualcosa di enormemente più complesso e articolato: è una branca della scienza dei sistemi terrestri: una nuova rivoluzione scientifica; l'ultima in ordine di tempo del ventesimo secolo, ma non certo la meno importante di un secolo che ha visto, per esempio, quella della relatività e della meccanica quantistica.
Ti accorgi che l'atmosfera non è soltanto una buccia d'arancia appiccicata alla meglio sulla superficie terrestre e che il clima è profondamente correlato all'evoluzione geologica e biologica delle ere geologiche del passato. Tutto è connesso, tutto e correlato: se esistiamo e sopravviviamo è per una serie di condizioni geologiche, biologiche, chimiche e fisiche che interagiscono fra di loro. In più, il gruppo di Kasting è estremamente attivo e alla frontiera della scienza del clima; per cui troviamo nel libro una sezione incredibilmente affascinante sull'abitabilità dei pianeti extraterrestri e sull'evoluzione della vita sulla terra che, con l'inesorabile aumento dell'intensità della radiazione solare con il tempo, è destinata a scomparire entro qualche centinaio di milioni di anni. Una volta che hai capito certe cose, non puoi fare a meno di notare l'estrema miseria mentale di certa gente che crede veramente che la scienza del clima si possa demolire con quattro scemenze sui vichinghi in Groenlandia.
Ma ci vuole un po' di tempo per le rivoluzioni scientifiche per filtrare dagli specialisti alle lezioni universitarie. Apparentemente, ci vogliono perlomeno un paio di decenni. Per esempio, mi dicevano i miei docenti che mi insegnavano la chimica negli anni 1970 che loro la meccanica quantistica (sviluppata negli anni 1920 e 1930) se la erano dovuta imparare da soli, perchè quando erano studenti, negli anni 1950 e 1960, i loro docenti non ne sapevano niente. La scienza dei sistemi terrestri, evidentemente, è oggi abbastanza matura perché la si possa presentare come conoscenza di base a livello dei primi anni di università, come dimostra il libro universitario non specialistico di cui vi sto parlando. In effetti, la cosa si sta diffondendo. Su internet, Google trova oggi oltre 43.000 pagine dedicate alla "Earth Systems Science"
E in Italiano? Beh, Google trova 5 (cinque) pagine con il termine "scienza dei sistemi terrestri" (di cui una l'ho scritta io). Se queste cose si insegnano, si insegnano quasi esclusivamente a geologia che è una facoltà con pochissimi studenti. Come materia di base per altri corsi di laurea, mi sembra del tutto inesistente. Insomma, il nostro sistema universitario si dimostra, come al solito, rigido e geriatrico in confronto a quello degli altri paesi.
Credo che questa situazione spieghi la mia impressione che molti docenti universitari italiani che non sono specialisti nel clima siano del tutto impreparati sull'argomento (non ho dati quantitativi, ma è un'impressione molto forte). Questo si riflette sulla generale povertà del dibattito scientifico sul clima in Italia, dove spadroneggiano i vari Zichichi, Battaglia, Bellone, Vacca, eccetera, altrettanto esperti di clima quanto modesti nel presentarsi come tali. In più, abbiamo un gran numero di cialtroni climatici meno noti che operano su vari blog. A tutti questi si contrappongono alcuni blog seri, molto buoni come qualità, ma in numero assai limitato. Fra questi, segnalo "climalteranti", un blog tenuto da alcuni dei migliori specialisti italiani sul clima. Nel complesso, tuttavia, l'informazione di qualità sul clima in Italia è molto scarsa e - quantitativamente - i negazionisti climatici sembrano dominare su internet.
Non che negli Stati Uniti la situazione sia migliore in termini di aggressività e virulenza del negazionismo climatico, ma il fatto che la scienza del clima sia penetrata più in profondità fa si che ci sia una risposta seria e aggressiva. Vedi, per esempio, gli ottimi "climate progress" e "DeSmog" per citare solo due blog che non sono tenuti da specialisti del clima.
Insomma, ci vorrà un po' di tempo prima che le basi della scienza del clima si insegnino al primo anno di università delle facoltà scientifiche, così come oggi si insegnano le basi della fisica e della chimica. Prima o poi ci dovremo arrivare, ma ho il dubbio che dovremo, come si suol dire, "batterci il naso contro". Sperando di non farci troppo male.
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Dopo la pubblicazione di questo post, ho ricevuto nei commenti alcune segnalazioni di altri ottimi blog italiani sul clima (oppure che trattano anche di clima) che mi erano sfuggiti nella prima stesura. Ringrazione per queste segnalazioni. Ho modificato un po' il testo, e elenco i link qui di seguito (ulteriori segnalazioni sono benvenute)
Blog italiani sul clima
Il sito dell'associazione "Nimbus":
Il blog di Antonello Pasini "Il Kyoto Fisso"
Il blog di Steph "climafluttuante"
Il blog di Sylvie Coyaud "ocasapiens
Il blog del CMCC
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