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giovedì 28 aprile 2016

Già troppo vicini alle soglie climatiche pericolose

Troppo vicini alle soglie climatiche pericolose – L'Agenzia Meteorologica Giapponese mostra che tre mesi del 2016 sono stati di circa 1,5°C al di sopra della linea di base preindustriale dell'IPCC

Da “Robert Scribbler”. Traduzione di MR (via Alexander Ač)

Dovremmo dedicare un momento a renderci conto di quanto sia stato realmente caldo finora nel 2016. Per pensare cosa significhi vivere in un mondo che è già dannatamente caldo. Per pensare a quanto siamo messi male nel rispondere al cambiamento climatico spinto dagli esseri umani. E per considerare quanto sia urgente smettere rapidamente di bruciare carbone, petrolio e gas. Per smettere di mettere più combustibile in un incendio globale che sta già infuriando.

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I decisori politici globali, gli scienziati e molti ambientalisti hanno identificato che una media annuale di 1,5°C al di sopra del livello preindustriale segna un livello di calore che dovremmo cercare di evitare. Il summit sul clima di Parigi ha preso un impegno verbale di cercare almeno di evitare delle gamme di temperatura così estreme. Ma anche gli impegni per le più forti riduzioni delle emissioni da parte delle nazioni del mondo, ora non si attengono all'impegno. Ed è discutibile il fatto che avrebbero mai potuto eliminare l'enorme sovraccarico in quantità di gas serra che si è già accumulato e sta già rapidamente riscaldando l'aria, l'acqua, il ghiaccio e le riserve di carbonio del pianeta.

Gli attuali impegni per la riduzione delle emissioni, anche se significative se prese nel contesto della dimensione e del potenziale di crescita di tutte le industrie che sputano carbonio, non vanno neanche vicino all'obbiettivo dichiarato degli 1,5°C. Secondo la nostra comprensione attuale della sensibilità climatica, e ad eccezione di qualsiasi risposta da parte delle riserve globali di carbonio non previste dalla scienza, le riduzioni promesse nell'uso dei combustibili fossili da parte delle nazioni del mondo secondo Parigi limiterebbero il riscaldamento intorno ai 3°C per la fine di questo secolo. I tassi di riduzione delle emissioni di carbonio dovrebbero necessariamente essere accelerati oltre gli impegni degli obbiettivi di Parigi per restare al di sotto dei 3°C nel 2100 – molto di più per evitare i 2°C.

In quanto agli 1,5°C al di sopra delle medie preindustriali – sembra già che quest'anno, il 2016, vedrà temperature scomodamente vicine ad un livello che gli scienziati mainstream hanno identificato come pericoloso.

lunedì 25 gennaio 2016

Cataclismi dal Polo Nord al Sud America

Da “The Washington Post”. Traduzione di MR (via Michael Mann)


L'innalzamento delle acque costringe a chiudere le strade e ad abbandonare le case. 

Di Darryl Fears e Angela Fritz

Dal tetto del mondo fino a quasi il fondo, un meteo anomalo e senza precedenti ha fatto lievitare le temperature nell'Artico, sferzato il Regno Unito con venti da uragano e generato grandi alluvioni in Sud America.

mercoledì 30 dicembre 2015

Il 2016 è destinato ad essere l'anno più caldo mai registrato a livello globale

Da “The Guardian”. Traduzione di MR (via Climate Central)

Il Met Office del Regno Unito stima che il 2016 sarà perlomeno caldo quanto il 2015, il che significherebbe i tre anni più caldi mai verificatisi uno in fila all'altro


La fusione della calotta glaciale della Groenlandia e il suo effetto sull'area che circonda la Groenlandia stessa è uno degli effetti più immediati del cambiamento climatico. Foto: John Mcconnico/AP

Di Damian Carrington

Il 2016 è destinato ad essere l'anno più caldo mai registrato, secondo una previsione pubblicata dal MET Office giovedì. Si pensa che il cambiamento climatico e il picco del fenomeno meteorologico de El Niño portino la temperatura media globale del prossimo anno oltre il record, ora sicuro, che verrà stabilito dal 2015, che a sua volta batte un nuovo record stabilito nel 2014. La previsione arriva solo cinque giorni dopo che 195 nazioni hanno concordato un accordo storico per combattere il riscaldamento globale al summit delle Nazioni Unite di Parigi mantenendo l'aumento della temperatura al di sotto dei 2°C, con un'ambizione di limitare l'aumento a 1,5°C.

mercoledì 24 dicembre 2014

Il 2014 sarà l'anno più caldo mai registrato

DaThe Guardian”. Traduzione di MR

Secondo i dati del NOAA, è certo che il 2014 stabilisca il nuovo record di temperatura



Di John Abraham 

Per quelli di noi che sono fissati sul fatto che il 2014 sarà o meno l'anno più caldo mai registrato, i risultati sono arrivati. Perlomeno sappiamo abbastanza da poterlo dichiarare. Secondo i dati globali del NOAA, il 2014 sarà l'anno più caldo mai registrato. Posso pronunciarmi anche prima della fine dell'anno perché ogni mese raccolgo le temperature medie globali. Finora, dicembre sta navigando di 0,5°C al di sopra della media. I modelli climatici e meteorologici prevedono che la prossima settimana sarà di circa 0,75°C al di sopra della media. Questo significa che dicembre si rivelerà di circa ',6°C al di sopra della media. Questi valori quotidiani sono precisi? Be', negli ultimi due mesi sono stati entro gli 0,05°C di tolleranza rispetto ai risultati finali ufficiali. Che cosa significa tutto questo? Be', se unisco i dati di dicembre con quelli da inizio anno ufficialmente riportati, prevedo che l'anomalia della temperatura annuale sarà di 0,674°C. Questo batte il precedente record di 0,024°C. E' un grande margine in termini di temperature globali. Per coloro di noi che non sono fissati col fatto che ogni singolo anno costituisca un record, ma che sono preoccupati delle tendenze, quest'anno è comunque molto importante. In particolare perché secondo coloro che negano la fisica fondamentale e la comprensione del cambiamento climatico, quest'anno non avrebbe dovuto essere particolarmente caldo.

Per coloro che pensavano che il cambiamento climatico fosse “naturale” e alimentato dalle correnti oceaniche, questo è stato un anno difficile. Per esempio, usando gli standard del NOAA, quest'anno non ha avuto nemmeno un El Niño. Il NOAA definisce un El Niño come 5 priodi di 3 mesi continui e sovrapposti in cui una particolare regione del Pacifico ha delle temperature elevate di più di 0,50°C. La cosa interessante è che ci troviamo vicini ad un El Niño e, se gli attuali modelli continuano per qualche altra settimana, sarà annunciato un El Niño. Ma non è ancora accaduto e se arriva un El Niño, questo condizionerà il prossimo anno più di quello passato. Come è possibile che si sia verificato l'anno più caldo allora, quando le carte non giocavano a suo favore? La risposta ovvia e corretta a causa delle continue emissioni di gas serra. Mentre scrivo questo post, sto partecipando ad una delle prime conferenze di scienze della Terra, l'Incontro d'Autunno AGU, che si tiene ogni dicembre a San Francisco. Migliaia di scienziati, compreso un gran numero di scienziati del clima, si incontrano, presentano e condividono le ultime ricerche sul nostro pianeta. Qui, fra gli esperti, c'è un po' di fissazione sui dati.

Dall'altra parte però, c'è stata poca fissazione sul cosiddetto “arresto” del riscaldamento globale che i negazionisti della scienza del clima hanno strombazzato negli ultimi anni. Gli ultimi dati dipingono un quadro chiaro. La Terra si sta scaldando. Gli oceani si stanno scaldando, la terraferma si sta scaldando, l'atmosfera si sta scaldando, il ghiaccio fonde e il livello del mare sale. Questi negazionisti della scienza del clima hanno avuto un anno difficile. E' stato mostrato che in molti casi la loro scienza è in errore e la loro comprensione del clima terrestre difettosa. Questa temperatura record, secondo il NOAA, ha reso la loro vita ancora più difficile. Il cosiddetto “arresto” del riscaldamento globale non è mai stato vero sin dall'inizio, come ho scritto di recente. Ma ora, non si può più affermare che il riscaldamento globale si sia fermato rimanendo seri. Naturalmente, i negazionisti della scienza cercheranno qualcos'altro per tentare di gettare il dubbio sul concetto di riscaldamento globale. Qualsiasi cosa sceglieranno si dimostrerà sbagliata. Lo è sempre. Ma forse possiamo usare il 2014 come opportunità per imparare. Speriamo che nessuno si faccia ingannare la prossima volta che verranno fatte affermazioni fantasiose sulla morte del cambiamento climatico.


sabato 6 dicembre 2014

Addio "pausa": è probabile che il 2014 sarà l'anno più caldo mai registrato

Gli ultimi dati indicano che il 2014 forse non ce la farà per un pelo a fare il record di caldo di tutti i tempi. Comunque, ci è andato molto vicino e la famosa "pausa" del riscaldamento globale si rivela sempre di più una bella bufala. (UB)


Da “Skeptikal Science”. Traduzione di MR

L'analisi globale mensile di ottobre è stata pubblicata al Centro Nazionale dei Dati Climatici del NOAA (NCDC) e rivela che la temperatura globale di superficie di ottobre 2014 è la più calda in 134 anni di registrazioni. Questo a seguito del secondo aprile più caldo e il maggio, giugno, agosto e settembre più caldi mai registrati. Di fatto i primi 10 mesi del 2014, da gennaio ad ottobre, sono i più caldi di tale periodo mai registrati ed è molto probabile che il 2014 finisca per essere l'anno più caldo – soffiando il titolo al precedente anno record, il 2010. Altri gruppi di dati di superficie, come quelli del NASAGISTEMP e della Agenzia Meteorologica del Giappone, dicono a loro volta che il 2014 è sulla strada per infrangere il record annuale.


Figura 1 – Anomalie della temperatura globale di superficie da gennaio ad ottobre dal 1880 al 2014. Come indicato, il 2014 ora è il gennaio-ottobre più caldo mai registrato – che batte il 1998 e il 2010 (insieme) di 0,02°C. Immagine dal NCDC del NOAA.

Con ancora due mesi interi di dati che ci devono pervenire, potrebbe sembrare prematuro dichiarare che il 2014 sia un probabile anno record, ma il 2014 è diverso nella temperatura di superficie dal 2010, il precedente detentore del record. Gli anni di caldo record sono solitamente associati allo sviluppo di eventi di El Niño, mentre nel 2014 El Niño non è ancora nemmeno apparso. El Niño è un fenomeno periodico e che avviene naturalmente nell'Oceano Pacifico, un periodo in cui il calore anomalo viene scaricato dall'oceano tropicale in risposta al rilassamento temporaneo degli alisei. El Niño accumula tipicamente a metà anno, raggiunge il picco a dicembre-gennaio e poi si abbassa l'anno successivo. Il record del 2010 è avvenuto durante il secondo anno di calendario di un evento di El Niño e le temperature di superficie sono diminuite in quell'anno dopo aprile maggio. In confronto, il 2014 ha visto un riscaldamento da marzo in poi. Il 2014 e il 2010 sono su due traiettorie contrastanti: una tendenza prevalentemente al raffreddamento nel 2010 ed una tendenza generale al riscaldamento nel 2014.



Figura 2 – Confronto della anomalia della temperatura di superficie a questa data del 2014 (o, se preferite, la corsa equestre) degli attuali 5 anni più caldi mai registrati. Il 2010, il precedente anno record, qui è l'area chiave di interesse – il 2014 ora ha il naso avanti. Immagine adattate dal NCDC del NOAA.

Così, la ragione principale per cui il 2014 è probabile che infranga il record è che El Niño potrebbe essere appena in via di formazione e pertanto ci si aspetta che le temperature di superficie rimangano alte. Anche se El Niño non prende piede, una notevole onda Kelvin si sta dirigendo verso est attraverso la sub-superficie dell'Oceano Pacifico. Quando questo blob di acqua più calda del normale raggiunge la superficie dell'oceano nel Pacifico orientale, è probabile che mantenga le temperature di superficie elevate su un'area grande.


Figura 3 – Anomalie di volume dell'acqua calda equatoriale dell'Oceano Pacifico del novembre 2010 (quadro superiore) e novembre 2014 (quadro inferiore). A differenza del 2010, quando intensi alisei mantenevano il calore sepolto nella sub-superficie oceanica del Pacifico occidentale tropicale, il novembre/dicembre 2014 sembra assicurato di un incremento del riscaldamento, visto che un bacino di acqua calda (Onda Kelvin) si dirige ad est verso il continente americano e le superfici. Notate che queste sono anomalie (deviazioni dalla norma), non temperature assolute, quindi l'acqua più calda è ancora alla superficie. Immagine adattata dall'Ufficio del Progetto TAO del NOAA

Le emissioni in corso di gas serra che riscaldano il pianeta, come il biossido di carbonio, assicurano che il riscaldamento globale continuerà per decenni in futuro, quindi il (probabile) regno del 2014 come anno più caldo mai registrato avrà vita breve – come è stato per il regno del 2010. La sola questione in sospeso è il margine con cui il 2014 sorpassa il 2010. Per questo dovremo aspettare a vedere.

domenica 30 marzo 2014

Super El Niño in arrivo? Possibili aumenti record della temperatura globale.

Da “Climate Progress”. Traduzione di MR

Di Joe Romm


Grafico delle temperature globali dal 1950, che mostra anche la fase del ciclo El Niño- La Niña. Via NASA.


Visualizzazione de El Niño (via NOAA)
I segnali indicano sempre di più alla formazione di un El Niño nei prossimi mesi, probabilmente uno molto forte. Se combinato con una tendenza a lungo termine di riscaldamento globale, un forte El Niño significherebbe che il 2015 è molto probabile che diventi l'anno più caldo mai registrato finora. Un El Niño è “caratterizzato da temperature oceaniche insolitamente alte nel Pacifico Equatoriale”, come spiega il NOAA. Questo contrasta con le temperature insolitamente basse nel Pacifico Equatoriale durante La Niña. Entrambi sono associati a meteo estremo in tutto il globo. Ma come mostra il grafico della NASA sopra, quelli de El Niño sono generalmente gli anni più caldi registrati, visto che il riscaldamento regionale si aggiunge alla sottostante tendenza del  riscaldamento globale. Gli anni de La Niña tendono ad essere al di sotto della linea di tendenza del riscaldamento globale.

Siccome nel 1998 c'è stato un “super El Niño” inusualmente forte, e siccome non abbiamo avuto un El Niño dal 2010, può sembrare che il riscaldamento globale abbia rallentato – se selezioniamo un anno di avvio relativamente recente. Ma di fatto diversi studi recenti hanno confermato che il riscaldamento planetario continua a ritmo sostenuto ovunque si guardi. Ricordiamo che nel 2010, con un El Niño moderato, è l'anno più caldo mai registrato finora. E il 2010 ha visto segnare il record sbalorditivo di temperature massime in ben 20 paesi, compresa “la temperatura più alta misurata in modo affidabile che l'Asia abbia mai registrato, i notevoli 53,5°C in Pakistan nel maggio 2010”. Il meteorologo dottor Jeff Masters ha detto che il 2010 è stato “l'anno più straordinario del pianeta per il meteo estremo da quando vengono registrati dati affidabili dell'alta atmosfera nei tardi anni 40”.

Dato che il “Tasso di riscaldamento del riscaldamento globale è di 400.000 bombe di Hiroshima al giorno”, il pianeta è mezzo miliardo di bombe di Hiroshima più caldo di quanto non fosse nel 2010. Quindi anche un El Niño moderato causerà temperature record e estremi meteo. Ma uno forte, per non parlare di un super El Niño, dovrebbe stracciare ogni record. La commissione ufficiale peruviana su El Niño, la scorsa settimana ha detto che si aspettano che un El Niño cominci per aprile. Il Perù traccia da vicino il fenomeno perché “El Nino minaccia di colpire l'industria della farina di pesce spaventando i banchi di acciughe di acqua fredda”. Per essere chiari, un El Niño non è una cosa sicura a questo punto. Alcuni previsori danno circa il 60% delle possibilità, ma uno studio recente da il 75% delle possibilità. Andrew Freedman di Mashable (ex di Climate Central) riporta che “alcuni scienziati pensano che questo evento possa rivaleggiare con il record dell'evento de  El Niño del 1997-1998”. Cita il professore di meteorologia Paul Roundy:

Roundy ha detto che le possibilità di un evento de El Niño insolitamente forte “sono molto più alte della media, è difficile dare una qualche probabilità di questo... ho suggerito circa un 80%”

“Le condizioni dell'Oceano Pacifico ora favorevoli ad un grande evento come lo erano nel 1997. Questa non è una garanzia importante che un grande evento si sviluppi, ma chiaramente aumenta la probabilità che un grande evento avvenga”, dice Roundy.

L'Oscillazione Meridionale de El Niño (El Niño Southern Oscillation - ENSO) non cambia la tendenza generale al riscaldamento, ma è una modulazione a breve termine; quello che la NASA definisce come il più grande contributo alla “variabilità dinamica naturale” del sistema climatico. El Niño e La Niña sono tipicamente definite come anomalie sostenute della temperatura di superficie del mare (positive o negative rispettivamente) maggiori di 0,5°C lungo l'Oceano Pacifico centrale tropicale. Potete leggere i fondamentali su ENSO qui. Un indicatore chiave de El Niño è il rapido aumento delle temperature di superficie dell'oceano nel Pacifico centrale e orientale – proprio ciò che il NOAA ha riportato lunedì:


Dalla fine di gennaio le anomalie di temperatura sono fortemente aumentate

Il meteorologo Michael Ventrice ha fatto un'analisi dettagliata alla fine di febbraio qui sul perché un tale riscaldamento è significativo. Per il drogati de El Niño, il Centro Nazionale per le Previsioni Ambientali (National Centers for Environmental Prediction - NCEP) del NOAA pubblica un rapporto settimanale su ENSO tutti i lunedì qui. E i super drogati possono andare alla pagina ENSO dell'Ufficio di Meteorologia del governo australiano (aggiornato ogni secondo giovedì), che mette in grafico un altro indicatore chiave de El Niño, l'Indice dell'Oscillazione Meridionale (Southern Oscillation Index - SOI). Per il SOI, “valori sostenuti negativi al di sotto di -8 possono indicare un evento El Niño”. L'ultimo valore SOI di 30 giorni (fino al 23 marzo) è di -12,6. La previsione media d'insieme del Sistema di Previsione Climatica (Climate Forecast System - CFS) del NCEP per un El Niño all'inizio dell'estate sta alla fine diventando molto forte: 


Quando El Niño si forma e poi raggiunge il picco è cruciale per sapere se sarà il 2014 o il 2015 (o entrambi!) l'anno più caldo mai registrato. Uno studio della NASA del 2010 ha scoperto che “la correlazione del periodo di 12 mesi della temperatura globale e l'indice de El Niño a 3,4 è massimo con la temperatura globale che ritarda l'indice de El Niño di 4 mesi”. Se avremo un El Niño, e sembra che sia in  tutto come quello del 1997-1998, allora il 2015 in particolare dovrebbe essere l'anno più caldo mai registrato finora. Restate sintonizzati.