Nota: questo post non nega l'esistenza del coronavirus né il fatto che abbia fatto delle vittime. Commenti che fanno uso del termine "negazionismo" saranno automaticamente cassati

Qui di seguito, un commento di Olga Milanese sulla questione del "Principio di Precauzione." Queste considerazioni sono importanti per tutto quello che ha a che vedere con i vari disastri che ci stanno arrivando addosso, dal coronavirus al cambiamento climatico. In effetti, sembrerebbe che stiamo facendo decisamente troppo poco per certe cose che potrebbero distruggerci tutti quanti (tipo il cambiamento climatico), e troppo per certe cose delle quali si poteva fare benissimo a meno (tipo, per esempio i "dispositivi anti-abbandono" nei sedili per bambini). Qui Olga Milanese fa correttamente notare che con il principio di precauzione si può esagerare e soprattutto che farlo diventare "principio di massima precauzione," come si è fatto recentemente per il coronavirus, è un aberrazione che porta a ogni sorta di esagerazioni e quindi rischia di fare più danni di quelli che si proponeva di prevenire.
Il PRINCIPIO DI MASSIMA PRECAUZIONE non è ciò che sembra!
Innanzitutto non esiste un principio di "massima" precauzione,
ma di precauzione... e basta!
La differenza è fondamentale.
Questo principio contempla la necessità di adottare misure di tutela e di prevenzione anche quando non sia assolutamente certo che un determinato fenomeno sia nocivo, ma sussista un dubbio SCIENTIFICAMENTE ATTENDIBILE che possa esserlo. Il che significa che legislatore e la P.A., nell' esercizio dei propri poteri discrezionali, debbono agire cautelativamente allorquando si è in presenza di un rischio potenziale. In questi casi, si parla di "discrezionalità tecnica", poiché le scelte vengono operate all'esito di una valutazione basata sulle cognizioni e sui mezzi forniti dalle varie scienze. Anche nella concezione comunitaria l'azione precauzionale è "giustificata solo quando vi sia stata l’identificazione degli effetti potenzialmente negativi (rischio) sulla base di dati scientifici, seri, oggettivi e disponibili, nonché di un ragionamento rigorosamente logico e, tuttavia, permanga un’ampia incertezza scientifica sulla “portata” del suddetto rischio".
È, quindi, vero che il principio di precauzione opera laddove manchi una sicurezza scientifica sul danno e allorquando il ritardo di interventi potrebbe comportare un aggravamento del potenziale danno, ma è altrettando vero che la sua affermazione NON può tradursi nella possibilità di dar ascolto e seguito ad ogni tipo di timore o paura, e ciò per molteplici motivi. In primis, proprio perché va considerato che le misure precauzionali NON vengono adottate, per loro natura, sul presupposto di certezze assolute, ma in ragione di ipotesi e probabilità (benché studiate). In secundis, per la non meno rilevante considerazione che le menzionate misure sono destinate a comportare un sacrificio certo, attuale o futuro, spesso elevato, di altri valori, diritti o principi.
Per ovviare a questo conflitto immanente si deve ricorrere ad un bilanciamento di interessi che si traduce nella necessità (id est obbligo) di PROPORZIONE tra il grado di probabilità e di gravità dei rischi ed il grado di incisività delle precauzioni che si intendono adottare sulle libertà o diritti antagonisti. Già questo dovrebbe far comprendere perché un piano precauzionale che contempli l'annullamento di una qualsisi attività (scuola, lavoro, salute nel senso ampio del termine, ecc.) in ragione di un pericolo non immediato e non fondato su una radicata CERTEZZA scientifica, è destinato a violare i presupposti applicativi della stessa precauzionalità.
Ma non è tutto! Il mancato rispetto della proporzione e del bilanciamento di interessi determina una lesione del principio di RAGIONEVOLEZZA, per il quale l'azione pubblica DEVE osservare dei canoni di RAZIONALITÀ OPERATIVA ed EVITARE DECISIONI ARBITRARIE ED IRRAZIONALI.
Tale ultimo principio è di primaria rilevanza nella gestione democratica di un Paese, poiché in esso confluiscono i valori di eguaglianza, imparzialità e buon andamento dell'attività amministrativa, tanto che la sua violazione configura il vizio di ECCESSO DI POTERE!
Volendo essere meno tecnici potremmo dire che un conto è stabilire la necessità di adottare una serie di precauzioni nel maneggiare un ordigno sconosciuto di cui, scientificamente, ignoriamo la potenza e la nocività, tutt'altro conto è decidere di non voler neanche provare a disinnescare l'ordigno o metterlo in sicurezza, scegliendo di paralizzare la vita di una intera comunità per evitare il rischio che qualcuno vi si possa, per avventura, avvicinare.
La prima condotta costiuisce la corretta applicazione del principio di precauzione, per come inteso dal nostro ordinamento e nel diritto dell'UE; la seconda è un'arbitraria distorsione di quel principio, originata da un solo maledetto insidioso aggettivo ("massima") buttato lì accanto alla parola precauzione, ad inizio pandemia, per legittimare la negazione del diritto all'istruzione, del diritto al lavoro, del diritto ad una giusta retribuzione, del diritto all'eguaglianza sociale, del diritto ad una sanità fatta di cure ed assistenza a 360°, in sintesi, del diritto alla tutela della dignità dell'uomo, in ogni ambito in cui si svolge la sua personalità.
Una sola parola, tirata fuori dal cassetto della politica, ha operato la "mutazione" di un principio sorto per garantire i cittadini in un pretesto per liberare gli amministratori dello Stato dall'onere di studiare soluzioni ponderate, ma soprattutto dal peso delle responsabilità di una qualsivoglia decisione o scelta.
Olga Milanese è avvocato civilista. Si occupa principalmente di aspetti legati alla tutela dei diritti in ambito imprenditoriale, familiare e in relazione alla responsabilità medica e professionale, come pure il tema della tutela dei diritti umani
il principio di precauzione vale più che altro su base personale e può essere tirato dove si vuole su base comunitaria. Questa avvocatessa mi sembra parli come Salvini: diritto al lavoro, al guadagno, a far girare soldi. Se poi qualche vecchio con qualcuno meno vecchio schiattano, è normale. In fondo sul lavoro muoiono 1000 persone tutti gli anni in Italia (bel diritto al lavoro), i vecchi sono comunque vicini alla morte, i bambini sono sempre morti, anche quando non c'erano le auto per farceli asfissiare dentro. Il petrolio per aumentare a dismisura i diritti individuali sta già cominciando a mancare e sono sicuro che meno ce ne sarà, meno saranno i diritti e molti di più i doveri. Intanto questa è la situazione in divenire: https://www.cbsnews.com/news/climate-change-heat-wave-wildfires-hurricanes-derecho/
RispondiEliminaCome al solito, speriamo che me la cavo.
https://thebarentsobserver.com/en/arctic/2020/07/record-heat-hits-longyearbyen
Elimina21,7° nell'artico europeo. Record di caldo nelle Svalbard. Che culo, dirà qualcuno, peccato che le case fatte sul permafrost siano diventate instabili.
>... l'azione pubblica DEVE osservare dei canoni di RAZIONALITÀ OPERATIVA ...
RispondiEliminaSe una azione è oppure non è razionalmente operativa, dipende dall'obiettivo della azione stessa ... è possibile individuare un obiettivo mirando al quale sia razionale applicare il Principio di Massima Precauzione?
Secondo me sì, e -sempre secondo me- questo obiettivo potrebbe essere la creazione di una situazione propedeutica/favorevole alla instaurazione di uno Stato autoritario.
Saluti.
GB
Niente commenti che menzionano la parola "negazionismo" e niente commenti razzisti.
RispondiEliminaQuesta riflessione sul principio di precauzione mi sembra interessante, ma nel contempo anche contraddittoria, nel senso che, ad un prodromo teorico sicuramente ben strutturato segue poi un quadro applicativo perlomeno opinabile a mio avviso. L'autrice, infatti, dopo avere ben rappresentato l'essenza perlopiù di tipo probabilistico della definizione e valutazione scientifica di un rischio, parla poi (tra le righe criticandole), di misure adottate nel caso del Coronavirus in assenza di CERTEZZE scientifiche. Ora, io vorrei per l'ennesima volta ricordare che, nel caso del Coronavirus, il rischio potenziale effettivo è stato ben valutato (in termini sempre probabilistici) da un comitato tecnico scientifico apposito, e se si è deciso di fare quello che si è fatto è stato solamente per tentare di arginare un'epidemia che, in caso contrario, avrebbe probabilmente portato a qualche milione di ammalati (molti dei quali con chissà quali conseguenze croniche), molte altre decine di migliaia di morti, e ad un sistema sanitario completamente in tilt. Per fortuna nessuno (saggiamente) tra i Paesi ricchi e popolati si è sognato di evitare una qualche forma di lockdown. Poi è ovvio che ogni scelta comporta sempre delle conseguenze, ma dalle crisi economiche in qualche modo ci si riprende, le vite invece non le restituisce più nessuno alle famiglie. Poi è ovvio che molti, che magari di epidemiologia ne capiscono poco, ci avranno visto un eccesso di potere, privazione della libertà, prove di dittatura e quant'altro, ma allora, a questo punto, che cosa si intende per libertà... Perchè se per qualcuno libertà significa poter fare sempre e comunque quello che si vuole anche contro le regole che una società civile DEVE in ogni caso darsi, allora siamo decisamente fuori strada...
RispondiEliminaCaro Fabio, quello che dici è sostanzialmente corretto ma, a mio parere, il punto che fa Olga Milanese è un altro. E' vero che all'inizio della pandemia eravamo in una situazione di incertezza totale per cui le azioni prese dal governo sembravano giustificate. E in infatti non sono state contestate, se non da qualche pazzoide occasionale.
EliminaD'altra parte, è anche vero che sono passati oltre sei mesi dall'inizio della pandemia e sarebbe tempo di una riflessione critica che -- purtroppo -- non è stata fatta. Soprattutto per la questione degli ipotetici "milioni di morti" che sarebbero arrivati dalla non-chiusura. Cosa che sta apparendo sempre di più un illusione nella mente di modellisti che vivevano in un loro mondo teorico che avevano scambiato per la realtà
A parte questo, il punto che fa Olga Milanese, anche forse non del tutto chiaro dal suo scritto, è che trasformare il "principio di precauzione" nel "principio di massima precauzione" ha esattamente l'effetto di rendere impossibile una revisione critica dei costi/benefici che sono il risultato delle politiche che sono state attuate e che si continuano ad attuare. Se uno parla di "principio di massima precauzione", allora ogni altra considerazione sparisce. Ma la prolungata chiusura dell'economia non è senza danni alla vita umana. Si sa che di povertà si muore: depressione, mancanza di cure mediche, alimentazione povera di nutrienti, a altro. Non è un caso unico quello del ristoratore fiorentino che si è tolto la vita l'altro giorno perché il lockdown l'aveva rovinato. Vedremo ben altro. Con il blocco dell'economia, abbiamo perso almeno il 12% del PIL italiano, il che vuol dire che, fra le tante cose, saremo in difficoltà a mantenere il livello di assistenza sanitaria che avevamo avuto fino ad oggi. Quante vittime questo porterà, non lo sappiamo, ma è proprio questo il punto. Se uno non vede altro che una cosa, non riuscirà mai a prendere una posizione che riduce il danno al minimo tenendo conto di tutti i fattoro.
in Svezia si sono pentiti di non aver avuta la massima precauzione. Forse anche Briatore, ma solo perchè sta soffrendo.
EliminaBuongiorno a lei prof.Bardi, la ringrazio per la risposta. In effetti il punto che lei ribadisce mi è abbastanza chiaro e lo considero del tutto condivisibile, di per sè, ma in ambito scientifico un tale ragionamento credo si debba sempre inserire nel contesto più ampio della valutazione costi-benefici. Ecco, io credo che il punto sia proprio questo, e nel caso del lockdown (peraltro sempre parziale, ricordiamolo) la scelta è partita proprio da questo tipo di valutazione scientifica consapevole (io ho parlato di qualche milione di ammalati e qualche decina di migliaia di morti in più, non di milioni di morti...). In quel momento si è ritenuto, secondo me correttamente, e lo si sarebbe potuto fare benissimo in base ad inferenze epidemiologiche anche senza i modelli predittivi, che i benefici (più o meno quelli che ho evidenziato nel commento) avrebbero certamente superato i costi, che comunque erano preventivati, su questo non ci piove, non servono infatti dei geni per capire quello che tutto ciò avrebbe comportato. Tuttavia, non sono nemmeno così convinto che tre mesi di chiusura di un'attività, per motivi imponderabili, comporti sempre un fallimento dell'attività stessa, a meno che non ci fossero già stati dei grossi problemi in precedenza, così come penso che se qualcuno presenta dei gravi problemi psicologici a causa delle restrizioni temporanee alle proprie abitudini, significa che quel qualcuno non stava bene con il suo mondo nemmeno prima. Ora però le cose, già da giugno, sono completamente cambiate e quindi devono cambiare anche le prospettive, almeno per il momento, basta guardarsi in giro, io sono appena tornato dalle consuete vacanze a Lignano Sabbiadoro e le posso dire che non ho mai visto tanta gente così con tutti i ristoranti strabordanti. Per cui attenzione anche alle solite e perpetue lamentele da parte di tutti, sia in tempi di Covid che no, peraltro i suicidi sul lavoro, purtroppo, ce ne sono sempre stati, secondo me anche a causa di una filosofia del lavoro completamente sbagliata che tende a minare l'equilibrio interno di molte persone. A volte mi viene da pensare che se tutto questo fosse successo nell'immediato dopoguerra, o comunque in un'epoca storica meno viziata di quella attuale, nessuno si sarebbe lamentato, anzi...
EliminaOra, anche del futuro purtroppo non v'è certezza, anche se io un'idea ce l'avrei, dobbiamo in ogni caso essere prudenti, attenti e bravi (parola grossa) a gestire la situazione in continuo divenire...
Grazie per il gradito spazio di discussione.
https://www.open.online/2020/08/27/covid-19-in-emilia-romagna-tracciamento-discoteche-intervista-raffaella-angelini/
EliminaPare che i giovani al di sotto dei 20 anni siano diventati come schegge impazzite. A questo punto viene da chiedersi se i loro genitori siano coscienti del rischio di essere contagiati dai figli e cosa possono fare per evitare il peggio, a parte bastonare il viziato irresponsabile mantenendo il dovuto distanziamento e indossando la mascherina
sono quasi tutti drogati, non hanno rispetto quindi della loro vita e di quella degli altri.Poi sono abbastanza grandi da potersi rivoltare alle punizioni corporali. Il legno può essere piegato solo quando è verde.
EliminaX mago: guarda che in Svezia non sono per niente pentiti. Ogni tanto, connetti la tastiera a qualche sorgente di dati attendibile
Eliminala differenza sta tutta nell'educazione civica. Se gli svedesi si appiccicassero in massa nelle movide e nei divertimenti vari come gli italiani, anche il loro governo avrebbe dovuto fare altre scelte. Basta vedere cosa sta succedendo in giro qui da noi per rendersene conto. Per fortuna ci sono anche tanti italiani, che le regole anti covid le rispettano, ma anche tanti che stanno a sentire i vari Salvini, che dovrebbero essere quelli del "legge ed ordine", ma che ora sono diventati quelli del "movida e crescita economica". Il Duce si starà rivoltando nella tomba.
Eliminacomunque in Svezia il divieto di assembramenti di massimo 50 persone l'hanno fatto e rispettato. Da noi appena hanno potuto, hanno ricominciato a fare baldorie e movide, infischiandosene il più possibile delle raccomandazioni. Ieri sono stato in un pubblico esercizio, che dovrebbe per legge fare l'asporto e me ne sono dovuto tornare a casa per cenare. Bell'Italia, sì. Per non fare un torto ai vari Salvini, era una sagra gestita da un circolo di quegl'altri. Di fronte al danao, destra e sinistra sono uguali.
Eliminaprof, ho controllato: solo il Fatto quotidiano è d'accordo con lei. Tutte le altre testate sono allineate col governo Conte.
EliminaMago, ma che fai? Cerchi la verità in Mammone? Non è lì che la trovi.
Eliminala verità terrena è sempre in Mammone.
EliminaPurtroppo non riesco a ritrovare gli articoli sulle variazioni delle regole in Svezia, comunque l'impressione di Mago è giustificata dalle contnue petizioni della "società scientifica" svedese al governo per una restrizione del lockdown (https://www.euroweeklynews.com/2020/04/01/scientists-have-warned-swedens-prim-minister-that-refusal-to-go-into-coronavirus-lockdown-may-lead-to-catastrophe/ ad esempio).
EliminaAd onore dell'abilità politica svedese loro hanno potuto modulare le restrizioni in base ai dati, la migliore descrizione che trovai fù di una risposta reattiva/proattiva: all'inizio applicarono solo vincoli di distanziamento, quando la derivata parziale della curva dei contagi superò un determinato valore inasprirono le regole, quando la derivata si avvicinò a 0 ritornarono ad alleggerire, ora attendono una derivata fortemete negativa per un nuovo round di alleggerimento.
Mago, non si possono servire Dio e Mammone allo stesso tempo. E i quotidiani italiani sono gestiti da Mammone. Facci caso: compra "La Repubblica" e annusala. Sa di zolfo.
Eliminaecco da dove veniva l'odore di zolfo, che sentivo passando vicino all'edicola. Domani cercherò di annusarla senza espormi troppo, sennò ci prendono per matti. Comunque l'odore di mammona è l'eterno fetore di fogna. Lo zolfo in fondo non ha un cattivo odore, povero zolfino mio.
EliminaIl bel modello Veneto, del cerca e sopprimi l'epidemia non è applicabile a tutta Italia:
Elimina1-I tamponi agli italiani sono troppo pochi: servono almeno 2 o 3 tamponi per essere sicuri della negatività della persona.
2-Gli immgrati clandestini, sottraggono tamponi agli italiani e quindi alla capacità di stanare italiani asintomatici o para-asintomatici
https://www.ilmessaggero.it/italia/
covid_crisanti_piano_tamponi_governo_quanto_costa_ultime_notizie-5432836.html
60milioni / 300mila = 200gg = 6 mesi e 20gg per tamponare tutta la popolazione italiana: iniziando oggi 30/8/2020 si finirebbe 18/3/2021, decisamente troppo tardi per l'intervallo Autunno-Inverno dato che la primavera inizia il 20/Marzo
Tamponando invece 2 volte ogni italiano s'avrebbe 120milioni / 300mila = 400gg > 365gg servirebbe 1 anno e 35gg ossia iniziando oggi 30/8/2020 si finirebbe 4/10/2021, decisamente troppo tardi per l'intervallo Autunno-Inverno dato che la primavera inizia il 20/Marzo.
Per carità, è meglio fare il massimo possibile che non far niente ma... per farla corta e breve, stiamo andando verso un semestre (Autunno-Inverno) in cui il distanziamento sociale sarà molto meno applicabile, di quanto è stato applicato in Estate.
Il delta_Infetti(i) non può che crescere, anche per la palese insufficienza a tamponare e rincorrere l'epidemia per sopprimerla.
https://ibb.co/NLcWgPx
Sempre meglio ragionare con la propria testa, piuttosto che bersi acriticamente le balle spacciate dai Mass Media!.
E nemmeno passano commenti che insultano gli autori del post
RispondiElimina@Ugo Baldi
RispondiEliminaAzz, ne devono essere volati di commentoni! La vedo per la prima volta inserire limiti così chiari alla discussione.
Capisco la posizione dell'articolista ma porto un esempio non lontano da quanto già avvenuto, durante le manutenzioni agli aeroporti "storici" capita di trovare grandi bombe inesplose risalenti al conflitto mondiale, pratica comune è fermare totalmente l'aeroporto e, se possibile, far brillare in loco l'ordigno attutendo e canalizzando l'esplosione. Nel caso dell'aeroporto il danno economico di un paio di giorni di chiusura sembra sproporzionato rispeto alle potenzialità dell'ordigno con il quale lo scalo ha convissuto per molti decenni, si potrebbe tranquillamente spostare il problema in un luogo adeguato in poche ore (peraltro operazione comune nel caso di inesplosi in zona abitata)! Quì si intuisce la logica del risk managment per situazioni "esplosive", l'ideale è individuare la soluzione con il minor numero di vittime potenziali lasiando il danno economico come fattore marginale (peraltro un paio di buone cause e il danno delle cause civili supererebbe ogni risparmio).
Nel caso COVIR era nota la virulenza ma non la letalità quindi si è optato per il contenimento coatto, le indicazioni del CTS vertevano però sui focolai e non sull'intero paese. La motivazione di una simile anomalia potrebbe essere ricercata nel "group thinking" istituzionale, i governanti presi alla sprovvista hanno semplicemente copiato ciò che gli altri facevano..... senza modulare o valutare. Caso anomalo sono infatti gli svedesi con il loro "lockdown light" (https://www.linkiesta.it/2020/04/svezia-lockdown-sjoberg/ ), purtroppo la stessa cosa è difficilmente applicabile ovunque data la tendenza dei popoli scandinavi a rispettare le indicazioni.
Se poi volessimo andare nel complottismo il blocco dell'attività economica gioca a fagiolo, lo "stato di emergenza generale" permette di ricostruire tutta una serie di catene di fornitura e interdipendenze economiche, passo necessario alla Guerra Fredda 2.0 (https://realprospettive.blogspot.com/2020/02/la-guerra-fredda-20-quello-che-vedo.html): la necessità vitale dell'occidente è disaccoppiare le proprie economie dal Patto di Shangai, in particolare dalle catene di fornitura di manifattura cinese e prodotti energetici russi. La scala di un operazione simile è evidentemente enorme e farla "in corsa" decisamente improbabile, come in tutti questi casi i decisori avranno messo in conto qualche milione di morti e danni economici della scala di una guerra mondiale ovviamente.
Aggiunta questa prospettiva la bilancia del rischio cambia,la domanda è quanto è danno e per chi! Si saranno fatti domande simili durante la WW2?
Chi applica il principio di massima precauzione al "caso covid-19", perché da almeno un secolo non fa lo stesso chiudendo lo stabilimento chimico a meno di due km da dove abito, né con la discarica consortile a 700 mt, esaurita dopo avervi depositato (nel solito regime di "emergenza") qualsiasi tipo di rifiuto non controllato in seguito all'alluvione del '94? In "emergenza" quella discarica è stata sopraelevata in deroga al progetto pattuito di una quota che se non ricordo male è di ben otto metri, e a seguire è stata letteralmente rivestita di costosissimi pannelli fotovoltaici (per evitare che a qualcuno possa venire in mente di fare scavi e controllare cosa è stato interrato, nella confusione di quei mesi?).
RispondiEliminaI numerosi morti per tumore o per intossicazioni protratte, evidentemente, sono meno utili alle dirigenze di quelli oggi attribuiti a covid-19, per cui li si considera irrilevanti nella valutazione del rischio.
E' dalla notte dei tempi che viviamo in un letamaio etico e morale, e non m'illudo certo che sia un fenomeno solo italiano.
https://crashoil.blogspot.com/2020/08/por-que-no-hace-falta-preguntar-cuando.html?m=1
RispondiEliminapare che anche Turiel pensi al PO nel Nov 2018. Se ha ragione, la massima precauzione sarebbe abbandonare il BAU prima che ci arrivi addosso qualcosa di peggio del covid o della crisi economica. Il guaio è che per farlo bisognerebbe almeno sapere cos'è la minima precauzione.
Ringrazio il Prof. per aver pubblicato le considerazioni di Olga Milanese. Mi trovo completamente d'accordo.
RispondiEliminaNon so se sia stato gia' osservato ma nel caso italiano, se e' vero che i rischi sono stati debitamente considerati e analizzati (mediante modelli che hanno fallito catastroficamente come peraltro ha gia' fatto notare Ugo Bardi), non vedo evidenze di una adeguata analisi dei supposti benefici del lockdown e di altre folli iniziative del governo.
Si dice che adesso la pandemia starebbe su bassi livelli in virtu' del sacrificio fatto ma non mi risulta che esista nessuna relazione causale provata (magari mi sbaglio)
Io vivo in un paese dell'ex URSS da parecchio e anche qui c'e stato il lockdown, anzi due.
Uno di due settimane in Aprile quando di fatto il virus era presente solo sporadicamente nel paese.
Il secondo di 3 settimane, quando il virus ormai era diffuso in modo esteso.
Va detto che lockdown consisteva solamente in ristoranti e negozi non alimentari chiusi.
Nessun divieto, nessuna limitazione, spostamenti in treno, autobus, voli nazionali, tutto funzionante come sempre.
Le strade sono sempre state piene di gente, le spiagge sul Caspio pure.
Eppure il numero dei contagi e' cresciuto dopo il primo lockdown ed e' calato dopo il secondo.
Magari doveva semplicemente andare cosi'.
La gente continua ad abbracciarsi e stringere calorosamente le mani ogni volta che ci si saluta (qui e' una tradizione molto forte)
I taxi abusivi qui sono la norma, qualunque cosa con ruote e' un taxi, per andare in qualsiasi posto basta fermare una macchina, pagare circa un'euro e vai, autista senza mascherina in un'auto sulla quale e' salita mezza citta' ovviamente non igenizzata.
Peraltro gli impatti del Covid qui sembrano piuttosto irrilevanti.
Con con l'aiuto di un collega ho verificato le statistiche ufficiali dei decessi nei primi sei mesi del 2020 e confrontate con lo stesso periodo 2019 e i numeri del 2020 sono leggermente inferiori.
Non pretendo di dimostrare nulla ma dal mio punto di osservazione, il falso lockdown che e' stato fatto qui ha funzionato molto meglio del lockdown cieco e irragionevole applicato in italia (e qui la sanita' pubblica fa *veramente* acqua)
Stando alle fonti ufficiali in Bielorussia, dove non e' stato applicato nessun lockdown e nessuna limitazione, il Covid non ha praticamente avuto nessun impatto.
Io non sono assolutamente convinto che il lockdown sia uno strumento efficace.
Non mi sembra che ci siano sufficienti evidenze.
Quindi, va bene valutare calcolare, modellizzare i rischi ma poi? per mitigare i rischi facciamo un lockdown a caso distruggendo interi settori dell'economia, aziende e posti di lavoro, gettando nella miseria e nell'incertezza decine o centinaia di migliaia di famiglie, facendo un danno incalcolabile alle generazioni attuali e future che dovranno ripagare tutto questo, solo perche' sembrava una buona idea?
saluti a tutti
Paolo
il covid, come anche molti altri virus, fa danni agli organi anche negli asintomatici. I sintomatici sono quelli che hanno sintomi rilevabili nell'apparato respiratorio. Così in capo a qualche anno, uno si ritrova con una miocardite o un'epatite, che gli rovina il resto della vita o peggio. Mi sembra che prendere alla leggera quest'epidemia, non sia molto in accordo col tema di questo post. Comunque ti consiglio di leggere il post di Turiel, che ho segnalato sopra. Forse servirà a qualcosa, non si sà mai.
EliminaMago, fammi 'sto piacere, ogni tanto collega la tastiera al mondo reale. Non sei un medico, non venirci a raccontare di medicina che non è la tua cosa. E neanche Turiel è un medico e comunque -- saggiamente -- non parla di medicina nel post che citi.
Eliminaprof, lei è molto più intelligente di me, ma penso che non gli facessero fare due riassunti al giorno alle elementari. Comunque mia figlia è medico e mi tiene aggiornato. Se non avessi avuto lei, non so come sarebbe andata a finire con quest'infezione alla gamba, della quale sto guarendo. Con queste malattie succede anche kaput. Purtroppo vedo che quel "forse" era giustificato. Io ho deciso di fare come lei, perchè dire le cose chiaramente serve a ben poco, se il tema è scottante. Meglio non prendere le persone di petto. Non si sa mai come reagiscono. Il più delle volte diventano negazionisti, purtroppo qualche volta violenti. L'altro giorno ho dato spago ad un troll e mi sono ritrovato con una caterva di offese. Mi sono detto che cercar di far del bene a certa gente, equivale ad andare a cercarsele. Ma che vuole, anche Gesù alla fine cominciò a cantargliele chiare ai farisei nell'estremo tentativo di scuoterli dalla loro ipocrisia. Si sa tutti com'è andata a finire, ma lo sapeva anche Lui come va a finire quando sei solo contro tanti. Io per fortuna non ho da salvare nessuno e posso lasciare tutti dire ciò che vogliono, basta rimanere nei limiti del lecito, sennò si chiude e amici (si fa per dire) come prima.
Elimina@Mago
EliminaTua figlia ha ragione se, e solo se, il virus innesca una reazione microembolica. In quel caso si creano dei mini infarti diffusi in tutti i tessuti che possono causare danni prima che il corpo resca ad aggirare il problema (decoagulare, circoli collaterali o simili), le cicatrici sono ovviamente permanenti ma questo non è detto che abbia effetti irreversibili.
@Paolo
Dipende da quale paese è il tuo riferimento, i russi che sono stati a Bergamo hanno riportato dati abbastanza interessanti da convincere il governo della Russia, non noto per gli allarmismi, ad un lockdown esteso, se le voci sono vere limitato però ai grandi centri urbani. Un governo efficace valuta in primis proprio la questione di densitò di popolazione e vettori di diffusione, in base alla concentrazione massima di individui per carrozza i mezzi pubblici non è detto siano a rischio. Si apre poi la questione di quanto il governo a cui ti riferisci habbia valutato il danno economico da lockdown contro il danno economico da impegno sanitario e eventuali morti in eccesso: una patologia che colpisce prevalentemente gli anziani in assenza di una sovraspesa per sanità potrebbe essere vista come un toccasana per le casse staali.....
Mago, ma ti riferisci a me? per tua informazione, alle elementari prendevo sempre 10 nei riassunti!
RispondiEliminaMi sembra che tu invece non abbia capito nulla cosa ho scritto e hai risposto in modo casuale (magari qualche riassunto in piu' da piccolo ti avrebbe fatto bene).
Per il resto, non ho capito se intendevi darmi del troll o insinuare che sono uno che capisce poco o cosa, ti assicuro al contrario che sono una persona pacifica, ragionevole e piuttosto intelligente solo che provo una istintiva repulsione per le persone che si sentono superiori e vorrebbero rieducare il prossimo (che ovviamente considerano inferiore e incapace).
Magari qualche volta ricordati che la superbia e' sempre uno dei sette vizi capitali.
Comunque, anche io ho un cuggino dottore, anzi, tutti abbiamo un cuggino dottore! quindi non ti vantare troppo ;-)
Saluti e stai sereno.
Paolo
meno male che prendevi 10. Sono contento per te. Io sono contento di fregarmene di tutti, tanto è tempo perso, non perchè non voglia essere empatico col prossimo, ma perchè ho visto l'impossibilità di comunicare qualcosa di positivo. Sai cosa disse Gesù a San Francesco che alla fine della sua breve vita e dopo pochi anni dalla fondazione dell'ordine aveva visto i suoi frati dirottare dai suoi insegnamenti? Te lo dico io. Gli disse: "Fregatene". Prendersela per gli altri non conviene. Quindi ognuno per sè e Dio per tutti. Ti auguro ogni bene e guarda di non andare troppo spesso dal tuo cugino. Stammi bene. Addio.
Eliminahttps://peakoil.com/consumption/the-false-hope-of-peak-oil-demand
RispondiEliminala falsa speranza del picco della domanda del petrolio. Per il paradosso di Jevons l'umanità ha sempre consumato tutte le risorse a disposizione come le locuste e ha sempre infiocchettato di illusioni cornucopiane il suo agire. Ma quanti lo capiscono?
Il proprietario del negozio di abbigliamento davanti a casa mia, prima del covid, partiva tutti i mesi con l'aereo , lui con la famiglia, per visitare il mondo e non vede l'ora di ricominciare. Si vede che ha messo da parte mln di euro e non sa come goderseli. Lui è ovviamente un esempio di locusta. Non sa che i suoi soldi diventeranno paglia col progredire della depletion. Inutile e controproducente dirgli queste cose, ma anche a quasi tutti, compreso molti che si vorrebbero informare tramite internet e non da Mammone, come detto sopra dal prof.
Il principio di precauzione è stabilmente disatteso in Veneto. Conta solo la corsa ai 'schei'.
RispondiEliminaLa regione è prima per consumo di suolo e forse ultima per consapevolezza dell'impatto umano sui cambiamenti climatici. Dopo la tempesta Vaia che ha abbattuto milioni di alberi in Cadore, il tornado violentissimo di qualche anno fa sulla Riviera del Brenta, la marea storica a Venezia lo scorso inverno coi motoscafi incastrati nelle calli, Verona in ginocchio l'altro giorno e oggi altri fenomeni estremi che ormai sono la normalità, ebbene nessun commento o accenno nei mezzi di informazione all'effetto serra, appunto ai cc, alle nostre responsabilità. Solo fatalità e inclemenza del tempo, unità di crisi e stato di calamità col "presidente della regione in costante contatto per una pronta ripresa". E così bruciamo petrolio per riparare i danni, produrre come e più di prima e preparare le condizioni perché i prossimi disastri siano più disastrosi.
Non è possibile che non ci sia qualche giornalista che anche solo per sbaglio provi a accennare alla mole poderosa di studi sul clima, che provi a instillare il dubbio che qualche zampino sulla natura ce lo mettiamo, poi vai a vedere chi controlla i giornali locali e sono gruppi industriali o immobiliari che magari non hanno voglia di mettere in discussione il bau.
https://www.vicenzatoday.it/attualita/vento-forte-grandine-arzignano-29-08-2020.html
https://www.google.com/amp/s/www.ilgazzettino.it/AMP/nordest/grandine_belluno_maltempo_tromba_d_aria-5431239.html
https://ibb.co/KL96gJz
RispondiEliminaprof, la riconosce "la sua curva di Seneca" nel grafico blu, denominato "Distanza dal CAP"?!
Mesi fà OpenOffice avevo definito la curva
(Totale Contagiati(i) - Plateu di Sigmoide) dal 23/5/20-14/6/20
la serie storica esprimeva un trend lineare, la cui retta ai minimi quadrati calcolata da OpenOffice era
Covid_faseII(t)=-12953+337.47*t
c'ho poi aggiunto un CAP del +5% per sicurezza fissando uno STOP,
poi per praticità mi sono creato anche un altro parametro graficamente più immediato:
CAP - Infetti(i) = Covid_faseII(t)+5% - Infetti(i)
E' spuntata fuori la sua "curva di Seneca" nel grafo "Distanza dal CAP" che ieri 29/8/20 ha fatto un "Bum Supersonico"
Previsione DELTA Contagi al 29/8/2020
Plateu di Sigmoide=+215113
Covid_faseII(t)=-12953+337.47*t
Covid_faseII(180)=47791
CAP=47791*1.05+215113=265293
29/8/2020 infetti totali 266853 > 265293=CAP+5% ha una SOTTOSTIMA del -0.5%
La distanza alla quota di sfondamento del CAP è collassata in poco tempo!
Il saldo netto in termini d'infetti assoluti è negativo -1560 infetti assoluti.
E' dal 27/7/2020 che è iniziato un potente trend non lineare, ora ci stiamo allontanando dal CAP a giudicare dal trend delal curva di Seneca, con velocità supersonica :-)
Dovresti spiegare cos'è il CAP
EliminaIl CAP è la retta di regressione ai minimi quadrati, calcolata da OpenOffice, sulla serie dati definita come:
Elimina[Totale Contagiati(i) - Plateu di Sigmoide] dal 23/5/20 al 14/6/20, in funzione di t, il cui output è il delta_contagi che io ho provveduto a maggiorare del 5%
Covid_faseII(t)=Sf(x)=-12953+337.47*t
CAP=Covid_faseII(t)+5%=1.05*(-12953+337.47*t)
per t >= 82
Chip, ma sei sicuro di sentirti bene? Ti sei provato la febbre, oggi? Te la provano gratis al supermercato, semmai.
Eliminacap, codice avviamento postale e se lo dice uno che ha lavorato 40 anni in Poste Italiane.....
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