lunedì 11 gennaio 2016

Quale futuro per l'Antropocene? Un'interpretazione biofisica.

Traduzione di MR

Nota: questa è la traduzione di un testo piuttosto pesantino che si trova per ora su "ArXiv" in attesa di essere sottoposto a una rivista scientifica, cosa che mi ripropongo di fare appena possibile. Nel frattempo, Max Rupalti si è messo a tradurlo in Italiano e il risultato lo trovate qui sotto. Come dicevo, è una cosetta un po' accademichetta/pesantuccia, però, se avete voglia di leggerlo, aspetto i vostri commenti prima di mandarlo alla rivista. (UB)

Di Ugo Bardi
ArXiv 2015

Dipartimento di Scienze della Terra, Università di Firenze.
Polo Scientifico di Sesto Fiorentino, 50019 Sesto F. (Fi)
ugo.bardi@unifi.it

Abstract. L'Antropocene è una suddivisione temporale proposta per la storia della Terra correlata alla forte perturbazione umana dell'ecosistema. Gran parte del dibattito si sta svolgendo su quale debba essere considerata la data come l'inizio dell'Antropocene, ma molto meno su come possa evolvere nel futuro e quali siano i suoi limiti finali. Qui si sostiene che il fenomeno che attualmente definisce l'Antropocene declinerà e poi scomparirà rapidamente in tempi dell'ordine di un secolo, in conseguenza della dispersione irreversibile dei potenziali termodinamici associati al carbonio fossile. Tuttavia, è possibile che in futuro il sistema economico umano possa catalizzare la dissipazione di energia solare in forme diverse dalla fotosintesi, per esempio usando dispositivi fotovoltaici a stato solido. In questo caso, una forte influenza umana sull'ecosistema potrebbe persistere per tempi molto più lunghi, ma in forme molto diverse da quelle attuali.

sabato 9 gennaio 2016

Quando la Terra si trova alla sua capacità massima

Da “Lariat”. Traduzione di MR (via Population Matters) 

Di Jonathan Anson


La Terra sta attraversando una pletora di problemi. La maggior parte di essi sono collegati all'eccessiva crescita della popolazione della razza umana. (Illustrazione di Anibal Santos)

Il cambiamento climatico continua a rimanere un problema controverso e spinoso. Il conflitto ha raggiunto un nuovo vertice coi governi del mondo che vedono sempre più necessario contrattaccarlo. Le Nazioni Unite considerano che il cambiamento climatico sia un enorme minaccia ed ha fornito ampi rapporti sul problema. Sperano di affrontare la causa che sta dietro al cambiamento climatico, cioè l'uso di combustibili fossili, lo spreco di energia e l'eccessivo consumo. Un altro fattore riceve ancora poca considerazione dai mezzi di informazione ed è tuttavia collegato con tutto questo: la crescita della popolazione.

Niente più bambini, per favore

Da “The Guardian”. Traduzione di MR (via Popolation Matters)

Di Abby O'Reilly

Gli esseri umani si stanno riproducendo con persistente determinazione e questo mi fa venire il mal di testa. La Terra non starebbe meglio senza di noi?

Il sesso al solo scopo di procreare mi da il mal di testa. Ci sono quelli che scelgono attivamente di riprodursi, procreando con persistente determinazione. Copuliamo e procreiamo in continuazione, certi della consapevolezza che l'ambiente non è un nostro problema. Per la maggioranza, questa non è nemmeno una considerazione. Abbiamo una necessità di procreare e le donne sono fatte per essere madri, giusto?

venerdì 8 gennaio 2016

E' chiaro che è il sole, non l'uomo, a causare il riscaldamento globale (o forse no.......?)

La follia nucleare di Gates: l'innovazione di cui abbiamo veramente bisogno è la rapida implementazione delle rinnovabili

Da “Counterpunch”. Traduzione di MR


di Linda Pentz Gunter

La prima domanda che mi è venuta in mente leggendo dell'ultima avventura di investimento di Bill Gates è stata: “si tratta di una copertura per dirottare più soldi verso l'energia nucleare?” Gates ha rivelato la sua Coalizione Energetica Innovativa (Breakthrough Energy Coalition) all'inizio dei colloqui sul clima della COP 21 a Parigi con molte fanfare ma pochi dettagli, compresa la dimensione dell'impegno finanziario. I miei sospetti sono stati innescati non solo dall'impegno pubblico già esistente di Gates verso la ricerca sull'energia nucleare, ma dal nome scelto per questo gruppo di 28 fra le persone più ricche del mondo (principalmente uomini). L'Istituto di Innovazione (Breakthrough Institute), dopotutto, è il nome del gruppo nuclearista pseudo-verde i cui membri hanno promosso e interpretato un film di propaganda sull'energia nucleare nel 2013, "La Promessa di Pandora". Ma finora l'Istituto di Innovazione si mantiene ad un profilo basso nella Coalizione Energetica Innovativa, anche se, sospetto, non troppo a lungo.

mercoledì 6 gennaio 2016

Ugo Bardi, il Kitegen, e la Culona Inchiavabile



La storia dell'insulto che Silvio Berlusconi avrebbe rivolto ad Angela Merkel era falsa, ma è un buon esempio di una situazione ormai fuori controllo. Le tecniche di infangamento personale sono così diffuse che possono essere utilizzate contro chiunque. E non si sa nemmeno come ci si potrebbe difendere. 


Ultimamente, è partita una curiosa leggenda urbana che vuole che il modesto sottoscritto, Ugo Bardi, avrebbe dichiarato che il Kitegen (una tecnologia eolica sperimentale) abbia un EROEI (ovvero una resa energetica) di "1500", cosa che la renderebbe almeno un ordine di grandezza più efficiente di qualsiasi tecnologia energetica nota oggi. 

Non è vero niente (*) ma questa faccenda è interessante come illustrazione della degenerazione del dibattito su qualsiasi argomento. Come effetto della progressiva "monetarizzazione" di tutti i settori della società, ne consegue che qualsiasi opinione viene considerata come dovuta al fatto che quello che la esprime ci guadagna qualcosa. Il caso di Ugo Bardi in rapporto al Kitegen è particolarmente esemplare. Ve lo riassumo in questi termini:

1. Ugo Bardi ha dichiarato che il Kitegen ha una resa energetica molto alta.
2. Ne consegue che Ugo Bardi ha degli interessi economici nel Kitegen
3. Ne consegue che ogni qual volta Ugo Bardi parla male di qualcosa (p. es. scie chimiche, fusione fredda, o roba del genere) lo fa per salvaguardare i suoi interessi personali

Stupendo sillogismo aristotelico, vero? Un trionfo di logica! Eppure, se cercate questa faccenda sul Web, la trovate espressa in questi termini. Come minimo, però, questo vuol dire che sul web cessa di esistere la possibilità di ogni dibattito su base razionale. 

Ma c'è di più e di peggio. Lo potrei chiamare l' "effetto Merkel" (per non usare un altro termine, più colorito) come risultato della famosa faccenda dell'insulto che Berlusconi avrebbe lanciato contro Angela Merkel, cosa che si è poi rivelata totalmente falsa - ma tutti o quasi tutti ci hanno creduto. Viviamo in un epoca in cui qualsiasi fesseria può andare virale, indipendentemente dal fatto che sia vera oppure no. E chi viene danneggiato dalla fesseria in questione ha ben poche possibilità di difendersi. 

Nel caso di Ugo Bardi che avrebbe sostenuto che il Kitegen ha un valore improbabilmente alto dell'EROEI, non è difficile smentire la faccenda. Ma immaginatevi quante possibilità esistono per far partire la macchina del fango, anche a livello artigianale, contro persone che non sono leader nazionali. 

Vi è capitato di ricevere un messaggio dalla casella postale di qualcuno che conoscete bene e che vi chiede dei soldi perché si trova bloccato all'aeroporto di Londra o qualcosa del genere? A me si, più di una volta. Apparentemente, impadronirsi dell'indirizzo di posta di qualcuno, come pure dei suoi contatti, non è cosa tanto difficile. Ora immaginatevi che qualcuno si impadronisca del vostro indirizzo e spedisca a tutti i vostri contatti un messaggio in cui dichiarate - per esempio - la vostra simpatia per l'ISIS, oppure che siete alla ricerca di materiale pedo-pornografico, oppure che cercate il numero di cellulare dell'assessore all'urbanistica per "sistemare" una certa faccenda di sopraelevazione a casa vostra. Come vi difendete? Molto difficilmente, soprattutto se chi ha combinato l'imbroglio è abbastanza intelligente da generare delle accuse plausibili, tipo, appunto, quella che Berlusconi avrebbe dichiarato che Angela Merkel è una "culona inchiavabile." Era un'espressione che molti hanno trovato plausibile, dato il carattere del personaggio. Ma che fosse plausibile non vuol dire che fosse vera. 

Quante cose plausibili - ma false - si possono dire contro di voi? Pensateci un attimo e vi verrà di che rabbrividire. E la macchina del fango opera a tutti i livelli; ricordatevi, per esempio, della faccenda delle "armi di distruzione di massa" in Iraq oppure dell'ultimo caso in ordine di tempo di manipolazione mediatica di un caso giudiziario

Come si può, ormai, credere in qualcosa che i media ci raccontano? Come si può credere in qualsiasi cosa si legga sul Web? In queste condizioni, non si può nemmeno dare tutti i torti a quelli che rifiutano di credere che il cambiamento climatico sia una cosa reale o a quei poveracci che sfogano la loro rabbia e la loro frustrazione sostenendo teorie bislacche come quelle delle scie chimiche. Tutto il nostro sistema di comunicazione è ormai fuori controllo: una serie di bugie e di contro-bugie; una specie di labirinto di specchi dove da qualunque parte ti giri trovi una immagine deformata di te stesso che urla "sono io quello vero!"  

E allora cosa possiamo fare? Eh.... buona domanda. Qualcuno ha qualche idea? 



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(*) Tutto il rumore di questa faccenda si basa su una tabella che si trova in un documento della Kitegen Research dove, apparentemente, c'è questo numero e un riferimento a un mio vecchio post. Ora, siccome la faccenda mi ha abbastanza stressato, mi rifiuto di andare a esaminare questo documento nei dettagli. Mi limito a dire che a) di quel documento non so niente, b) quel valore dell'EROEI di 1500 non c'è nel mio lavoro citato c) mi sembra un valore decisamente eccessivo per qualsiasi cosa che esista nel mondo reale, ma non è cosa che riguardi me. Vi posso dire inoltre che non ho nessun rapporto professionale con la Kitegen research né termini di consulenze, né di quote o altri tipi di partecipazione. Mi sono occupato di eolico di alta quota nel passato; mi sembra tuttora un'idea interessante ma, via via che ho approfondito l'argomento, mi sono reso conto che si parla di una tecnologia molto difficile da mettere in pratica. 

I fisici confermano l'irreversibilità termodinamica in un sistema quantico



Da “Phys.org”. Traduzione di MR (via Emilio Martines)

Di Lisa Zyga


Nell'esperimento, un campione di cloroformio liquido (CHCl3) viene posto al centro di un magnete superconduttore dentro ad un magnetometro a risonanza nucleare magnetica (NMR). Vengono applicati impulsi magnetici avanti e indietro al campione, che porta rotazioni del carbonio nucleare fuori equilibrio e produce un'entropia irreversibile. Immagine: Batalhão, et al. ©2015 American Physical Society

Per la prima volta, i fisici hanno svolto un esperimento che conferma che i processi termodinamici sono irreversibili in un sistema quantico – il che significa che, anche a livello quantico, non puoi far ritornare intero un uovo rotto. I risultati hanno implicazioni per la comprensione della termodinamica nei sistemi quantici e, a loro volta, nella progettazione di computer quantici ed altre tecnologie informatiche quantiche. I fisici, Tiago Batalhão dell'Università Federale del ABC del Brasile ed i suoi coautori, hanno pubblicato il loro articolo sulla dimostrazione sperimentale della irreversibilità termodinamica quantica in un numero recente della Physical Review Letters.