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sabato 14 ottobre 2023

I dati sull’estate 2023 confermano l’aumento preoccupante del riscaldamento globale





Dal "Fatto Quotidiano" del 20 Settembre 2023


L’estate meteorologica è terminata il 1° settembre e adesso possiamo fare un po’ di conti su come è andata in termini di clima. Sono da poco disponibili i dati per le temperature a 2 metri di altezza dal NOAA e dal gruppo indipendente “Berkeley Earth”. Sono arrivati anche i dati dell’università dell’Alabama (UAH) per misure della bassa troposfera.

I risultati per i tre set di misure sono molto simili: fino a inizio giugno le temperature del 2023 sono state alte, ma non le più alte misurate. Invece, da giugno ad agosto sono schizzate in su battendo tutti i record. Per avere una valutazione di tutto l’anno dovremo aspettare un po’, ma le estrapolazioni del NOAA danno il 93% di probabilità che il 2023 sarà il più caldo in assoluto mai misurato.




Ora lo dicono i dati: l’estate 2023 è la più calda della storia a livello globale: “Effetto dell’attività dell’uomo e della combustione. L’Onu: “Il collasso climatico è iniziato”

Ovviamente, sarebbe sciocco tirare conclusioni soltanto da questa estate, ma i dati che abbiamo sono importanti perché confermano la tendenza all’aumento progressivo delle temperature della Terra. Questo non vuol dire che ogni luogo del pianeta si stia riscaldando nello stesso modo. Infatti, per quanto riguarda l’Italia, secondo gli ultimi dati forniti dal CNR, finora il 2023 non è stato così caldo come il 2022. Questa è probabilmente la ragione per cui c’è chi ha reagito con un certo scetticismo alle notizie di questa estate sulla base di ragionamenti tipo “a Voghera faceva freschino i primi di agosto”. Ma non è che in Italia ne siamo usciti senza danni: i dati sono ancora parziali ma parlano di qualche migliaio di decessi addizionali correlati alle ondate di calore specialmente al Sud e fra le persone anziane. Non sono così tanti come nel 2022 quando ne abbiamo avuti 18.000, ma non sono nemmeno un numero trascurabile.

Così, comunque la vogliamo vedere, la situazione è preoccupante. Ovunque nel mondo ci sono segni di una grave crisi climatica in atto e non è solo una questione di temperature. Vediamo fusione dei ghiacci, ondate di calore, incendi, alluvioni e cose del genere. I dati dell’Artico sono particolarmente preoccupanti. Per farvi un’idea di quanto sia grave la situazione da quelle parti potete dare un’occhiata al blog “Arctic-News” di Sam Carana. In più, per l’anno prossimo ci aspettano ondate di calore globali ancora più intense con l’arrivo del ciclo di correnti marine chiamato El Niño nell’Oceano Pacifico.

Ce la possiamo ancora fare a invertire la tendenza? In linea di principio sì, se ci mettiamo tutti d’accordo e accettiamo di fare qualche sacrificio per ridurre le emissioni e prenderci cura dell’ecosistema che ci fa vivere. Ma per fare dei sacrifici bisogna aver fiducia verso chi ti chiede di farli. E qui sta il nocciolo del problema. In tutto il mondo, l’opinione pubblica è spaccata in due: da una parte la preoccupazione si sta trasformando in panico con visioni apocalittiche del futuro. Dall’altra parte c’è il rifiuto totale di tutto quanto arrivi dall’entità chiamata “scienza”, considerata meno affidabile di una cartomante di provincia. Nel mezzo, c’è un gran numero di persone perplesse che non sa più cosa pensare.

Crisi climatica, luglio 2023 si conferma il mese più caldo di sempre. 1,5 gradi sopra la media 1850-1900

Purtroppo, in queste condizioni possiamo fare poco più che scambiarsi insulti tipo “allarmista” da una parte e “negazionista” dall’altra. Per agire seriamente contro il riscaldamento dovremmo ricreare un po’ di fiducia nella scienza, specialmente dopo gli ultimi tre anni in cui quelli che avrebbero dovuto difenderla sembrano aver fatto del loro meglio per maltrattarla. Ma come fare? Sembrerebbe una cosa ancora più difficile che invertire la tendenza al riscaldamento globale per il quale, perlomeno, sappiamo cosa dovremmo fare. E allora? Beh, qualunque cosa succeda alla fine avremo quello che ci meritiamo

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sabato 15 agosto 2015

Buon Ferragosto a tutti con un piccolo sfogo di Ugo Bardi


Un'immagine della "nuova normalità". A Firenze, un negozio cerca di difendersi dall'ondata di calore bestiale di questa estate montando alla meglio un condizionatore d'aria, senza preoccuparsi del fatto che sta sparando aria calda nella strada, proprio addosso ai turisti sudati e accaldati. 



Buon Ferragosto a tutti! Qui a Firenze le previsioni danno pioggia per oggi e per domani; l'estate non è ancora finita, ma sembra che ormai abbiamo passato il peggio. Ce la siamo cavata, nel complesso, con danni limitati: calura asfissiante per oltre un mese, ma intervallata da qualche pioggia per cui il problema degli incendi non è stato così grave come avrebbe potuto essere. Ora possiamo sperare di arrivare a Settembre senza ulteriori grossi guai, perlomeno in termini di temperature.

Certo è, comunque, che quest'Estate abbiamo avuto una buon assaggio della "nuova normalità" che ci sta portanto il cambiamento climatico. A parte il calore brutale, i disastri causati dal maltempo sono stati spettacolari. Vi dirò che non avevo mai visto con i miei occhi una casa col tetto scoperchiato dal vento. L'avevo visto solo in TV, e soprattutto case americane, di quelle tutte in legno che sembrano quelle dei tre porcellini e il lupo cattivo. Vedere delle case di Firenze con i tetti completamente demoliti e scaraventati in cortile, beh, è stato abbastanza impressionante.

Tanto è stato lo shock di queste cose che in televisione qualcuno ha menzionato il "cambiamento climatico". Fortuna che hanno trovato subito qualche "esperto" che ha tranquillizzato tutti dicendo che sono normali temporali estivi.

A parte la timida, e subito rintuzzata, intrusione della realtà sullo schermo TV, il paese continua a vivere una fase che oserei chiamare "Alzheimer politico". Ovvero, uno stato in cui il paziente continua a ripetere le stesse cose in continuazione; senza reagire agli stimoli esterni. Così, ci ricordiamo vagamente che è esistito un tempo di crescita economica nel passato e ci sembra che non esista niente altro che quel tempo come oggetto di tutti i desideri.

Questa catatonia politica che ci affligge non è colpa di particolari forze politiche. Tutti i volti che vediamo in TV sono un po' come la "stanza degli specchi" che c'era una volta nei luna park. Specchi deformanti che ti fanno più alto o più basso, più grasso o più magro, diritto o storto, ma sei sempre tu. Così, i politici attuali sono uno specchio solo leggermente deformato della società che li produce. Siamo noi: siamo privi di idee, aggressivi, disorientati, privi di punti di riferimento, ci attacchiamo a insultare questo o quello per non avere niente di meglio che riusciamo a pensare.

Su questo, c'è un post molto interessante di John Michael Greer (L' "arcidruido") intitolato, correttamente, "la guerra contro il cambiamento" Greer sostiene che la distinzione fra "progressisti" e "conservatori" consiste ormai soltanto nel fatto che i progressisti sono diventati conservatori, nel senso che si oppongono a ogni e qualsivoglia cambiamento, mentre i conservatori accettano qualche cambiamento, purché sia nel senso di peggiorare le cose.

Direi che la cosa si applica perfettamente alla situazione italiana, con la cosiddetta "sinistra" ha in odio profondo le fonti rinnovabili e qualsiasi cambiamento nel senso di una vera sostenibilità (che non sia soltanto cosmetica), mentre la destra continua ad inneggiare a fare buchi più profondi per attingere risorse dal mare di petrolio sul quale notoriamente l'Italia galleggia. Questa idea della destra viene poi messa in pratica con entusiasmo dalla sinistra.

Ma direi anche che Greer è un po' ottimista nel senso che la paralisi mentale affligge oggi ogni forza politica. E non solo le forze politiche, è una paralisi che affligge l'intera società che non trova altro rifugio che prendersela con lo spauracchio di turno, dalla Russia di Putin alla Germania della Merkel, se non rifugiarsi nel complottismo più estremo in forme financo disdicevoli per la dignità umana, tipo scie chimiche o imminente era glaciale.

Bene, scusate questo piccolo "rant" da parte mia - un termine traducibile come "sfogo" oppure "togliersi i sassolini dalla scarpa". Ma, veramente, l'inerzia che abbiamo di fronte davanti ai cambiamenti che ci stanno arrivando addosso è impressionante C'è qualche speranza di dare una smossa alla società? Difficile dirlo; di certo il 2016 sarà più caldo del 2015 e il 2017 sarà ancora peggiore, ma si troveranno sempre esperti che vanno in TV che dicono che è tutto normale.


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Nota: in realtà questo 2015 ha visto un cambiamento epocale di visione e di interpretazione: l'enciclica "Laudato si" del Papa. Impressionante che sia arrivata dallo spauracchio principale dell'incartapecorita e ingessata "sinistra". Eppure, è dalla Chiesa di Roma - residuo di un epoca remota - che arrivano le proposte di cambiamento. Mi ricorda un po' Tonybee quando si metteva nei panni degli antichi romani e diceva "Cosa mai potrà venire di buono da Betlemme?" Eppure......



lunedì 22 agosto 2011

Caldo, caldo, caldo


Va bene che un'ondata di calore, di per se, non è la stessa cosa del cambiamento climatico, ma che i media continuino a parlare allegramente di "bel tempo" quando qui stiamo soffocando, ci vuole veramente un bel coraggio. Insomma, le paroline magiche "riscaldamento globale" proprio non c'è verso di farle venir fuori.

Il termometro sulla terrazza di casa mia segna 38.2 gradi. Sono le 18 del 22 Agosto 2011. Si toccano i massimi che avevo misurato l'anno scorso.  Ieri, l'osservatorio Ximeniano di Firenze aveva segnato 40.75 gradi, che è il record assoluto delle temperature di Agosto misurate a Firenze dal 1813.

Vi faccio anche vedere una foto di oggi di Lina, la mia gallina



Notate le ali semiaperte e il becco, anche quello semiaperto. La povera bestia sta malissimo per il caldo. Mi hanno detto dei miei amici che stanno in Texas che laggiù molte galline stanno morendo per crisi cardiaca - non sono abituate a certe temperature. Questa è un'ovaiola robusta ma, se questo caldo non finisce, ho paura per la sua sopravvivenza.

Data la situazione, attenzione agli incendi. Sono stato a spasso nel bosco, ieri. E' tutto secco; aghi di pino sparpagliati ovunque. Basta nulla per dar fuoco alle polveri. Per ora, si segnalano solo piccoli incendi, ma potrebbe andare peggio. Stateci attenti!!

Per finire, ogni volta che mi trovo a ragionare di queste cose, mi viene da pensare a quelli che continuano a parlare di era glaciale imminente. Mi verrebbe voglia di chiuderli tutti dentro un frigorifero per un po'; così perlomeno si potrebbero ripetere fra di loro "hai visto che è arrivata l'era glaciale!!!" Cosa che gli piace fare moltissimo, dato che lo fanno tutto il tempo.... mah....?