Un ottimo post di Luca Mercalli. Basta chiacchiere, ora contano i Watt!!
https://www.facebook.com/LucaMercalli.Nimbus/posts/517506429735237
Luca Mercalli
RISPOSTE ALLE DOMANDE SUI PANNELLI FOTOVOLTAICI DA BALCONE
1) in genere un impianto integrato su tetto ha un'inclinazione fissa attorno ai 20-25 gradi che fornisce una produzione un po' inferiore all'ottimale (a 45 gradi di latitudine sarebbe attorno a 40 gradi), con massimo estivo.
2) un pannello esposto a Sud con inclinazione più verticale su ringhiera di balcone, in genere attorno ai 65 gradi, perde poco in termini di producibilità totale annua rispetto al tetto (meno del 5%) ma presenta il vantaggio di una produzione distribuita in modo omogeneo in tutti i mesi, quindi con maggior produzione invernale - quando l'energia serve di più.
3) il pannello su balcone permette una produzione FV anche a chi sta in appartamento e non ha disponibilità di tetto.
4) il pannello che ho installato, in silicio monocristallino, ha potenza di picco di 340 W ed eroga a mezzogiorno di una giornata soleggiata 300 W. Ciò che conta è peraltro la producibilità giornaliera che per il giorno 10 marzo a 45 gradi di latitudine è stata di 2 kWh. La stima di produzione annua è di circa 400 kWh.
5) si possono installare su balcone fino a 3 pannelli per una potenza totale di circa 1 kWp, e una producibilità annua di 1200 kWh che rappresenta quasi metà del consumo di una famiglia media italiana (2700 kWh/anno).
6) i pannelli da balcone rappresentano un'alternativa che amplia la superficie utile di fotovoltaico nei centri urbani e bilancia la produzione invernale. Non è una bacchetta magica ma una soluzione che va applicata secondo il contesto. Nei centri storici non avrebbe senso per ragioni estetiche (anche se qualche bravo architetto sono certo troverebbe un design creativo più che accettabile...), ma abbiamo in Italia immense periferie urbane post 1950 che non ne soffrirebbero per nulla. Ovviamente non ha senso installarlo se il balcone è in ombra, ma se è soleggiato non ha controindicazioni. Non avendo batterie di accumulo accoppiate bisogna consumare l'energia nel momento in cui è prodotta, cioè accendere gli elettrodomestici a mezzogiorno e non di sera...
7) noto moltissima confusione su unità di misura e funzionamento tecnologico del sistema, che portano spesso a errate aspettative o molta aggressività che come sempre non produce conoscenza. Il mio suggerimento è di affidarsi a consulenti del settore.
8 ) noto ancora far le pulci su costi, convenienza in bolletta e così via. Ma quando i prezzi dell'energia raddoppiano in poche settimane e si rischia il blackout, ha ancora senso fare i conti solo economici o non c'è un valore intrinseco più importante nella scelta di essere un po' più autosufficienti? E poi c'è anche il risparmio di CO2 che salverà i vostri figli dalla crisi climatica, il che non ha prezzo...
9) nel 2011 ho scritto il libro Prepariamoci (Chiarelettere): chi si è preparato oggi è meno in ansia per la crisi energetica. Di parole se ne fanno sempre troppe, ciò che contano ora sono i Watt!
poco fa parlavo con un agricoltore. Con l'aumento del 500% dei fertilizzanti su anno, non seminerà nè mais, nè grano, ma colture che non necessitano di spese folli. Di questo passo mangeremo soia, sorgo e panico, però alla luce dei watt, se avremo delle batterie per l'accumulo. Sennò faremo come i polli . Cenare di giorno fa bene alla salute.
RispondiEliminahttps://crashoil.blogspot.com/2022/04/modelos-de-racionamiento.html?m=1
RispondiEliminacon la pandemia farlocca hanno usato il terrore per spingere gli anziani dopo averli terrorizzati ben bene al vaccino e ce la siamo bevuta grazie all'offensiva mediatica inarrestabile e incontenibile che ha scardinato con facilità le misere difese mentali dei più. Poi per i più giovani hanno usato il lasciapassare verde con la scusa he era una misura sanitaria assolutamente necessaria e imprenscindibile per tornare alla normalità e ce la siamo bevuta così bene, che il no-vax era un asociale pericoloso. Ora con la guerra farlocca l'unica ragione valida per averla messa sù, mi pare sia sottintesa nel post di Turiel, cioè razionamento strutturale per un appoggio alla decrescita:
"Approccio alla decrescita: In questo approccio si presume che la scarsità che costringe al razionamento non solo sia permanente, ma che la disponibilità di risorse continuerà a diminuire indefinitamente. Poiché il razionamento si muove sulla base di un riferimento mobile (la quantità disponibile), è necessario che gli schemi di razionamento siano flessibili e facilmente scalabili o descalabili. Ci costringe anche ad aprire un dibattito sociale molto più ampio, in cui tutti i cittadini partecipano per fissare gli obiettivi della società, il che implica, in primo luogo, avere tali obiettivi. Quindi devi avere una visione. E che questo sia realistico e desiderabile, compatibile con le circostanze. Il problema di questo approccio è che nella società è necessario un consenso molto ampio, basato su una profonda comprensione del problema e sulla sua accettazione, con assoluta complicità. Questo modello potrebbe anche essere imposto senza bisogno di tanto consenso attraverso sistemi di controllo sociale, repressione e autoritarismo, e forse quel percorso sarebbe molto più semplice, anche se incompatibile con la democrazia. Naturalmente, questo approccio ben si adatta alla situazione di declino energetico, e consente - e possibilmente favorisce - la sua attuazione a scale molto più piccole di quella statale.
Sottolineo questa classificazione perché penso che sarà quella che seguiremo in un modo o nell'altro nei prossimi anni. Il modello congiunturale, che è una reazione riluttante, è ovviamente la prima cosa che avremo, che sta già iniziando ad essere implementato. Il modello duraturo sarà molto più severo, perché genererà più malcontento sociale, e la tentazione dello Stato, almeno in un primo momento, sarà quella di camuffare le misure strutturali come se fossero circostanziali. Il modello di decrescita sarà in definitiva quello che dovrà essere implementato, ed è compatibile solo con uno stato centrale forte in un contesto di ecofascismo. Con cui, la discussione su quale modello di razionamento finisce per essere imposto a lungo termine è una discussione sulla sopravvivenza o meno della democrazia.
AMT
Addenda: alcune persone hanno espresso preoccupazione per il paragrafo conclusivo di questo post, poiché temono che il decrescita come movimento politico venga identificato con l'ecofascismo. Innanzi tutto devo dire che qui si tratta di un modello decrescente di razionamento, non di decrescita politica. Tuttavia, penso sia importante tenere presente che la parola "decrescita" viene introdotta sempre più nel dibattito pubblico, e alla fine le élite vorranno appropriarsene per continuare con il loro progetto estrattivista, ora di risorse e nel futuro del lavoro umano. La cosa peggiore che ci può capitare è che, in mezzo alla confusione e al disorientamento terminologico che senza dubbio arriverà, alcune persone sostengono un progetto ecofascista perché lo ritengono decrescente nel senso in cui questa parola è stata generalmente data."
d'altra parte si son dati uno o due decenni per implementare il progetto del great reset, quindi una larga parte di noi potrebbe non vederne l'epilogo, ma anche il progetto cristiano, buddista o musulmano di dominio della società non furono fatti in un giorno. Senza entrare nel merito dell'esistenza o meno di Dio, che è materia di fede, questi progetti religiosi si sono sviluppati nella storia in modalità più sociale che trascendentale e non poteva essere diversamente data la tendenza umana alla materia, per cui anche per questo tendo all'eremistismo più che non al cenobitismo. Ma stavolta è diverso, perchè la costruzione futura della società terrena è frutto solo del cervello umano o se preferiamo demoniaco. In questo caso non penso che Dio permetterà a satana di impossessarsi del creato. Parusia in arrivo? Potrebbe anche essere, ma questa è un'altra storia, una storia di fede, che esula dal contesto razionale, perchè le possibilità razionali, anche nel concetto di infinito, arrivano solo all'individuazione del concetto stesso, ma non alla nostra accomunicazione con esso, perchè impossibile da un contesto materiale, ma non spirituale, anche se in maniera molto limitata per la pesantezza della corporeità.
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RispondiEliminahttps://www.tirebusiness.com/russia-war-ukraine/michelin-suspending-production-some-european-plants
RispondiEliminache c'erano problemi di approvvigionamento di materie prime per le gomme auto, me n'ero accorto molto prima della guerra. Ennesima prova del nuovo imbroglio causato dall'esaurimento, perchè la scarsità era cominciata prima e la guerra è un altro paravento per impedire alle locuste di sapere veramente quello che sta succedendo.
Ok per alleviare le bollette ma più che i Watt contano i MW....
RispondiEliminaIl punto è che mentre il trend è certamente chiaro i lanci ideologici con tanto di testimonial "di pancia" ingaggiati a suon di milioni (Greta ma non solo...) sono controproducenti, in primis le sparate sulla tassazione della CO2: era una buona idea la riduzione degli incentivi all'estrazione e concomitante tassazione dell'import per mantenere i prezzi a difesa delle produzioni, tassare direttamente la produzione energetica ha però degli effetti troppo disincentivanti sull'economia.
Paradossalmente anche solo lasciare una competizione "onesta" tra fonti energetiche avrebbe come risultato una decarbonizzazione, il semplice dover muovere enormi quantità di combustibile per migliaia di km rende poco conveniente farlo e di fondo si è sempre provveduto ad incentivare tramite vari meccanismi: le navi e gli aerei consumano combustibili "detassati", gli approdi sono spesso strutture finanziate dai governi e così via, ovviamente l'infrastruttura necessaria all'approvvigionamento energetico è logico che sia sotto "protezione speciale" in ogni economia industriale.... Ritirare il supporto è negli effetti simile alla tassazione ma lascia il tempo di formare alternative, lo spostamento degli investimenti è lasciato alla naturale ricerca del miglior equilibrio specifico (Ottimo Paretiano) e l'intervento sulle reti elettriche per renderle multidirezionali sarebbe stato sufficiente come "tutela speciale" per le rinnovabili. I vincoli che vedo sono spesso solo normativi con tutta una fila di renditieri che vogliono la loro "libbra di carne" (o crediamo davvero che i progetti incagliati...) e paradossalmente si tenta di risolvere ciò con ulteriori norme (quando sei un martello tutti i problemi sono chiodi), a questo si aggiunge sempre l'abitudine italica ad avere grandi imprese solo se il capitale di rischio al "grnde industriale" lo fornisce lo stato altrimenti si và avanti con ciò che c'è fintanto che si riesce.
Un discorso a parte poi sarebbe da fare sull'idea fondante dell'Unione Europea, fondamentalmente non sarebbe un concetto sbagliato confederare i 27 per dare un peso geopolitico sufficiente ad un insieme di nazioni che altrimenti sarebbero marginali sullo scacchiere planetario ma questo sarebbe dovuto avvenire sotto l'idea non di un mercato unico senza stato ma di una serie di stati-mercato sotto un unica IRI: assieme alla moneta sarebbe servito un meccanismo di programmazione industriale sovrannazionale e un "braccio armato" in grado di costituire una leva di intervento diretto per la realizzazione degli obbiettivi dove i privati non arrivano (o per concorrere a calmierare i prezzi), meccanicamente poi l'IRI interveniva assorbendo le industrie in fallimento (niente crediti deteriorati) e riconvertendole. Anche il sistema di gestione dell'inflazione era indiretto ma interessante e applicabile anche su scala continentale, invece di avere una regolazione solo tramite la BC e la fornitura di denaro si interveniva anche attraverso la produzione dei beni essenziali direttamente da parte dello stato con un duplice effetto: il privato poteva concorrere (Gescal e palazzinari sono coesistiti tranquillamente) ma il prezzo minimo era dato dal prodotto statale, l'inflazione "base" quindi tendeva naturalmente verso quella programmata dal piano industriale ma vi erano ampi spazi per le imprese nel campo della qualità che però necessita di manovalanza qualificata (salari) e innovazione (ricerca).
Personalmente stò valutando l'idea, sono aperto a consigli ed idee. In particolare sarei interessato a ridurre al massimo le superfici anche a costo di un aumento di prezzo dei moduli.
Pienamente d'accordo con quanto dici.
EliminaUn amico, che vive in Olanda, ha chiesto l'intervento di un tecnico/geometra il quale ha effettuato rilievi e rilasciato documentazione..non ti dico il costo perchè non ci crederesti e un qualsiasi geometra italiano per quella cifra non si sposterebbe nemmeno dalla sedia.
Sui pannelli..se lo proponevi (come feci..) una decina d'anni fa ad un qualsiasi condominio, oltre all'ilarità dell'amministratore (altra figura a mio modo di vedere anacronistica che si sorbono tutti i condomini italiani..), ti beccavi la bocciatura di tutti i condomini con riunioni fantozziane a seguito.
Sulla transizione: si rischia il loop secondome me. Devi abbandonare le fossili ma non puoi (o non vuoi) e condizioni la partenza delle rinnovabili ad un fatto che non esiste (la guerra, in un mondo normale, ne sarebbe un input fortissimo). In questo modo non parti mai, nonostante le centinaia di cose da fare. E si riparte, sempre da capo, sempre dal punto di partenza, sempre con le stesse congetture mentali. Ma d'altronde, quando vedo il mio vicino che tutte le mattine accende il SUV per andare a lavoro a 2km di distanza, perdo la speranza.
Pienamente d'accordo con quanto dici.
EliminaUn amico, che vive in Olanda, ha chiesto l'intervento di un tecnico/geometra il quale ha effettuato rilievi e rilasciato documentazione..non ti dico il costo perchè non ci crederesti e un qualsiasi geometra italiano per quella cifra non si sposterebbe nemmeno dalla sedia.
Sui pannelli..se lo proponevi (come feci..) una decina d'anni fa ad un qualsiasi condominio, oltre all'ilarità dell'amministratore (altra figura a mio modo di vedere anacronistica che si sorbono tutti i condomini italiani..), ti beccavi la bocciatura di tutti i condomini con riunioni fantozziane a seguito.
Sulla transizione: si rischia il loop secondome me. Devi abbandonare le fossili ma non puoi (o non vuoi) e condizioni la partenza delle rinnovabili ad un occasione che aspetto all'infinito (la guerra, in un mondo normale, ne sarebbe un input fortissimo). In questo modo non parti mai, nonostante le centinaia di cose da fare. E si riparte, sempre da capo, sempre dal punto di partenza, sempre con le stesse congetture mentali. Ma d'altronde, quando vedo il mio vicino che tutte le mattine accende il SUV per andare a lavoro a 2km di distanza, perdo la speranza.
Per la precisione non siamo poi così indietro, la rete elettrica è circa a posto (i contatori digitali ne furono un elemento portante) mentre normativamente si lavora già da molto (nel 2003 si è iniziato con le classi energetiche ed i corollari) e di fondo potremmo già essere a posto, nel 2003 ci fù un enorme blackout che non colpì però la Sardegna (https://www.meteoweb.eu/2015/09/accadde-oggi-il-28-settembre-2003-litalia-resta-al-buio-black-out-elettrico-per-12-ore-foto/549993/ ) che era autonoma con un ottimo eccesso di eolico....
EliminaOvviamente come facevo notare il problema spesso non è normativo ma si vuole risolverlo con le leggi, senza vedere come il nostro paese disponga di un sistema legislativo spesso ottimo! La peggiore delle idee italiche è un'abitudine a riversare su "l'altro" la responsabilità di agire conservando sotto sotto la volontà di essere i "furbi del villaggio" che fanno a modo loro ignorando le regole.... che vogliono ovviamente per gli altri. Se volessimo guardare le leggi e le infrastrutture nazionali sono (o almeno dovrebbero) essere uguali dal Trentino alla Sicilia, quindi idealmente le condizioni necessarie alla prosperità economica quindi pure, la realtà però è che nonostante le condizioni ad oggi sarebbero geograficamente vantaggiose per il mezzogiorno ed il meridione non vediamo questi luoghi come fari socioeconomici. Il problema non è quindi normativo e di conseguenza non risolvibile con le leggi, non si parla comunque neanche di carenza di investimenti quindi anche "più soldi" non risolverebbero ma si parla di CIVILTA': quei comportamenti, quelle abitudini, quei modi di fare che gli individui adottano per la coesistenza e la prosperità COMUNE della società in cui vivono, il nostro paese è malato di un "familismo amorale" storicamente figlio di troppa "furbizia" e poca intelligenza! Guarda il geometra olandese, prezzi bassi e mille clienti mentre l'italico vuole poco lavoro ma strapagato, ovviamente idealmente entrambe avranno lo stesso guadagno ma in realtà l'olandese si vedrà più ricco: non solo godrà di molti più soldi (si fanno più soldi vendendo a poco migliaia di scarpe che poche paia "di lusso" a cifre smodate) ma siccome l'ambiente sociale è impostato in quel modo sarà circondato da "servizi" di qualità a costo adeguato, vivrà in un ambiente interessato a massimizzare le sue capacità e relativamente poco conflittuale (il che non è però sinonimo di non competitivo).
Diciamo che come specie siamo adolescenti ma come popolo dovremmo ripetere un paio di volte l'anno per capire bene alcune lezioni, fossimo più intelligenti ci rileggeremmo un paio di volte il Nuovo Testamento e cercheremmo di applicarlo in toto e non di brandirlo come delle redini per imbrigliare "l'altro", lo fece anni fà un simpatico ragazzo d'Assisi con effetti spettacolari e partendo da una condizione ben peggiore della nostra.
senza lo Spirito Santo il Vangelo è lettera morta. Satana lo sa molto bene.
Eliminahttps://www.youtube.com/watch?v=eztpDn1NjWw
RispondiEliminatransumanesimo eugenetico in arrivo.
https://www.aldomariavalli.it/2022/04/04/in-arrivo-epocali-cambiamenti-sistemici-parola-di-globalista/amp/
RispondiElimina"Schwab ha detto in numerose occasioni che la corsa verso la tecnocrazia e i conseguenti sistemi di credito sociale è accelerata dalla quarta rivoluzione industriale, e il traguardo sarà la “fusione delle nostre identità fisiche, digitali e biologiche”.
L’umano hackerabile è all’orizzonte, o forse ci siamo già."
Mi pare che questo Schwab abbia le idee chiare e che non le nasconda per niente tanto è sicuro del fatto suo. Ma un cyborg che se ne fa dei watt o del gas per riscaldarsi d'inverno e per rinfrescarsi d'estate? Anche Draghi è stato chiaro: o la pace o il riscaldamento e i condizionatori. Questi non nascondono più di tanto le loro intenzioni, forse perchè sanno di aver già vinto. E' futile resistere, sarete assimilati.
la frase del Migliore "Vuoi la pace o i condizionatori accesi?" è probabilmente la prima espressione pubblica - consapevole o meno - di una qualche forma di ecofascismo. La riduzione degli spazi di democrazia (che è stata resa possible dai fossili) verso sistemi autoritari di riduzione forzata del consumo e controllo pervasivo delle risorse. Ad maiora
Eliminalo stesso dicasi dell'infelice e ormai smentita frase" Se non ti vaccini, muori. Fai morire chi ti sta accanto, ecc." Ma questi grulli, che lo seguono, capiranno mai che stanno seguendo un pifferaio? Io penso di no, perchè se avessero un intelligenza ed un cuore appena superiore al topo, saprebbero ridurre consumi e comportamenti a livelli accettabili da sè senza bisogno di essere plagiati e irretiti. Intanto quella grande star di Hollywood, Bruce Willis, ha contratto l'afasia, una specie di demenza senile, a 67 anni e non potrà più fare l'attore, quasi sicuramente a seguito dell'iniezione salvifica. Mi dispiace per lui, ma mi dispiace di più per me e le persone a cui voglio bene, perchè per colpa di cretini come lui, grande attore, avremo tutti un brutto futuro.
EliminaLa riduzione degli spazi di libertà va avanti da al meno, al meno, 500 anni. (Ricordare cosa è successo 530 anni fa). Grandi flussi di energia permettono lo sviluppo di sistemi complessi e fortemente integrati (dunque riduzione dei gradi di libertà dei singoli componenti, noi), viceversa flussi ridotti di energia non permettono alti gradi di integrazione. Un esempio biologico: animali e piante. L'apparentemente eco, fascismo che stiamo vivendo è il tentativo disperato e devastante del leviatano di mantenersi in vita, divorando se stesso, partendo dai componenti meno indispensabili (noi, sempre noi.). Ricordare i post di qualche anno fa di Simonetta. La soluzione non è maggior controllo, ma maggiore libertà. Come il si salvi chi può delle navi che affondano. Ma ovviamente il leviatano che è un dio mortale non vuole morire.
EliminaQuanto poi alle frasi del migliore, ne definiscono la levatura morale, culturale e personale.
Guido.
Pregherei di definire la "libertà", di fondo il concetto attuale di "essere liberi" si vuole sintetizzare in "fare ciò che desidero, quando lo desidero e senza conseguenze negative".
EliminaDi fondo questo spazio di libertà non è MAI esistito, la libertà di agire è sempre correlata alle conseguenze e i progressivi passaggi della civiltà ne hanno compresso lo spazio sempre di più per il semplice fatto che COMUNQUE la libertà individuale è di tutti i soggetti quindi termina dove inizia quella di un altro.... pena la GUERRA PERMANENTE di tutti contro tutti (o Armagheddon)!
Nella pratica lo spazio di "libertà" è direttamente correlato all'autosufficienza, si è liberi solo nei termini di ciò che ci si può procurare con le proprie forze, in questo senso il rapinatore è il più libero di tutti. Gli altri invece sono limitati dalla necessità di produrre e siccome nessuno è capace di fare TUTTO semplicemente più si hanno necessità più si è legati, chiunque domani si potrebbe spostare in una giungla e vivere in una capanna cacciado ma non mi sembra che i "liberal liberisti libertari" vogliano questo!
"Mi domandi quale sia la giusta misura della ricchezza? Primo avere il necessario, secondo quanto basta. Stammi bene." (Seneca)
EliminaSe qualcuno pensa di mantenere il welfare coi watt o bruciando la plastica per scaldarsi, come fanno in Polonia: "Esistono circa 550 navi nel mondo che trasportano GNL.
RispondiEliminaHanno una vasta gamma di capacità di carico da 40.000 metri cubi a 260.000 metri cubi.
La stragrande maggioranza di questi viene dispiegata in Asia
In un tipico viaggio di 20 giorni, il 6% del carico si trasforma in gas, nonostante i migliori sforzi per l'isolamento
Le navi più recenti (poche) dispongono di impianti di riliquidazione per rallentare questo, che sono alimentati da
petrolio o natga
L'Europa sta cercando di sostituire 175 miliardi di metri cubi all'anno di gas dalla Russia
Con una capacità media di, post evaporazione. . . chiamatelo 175.000 metri cubi per nave, sono 10.000
consegne all'anno da qualsiasi fonte che abbia una capacità in eccesso disponibile oltre le vendite attuali.
Si noti che ci sono circa 20 porti GNL europei e solo 3 (tutti in Spagna) non stanno già operando a capacità. Il 5% del gas russo arriva in Europa tramite GNL, quindi non viene liberata molta capacità di importazione
10.000 consegne con tutte le 550 navi già impiegate a tempo pieno, principalmente in Asia.
Qualcuno non ha pensato a questa situazione per l'inverno 2022/2023."
Se sono corsi al vaccino per andare in vacanza o in pizzeria, rincorrendo il sogno della normalità, chissà come correranno al chip per scaldarsi o nutrirsi. Il sogno che verrà soddisfatto, sarà quello di Schwab & soci. Pensavo che il peggio che potessi avere in futuro, sarebbe stato un mondo alla soylent green, ma al peggio non c'è mai fine.
https://oilprice.com/Energy/Gas-Prices/Tight-Oil-Markets-Are-Sending-Fuel-Margins-Through-The-Roof.html
RispondiEliminapossibile (è un eufemismo) futura riduzione della domanda di carburanti in USA per difficoltà nello scisto.
Ieri sono stato in farmacia a prendere una ricetta alle 930 ed ero solo. Ho detto che era un caso visto che fino a prima della gherra avevo almeno 7 o 8 persone davanti. Poi ci sono tornato alle 1130 per comprare una medicina alla nipotina. Anche stavolta nessuno. Che la gente non abbia più nemmeno i soldi per curarsi? Ipotizzo che presto cominceranno a cippare chi non ha risorse sufficienti per mangiare, curarsi, ecc con la scusa che se non lo fanno per motivi amministrativi elettronici non potranno erogare i servizi. Poi ovviamente passeranno a tutti. Matrix in arrivo. Mi pareva agghiacciante la realtà della soylent, ora mi pare desiderabile.
http://theeconomiccollapseblog.com/the-global-fertilizer-shortage-means-that-far-less-food-will-be-grown-all-over-the-planet-in-2022/
RispondiEliminavuoi mangiare? Cippati, altrimenti non possiamo aiutarti. Lo stesso modo suadente di argomentare che invitava all'iniezione per il ritorno alla normalità. A guardarmi intorno vedo un'umanità schiava di passioni distorte, che non elenco, tante sono e indecifrabili per le masse, e allora ben venga il chip, tanto che se ne fa l'uomo di intelligenza e volontà, se non le sa usare per il bene, ma solo per il male?
vedere branchi di genitori accompagnare i figli alla partita, al bar, alle piste di sci mi fa piangere il cuore, se penso che il mio mi portava nel campo o a caccia seguendo un modus vivendi millenario, che presupponeva l'abituare i figli ad attività necessarie alla sopravvivenza fin da piccoli, ma già Nietzsche definì l’Ultimo Uomo, che è “il più disprezzabile degli uomini”, una “mosca velenosa” proprio per la sua superficialità e la conseguente miseria spirituale. Per l'Ultimo Uomo Dio è morto o trasformato in una specie di amuleto privo di qualsiasi significato spirituale.
Eliminaper rimanere in tema ho dovuto assistere ad una scena agghiacciante: le insegnanti dei bambini dei boy scout insegnavano come fare più soldi possibili dalla vendita dei rametti d'ulivo. Nel giorno in cui la liturgia celebra la morte di Gesù in croce, questi fanno mercanzia di un amuleto superstizioso. Siamo proprio all'Ultimo Uomo di Nietsche.
RispondiEliminahttp://davecoop.net/seneca.htm
RispondiEliminatoh, rispunta l curva di Seneca. La discesa è ormai inesorabilmente iniziata nel 2018. Da qui a pochi anni vedremo la conferma.