venerdì 12 febbraio 2021

Chiudere Cassandra? Cosa ne Pensate?

 


Alcuni di voi avranno notato come ho recentemente chiuso la versione in inglese di Cassandra, "Cassandra's Legacy." Non perché non andasse bene in termini di contatti, ma perché era stata oggetto di un sabotaggio specifico da parte dei motori di ricerca e di Facebook e così l'ho sostituito con un altro blog intitolato "The Seneca Effect"  

La situazione è diversa per quanto riguarda "Effetto Cassandra" che non è stato censurato, almeno per il momento, ma sta vedendo una graduale discesa nel numero dei contatti. 

Il problema non è tanto il numero di contatti in calo, ma proprio il concetto stesso del blog. "Cassandra" era nato per divulgare l'importanza del problema dell'esaurimento delle risorse. Direi che a distanza di circa 10 anni, è chiaro che i "Cassandristi" avevano ragione -- come aveva ragione la loro eroina storica, profetessa di Troia. 

Ma, ancora come era successo al tempo della guerra di Troia, il messaggio del blog di Cassandra è stato completamente ignorato. Lo è tuttora. Mentre fino a qualche anno fa c'era ancora una parvenza di "dibattito" su questi argomenti, adesso lo spazio si è completamente chiuso. Cose come il "Picco del petrolio" sono relegate fra le fake news e vengono discusse soltanto su siti di nicchia. L'argomento "risorse" è diventato politicamente scorretto e non menzionabile, perlomeno sui media principali.

Lo stesso è vero per un altro argomento sul quale il blog si era impegnato. Quello della necessità di una transizione energetica verso le rinnovabili. Qualcosa di questo argomento è arrivato alle stanze del potere, con l'istituzione di un "ministero della transizione ecologica" che però molto probabilmente, se ci sarà, sarà un carrozzone impegnato a dare una verniciatina di verde alle azioni delle solite lobby. 

Del resto, lo stesso movimento ambientalista sembra essersi bevuto completamente l'idea che le rinnovabili non possono produrre energia in quanto dipendono dall'energia fossile per la costruzione degli impianti. Questo è altrettanto evidente di come era evidente una volta che il carbone non avrebbe mai potuto produrre energia in quanto era dipendente dai cavalli.

In questo contesto, qual'è il messaggio di Cassandra? Difficile dirlo e non è sorprendente che il blog sia in declino. 

A questo punto, sto pensando seriamente di chiudere un blog che ormai fa poco più che sopravvivere a se stesso. L'idea è di lasciarlo on line, ma muoversi su altre linee e su altre cose. Non è una decisione definitiva, ma una proposta di discussione. Ai commentatori di discuterne.

U.B.





22 commenti:

  1. Gentile Ugo,

    seguo il blog da diversi anni e anche se non sono intervenito molte volte ho letto quasi giornalmente topic e commenti, e ho fatto leggere ad altri, forse meno coscienti di queste problematiche e per questo le sono grato.

    Osservando l'evoluzione della vicenda un po di scoraggiamento è quasi d'obbligo, ma confido nelle retroazioni che in modo silente si sono innescate e si innnescheranno grazie alle parole scritte in questo blog.
    La "pretesa" causa-effetto del nostro operare decresce all'aumentare delle variabili in gioco nell'ambito considerato. Dopo che si è seminato solitamente si aspetta....

    RispondiElimina
  2. Tutto ruota intorno alla frase "muoversi su altre linee e su altre cose". Quali linee? Quali cose? Attendiamo indicazioni fiduciosi.

    RispondiElimina
  3. Io credo che sarebbe davvero un peccato chiudere "effetto Cassandra". D'altra parte, se è vero che effettivamente è sempre molto difficile portare avanti delle proposte monotematiche, qualunque esse siano, diversamente mi pare che su EC si parli già, e giustamente, anche di altre cose, peraltro interessanti. L'importante, secondo me, è riuscire a mantenere alta la qualità del prodotto e della discussione. Altra cosa, non sono molti i blog rimasti che offrano la possibilità di una proposta plurale su argomenti di interesse scientifico o filosofico-scientifico e che stimolino, a loro volta, discussioni altrettanto plurali. Eventualmente si potrebbe rivedere semmai il titolo, magari per offrire delle parole chiave più facilmente rintracciabili dai motori di ricerca.

    RispondiElimina
  4. Concordo con i commenti precedenti. Nei preferiti ho salvato tantissimi collegamenti, dopo Oca Sapiens e climalteranti c'è sempre stato Effetto Cassandra!!!!
    I restanti sono quasi tutti anglosassoni.
    Comprendo anche io che ci possa essere un po' di scoraggiamento, spero però che, magari con qualche novità, possa continuare il prezioso lavoro di questo blog a cui mi sentirò sempre debitore, per i mille spunti e suggerimenti ricevuti.

    RispondiElimina
  5. Gentile prof. Bardi, le scrivo qui per non impegnarle inutilmente la posta elettronica. Non è il caso di pubblicare questo commento.
    La seguo dal 2005, avendola scoperta grazie al famoso libro di Mercalli, le mucche non mangiano cemento.
    Concordo col fatto che i temi trattati dal blog abbiano perso di rilevanza. Le previsioni fatte negli anni si sono più o meno avverate, ben oltre quelle degli espert(on)i. Adesso però siamo come un tizio che ormai è malato, la prevenzione ha fallito e, ovviamente, non serve più.
    La società si sta impoverendo e segmentando in tanti pezzetti ostili gli uni agli altri in modo impressionante. Gli organi ancora relativamente sani sono presi d'assalto da parassiti e derelitti.
    I potenti hanno ben capito che il futuro è nero e cercano di concentrare su di sé potere e risorse. Sappiamo che falliranno. Lo abbiamo detto mille volte, come è fallito l'impero romano, non si può sfruttare in modo centralizzato ed intensivo risorse sempre più diluite e di bassa qualità, ma noi vedremo solo la fine, non l'inizio di un eventuale nuovo medioevo.
    In modo più specifico sul blog, me ne sono allontanato da una parte per i commenti, dall'altra per gli scritti di alcuni collaboratori. I commenti sono man mano diventati una ridda di idee bislacche, di autoproclamati scienziati, agronomi, ecologi, ecc. Dove si sente chiaramente che sono tutte idee raccattate in rete (l'aveva detto anche lei che in rete non si trova nulla di davvero utile. Si può trovare la ricetta per la carbonara, ma non come costruire un reattore nucleare. La conoscenza che vale, si paga). Poi i collaboratori. Per fare nomi e cognomi, ad esempio Sebastiani con la sua idea, non così originale, del cancrismo. Ha certamente dei punti di validità, ma nell'attuale situazione politica e sociale è di estrema pericolosità. C'è una parte di umanità che sta cercando di estirpare il cancro. E il cancro siamo noi. Sul Vomiero mi limito ad una suggestione: nel post precedente invita a preferire il pesce alla carne. Ecco la superficialità dello scienziato da internet. Persino Simonetta, che ho sempre apprezzato molto, più di un anno fa mi aveva redarguito perché avevo scritto che ormai eravamo (prima del coronavirus) in una dittatura sovietica. Un paio di mesi dopo tutti chiusi in casa. Effettivamente Stalin non ci aveva mai pensato.
    Personalmente ho l'impressione che gli eventi abbiano portato i ragionamenti al punto di rottura.
    Per rispondere alla domanda: chiudere o no il blog? La risposta è boh! Certo che la chiusura mi dispiacerebbe. Sarebbe un altro passo verso la fossa.
    Mi fermo qui. Abbia pazienza se ho scritto delle corbellerie.

    Guido.

    RispondiElimina
  6. Direi che è irrilevante, in tutti i sensi. Dai corso alla tua volontà, che tanto non cambia niente.

    RispondiElimina
  7. Se posso essere utile, tradurrei volentieri i post di "The Seneca Effect",
    dall'inglese all'italiano (non credo che sarei in grado di fare il contrario, tradurre dall'italiano all'inglese, senza incappare in qualche strafalcione).
    In questo modo potresete mantenere vivo il blog con minimo sforzo. Ai post del prof. Bardi potrebbero aggiungersi, come già accade, quelli di Vomiero e di Sebastiani, etc. che magari ne risulterebbero alleggeriti, dovendo garantire articoli con una minor frequenza.
    Un utente del blog.
    nicoli[punto]vicenza#gmail{punto} coN

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Graze mille, Sampei, apprezzo l'offerta. Ma credo che il problema sia un altro. In primo luogo, è ormai da tempo che la traduzione automatica ti permette di accedere a post in lingue diverse senza sforzo. Cassandra's Legacy -- e ora Seneca -- hanno un bottone in altro a destra che traduce i posti in un italiano comprensibile, anche se non perfetto. E' impressionante come questa possibilità si sia sviluppata negli ultimi anni.

      Ma il problema non è questo: è che proprio il messaggio di Cassandra si è allontanato dal dibattito mainstream in Italia e ora risulta del tutto incomprensibile ai più. Per esempio, fino a qualche anno fa, i miei post in Inglese venivano tradotti su Don Chisciotte, ma ora non più.

      E allora vedi qual'è il problema? Cassandra aveva cercato di allertare i troiani sul pericolo in vista, ma ora che tutti vedono (anche se molti negano, perlomeno ufficialmente) che Troia brucia è inutile continuare a profetizzare "Troia brucerà." Troppo tardi. Cassandra è ormai fuori dal gioco. Non le resta che guardare il disastro scuotendo la testa.

      Poi, alla Cassandra dell'Iliade andò molto male, presa a colpi d'ascia dalla moglie di Agamennone, Clitemnestra. Ma questo è un dettaglio della storia.

      Elimina
  8. https://www.youtube.com/watch?v=udDoiHfcfgI
    è più facile dominare chi non crede in nulla (di buono, aggiungo io). A Davos sanno quello che fanno, ma non lo fanno sapere. Solo 2 volte nella storia l'ordine costituito è stato scardinato, tranne poi trasformarsi in un impero e in una dittatura. A Davos sanno che le risorse stanno finendo e che il new green deal porterà ad un mondo nuovo che non piacerà alle masse, almeno a quelle troppo abituate a vivere splendidamente e ovviamente sono loro che detteranno il copione da seguire. Opporsi è futile, perchè sarete tutti assimilati. Almeno Cassandra ha avuto il merito di far entrare chi voleva e chi poteva in questioni che sono eretiche per le elitè di Davos e che quindi vanno spente o soppresse in qualche modo. Il giorno che si spengerà anche questa fiammella, là gioiranno, perchè il dominio del nulla sul mondo sarà ancora più sicuro di essere prossimo alla conquista totale.

    RispondiElimina
  9. Non provarci neanche a chiudere... se lo fai ti vengo a menare...

    RispondiElimina
  10. La mia filosofia personale è che uno debba fare quello in cui crede perché è giusto, non perché vede dei risultati. Se osserviamo tutti i cambiamenti storici, ci rendiamo conto che erano stati preparati da moltissime persone che non riuscirono mai a vederli.

    Detto questo, io mi sto convicendo che, ora che la transizione energetica è in atto e sulla bocca di tutti, il compito di chi ha a cuore l'ambiente sia includere la critica anche alle energie rinnovabili. So che il professor Bardi ha appena dichiarato il contrario, e ammetto che sia più competente di me su molte questioni tecniche, ma sono anni che mi informo dappertutto (e mi guardo anche in giro, vedo ad esempio l'idroelettrico in montagna i danni che fa) e mi sto rendendo sempre più conto che una transizione energetica senza riduzione di consumi e popolazione sarebbe ancora peggio di quello che abbiamo fatto finora con i combustibili fossili. Non scherzo. La lista dei disastri ambientali causati dalle varie rinnovabili, batterie, elettrificazioni, è sempre più lunga.
    Quindi, personalmente, io non sarei interessata a un blog che propaganda i vantaggi dell'auto elettrica, che secondo me ha quasi tutti i problemi dell'auto tradizionale, più altri nuovi. Un blog che mostra come vivere senz'auto privata e cose simili, quello sì che servirebbe.

    RispondiElimina
  11. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  12. Prof, la piattaforma Blogspot è made in Google, i bot di google hanno un occhio particolare sui blogspot ma
    https://thesenecaeffect.blogspot.com/

    1.non ha tag e non ha categorie, non ha mai compilato il campo descrizione. Queste cose la penalizzano sui motori!

    2.Potenzialmente il blog in inglese ha più capacità di accalappiare traffico, perchè l'italiano lo parlano in pochi nel mondo, mentre l'inglese lo parlano quasi tutti, inoltre gli anglofoio sono restii ad usare i plug-in dei traduttori dei browser (che non sono eccezionali, ma non sono nemmeno malaccio, perchè negli ultimi anni google translator ha fatto passi da gigante).

    Prof le suggerirei questi interventi:

    a.Mettere delle categorie (piuttosto che tag) sul blog in inglese.

    b.Compilare il campo descrizione nelle bloggate che vuol far indicizzare dai motori.

    c.Tutti post che sono "temporanei fuori tema" o che non vuol far indicizzare, li seghi via ponendo nel campo descrizione
    < meta name=”robots” content=”noindex, nofollow” >

    Potare un website/blog migliora la SEO ;-)
    https://www.youtube.com/watch?v=DTsVbwcz86M


    La decisione di chiudere o mettere in pausa (lasciando online) un blog, oppure ridenominarne il titolo mutandone la linea editoriale, è una decisione personale quanto dei coautori.

    I temi da discutere IMHO ce ne sono ancora tantissimi: dal calo della produttività nei vari settori ecomici italiani (indotta da scarsità e danni da climate change e sovrappopolazione), al tema del blocco della AMOC, alla Climate Fiction come sfondo o trama nei libri quanto nei videogiochi ecc...

    Suggerirei per il blog in italiano questi interventi:

    a.Compilare il campo descrizione nelle bloggate che vuol far indicizzare dai motori.

    b.Tutti post che sono "temporanei fuori tema" rispetto alla mission del blog, li seghi ponendo nel campo descrizione
    < meta name=”robots” content=”noindex, nofollow” >

    Potare un website/blog migliora la SEO ;-)
    https://www.youtube.com/watch?v=DTsVbwcz86M

    c.Togliere il plug-in del traduttore dal lato sinistro dei comandi del blog, il blog in inglese già cura il segmento di utenza internazionale, quello in italiano ne è una sua focalizzazione.

    d.Qualche Off Topic è opportuno sul blog, specie in un periodo di pandemia è comprensibile, ma ultimamente ha infilato filotti di post IMHO che erano un po' troppo Off Topic ;-P
    Non so gli altri, ma io sono andato a rufolare in Apocalittismo (che sino ad ora avevo guardato poco, dato che sul suo blog c'erano topic interessanti). Restate il più possibile focalizzati sulla sua linea editoriale che che avete fissato (o mutatela se preferite), meglio ridurre la cadenza dei post piuttosto che fare troppi off topic.

    Chiudere il blog in italiano, sinchè c'è corrente elettrica in italia sarebbe un errore IMHO, d'argomenti ce ne sono ancora tantissimi da discutere: dal calo della produttività nei vari settori ecomici italiani (indotta da scarsità e danni da climate change e sovrappopolazione), al tema del blocco della AMOC, alla Climate Fiction come sfondo o trama nei libri quanto nei videogiochi, il calo del reddito procapite in italia (c'è la sua curva di Seneca!) a come potrebbe essere un Default dei titoli di stato in Italia, a come sarebbe un collasso per shock valutario con inflazione importata galoppante ecc... Potrebbe persino dedicare varie bloggate a monitorizzare eventi valutando quali siano gli scenari emergenti, tenendo sott'occhio eventi meteo estremi (bombe d'acqua, medicane, trombe marine e trombe d'aria), condizioni macroeconomiche del paese, ecc...

    Prof questi sono i miei consigli, poi faccia come crede :-)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Si, Grazie Chip. Il blog di Seneca è ancora in costruzione, ora guardo di aggiungere i tag e le categorie. Per quanto riguarda il bottone di traduzione dall'Italiano all'inglese, credo che sia utile perché non poche persone che non parlano italiano seguono e commentano il blog. Poi, anche il discorso della potatura è interessante. Vedrò di lavorarci sopra.

      Elimina
    2. lieto d'essere stato utile.
      Prof, ce l'avrebbe un email che io potrei contattare, di qualcuno del CNR o qualche Fisico di Climatologia, che potrebbe avere tempo e voglia, per registrare un podcast sui Medicane ed il blocco della AMOC?!
      grazie

      p.s.
      scusi il doppio commento, ho copincollato il post, ma ne sono venuti fuori due di commenti e non uno (e per altro, anche pieni di errori ribattitura) :@)

      Elimina
    3. Beh, di climatologi in Italia ce ne sono tanti. Prova con Stefano Caserini 10035571 - zinzirillo - polimi.it

      Elimina
  13. Prof spero mantenga accesa questa fiammella, tra le poche a cercare di farci ragionare su quello che sta accadendo e su cosa verosimilmente ci aspetta. Finire nel dirupo (in questi anni lei è tra i pochi che ha cercato di spiegare perchè ci stiamo andando) senza provare a scansarlo non è molto onorevole, a meno che lei non lo ritenga ormai inevitabile.
    Ma se c'è una speranza lasci che Cassandra continui a urlare alle coscienze e magari le affianchi qualcuno che spieghi nel concreto cosa s'ha da fare.

    RispondiElimina
  14. Prof. Bardi lei dice che le rinnovabili sono la soluzione, Turiel sostiene che, anche ammesso ci fosse una transizione completa, non garantirebbero che il 30/40% dei flussi attuali.
    Le intende che si tratti di una soluzione per mantenere più o meno la società come la viviamo oggi o invece pensa a un livello di energia minimo per mantenere alcune conquiste importanti della civiltà, ma rinunciando a gran parte del superfluo e delle comodità?
    https://rebelion.org/el-maximo-posible-por-medios-renovables-es-el-30-40-de-la-energia-que-se-consume-hoy/

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Quello che intendo io non è il punto. Il punto è che tutto il movimento ambientalista si è impegnato di fatto in una crociata contro le rinnovabili sulla base di una visione obsoleta e ristretta del problema. Di tutto quello che sta succedendo, portano una grande responsabilità. Ma sono i limiti della mente umana. Come non puoi chiedere alle locuste di impegnarsi nella sostenibilità ambientale, non puoi chiedere agli ambientalisti di capire certe cose.

      Elimina
    2. Non credo sia tutto il movimento ambientalista (anzi, io direi proprio il contrario) e non credo sia una crociata contro le rinnovabili di per sé (anche perché grandi alternative non ce ne sono). Semplicemente, molti chiedono un'analisi sistemica, altrimenti si passa dalla padella alla brace, o anche fosse dalla brace alla padella, non è un gran guadagno.

      Elimina
  15. Anonimo13 febbraio 2021 12:50
    "rinunciare a gran parte del superfluo e delle comodità" non è che l'inizio; secondo molti indicatori, probabilmente presto ci sarà da baccagliare per il minimo indispensabile. E la società, come la viviamo oggi, dovrà trasformarsi tanto da non essere più lei, perché è proprio per il funzionamento di questa società che ci troviamo in cima al Picco di Tutto.

    Cassandra si è sgolata invano? Penso di no! Qualche seme è stato diffuso, di questi qualcuno è germogliato ... dovrebbe continuare a parlare ai sordi? se vuole; ora che la Profezia è verificata, è libera.

    ...

    In quanto a noi ... let's explore The Seneca Effect.

    RispondiElimina
  16. Salve prof,
    dopo tanto tempo ripasso da qui.
    Immaginavo che sarebbe andata così.
    Sinceramente penso che i motivi di questo declino siano tanti.

    1) L'abbondanza di petrolio (sia in Arabia Saudita che in Iran sono stati recentemente scoperti immensi giacimenti di petrolio) nel medio termine, rinvierà l'esaurimento del petrolio di altri 10 anni oltre al previsto.

    2) Si proponeva una sola strada di uscita dai problemi energetici, cioè le rinnovabili. Ignorando che, una società così energivora, non sarebbe potuta mai essere rifornita solo dalle fonti rinnovabili.

    3) Le persone che la pensavano diversamente, anche se commentavano nel merito, venivano censurate. Con il risultato che: il pensiero unico non piace a tanti.

    4) Senza finanziamenti NON si va da nessuna parte. Se non c'è qualcuno che paga, le informazioni e restano a livello artigianale. Fare articoli approfonditi richiede tempo e risorse, senza tali articoli sembrano tutte chiacchiere.

    5) Nel blog si trattavano gli argomenti come se stessimo partendo sempre da zero. Erano come slegati gli uni dagli altri. Non si riusciva ad accumulare la conoscenza.


    Io ho preferito prendere un'altra strada, facendo Ricerca Teorica in Fisica/Astrofisica e pubblicare i miei articoli sul sito Quora, dove sono arrivato a una media giornaliera di oltre 5000 visualizzazioni e sta crescendo in modo esponenziale.

    Per chi mi vuole venire a trovare, lascio l'indirizzo del mio spazio:
    Scienza, Energia e Ricerca
    https://it.quora.com/q/scienzaenergiaericerca

    Penso ormai che i blog, non siano adeguati.

    Prof. ci faccia un pensierino di aprire uno spazio su Quora, vedrà andrà molto meglio.

    RispondiElimina