sabato 1 febbraio 2020

Aurelio Peccei precursore del Cancrismo?




Un Post di Bruno Sebastiani

Nel dibattito a più voci raccontato da Ugo Bardi in un recente post (registrazione reperibile su Youtube), il biologo Enzo Pennetta attacca le tesi di Bardi e del Club di Roma di cui è esponente rammentando, con tono accusatorio, come tale Club sia stato fondato da Aurelio Peccei “il quale definiva l’umanità un cancro del pianeta” (parole testuali).
Avendo io dedicato al Cancrismo tre miei libri e decine di articoli, ho rizzato subito le antenne e sono andato alla ricerca dei riscontri di tale affermazione.
Dapprima ho trovato in rete (nel sito “bastabugie.it”!) un articolo di Antonio Gaspari dal titolo: “Club di Roma, ieri la bomba demografica, oggi i cambiamenti climatici, ma il nemico è sempre lo stesso: l'umanità”, sottotitolo “Un Club poco raccomandabile”.
Nel mio libro “Il Cancro del Pianeta” (Armando Editore, Roma 2017, pp. 180-181) mi ero già imbattuto nel Gaspari, cattolico intransigente e antiambientalista a tutto campo, il quale ebbe l’infelice idea di scrivere un libro su “Le bugie degli ambientalisti” prima dell’emanazione dell’enciclica “Laudato sì”, nella quale papa Francesco confermava tutte le preoccupazioni degli ambientalisti sullo stato di salute del pianeta.
Ma, tralasciando questo “incidente di percorso” del Gaspari, nell’articolo sopra citato egli accusa Peccei in base a due sue affermazioni:
Fu lui a coniare il termine ‘uomo cancro del pianeta’ e per questo venne spesso indicato come ‘profeta di sventure’. Nel suo libro ‘Cento pagine per l'avvenire’ Peccei ha scritto dell'umanità che ‘Si tratta di una proliferazione esponenziale che non si può definire che cancerosa....’ e in un intervista a la Repubblica del 31 dicembre 1980, il fondatore del Club di Roma sentenzia ‘Gli uomini continuano a vivere sul pianeta come i vermi sulla carogna: divorandola. Sanno che alla fine moriranno, ma continuano a divorarla’”.
Poi l’ira del Gaspari si estende a tutto il Club di Roma.
Senza pudore, nel report ‘The First Global Revolution’ del 1991 il club di Roma racconta: ‘Cercando un nuovo nemico contro cui unirci, pensammo che l'inquinamento, la minaccia dell'effetto serra, della scarsità d'acqua, delle carestie potessero bastare... Ma nel definirli i nostri nemici cademmo nella trappola di scambiare i sintomi per il male. Sono tutti pericoli causati dall'intervento umano... Il vero nemico, allora, è l'umanità stessa’
Per quanto riguarda la primogenitura del termine “uomo cancro del pianeta” credo che la questione sia aperta e attendo contributi da parte dei lettori. Per parte mia so che nel 1954 Alan Gregg ne parlò al meeting annuale dell’American Association for the Advancement of Science (AAAS) e Emile Cioran nel suo libro “L’inconveniente di essere nati” del 1973 scrisse: “Alberi massacrati. Sorgono case. Facce, facce dappertutto. L’uomo si estende. L’uomo è il cancro della terra.”
Il testo di Peccei è del 1981; ignoro se avesse ipotizzato la metafora incriminata in scritti o discorsi precedenti. Ma il problema non è la primogenitura della medesima, bensì in che contesto, con quali accezioni e in che termini Peccei ne abbia parlato.
Per approfondire la questione sono andato alla fonte, leggendo il libro citato (“Cento Pagine per l’Avvenire”, del 1981, ristampato nel 2018 da Giunti Editore) e uno precedente, “La qualità umana”, del 1976, ristampato nel 2014 da Lit Edizioni.
Non sono riuscito a rintracciare l’intervista del 31 dicembre 1980 su Repubblica, in quanto l’archivio digitale di questo giornale decorre dal 1984.
Dirò subito che debbo ringraziare Enzo Pennetta e Antonio Gaspari per avermi fatto scoprire la grande anima inquieta di Aurelio Peccei.
Essi certamente non hanno letto i suoi scritti, ché altrimenti si sarebbero resi conto dello spessore umano e culturale degli stessi e non li avrebbero liquidati spregiativamente come hanno fatto.
Ma iniziamo la disamina da quella che è stata l’accusa che mi ha indotto ad approfondire la questione, e cioè l’aver descritto l’uomo come cellula tumorale maligna della biosfera.
Effettivamente a pag. 66 della nuova edizione di “Cento Pagine per l’Avvenire” vi è un paragrafo dal titolo “Metastasi cancerosa della popolazione”. Al di là di questa definizione, che si riferisce al fenomeno della sovrappopolazione, a mio avviso vi sono altri punti in cui Peccei è stato maggiormente tentato da quella folgorazione intellettuale secondo cui la nostra specie, lungi dal costituire il punto più elevato del processo evolutivo, rappresenta un errore del medesimo.
È dunque in uno slancio di creatività eccezionale o in un momento di smarrimento che la Natura produce la sua ultima grande specie, quella cui abbiamo dato il nome di homo sapiens? È questi il suo capolavoro, o invece non è che un refuso sfuggito al controllo della selezione immediata, oppure ammesso con la condizionale nel grande flusso della vita?” (ivi, p. 56)
Come non ricordare su questo tema quanto ebbero a scrivere Goethe, Dostoevskij e Nietzsche?
Il piccolo dio del mondo (l’uomo, n.d.a.) […] vivrebbe un po’ meglio se tu (Dio, n.d.a.) non gli avessi dato il riflesso della luce celeste, ch’egli chiama ragione e usa soltanto per essere più bestia di ogni bestia.” (J.W. Goethe, Faust, Prima parte, Prologo in cielo)
“[…] aver coscienza di troppe cose è una malattia, una vera e propria malattia. Per i bisogni dell’uomo sarebbe d’avanzo una comune coscienza umana, ossia la metà, la quarta parte di quella che tocca a un uomo evoluto del nostro infelice diciannovesimo secolo […] sono fermamente convinto che non soltanto una coscienza eccessiva, ma la coscienza stessa è una malattia.” (F. Dostoevskij, Ricordi dal sottosuolo, Milano, Rizzoli, 1975, p. 25)
Temo che gli animali vedano nell’uomo un essere loro uguale che ha perduto in maniera estremamente pericolosa il sano intelletto animale: vedano cioè in lui l’animale delirante, l’animale che ride, l’animale che piange, l’animale infelice.” (F. Nietzsche, La gaia Scienza, aforisma 224)
Pennetta e Gaspari intendono sbarazzarsi in modo sbrigativo e superficiale anche di questi tre colossi del pensiero? O di fronte alle loro affermazioni sono disposti a riconsiderare i propri giudizi? Ma non è questo l’argomento che intendo trattare.
Vorrei invece far notare che le frasi di Peccei sopra riportate terminano con un punto di domanda e sono seguite da una frase che, se non rappresenta una assoluzione con formula piena per il genere umano, ne è quantomeno una assoluzione con formula dubitativa:
Io propongo tuttavia di dare provvisoriamente un giudizio a favore dell’uomo, tenendo conto che un milione di anni è probabilmente un periodo troppo corto, in confronto ai cicli dell’evoluzione, per trarre conclusioni definitive.” (A. Peccei, Cento pagine per l’avvenire, cit. p. 56)
Più avanti Peccei torna a parlare della possibile nocività di Homo sapiens, ma sempre all’interno di frasi rette da verbi al condizionale e costruite in forma dubitativa.
Già ci siamo chiesti se l’Homo sapiens, rispetto al maestoso fluire dell’evoluzione, non rappresenti, tutto considerato, un fenomeno deviante; se non sia un capriccio della Natura, o un tentativo ambizioso andato male, un errore di fabbricazione che gli aggiustamenti che assicurano il rinnovarsi della vita si incaricheranno a tempo debito di eliminare o di rettificare in qualche modo.” (ivi, p. 66)
Le nostre capacità tecniche ci hanno forse posti su un piedistallo troppo alto? Siamo per caso una specie di geni […] O al contrario […] non ci siamo forse trasformati in mostri […] che finiranno per restare vittime del loro stesso malsano operare? Visto il caos formidabile che abbiamo creato, è difficile difendere la tesi del genio. La tesi opposta […] non si può invece escludere così facilmente. […] Questo carattere farebbe parte del suo codice genetico [che] lo condannerebbe quindi a continuare la sua epopea imperiale e sanguinosa […] l’uomo non avrebbe alcuna possibilità di sfuggire al giogo della sua intelligenza unica, che gli dei o il caso hanno tuttavia voluto cieca.” (ivi, pp. 80-81)
Frasi pesanti come macigni, frammiste a tante altre che denotano l’eccezionale irrequietudine intellettuale di Aurelio Peccei.
Ma sempre seguite da una nota di speranza.
Pur riconoscendo che questa tesi ha dei punti validi, io sono portato a dare una risposta meno pessimista a questi interrogativi cruciali sulla natura e sul destino dell’uomo. La condizione umana è grave, ma può essere migliorata – a certe condizioni.” (ivi, p. 81
È un apprendistato difficile quello che ci aspetta […] reso ancor più arduo dal fatto che il tempo gioca inesorabilmente contro di noi. Ma da qui a dire che l’essere umano è modellato geneticamente in modo tale da non poter cambiare e che di conseguenza si condanna da solo, il passo è grande. L’uomo può salvarsi; sta a noi trovare il modo.” (ivi, p. 82)
E anche seguite dalla consapevolezza delle difficoltà che ci aspettano:
“[…] l’umanità dovrà compiere uno sforzo supremo, eroico, lottare psicologicamente contro se stessa.” (ivi, p. 177)
Di questi sforzi supremi, eroici, tutta la vita di Aurelio Peccei è costellata. Già mentre ricopriva importanti incarichi in primarie aziende (dalla Fiat alla Olivetti, di cui fu amministratore delegato) contribuì alla nascita di associazioni, fondazioni, organizzazioni tutte rivolte ad accrescere nell’umanità la consapevolezza della necessità di un cambiamento radicale di direzione. Leggendo i libri citati ci si può rendere conto di quanto vasta e multiforme sia stata l’opera di Peccei in tal senso. “La Qualità Umana”, in particolare, è una sorta di autobiografia.
Al termine della sua attività lavorativa “ufficiale” poté dedicarsi a tempo pieno a questa missione, il cui esito principale fu la nascita del Club di Roma, con la pubblicazione del primo storico rapporto su “I Limiti dello Sviluppo” e di quelli editi negli anni successivi.
In questa enorme mole di attività si può peraltro intravvedere il dilemma che per tutta la vita deve aver assillato l’animo di questo grande uomo.
Egli fu dirigente industriale, apprezzò la serietà e l’efficienza delle più qualificate imprese private, soprattutto se poste a confronto con l’inefficienza di tanta amministrazione pubblica. Deprecò il fatto che il governo del mondo fosse frantumato in un numero eccessivo di nazioni ed auspicò un nuovo ordine mondiale basato su autorità sovranazionali in grado di aiutare il genere umano a superare le difficoltà economiche e produttive sempre più diffuse.
Avrebbe voluto che amministratori dotati di un’efficienza di tipo “privatistico” governassero il pianeta in modo da sanare tutte le storture esistenti. A pag. 187 di “Cento Pagine per l’Avvenire” fornisce una serie di esempi: la conservazione dell’ambiente; la sradicazione della fame e della malnutrizione, la realizzazione di valide politiche multinazionali dell’energia e di pianificazioni planetarie intersettoriali.
Ma certamente non gli sfuggiva il fatto che questi interventi migliorativi della condizione umana avrebbero comportato, se realizzati, un aumento dei consumi e una ulteriore erosione delle risorse già abbondantemente saccheggiate.
Per tale motivo pose vigorosamente l’accento sulla necessità di ridurre drasticamente la pressione demografica, tema ampiamente ripreso nel Rapporto su “I Limiti dello Sviluppo”.
Auspicò una riconciliazione dell’essere umano con l’ambiente: “A mio giudizio il vero fine dell’avventura umana è di arrivare a creare un mondo in cui le migliori qualità umane possano svilupparsi appieno, in un clima di comprensione reciproca e di simbiosi con la Natura.” (ivi, p. 210, da notare l’uso costante della N maiuscola per il sostantivo natura).
Accanto a questo encomiabile auspicio considerò sempre centrale il ruolo dell’uomo nella biosfera, e quindi rimase saldamente antropocentrico.
L’uomo deve cambiare per poter rimanere al centro della ribalta: “Un modo di pensare fondamentalmente nuovo è indispensabile. Per salvare l’uomo, esso deve trasformarlo, metterlo in condizione di far fronte agli imperativi del nostro tempo […] solo un nuovo umanesimo può compiere il quasi miracolo della rinascita spirituale dell’uomo.” (ivi, pp. 218-219)
Se l’uomo può trasformarsi -pur con difficoltà- in senso positivo, non può essere assimilato a una cellula maligna della biosfera, e Peccei non può essere ascritto alla schiera dei precursori del Cancrismo.
Cionondimeno egli prese attentamente in considerazione l’idea del nostro intelletto come causa dello squilibrio del mondo naturale. I brani qui riportati sono del 1981, e gli anni ’80 dello scorso secolo sono indicati in più di un passaggio come decisivi ai fini del cambiamento di rotta.
Sarebbe interessante sapere se Peccei a quarant’anni di distanza avrebbe mutato la sua opinione sulle possibilità di trasformazione dell’essere umano, tenuto conto che in tale lasso di tempo nessuna modifica migliorativa è intervenuta, ma anzi la distruzione della Natura è ampiamente proseguita.
Ciò ovviamente non si potrà mai sapere, essendo il nostro autore morto nel 1984.
Ma un interessante parallelo può essere fatto con quanto dichiarato nel 2012 alla rivista Format da Dennis Meadows, il coordinatore del Gruppo di Lavoro del MIT che redasse nel 1972 -su incarico del Club di Roma- il rapporto su “I Limiti dello Sviluppo”.
Ecco alcuni passi di quella intervista dal titolo significativo: “Non possiamo più fare niente”:
MEADOWS: Supponiamo di avere il cancro e che questo cancro causi febbre, mal di testa ed altri dolori. Non sono questi il problema reale, è il cancro il problema! Comunque, proviamo a curarne i sintomi. Nessuno spera di sconfiggere il cancro con quelle cure. I fenomeni come il cambiamento climatico o le carestie sono semplicemente sintomi della malattia di questo pianeta, il che ci riporta inevitabilmente alla fine della crescita.
FORMAT: Il cancro come metafora della crescita incontrollata?
MEADOWS: Sì. Le cellule sane ad un certo punto smettono di crescere. Le cellule cancerose proliferano finché non uccidono l’organismo. La popolazione e la crescita economica si comportano nello stesso modo.”
Anche Peccei si sarebbe convertito ad una siffatta teoria? La sua vicinanza con Meadows è fuori discussione e in questi ultimi quarant’anni non si è realizzata alcuna delle aspettative “salvifiche” ipotizzate dal Club di Roma. L’Impero dell’uomo (termine più volte usato da Peccei) sta sprofondando sempre più in basso (a questo tema è dedicato il mio libro di prossima pubblicazione “L’Impero del Cancro del Pianeta”).
L’avventura umana di Peccei mi ricorda quella di un altro grande visionario, il già citato Alan Gregg (1890 – 1957). Costui operò nella Fondazione Rockefeller con incarichi di grande responsabilità, fino a ricoprirne la carica di vice-presidente. Nel corso della sua vita portò aiuti a tutte le popolazioni bisognose, salvo poi, in tarda età, ipotizzare che l’essere umano devasti la biosfera come le cellule tumorali distruggono i tessuti sani dell’ammalato di cancro. E, in occasione del convegno su “I problemi della popolazione” tenutosi a Berkeley, in California, il 28 dicembre 1954, ebbe anche a dire: “Le crescite cancerose richiedono nutrimento; ma, per quanto ne so, non sono mai state curate dandoglielo”, smentendo così il senso di tutta l’attività da lui svolta nel corso della sua vita. (Il testo completo della relazione è consultabile nel blog de Il Cancro del Pianeta).
Peccei non fece mai una simile ritrattazione e continuò sempre a coltivare la speranza del cambiamento. Rimane il dubbio di come avrebbe potuto evolvere il suo pensiero alla luce di quanto accaduto (o meglio di quanto non accaduto) nei decenni successivi alla sua morte.

55 commenti:

  1. Un nuovo ordine mondiale pacifico difficilmente potrà nascere, perché questo avrebbe come principale obbiettivo quello di far raggiungere il benessere a tutta la popolazione mondiale; questo, allo stato attuale è impossibile per mancanza di risorse.

    E' più probabile che che uno o più Paesi potenti prendano il predominio sugli altri, ma anche così le risorse sarebbero ormai troppo scarse per una gestione a lunga scadenza.

    Resta la terza è unica soluzione indolore fattibile, quella che il progresso scientifico crei le condizioni per una nuova abbondanza delle risorse.

    Se ciò non avverrà, prepariamoci a uno dei due seguenti scenari:
    1) guerra mondiale (nucleare);
    2) rivolte interne ai vari Paesi per servizi non più sostenibili.

    Quindi, la priorità dovrebbe essere una sola:
    Ricerca e innovazione.

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    1. Considera che chi ha in mano il manico del coltello potrebbe decidere di incrementare le proprie risorse non aumentando il numeratore, bensì riducendo drasticamente il denominatore. Il denominatore siamo noi sfigati, detto per inciso.

      Per ora ha prevalso l'implementazione di un metodo nettamente opposto, ma non si sa mai cosa può passare nelle menti bacate di chi è abituato a fare l'accidente che gli pare.

      MrKeySmasher

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  2. se tutti fossero temperanti come te e me, forse con una nuova abbondanza di risorse la popolazione si ridurrebbe, ma la locusta segue il paradosso di Jevons. Quindi la terza via è a priori impossibile. L'unico esperimento contenitivo conosciuto è la politica del figlio unico, ma realizzata solo in un paese senza democrazia col pugno di ferro. Intanto fuori ci sono temperature di quasi 14°, che mi ricordano le temperature notturne estive della mia gioventù, che poi salivano di circa 15° di giorno, dandomi la splendida estate mediterranea, mite e piacevole, per tutti e tutto. Quasi 50 anni fa nel film "2023,i sopravvissuti": quello della Soylent Green (suona quasi New deal green, vero?) sulla scorta di LTG si ipotizzava un mondo caldissimo. Quasi ci siamo. E con la velocità con cui stanno crescendo le temperature nel 2023 sarà ancora molto più caldo. Quell'Alan Gregg aveva capito come funzionava, ma aveva capacità fuori dal normale e chiamarlo visionario è errato, perchè quando il futuro dimostra le previsioni, sei solo una delle poche persone intelligenti, che hanno vissuto su questa terra. Crisippo di Soli, ordinatore del pensiero stoico (pure di quello di Seneca): "La filosofia è sia esercizio della correttezza del logos, sia scienza che risiede in una specifica trattazione intorno al logos". Pare proprio che l'idea della famosa unione dantesca di canoscenza e virtute, senza la quale l'essere umano può essere solo un bruto, avesse già 1500 anni almeno al tempo della Divina Commedia. Il Nulla (inteso come mancanza totale di quest'unione) sta arrivando.

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    1. Non vedo la cosa così estrema, un atricolista di ZH hafatto notare come anche Giappone e Corea abbiano seguito la Cina senza imposizioni di sorta. La mia analisi la trovi su https://www.blogger.com/blogger.g?blogID=7308370942802263189#editor/target=post;postID=4475469238858715672;onPublishedMenu=overviewstats;onClosedMenu=overviewstats;postNum=5;src=postname.
      L'abbandono della vita agricola e la tecnica creano un ambito dove l'aumento demografico non è incoraggiato, al contrario la denatalità si accompagna spesso ad un benessere stabile. In questo quadro non vedo il consumo di risorse come un trend a salire anzi, basta vedere la direzione del petrolio: nonostante sia una risorsa scarsa, quindi teoricamente di valore, tende a scendere poichè la domanda è in caduta. Il coronavirus cinese stà mostrando il limite delle catene di approvvigionamento globali e forzando un inversione della globalizzazione già iniziata con la farsa della "guerra commerciale" , l'economia stessa deve invertire il corso verso un "abbondanza frugale" intendibile come una ampia disponibilità del vitale (casa, cibo, vestiti) concorde ad una riduzione del lavoro ed un livello di sicurezza sociale elevato: le democrazie nordiche hanno un tasso di fertilità sotto quello di sostituzione con queste caratteristiche.

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    2. @ Athanasius 2 febbraio 2020 12:21
      E' dal 2015 che la Cina ha abolito la politica del figlio unico
      https://www.internazionale.it/notizie/2015/10/29/la-cina-abolisce-la-politica-del-figlio-unico-2

      Si stanno preparando demograficamente alla guerra, perchè l'India al 2050 crescerà solo di 300MLN arrivando a 1.7MLD
      https://www.populationpyramid.net/india/2019/

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    3. Temo che, come i cinesi, siano in un gorgo, salvo complicazionil'urbanizzazione e l'abbandono della vita agresre li condanna all'universo 55 con le sue follie. Il problema africano è in parte autocontenitivo in quanto collegato alla zona subsaahriana dal quale provengono sì una parte dei migranti ma in misura minore di quelli provenienti da Tunisia, Marocco ed Egitto e, aggiungendo i comunitari direi che sono una minoranza. Per il momento non vedo scenari di guerra plausibile se non in forma ibrida dove i maestri rimangono USA ed UK, ho approfittato per leggere i tuoi articoli e dissento su alcune premesse: l'energia (gas e nucleare sono ancora abbondanti)ed il suo utilizzo consentono ancora molto spazio (ricorda che la Francia è al 70% nucleare e vende in Germania)anche se potrebbero comparire problemi di risorse di altro tipo quali terre rare, fosfati, litio......
      L'immigrazione è un fenomeno voluto tanto quanto altri quali la stagnazione salariale o l'inerzia infrastrutturale europea, a supposizione ci si tiene pronti ad un boom economico da far seguire ad una più stretta integrazione, la medaglia teutonica a Draghi per il QE induce a ipotizzare questa via come la scelta adottata, l'uscita UK potrebbe favorire questa direzione anche se una possibile Italexit di ritorsione atlantica è altrettanto probabile per mantenere una "strategia di contenimento".

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    4. Athanasius, le decrepite democrazie nordiche per sopperire alla bassa natalità si sono infilate nel vicolo cieco dell'accoglienza. Basta mettere su Google nel motore di ricerca: "attentati dinamitardi Svezia e Norvegia". Lo zio della parrucchiera di mia moglie è stato recentemente ucciso in Norvegia con un colpo di pistola da un immigrato di prima generazione, facente parte delle innumerevoli bande criminali che dettano legge, cercando di prendere il controllo di quelle nazioni, proprio come hanno fatto le mafie nostrane da noi, con gli attentati, tipo via dei Georgofili e quelli assassini di Falcone e Borsellino, più svariati altri magistrati in giro per l'Italia, che si opponevano, ma queste cose sono nascoste dai media nostrani per non creare panico e cercare di integrare più clandestini possibile colla solita retorica, che accogliamo risorse, che ci pagheranno la pensione, eccetera eccetera, quando qui sappiamo che le risorse vere, petrolio in primis, non sono per niente abbondanti e presto diverranno scarse con gravi sconquassi sociali. Altro che litigare per il teatrino di Salvini o Boldrini. L'impero romano collassò, quando non ebbe più il potere di integrare i barbari, come soldati e come operai agricoli nei latifondi dei senatori (dai quali già avevano estromesso quelli italici, dopo aver massacrato qui vicino a casa mia, a 30 km, in località Pontepetri, Pons Petri, il povero Catilina, che aveva cercato di impedirlo). L'immigrazione incontrollata, clandestina e non integrata può avere solo un epilogo infausto. Il mio pizzarolo marocchino mi dice sempre che nel suo paese gli immigrati ci sono, ma sono messi tutti a lavorare, perchè il Marocco è un paese serio, mentre di noi dice che siamo ormai una "povera Italia". Povera non economicamente, perchè si dice pronto a emigrare di nuovo, ma di valori.

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    5. Anche l'Italia sta seguendo da anni una condotta riproduttiva virtuosa, solo che chi ha in mano il timone ha deciso di vanificarne gli effetti implementando politiche di proseguimento della crescita per mezzo dell'immigrazione accuratamente pianificata che, predisposta negli anni appena precedenti, ci viene imposta con crescente prepotenza a partire dall'inizio del XXI secolo (guarda caso). E, prima che qualcuno si risenta o voglia buttarla in caciara, il giochetto destra/sinistra non ha peso alcuno su questo processo tutt'altro che "spontaneo".

      MrKeySmasher

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    6. MrKey, sono d'accordo. Farli arrivare come clandestini e poi sfruttarli come disperati nello spaccio, prostituzione ed altre attività illecite con la scusa di profughi o naufraghi oppure come vuole la dx come lavoratori contingentati, il risultato non cambia molto per i lavoratori autoctoni. L'emigrazione è ormai per molti, l'unica possibilità di cercare di avere una vita lavorativa decente. Senza una famiglia che ti aiuta (l'80% dei genitori e nonni ormai aiuta i figli) o qualche aiutino per trovare il lavoro, rimane emigrare o il reddito di cittadinanza, misura tanto odiata da destre e sinistre, quanto necessaria in un mondo senza prospettive di sviluppo futuro come è quello nostrano. E poi si preoccupano del PIL in calo. Ma perchè non dicono la verità: cioè che il futuro sarà un futuro di miseria, non appena l'abbondanza di petrolio svanirà e cominceranno ad mancare cibo, acqua, cure mediche, carburanti,eccetera e allora il lavoro sarà la preoccupazione minore. Allora si che la gente andrà a lavorare per un pane come succedeva 100 anni fa, coll'aggravante di un mondo ormai esautorato, sfruttato, degradato ed inquinato. Grazie capitalismo consumistico. Ci hai fatto un bel regalo. Dopo aver condizionato le menti minuscole di questi orgogliosi e superbi homo sapiens, li lascerai nella me....La loro.

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    7. @ Athanasius 2 febbraio 2020 18:49
      La bomba demografica Africana non è per niente autocontenitiva!
      GP2 in breve https://www.youtube.com/watch?v=1ujh4_ve2_k
      In sintesi www.climate-change-wars.tk

      La stima della migrazione di 1:2 nel 2050 è molto credibile
      https://mio-radar.blogspot.com/2019/09/le-guerre-del-cambiamento-climatico-nel.html

      Nei decennia venire è attesa la crescita della propensione alla migrazione in Africa, quanto la pressione migratoria per crescita della popolazione
      http://lafrecciadellastoria.blogspot.com/2020/01/le-chiacchere-stanno-zero-siamo-nel.html

      I segnali d'Early Warning ci sono tutti!. Tanto per fare un'esempio, in 5 anni "Renzi svuota Africa" ha deportato 700mila immigrati clandestini (con la benedizione di Chiesa Cattolica) la pressione migratoria è già superiore alla popolazione di Malta 700mila/460mila=+175%
      https://it.wikipedia.org/wiki/Malta

      Le centrali nucleari francesi sono vetuste! ed in smantellamento, il coefficiente debito/pil francese è sottostimato dal debito atomico francese (ossia i costi di smantellamento e trattamento rifiuti a carico dello Stato non di EDF)

      Athanasius, vai a studiare la teoria quantitativa della moneta!. Espansione monetaria crea inflazione, l'inflazione abbassa il reddito disponibile e contrae i consumi. Per non parlare della questione del Dollaro, che presto entrerà in conflitto con la moneta cineste (che perdendo il cambio fisso) scatenerà tensioni nei mercati finanziari (anche per banali ragioni di diversificazione).

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    8. Attenzione, non nego l'immigrazione, ne contesto i flussi soprattutto a causa di ciò che mi dissero subito dopo la caduta libica: nordafricani e subsaahriani non si sopportano, da tempi immemori viste le raffigurazioni egizie. L'Africa è un continente violento con un tasso di HIV fino al 50% delle giovani donne nell'east, i tassi di infezione da patologie trasmissibili degenerative sono da genocidio soprattutto negli slum popolosi. Quanto una bomba demografica possa avvenire da queste condizioni è da vedere, basterebbe un coronavirus in uno slum per causare un'ecatombe da medioevo: non la malattia in sè ma la semplice impossibilità di garantirsi un adeguata nutrizione durante la convalescienza basterebbero, se si aggiunge la psicosi un colpo di tosse ed i vicini ti terminano (o ti tagliano dalla rete sociale che è circa uguale).
      Sulle centrali francesi non posso dare giudizi, ne esportano in Cina e sembrano abbastanza competenti anche se preferisco il CANDU canadese, tra l'altro scelto in italia per lo sviluppo nazionale visti i vantaggi prma degli stop.
      Sulla teoria monetaria mi risulta che nonostante QE esponenziali di inflazione non se ne veda molta, suggerisco di valutare la differenza tra le varie masse monetarie e l'occupazione in quanto per avere inflazione deve esseci un surplus di domanda sull'offerta ma al momento quella che langue è proprio la domanda! La guerra valutaria Cina USA è già avvenuta con i cinesi che hanno mantenuto botta a caro prezzo (dopo le accuse di Trump di svalutazione competitiva)e spostata nella "guerra dei dazi", la potenza USA è concentrata nella domanda di beni e servizi ed usata ad arte per bacchettare a destra ed a manca alla bisogna. Questo potere deriva dall'approccio mercantilista di UE e Cina che non hanno abbastanza mercato interno ma puntano sull'export, questa falla è in fase di elaborazione da parte cinese (aumento dei salari e espansione della classe media) ma la UE è lenta a compensare, le politiche di austerity comprimono il mercato interno, non a caso Draghi ha ricevuto una medaglia teutonica per il suo QE (fuori dai riflettori) che ha decompresso la situazione.
      In caso di dubbi sono aperto a spiegare meglio i miei punti.

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    9. Athanasius
      Interessanti i tuoi commenti e ad una prima lettura superficiale anche il tuo blog. Consiglio a tutti di visitarlo.

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    10. @ Athanasius 3 febbraio 2020 20:58
      non per far polemica, ma le stai sparando grosse :-) ma proprio grosse!

      1.non è mai bene, mettere in discussione le proiezioni demografiche a 30-50 anni: sono dati, punto e basta.

      2. Sui dati demografici dal 2100 ecco... magari se ne potrebbe discutere: perchè con +7MT d'acqua, il melting degli idrati di metano in Siberia, con un'umanità in pesante sovrappopolazione, è assai improbabile la soglia degli 10.8MLD
      https://www.populationpyramid.net

      Ma poichè noi stiamo discutendo dal 2020 al 2050 è irrilevante il contesto oltre il 2050.

      3.qualche dato sul nucleare francese obsoleto, dato che sei disinformato:
      https://www.qualenergia.it/articoli/20140613-il-nucleare-Francia-decommissioning-alti-costi-Corte-dei-Conti
      https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/11/29/macron-chiudera-14-reattori-nucleari-entro-il-2035-una-mossa-dimmagine-o-molto-di-piu/4800720/

      Se non sai il francese, attivati google translator di Chrome
      https://www.asn.fr/Informer/Dossiers-pedagogiques/Le-demantelement-des-installations-nucleaires
      https://www.lemonde.fr/economie/article/2019/12/10/edf-et-veolia-vont-demanteler-les-six-plus-vieux-reacteurs-nucleaires-francais_6022361_3234.html
      http://www.rfi.fr/fr/france/20170202-inquietant-demantelement-centrales-nucleaires-francaises

      https://www.agi.it/estero/rifiuti_radioattivi_nuovo_sito_stoccaggio_francia-4157082/news/2018-07-15/
      ha detto il tenente Renault :-) che le scorie & rifiuti nucleari francesi... finiranno in Algeria!

      Athanasius sulle dispense d'economia che hai studiato, mancava roba!, ma proprio tanta roba!.
      .C'è l'inflazione importata (quando la moneta nazionale è inflazionata)
      .C'è l'inflazione da cause monetarie (quando si stampa troppa moneta rispetto alla crescita reale del pil ed alla sua velocità di circolazione), infine
      .C'è l'inflazione da domanda o keynesiana che è da molto tempo che non compare più nei paesi del I°mondo, in quanto i mercati sono saturi ossia le curve di domanda sono rigide mentre le curve di offerta sono elastiche (perchè anche le aziende marginali ed artigiani, hanno imparato a produrre JIT).

      Poichè le premesse delle politiche keynesiane sono domanda elastica ed offerta rigida, è ovvio che da molto tempo le politiche keynesiane nel I°mondo non hanno nessuna logica, dato che mancano le premesse d'applicazione nel primo mondo (a differenza del contesto del II° e III° mondo, dove le politiche keynesiane avrebbero un senso economico).

      La guerra finanziaria non è ancora avvenuta: la moneta cinese ha cambio fisso con il dollaro, il dollaro è ancora oggi la prevalente valuta usata per regolare i saldi commerciali e finanziari.

      Stampare moneta è una pessima idea: hai presente l'iperinflazione della repubblica di Weimar?!
      Hai presente i peones sud americani, quante volte hanno fatto default, dopo il primo default?
      https://it.wikipedia.org/wiki/Iperinflazione

      Politiche di Austerity, ossia taglio degli sprechi e dei costi di struttura che non incidono sui servizi pubblici erogati ai cittadini, sarebbero cosa buona: in due parole, se l'Italia non ripagherà almeno in larga parte oggi, il suo debito pubblico, l'Italia non sopravviverà al XXI°secolo.
      https://youtu.be/oSRwtJUmGNg

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    11. Noto con piacere che ogni teoria è smontabile da una uguale e contraria, rimangono i dati attuali.... direi che la denatalità non sia opinabile ne come situazione ne come derivata in calo.
      Sul nucleare francese ammetto la mia ignoranza, il problema delle scorie invece sembra che i russi lo stiano risolvendo con i reattori a spettro veloce, cugini del Superphoenix, ma similmente gestibile con altri schemi. Rimane il torio nonostante la difficoltà nell'economia neutronica.
      Sul wodoo economico e le teorie collegate ti allego la risposta di Weimar, il baffetto supportato da un ebreo "ariano onorario" proprio con la stampa di moneta e gli accordi bilaterali di scambio merci riuscì a trasformare una Germania in bancarotta in una potenza in grado di affrontare la WW2, la teoria monetaria MMT non è così abagliata ne si scontra direttamente con la Scuola Austriaca: la stampa produce un vantaggio primario ai primi riceventi, se lo stato è il primo ricevente può utilizzare i ricavi come equilibratore sociale ed economico, cosa tra l'altro eseguita in Italia prima del "divorzio" BI-MIF dopo il quale il debito divenne ingestibile, esploso poi grazie all'attacco speculativo del 92 di Soros.
      Per il mio blog sò dinon essere un letterato di fama od un divulgatore, avrai però notato che cerco di mantenere le fonti che uso più divulgative possibile, probabilmente con i corrispettivi articoli accademici o dati "prestigiosi" sarei più nelle tue corde, ti posso consolare, esistono. Ti consiglio quindi una lettura, se vorrai coprirmi di insulti i commenti sono aperti soprattutto alle critiche poichè sò per certo che "ad ogni opinione ne esiste una uguale e contraria" ma, per quanto la mia intenzione non sia cambiare le idee altrui, mi nutro intellettualmente di critiche ragionate dalle quali spesso ricavo più che dal trincerarmi nelle mie idee: ogni verità può essere approcciata da infiniti angoli quindi anche idee contrastanti non è detto che non siano sintetizzabili su un piano diverso (relatività e quantistica permisero di integrare meccanica ed elettromagnetismo).

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    12. @ Athanasius 4 febbraio 2020 20:38
      Athanasius le stai sparando grosse :-)

      Sull'energia nucleare: la differenza di massa si trasforma in energia, nella famosa equazione E=m*c^2

      Le centrali elettronucleari a fissione (spaccano materiale fissile) sono facili da costruire, ce ne sono di vario tipi, ma hanno tutte lo stesso problema insolubile: la produzione di materiali transuranici. I materiali transuranici sono un sottoprodotto INEVITABILE di ogni fissione, il materiale più pericoloso che si crea è il plutonio: tempo di decadimento Pu244 80.8MLN di anni, Pu239 24100 anni.
      Una centrale nucleare a fissione costruita all'epoca dei dinosauri, avrebbe scorie Pu244 ancora attive!.
      Una centrale nucleare a fissione costruita 20600 anni prima dell'antico regno dell'Egitto, avrebbe scorie Pu239 ancora attive!.
      Le centrali elettronucleari a fissione sono utili per produrre bombe atomiche, altrimenti sono un grosso, costoso, pericoloso catafalco che rimane sul groppone per tanto tempo!

      Per avere differenziali di massa, si può fare centrali a fusione (fondendo due atomi diversi). Ci stanno provando in Francia, in un consorzio mondiale: forse ce la fanno, forse non ce la fanno. Non è detto, che riescano a produrre un processo di fusione che abbia un saldo energetico attivo, dato che una centrale a fusione, va inizializzata.

      C'è poi l'annichilazione: la materia ed antimateria s'annichiliscono trasformandosi in energia, MA sulla Terra l'umanità non sa ancora produrre ed usare con profitto l'antimateria!.

      Il woodoo economico non c'entra un piffero, è questione di traslazioni di curve IS-LM.
      https://it.wikipedia.org/wiki/Modello_IS-LM

      Forse apparirò aggressivo :-) ma non ho l'abitudine di coprire d'insulti gli altri, specie poi quando mi trovo in casa altrui, se mai come fanno in Usenet, plonko evitando di perdere tempo.

      Il fatto che tu non veda rischi di guerre nei decenni a venire, non vuol dire che non esistano GP2 & WWIII nel XXI secolo, semplicemente ti mancano numerosi strumenti concettuali, non sei informato, non sei documentato.

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    13. Ti correggo sui transuranici, plutonio e actinidi si bruciano comunemente nei reattori, circa il 30% della potenza deriva da questo. Il problema è lo spettro di energia dei neutroni, se lenti (termici) si incollando ai nuclei o li spaccano mentre quelli veloci tendono prevalentemente a rompergli, i reattori a spettro veloce (es superphoenix, che era raffreddato a sodio) sono in grado di bruciare le scorie come chiaramente indicato dal Phoenix :energia che sorge dalle ceneri dei reattori normali. Che la cosa non sia proprio semplice è chiaro, il riprocessamento necessario pone rischi di proliferazione e altri dettagli sono arcani, comunque sembra che la strada sia percorsa abbastanza velocemente dai russi. Le scorie trattate hanno emivita di circa 300 anni quindi gestibile e sono una frazione minima.

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    14. I transuranici sono combustibile per i reattori veloci, Phoenix e Super Phoenix derivano il loro nome dal bruciare le "ceneri" degli altri reattori, una volta processati in questo tipo di reattore e purificate gli scarti avrebbero un emivita di 300 anni e sarebbero ben poco: https://it.wikipedia.org/wiki/Ciclo_del_combustibile_nucleare#Back_end , i reattori a sali fusi sono già stati provati ma (come ho sottolineato nel mio blog) non rispondevano alla necessità dell'epoca di produrre uranio per armi. Questo tipo di reattore lo trovi spiegato quì: https://it.wikipedia.org/wiki/Reattore_nucleare_a_sali_fusi
      Per la questione economica sembra che la direzione di Gentiloni sul Two Pack e Six Pack si adagi sulla pratica di Draghi (craoce al merito per il QE e varie, tanto avversate a parole dai tedeschi)per rifornire la UE di una classe media consumatrice, attualmente in estinzione, necessaria a mantenere in moto la macchina economica: persi i cinesi per questioni geostrategiche serve riadottare il modello Guerra Fredda e ricostruire i consumatori in patria.
      Per i rischi di guerra ne vedo moltissimi ma non vedo come queste possano portare profitti, il lato economico di un conflitto è annullato dall'impossibilità di difendere i propri asset, la risposta iraniana ha dimostrato come una media potenza sia in grado di infliggere danni gravosi alle basi logistiche avanzate, con un raggio di 2000Km anche Diego Garcia è a rischio. La possibilità di distruggere costosissimi aerei, navi, centri di comunicazione, etc a grandi distanze con missili da crociera o balistici che costano una frazione minuscola del bersaglio è un dissuasore pesantissimo per uno scontro, le difese aeree attuali sono anche peggio......
      Durante la simulazione di attacco all'Iran i B-52 sono stati "ingaggiabili" a 400Km dai confini iraniani, i colpevoli sono i sistemi S-300 e S-400 russi in versione export, quelli ad uso esclusivo russo hanno (come da tradizione URSS) prestazioni decisamente migliori.
      Ti ringrazio per la piacevole discussione, mi ha aiutato a focalizzare alcuni punti che stavo dando per scontati, spesso si presuppone qualcosa fino a che non ricevi una critica nel puntogiusto!

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    15. anche per me una guerra convenzionale sarebbe troppo dispendiosa energicamente e perciò inutile. Quella nucleare globale troppo pericolosa. Per ridurre le pretese delle locuste useranno altri metodi. Quasi sicuramente economici. Il MES potrebbe essere una bell'arma. Vedremo se la useranno, quando sarà pronta, dopo il 2024, stranamente quando il peak oil sarà palese.

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    16. @ Athanasius 5 febbraio 2020 16:44
      Le stai sparando grosse :-) sempre più grosse!
      Il Plutonio è elemento transuranico, il suo numero atomico non esiste in natura, è un sottoprodotto inevitabile della fissione. I numerosi laureati in fisica od ingegneri, che ronzano sul blog, potranno spiegarti il perchè.

      Circa i reattori veloci, questi producono un po' meno plutonio, ma restano catafalchi da 80.8MLN di anni a 24100 anni.
      https://en.wikipedia.org/wiki/Breeder_reactor#Fuel_efficiency_and_types_of_nuclear_waste

      I reattori veloci introducono tanta radiazione nel liquido surgelante: contaminano pompe, tubi, scambiatori di calore, e con il tempo persino le turbine per produrre energia elettrica, dato che il vapore acqueo diventa radioattivo.
      https://en.wikipedia.org/wiki/Fast-neutron_reactor#Disadvantages

      Pur essendo stati inventati molto di recente, ne hanno già smantellati 3, ce ne sono solo 3 in costruzione, solo 5 in funzione
      https://en.wikipedia.org/wiki/Fast-neutron_reactor#Under_construction

      Io parlo di traslazioni di IS-LM, mentre te parli di Gentiloni: non credo che tu abbia capito molto, d'economia.

      Gli Eurobonds non potranno mai esistere in una Confederazione, perchè non permettono la gestione del rischio di credito.
      https://mio-radar.blogspot.com/2018/01/eurobond-della-fava-gli-eurobond-della.html

      La responsabilità dei debiti pubblici è nazionale: così come i realtivi botti termofinanziari dei debiti sovrani
      https://mio-radar.blogspot.com/2017/10/il-vituperato-quoziente-debitopil-e-le.html

      Sui rischi di guerra: :-) non è che aggiungendo alla dialettica, l'aggettivo qualificativo "autocontenitivo", ragionando di un processo in Africa composto da fattori umani e termodinamici, tutti incontrollabili per l'Europa, avrai risolto i problemi dei decenni futuri.

      Critiche nel punto giusto?!
      Ma di quali critiche parli?!
      Io parlo d'INELUTTABILITÀ di Guerre Puniche II nel Mediterraneo 2050: d'alta probabilità di detonazione di GP2 nel decennio 2040s, di possibile detonazione di GP2 già nel 2030s, mentre te t'avvii per la tangente odierna Trump & Iran!

      Almeno, hai capito :-) di cosa sto parlando?!

      La strategia SEA DENIAL non ha niente a che vedere con l'uso del potere aereo strategico.

      La dottrina del potere aereo strategico americano, mutò nel 1960
      https://it.wikipedia.org/wiki/Francis_Gary_Powers

      Furono introdotti i satelliti con protocolli radio wireless invece delle pellicole chimiche, sopratutto fu introdotta la triade nucleare che in realtà è una quatriade atomica: i B58 Hustler furono radiati nel 31/1/1970 e per tutto il 1970s i restanti B52 quanto poi i B1 Lancer dal 1980s, pur costituendo sino al 1989 il potere aereo strategico americano, tali assets non sarebbero mai stati la prima linea in un conflitto diretto tra Patto di Varsavia vs NATO. Vicerversa i velivoli che sarebbero sopravvissuti in una dominanza d'escalation, sarebbero stati usati come ultima ondata sopra l'URSS. Ti lascio indovinare, quali forze della quadriade atomica NATO, sarebbero state la prima e la seconda e la terza ondata, lanciata in una difesa attiva o passiva, ad un'attacco sovietico, dentro ad un processo di dominanza d'escalation, in un conflitto NATO vs Patto di Varsavia.
      https://mio-radar.blogspot.com/2019/04/theory-practice-of-security-conference.html

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    17. Alcuni segnali dicono che il peak oil è già avanzato senza colpo ferire, sono già in atto le contromisure e funzionano decisamente bene, andrebbe meglio con una deglobalizzazione e stanno provvedendo.
      I maggiori consumi di olii sono oggi i trasporti con in testa quello marittimo seguito da quello aereo, trafico pesante e traffico leggero. La produzione elettrica ha abbandonato il petrolio da tempo ed oggi punta su rinnovabili e gas a ciclo combinato, il carbone resterà ancora ma lo vedo destinato sempre più alla complementazione nei termovalorizzatori per mantenere le temperature necessarie alla combustione ottimale (1600°C): nelle tecnologie a letto fluido diventerà un aggiunta per compensare l'inevitabile disomogeneità dei rifiuti.
      Sulla guerra concordiamo ma sull'economia ho un altro parere, troppe fonti parlano di deglobalizzazione partendo proprio dai presunti globalizzatori. La "guerra fredda 2.0" è semplicemente una scusa ufficiale, tutti i blocchi di potere hanno interesse a raggiungere uno stato di equilibrio stabile e duraturo vista soprattutto la denatalità strisciante dei maggiori player.
      Anche il coronavirus verrà utilizzato come deglobalizzatore (https://www.blogger.com/blogger.g?blogID=7308370942802263189#editor/target=post;postID=402685315971650437;onPublishedMenu=overviewstats;onClosedMenu=overviewstats;postNum=0;src=postname )ai cinesi darà la possibilità di consolidare il mercato interno mentre porrà un argine logico alle delocalizzazioni selvagge ed alle eccessive interdipendenze. Questo passaggio è fondamentale per ridurre la necessità di navi in viaggio permanente, 200 navi consumano come tutte le autovetture e 2000 come tutto il trasporto su gomma.....

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    18. @ Athanasius 5 febbraio 2020 16:44
      Le stai sparando a mitraglia.

      Il Plutonio è elemento transuranico, il suo numero atomico non esiste in natura, è un sottoprodotto inevitabile della fissione. I numerosi laureati in fisica od ingegneri, che ronzano sul blog, potranno spiegarti il perchè.

      Circa i reattori veloci, questi producono un po' meno plutonio, ma restano catafalchi da 24100 anni - 80.8MLN di anni
      https://en.wikipedia.org/wiki/Breeder_reactor#Fuel_efficiency_and_types_of_nuclear_waste

      I reattori veloci introducono tanta radiazione nel liquido di raffreddamento; contaminano pompe, tubi, scambiatori di calore, viti dadi e bulloni, con il tempo anche le turbine per produrre energia elettrica, dato che il vapore acqueo diventa radioattivo!.
      https://en.wikipedia.org/wiki/Fast-neutron_reactor#Disadvantages

      Pur essendo stati inventati di recente, ne hanno già smantellati 3, ce ne sono solo altri 3 in costruzione, ma solo 5 reattori autofertilizzanti sono ancora in funzione in tutto il mondo!
      https://en.wikipedia.org/wiki/Fast-neutron_reactor#Under_construction

      Io parlo di traslazioni di curve IS-LM, mentre te parli di Gentiloni: non credo che tu abbia capito molto, d'economia!.

      Gli Eurobonds, non potranno mai esistere in una Confederazione, perchè non permettono la gestione del rischio di credito.
      https://mio-radar.blogspot.com/2018/01/eurobond-della-fava-gli-eurobond-della.html

      La responsabilità dei debiti pubblici nazionali è, quanto sarà sempre nazionale!, così come i relativi botti termofinanziari
      https://mio-radar.blogspot.com/2017/10/il-vituperato-quoziente-debitopil-e-le.html

      Sui rischi di guerra, non è che aggiungendo alla tua dialettica, l'aggettivo qualificativo "autocontenitivo", ragionando di un processo in Africa composto da fattori umani e termodinamici, tutti incontrollabili per l'Europa, avrai risolto i problemi dei decenni futuri.

      Critiche nel punto giusto?!
      Ma di quali critiche parli?!
      Io parlo d'INELUTTABILITÀ di Guerre Puniche II nel Mediterraneo 2050: d'alta probabilità di detonazione di GP2 nel decennio 2040s, di possibile detonazione di GP2 già nel 2030s, mentre te pigli per la tangente odierna Trump & Iran!
      Almeno hai capito di cosa sto parlando, quando accenno alle Guerre Puniche II?!

      La strategia SEA DENIAL, non ha niente a che vedere con l'uso del potere aereo strategico.
      https://en.wikipedia.org/wiki/Sea_denial

      La dottrina del potere aereo strategico americano, mutò nel 1960
      https://it.wikipedia.org/wiki/Francis_Gary_Powers

      gli USA introdussero i satelliti con protocolli radio wireless rimuovendo le pellicole chimiche, sopratutto fu introdotta la triade nucleare che in realtà è una quatriade atomica: i B58 Hustler furono radiati nel 31/1/1970 e per tutto il 1970s i restanti B52 quanto i B1 Lancer dal 1980s, pur costituendo sino al 1989 il potere aereo strategico americano, tali assets non sarebbero mai stati la prima linea, in un conflitto Patto di Varsavia vs NATO. Vicerversa, i velivoli che sarebbero sopravvissuti in una dominanza d'escalation, sarebbero stati usati come quarta ed ultima ondata sopra l'URSS. Ti lascio indovinare, il perchè e quali forze della quadriade atomica NATO, sarebbero state la prima e la seconda e la terza ondata, lanciata in una difesa attiva o passiva, ad un'attacco sovietico, dentro ad un processo di dominanza d'escalation, in un conflitto NATO vs Patto di Varsavia.
      https://mio-radar.blogspot.com/2019/04/theory-practice-of-security-conference.html

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    19. Lascio perdere e la do tranquillamente vinta su quasi tutto, evidentemente le mie conoscenze sono tutte errate ma pongo un piccolo appunto circa una sua affermazione: vero quanto scritto sul Plutonio ma, come dimostrano le armi atomiche, esso stesso è un fissile quindi bruciabile a differenza di ciò che viene oggi considerato scoria, Sn, Cs, Cd, Pd ed altri.
      Il Plutonio è da considerare scoria in assenza di riprocessamento o combustione "in situ" ma non per la natura stessa del materiale. Ovviamente, come per gli altri miei argomenti, la cosa è soggetta ad una possibile analisi diversa, ogni aspetto del reale è analizzabile sotto molte lenti quindi non nego il risultato, nel caso del Plutonio però suggerisco di aggiungere alla sua prospettiva la possibilità che ho evidenziato.

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  3. E bravo Alessandro in poche parole hai centrato il nostro futuro .
    Aggiungerei (da stratecnologo solare quale sono ) un consiglio aggiuntivo : anche la Poesia e la contemplazione dell'immensita' dell'universo ci salveranno .PREGO tutti di leggere spesso L'Infinito di Giacomo Leopardi

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  4. Una Teoria per essere definita "teoria" dovrebbe essere capace di descrivere il mondo attuale, fare previsioni accurate ed utili a breve periodo, oppure previsioni di lungo periodo ma proficue (cioè con un livello di granularità tale, che sia possibile estrarre soluzioni per seguire i megatrend od avversare i megatrend). Una teoria, dovrebbe essere misurabile (o almeno valutabile) ed ovviamente essere autoconsistente (cioè priva di contraddizioni logiche).

    L'autoconsistenza a molto a che fare con Godel: le variabili chiave di una teoria devono essere tutte quelle inerenti l'oggetto d'analisi, +1 esterna altrimenti la teoria non funziona. Il discorso si farebbe lungo e complesso, finiremmo per ragionare di lana caprina, ma in ultima analisi l'importante è che la teoria "funzioni", cioè oltre a saper descrivere uno stato passato e/o attuale, deve anche fare previsioni future misurabili ed utili.

    Mi spiego meglio:

    La teoria astrofisica della morte del Sole, prevede la morte del Sole che si trasformerà in gigante rossa, poi dopo aver incenerito la Terra, il Sole diventerà una "nana bianca": tra 5 Miliardi di anni. La teoria è vera, ma ha una granularità spaziotemporale talmente alta da essere inutile. La vita sulla Terra è nata circa 4.4MLD di anni fà, sulla Terra non siamo nemmeno al 50% - 90% del tempo di vita utile trascorsa nel sistema solare, inoltre la teoria della morte del Sole non dice niente su cosa dovrebbero fare gli stati nazionali, nei prossimi 30-50-100 anni.

    La fisica classica ha modelli inaccurati della rappresentazioni della realtà, osservazioni empiriche della curvatura della luce in un'eclissi lo hanno dimostrato: ma nonostante la fisica classica sia incompleta, è assolutamente indispensabile e più che sufficiente per spedire razzi nello spazio, satelliti in orbita, navi spaziali sulla Luna, sonde su Marte oppure sonde nel nostro sistema solare.

    Per i servizi satellitari GPS, Galileo, Glonass, BeiDou la fisica classica non è sufficiente, i segnali radio nelle triangolazioni satellitari vanno corretti con la teoria della relatività, per poter avere un'accuratezza adeguata agli scopi militari con impiego d'armi tattiche (dove gli esplosivi non hanno molta potenza), per cui occorre che vi sia meno di un metro d'errore nel posizionamento. Viceversa, sempre per scopi militari, un'atomica tattica da 150kilotoni oppure MARV/MIRV che cadono dal cielo come se grandinasse, non occorre loro un'accuratezza tattica: un errore non superiore a 500 MT è sufficiente, tanto poi la zona centrata dall'esplosione atomica è sempre di almeno 2 o 3 km di diametro.

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  5. Lo studio del "Club di Roma" è ragionevolmente corretto, nonostante la forcella temporale di 100 anni, sia molto ampia tale da essere fuori dal concetto economico di lunghissimo periodo (la quale è una Scienza Sociale non una scienza dura, perchè in Economia quasi tutti i problemi sono aperti, inoltre solo sporadicamente s'esplora i 20-30-50 anni in avanti) ed anche per questo IMHO fu osteggiata dai "macro-economisti". Oggi la forcella del Club di Roma si è ristretta a circa 50 anni: s'incominciano a vedere nel mondo, vari elementi di coerenza, con quanto indicato dal Club di Roma. Le indicazioni del Club di Roma sono generiche ed indicative: il mondo è composto da stati nazionali, lo sarà anche nel futuro, mentre nel modello World3 non c'è traccia degli stati nazionali e/o di loro aggregazioni!.

    La Teoria del Contenimento di Kennan fu formulata con linguaggio naturale, usava la logica, non aveva nemmeno una cifra od un'equazione, ma fu capace di predire la vincita della Guerra Fredda da parte degli USA, quanto il collasso dell'URSS. E' stata una teoria utilissima per i politici e militari democratici o repubblicani, fu odiata ed osteggiata dai comunisti italiani che in piena Guerra Fredda spinsero Eni e FIAT a commerciare con l'URSS. Eclatante fu la vendita della catena di montaggio Fiat 124 per migliorare il tenore di vita dei russi, cercando di promuoverne una motorizzazione di massa come in Occidente, per migliorare gli stili di vita comunisti e bloccando il collasso dell'URSS. Comunisti traditori è dire poco!, ma d'altronde il PCI ha sempre preso montagne di danari dall'URSS per preparare un'invasione del Patto di Varsavia. Nonostante gli sfrozi del PCI e dell'URSS, la freccia della storia non fu mutata, la teoria del contenimento di Kennan produsse in pieno i suoi effetti.

    Mi ero promesso di non commentare i suoi post, tempo fà, non mi ricordo quando, ebbi a chiedere lumi sulla sua teoria cancrista, di cui rimasi poco convinto, perchè non forniva previsioni e/o indicazioni agli Stati Nazionali (e/o loro coalizioni) e non suggeriva politiche per il popolo italiano. Quindi mi limiterò a dire che il "Cancrismo" non mi pare sia una teoria: assimila il passato e l'attuale trend demografico allo sviluppo esponenziale di un virus, propone solo :-) un suicidio di massa (poco diverso, dalla gioia del martirio, perorata in modo silente dall'attuale papato/concistoro cattolico sul popolo italiano)

    Il prof.Mearsheimer su basi storico statistiche, prevede una WWIII in Asia tra Cina ed USA, oltre a guerre regionali nel Mediterraneo. Nella sua teoria, ignora il cambiamento climatico e la sovrappopolazion, focalizza la sua attenzione solo "in una variante di WWIII". prof.Mearsheimer vorrebbe applicare un nuovo contenimento alla Cina, ma non tiene conto che la Cina ha un enorme mercato (a differenza dell'URSS) questo polarizza patners, inoltre il prof.Mearsheimer ignora nella sua analisi il ruolo dell'India in Asia, che purtroppo è un rivale naturale per la Cina, tanto quanto la Russia, Giappone, Europa.

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  6. Io non ho una macchina del tempo e neppura una palla di vetro, non conosco il futuro: se lo conoscessi avrei scritto un solo libro con un solo modello; per me il futuro sarebbe un evento già trascorso, sarei certo che le variabili chiave quanto il rumore impredicibile, sospingerebbero e calamiterebbero la storia umana in modo univoco, in un intorno assai ristretto delle mie previsioni.

    Credo, auspico e spero che il futuro non sia noto e non sia scritto: mi piace pensare e credere che il buon Dio abbia dato la libertà al genere umano di forgiare il proprio futuro, che inevitabilmente non può far a meno di essere contenuto dentro ad un mondo fisico che ha regole e limiti ampi, ma non infiniti.

    La mia "WWIII road map theory" o Teoria del percorso verso la WWIII, l'ho arricchita di un podcast, non è andata su Nature e neppure al CeMiss, e gli storici militari hanno una produzione concettuale assai scarsa:
    https://www.youtube.com/watch?v=2LZlxEL0970
    https://youtu.be/XjJa9eNwhj4

    Stralci della "WWIII road map theory" sono piaciute a riviste militari ;-P
    http://www.difesaonline.it/evidenza/punti-di-vista/la-conferenza-sulla-libia-palermo-la-parola-ai-lettori-e-conclusioni-non
    http://www.difesaonline.it/evidenza/punti-di-vista/la-parola-ai-lettori-lunione-europea
    http://www.difesaonline.it/evidenza/punti-di-vista/la-parola-ai-lettori-i-futuri-scenari-della-russia-prossima-settimana
    http://www.difesaonline.it/evidenza/punti-di-vista/la-parola-ai-lettori-litalexit-opportunit%C3%A0-di-crescita-o-colpo-di-grazia

    La Pianificazione Strategica è alla base della Teoria del percorso verso la WWIII, monitorizzo il progress con l'Orientamento Strategico di Fondo. Ci sono tante strade (inviluppi di WWIII) che portano ad una probabile WWIII in Asia. Ci sono varie strade (levata di Chartago) che conducono all'emersione di Chartago ed alle guerre nel Mediterraneo. Se la sono scaricata in Creative Commons circa 690 persone
    https://mia-fantascienza.blogspot.com/2016/06/che-impatto-possono-avere-gli-ebook.html

    Calendarizzare date, usando dati storico-statistici non è saggio, perchè i dati statistici sono annesse a guerre del passato che sono detonate per ragioni contestuali ai secoli passati e tali ragioni sono estranee alle cause di detonazione di GP2 e WWIII. Più utili, sono le indicazioni della Climatologia sui tipping point climatici, su cui partire per ragionare su forcelle di tempo entro cui si manifesteranno detonazioni violente.

    Non sono proprio esatte :-) le Extrapolazioni di WWIII nel Siraq...
    Quando le formulai valutai all'epoca lo sforzo bellico USA sufficiente a rimuovere "il dentista piccolo chimico", mentre in realtà i proxies usati sul terreno per abbattere il regime Bat, non sono stati sufficienti. Non è subentrata la Cina nell'escalation ma la Russia che ha così protetto la pericolosa "bomba del Caucaso" da possibili destabilizzazioni di ISIS.

    In ogni caso è poco importante ;-P
    1-l'area del Siraq non sarà un campo di battaglia principale nella WWIII e/o nelle GP2
    2-la guerra in Siraq è accaduta fuori dal dominio temporale della WWIII road map theory che focalizza la sua attenzione sopratutto sui decenni 2020s-2030s-2040s e 2050+epsilon, dove bomba demografica africana, danni da cambiamento climatico, scarsità, violenta competitività mondiale, produrranno crescenti impatti geopolitici.

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  7. Aurelio Peccei ha occupato molto spazio su di un post che ho letto e su cui scusatemi ma mi sono un po persa...

    Si vuole far comprendere un pensiero sul cancrismo di Peccei abbastanza contraddittorio e perché confidava nei cambiamenti sui quali ricadeva lui stesso in contraddizioni consapevoli e dimostrabili con i suoi cambiamenti di linguaggio scritturale o si cerca di comprendere a chi dare merito nell' aver coniato questo termine?

    Poi mi stanno bene tutte le riflessioni e dimostrazioni dei commentatori esperti che hanno elaborato il termine "cancrismo" in dettagli che ignorante mente ammetto di non conoscere!

    Ma una domanda preme:

    Ogni obiettivo ,scopo e fine lo prefigge la Natura o e' l'Uomo che glielo attribuisce?

    Poi ,scusatemi leggo così tante "teorie" ed
    ognuno è intento ad arbitrare la propria su un campo unico :Terra!
    ...mi chiedo allora a quale teoria io appartenga ,in quali termini devo ritrovarmi,difficile per una persona che approda su queste pagine ...e come se dovrebbe tradurre i danni atmosferici ,ambientali in termini sofisticati...ma terra terra la consapevolezza di questi disastri anche il piccolo agricoltore conosce solo che gli hanno legato le mani quelle che chiamiamo leggi e guai se le violi perché ci sono elicotteri che controllano tutto dall'alto!.Quel pezzetto di terra non si coltiva con amore prendendosene cura da se come un tempo andato usando letame organico è costretto a pesticidi infestanti ed inquinanti e a periodi di abbandono !Questa Teoria la conosce qualcuno di voi?

    Non è che sia questa l'origine del cancrismo?


    Buonaserata e grazie.

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  8. https://www.meteogiornale.it/notizia/meteo-a-20-giorni-pna-negativo-nao-positiva-e-super-anticiclone
    inverno praticamente spacciato!! Speriamo che a primavera non comincino medicane o qualche altra diavoleria meteorologica. Se almeno beccasse la casa di Feltri. Ma speriamo di no, che sarebbe una punizione troppo grave. Magari solo un pochino.

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    1. Intanto mentre il Morico biascicava di nebbie e neve, assieme a temperature gradevoli dove "vvà mmeglio" qui siamo a 27 gradi

      https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=2864915076901507&id=221502464576128&__tn__=%2As%2AsH-R

      Vedremo dove arriveremo prima di notte.

      Guido.

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    2. Eccolo qui:

      https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=785306948644352&id=316709932170725&__tn__=%2As%2As-R

      18 gradi sopra media.
      Quando succederà a luglio vediamo l'effetto che fa stare a 50 gradi.

      Guido.

      Ah, P.S.: da qualche parte ho letto che la protezione civile avrebbe emesso una allerta per freddo.

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    3. non mi preoccupano i picchi, ma la media. Da ragazzo vivevo bene con medie sui 29°, ora male con 35°. Domani con 40°?

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    4. Per completezza qui il resoconto della Società Meteorologica Italiana

      http://www.nimbus.it/eventi/2020/200203FoehnCaldoPiemonte.htm

      Quest'anno peggio dell'inverno 2007. All'epoca si facevano servizi al telegiornale, adesso non lo so.

      Guido.

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  9. https://www.ilsole24ore.com/art/il-solare-termico-chiude-guerra-persa-burocrazia-e-comitati-AC264iFB.

    Uno dei tanti esempi di immobilismo sulle tecnologie energetiche alternative al petrolio..
    Vero è che gli italiani:"Si scannano su tutto e poi non cambia niente...".
    Non si può fare niente qui.. E comunque nulla può fermare questo cambiamento. Ormai è troppo tardi.Punto. Adattarsi, solo questo si può fare. K.

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    1. Non è quello. Il solare termico (definizione comunque sbagliata, qui si parla di solare a concentrazione) è stato condannato dall'abbassamento dei costi del fotovoltaico. Un po' come la macchina a vapore: è ormai obsoleto ed è giusto che scompaia.

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    2. però continua a produrre anche dopo il calo del sole. Non mi pare poco.

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    3. mago,
      puoi fornire uno storico di produzione di energia elettrica di un impianto termodinamico?
      E' tanto che lo cerco ...

      Saluti.

      A

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    4. ENEL ha costruito centrali a carbone in Albania, ENI vende gas in Italia.Terna è nata dallo spin-off di Enel, si fa pagare il transito e costruisce reti elettriche obsolete, tanto non ha ricavi di produttività investendo nell'abbassare il coefficiente di resistività delle proprie reti.

      Ma voi, davvero pensate che ENEL ed ENI e Terna, non paghino i partiti politici di dx,cx,sx per rimanere nel BAU?!

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    5. A, mi dispiace non accontentarti, ma il solare termico immagazzina il calore solare nei sali fusi, che cedendolo lentamente, continuano ad alimentare la turbina, che continua la produzione di elettricità ore dopo il tramonto. Senz'altro il prof faceva riferimento al costo del Kw prodotto, che è senz'altro minore nel FV, ma si sa che il tallone d'Achille delle rinnovabili è l'intermittenza e se si calcola anche il costo delle batterie, non credo ci sia molta differenza.

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    6. mago,
      "Kw prodotto" ... se non fai caso a minuscole e maiuscole, vuol dire che non fai caso a particolari discriminanti ... cmq semmai sarebbero kWh.

      Riporto quanto da te scritto: "però continua a produrre anche dopo il calo del sole"; e ripeto la domanda: puoi produrre sì, oppure no, misure?

      A quanto sembra non puoi fare altro che ripetere il tuo mantra, ossia, non hai basi per sostanziare quanto affermi.

      Saluti.

      A

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    7. E quindi, a parte le chiacchiere, uno storico di produzione si trova o non si trova?

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    8. mago
      come sarebbe che ti dispiace non accontentarmi? Se non hai il dato, niente di che, una sparata come tante; se lo hai e non lo condividi, boh, è un atteggiamento che non so spiegarmi.
      Ho solo chiesto un riferimento alla tua affermazione.
      La teoria la capisco perfettamente, ma in pratica uno di tali impianti *funzionante* esiste, o non esiste? Se esiste, lo avrai letto da qualche parte; non capisco cosa ti costi fornire un riferimento.

      Saluti perplessi.

      A

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    9. so che è un'invenzione di Rubbia, ben accolta in Spagna, ma non da noi. In Spagna so che ce ne sono diversi. Prova a chiedere all'ENEL spagnola.

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    10. Ragazzi, i commenti non passano se usate un tono antipatico. Mantenete un minimo di buona educazione, altrimenti li casso.

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    11. Il solare termodinamico funziona ottimamente nel Sahara.
      Un po' meno bene, a latitudini più elevate.

      https://it.wikipedia.org/wiki/Desertec
      https://it.wikipedia.org/wiki/Centrale_solare_termodinamica_Archimede
      https://www.enea.it/it/seguici/le-parole-dellenergia/solare-termodinamico/impianto-archimede
      http://www.consulente-energia.com/aa-centrale-enel-archimede-priolo-come-funziona-impianto-solare-termodinamico-tecnologia-ricevitore-sali-fusi-rubbia-enea.html
      http://www.archimedesolarenergy.it/brochure_ase.pdf

      Sorry guys it's too late! You should have thought about that, 11 years ago!

      Da molto tempo questo futuro non è più raggiungibile, perchè il contesto è mutato in modo non più reversibile!
      http://lafrecciadellastoria.blogspot.com/2016/11/scenari-mediterranei-intorno-al-2050.html

      Nei prossimi decenni la situazione in Nord Africa è poi destinata a peggiorare rapidamente.
      http://lafrecciadellastoria.blogspot.com/2020/01/le-chiacchere-stanno-zero-siamo-nel.html

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  10. Forse vale la pena di ricordare che nei primi Anni Settanta il saggio Pannella candidò Peccei alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, mostrando in qs. modo di apprezzarne la competenza "latu sensu" scientifica e la lungimiranza etico-politica... Saluti

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  11. Ma gli utenti di codesto blog sono consci dell'impatto ambientale della carne?!

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  12. OT, ma strano, impressionante, mai visto, pazzesco:
    Tesla
    NASDAQ: TSLA
    905,64 USD +125,65 (16,11%)
    4 feb, 12:26 GMT-5

    sale di minuto in minuto, il grafico su dieci anni è una specie di Hockey Stick, da che ho iniziato a scrivere questo commento è già salito di cinque dollari!!!
    910,76 USD +130,76 (16,76%)
    4 feb, 12:31 GMT-5

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    1. un classico di bolla finanziaria. Il capitalismo vive di queste scempiaggini. In fondo quello finanziario e consumistico è cominciato col petrolio. Speriamo che con esso finisca. Ammesso e non concesso che l'umanità sopravviva al capitalismo.

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  13. La natura sta mettendo in campo alcune sue forze per riequilibrare l'invasivitá della specie umana.
    Il coronavirus (che al momento sembra più una forte influenza pur essendo molto contagioso, ma che ci sta a indicare che i virus hanno qualche miliardo di anni di vantaggio su di noi) e le locuste del deserto la cui incredibile proliferazione senza precedenti pare ascriversi alle condizioni 'favorevoli' indotte dai cambiamenti climatici
    https://www.zerohedge.com/geopolitical/360-billion-growing-locust-plague-biblical-proportions-destroys-crops-across-middle

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    1. https://www.biorxiv.org/content/10.1101/2020.01.26.919985v1.full
      "Una grave infezione entro il 2019-nCov potrebbe causare sindrome da distress respiratorio acuto (ARDS) e sepsi, causando la morte in circa il 15% delle persone infette"
      "Abbiamo anche notato che l'unico donatore asiatico (maschio) ha un rapporto cellulare molto più alto che esprime ACE2 rispetto ai donatori bianchi e afroamericani (2,50% contro 0,47% di tutte le cellule). Ciò potrebbe spiegare l'osservazione che la nuova pandemia di Coronavirus e la precedente pandemia di SARS-Cov sono concentrate nell'area asiatica".
      Studio che in un certo senso afferma che il virus potrebbe essere mortale in un una percentuale di circa il 15% ma tenderebbe a concentrarsi nell'area asiatica per questioni genetiche.
      https://scenarieconomici.it/il-coronavirus-distrugge-le-catene-logistiche-mondiali-colpo-serissimo-alla-globalizzazione/

      "Aver creato delle catene logistiche lunghe diffuse globalmente avrà forse limato qualche centesimo nei costi, ma nei momenti di crisi rischia di rivelarsi un colossale boomerang. Invece di concentrarsi esclusivamente sulla riduzione dei costi le società avrebbero dovuto anche considerare la sicurezza delle forniture a fronte di eventi eccezionali. Ora avranno grosse difficoltà a trovare dei fornitori alternativi, con il rischio di non poter, letteralmente, vendere".



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  14. https://www.meteogiornale.it/notizia/clima-estremo-gennaio-piu-caldo-di-sempre-in-europa-no-inverno
    dopo novembre, dicembre caldissimi, gennaio il più caldo di sempre. Ma dirlo a Rubbia e Zichichi è inutile. Non ci sono le equazioni. Anch'io sarei felice poter dare un significato matematico ad ogni circostanza della mia vita, specie al modo di pensare di mia moglie, ma non ci sono le equazioni.

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  15. https://milano.corriere.it/notizie/cronaca/20_febbraio_06/opuscolo-choc-cremona-per-salvare-l-ambiente-fare-meno-figli-82c5b7f0-490c-11ea-91e8-775bd36e4cb6.shtml

    Per una volta che avevano scritto una cosa sensata...tutti a dargli addosso!! :/

    Emilio

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  16. Mio Podcasting Speciale: prof. Tartaglia non linearità e tracollo economico dell'economia attuale
    https://youtu.be/QrYW7zoydPo

    IMHO la fase della perdita del controllo, la potremmo interpretare nel mondo, con l'inizio della fase degli inviluppi delle guerre del cambiamento climatico

    guerre del cambiamento climatico: gli inviluppi di WWIII e Guerre Puniche II
    https://youtu.be/5EYcTnwVy9c

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  17. é un mistero come questi concetti non siano del tutto allineati con la realtà attuale, se il problema chiave è la crescita e il consumo di materie prime che finiranno prima o poi, non si capisce come mai a livello di consumi energetici si faccia ad esempio chiarezza sui reali consumi che la tecnologia ci obbliga, voglio dire internet ad esempio non funziona ad aria, diversi studi hanno dimostrato come un paio di streaming a settimana consumano energia elettrica come tre frighi accesi in un anno,per i nostri servizzi di messaggistica istantanea servono server alimentati con centrali nucleari e ancora se il nonstro modo occidentae di vivere è sbagliato non si capisce perché allora si voglia invogliare le popolazioni dell'Africa a cambiare il proprio modo di vita primitivo non legato ai conìbustibili fossibli con il nostro tipo di vita legato invecde ai combustibili fossili ecc, quale equilibrio? faccio l'esempio della Cina una nazione per anni controllata dal Comunismo e una società legata alla agricoltura, ora invece un pil in crescita del 9 per cento per i prossimi 10 manni, chiedo non era meglio lasciarli alla coltivazione della terra in una capanna? quale equilibrio? quale soluzione?

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