di Jacopo Simonetta
Secondo articolo di una serie di dieci, per il primo si veda qui.
Questo articolo è già uscito su Apocalottimismo in data 6/10/2018.
Quanto capitale c’è dentro il capitalismo?
Piketty analizza il livello di capitalizzazione delle economie esprimendo il quantitativo di capitale in percentuale del PIL, anno per anno. In tal modo, si evidenzia il tasso di accumulo del capitale in rapporto alle attività economiche, facendo astrazione dalle dimensioni complessive dell’economia. In pratica, in questo modo si evidenzia la struttura di un’economia, invece di essere abbagliati dalle sue dimensioni.Come si vede (fig. 1 Piketty) in tutti i principali paesi europei il livello di capitalizzazione dell’economia era relativamente stabile e molto alto fino al 1914 (fra 6 e 7 volte il PIL) . Nei trenta anni successivi lo scoppio della Prima Guerra Mondiale, la quasi totalità di questo immenso patrimonio andò distrutto, soprattutto per la perdita spesso totale di valore di azioni, obbligazioni e titoli di stato; solo secondariamente per i bombardamenti. Dal 1950, il capitale ha ripreso a crescere rapidamente, tornando a valori compresi fra il 400 ed il 600% del PIL odierno. La tendenza è tuttora al rialzo ed è quindi possibile che si torni a livelli analoghi a quelli di oltre 100 anni fa o più.
Tuttavia, anche se il capitalismo è sopravvissuto al bagno di distruzione e sangue dei 30 anni peggiori della storia europea (forse mondiale), ne è uscito profondamente cambiato. Vediamo l’esempio della Francia, rappresentativo di una tendenza generale (fig. 2 Piketty).
Come si vede, fra il 1700 ed il 1914 l’ammontare complessivo del capitale è rimasto sostanzialmente costante in rapporto al PIL, ma non si deve credere che questo significhi stabilità né politica, né economica.
Al contrario, in quei due secoli la struttura del capitale è completamente cambiata, con una fortissima perdita di valore dei terreni agricoli nella madrepatria, compensata dall’acquisto di proprietà coloniali. Il valore complessivo del settore immobiliare non è cambiato molto, mentre quello degli impianti industriali è cresciuto, ma non di molto (sempre in rapporto al PIL, si ricordi).
Fra l’agosto 1914 e il settembre 1945 questo patrimonio perse più di metà del suo valore, ma è interessante notare che la prima guerra mondiale ha avuto effetti molto più devastanti della seconda, malgrado abbia comportato distruzioni materiali infinitamente minori. Ciò è dipeso dal fatto che il più delle perdite sono state dovute al crollo del valore dei terreni, già avviato due secoli prima, e dalla perdita delle proprietà coloniali (al netto delle proprietà detenute da stranieri in Francia). Anche il capitale industriale ne uscì malconcio, ma più per la perdita di valore di azioni e obbligazioni che per le bombe.
Come abbiamo visto, dopo il 1945 è iniziata una rapida ripresa del capitale, tuttora in corso, ma legata soprattutto all’esplosione del valore del mercato immobiliare, mentre l’agricoltura finiva di sparire. Interessante notare che il capitale estero, dal dopoguerra, è rimasto insignificante. Ciò non significa che i capitalisti francesi e occidentali in generale non posseggano oggi grossi capitali all’estero (li possiedono), ma significa che capitalisti esteri possiedono un valore circa equivalente in Europa. Una situazione interessante perché questa approssimativa equivalenza risulta evidente per l’élite, ma non per la gente comune che, più o meno in tutti i paesi, avverte con disagio il fatto che il proprio paese è largamente posseduto da stranieri. Una sensazione esacerbata quando gli stranieri appartengono a nazioni impopolari come i paesi arabi o la Cina per gli europei, oppure gli stati europei per molte delle nostre ex-colonie.
Infine, vediamo come è evoluto nel tempo il rapporto fra capitale pubblico e privato, al netto del debito(fig. 3 Piketty). Come si vede, il capitale pubblico non è mai stato molto, a periodi perfino negativo (cioè il debito pubblico valeva più della somma delle proprietà pubbliche). L’unico periodo in cui lo stato è stato quasi altrettanto ricco della somma dei suoi cittadini è stato nell’immediato dopoguerra. Un periodo molto particolare, su cui torneremo.
Conclusioni – 2
Il capitalismo si è sempre contraddistinto per essere intrinsecamente instabile e rivoluzionario; se ne era ben accorto Carlo Marx che contava su di esso per distruggere ogni traccia di struttura sociale tradizionale ed aprire cosi’ la via al comunismo. La prima parte del lavoro è andato come aveva previsto, la seconda invece no (almeno per ora). Dunque in una prima fase, quella studiata da Marx, il capitalismo ha effettivamente distrutto le proprietà e le società agrarie, per sostituirle con quelle immobiliari, industriali e coloniali. Al 1914 Francia, Inghilterra e Germania, erano le tre maggiori potenze politiche ed economiche mondiali, gli imperi coloniali dei primi due coprivano buona parte del Pianeta, una posizione di assoluto privilegio costruita gradualmente a partire dalla fine del XVII secolo. La Russia aveva occupato l’intera Asia centrale e settentrionale e gli Stati Uniti avevano sostituito la Spagna ed il Portogallo come potenza egemone sul Nuovo Continente, ma ciò nondimeno i tre maggiori stati europei erano in buona misura i padroni del mondo. Appena 30 anni più tardi l’Europa era ridotta a miseria e macerie, la sua classe dirigente completamente spazzata via e sostituita; i vari stati ridotti a province chi dell’Impero Americano e chi dell’Impero Sovietico.Nei 30 anni successivi la fine della seconda guerra mondiale l’Europa occidentale recuperò buona parte del suo potere economico, ma non quello politico; mentre i paesi rimasti nell'orbita sovietica recuperarono solo molto parzialmente i danni subiti.
Un aspetto molto interessante di questa carrellata storica è che la Rivoluzione Francese, con tutto ciò che ne è seguito, ha avuto effetti irrilevanti sulla ripartizione della ricchezza, come dimostrato dal fatto che nella vicina Inghilterra l’evoluzione è stata molto simile. Viceversa, come già notato, la prima guerra mondiale ha avuto effetti devastanti sulla struttura socio-economica d’Europa, molto maggiori anche della seconda, malgrado i bombardamenti. Tutto questo induce il sospetto che il 1914 abbia rappresentato un vero e proprio punto critico nell'evoluzione delle società capitaliste europee, con un collasso in perfetto stile “Picco di Seneca”, seguito però da una parziale rinascita.
La scoperta dell'acqua calda: nel 1929 il Capitalismo si trasformò in Economia di Mercato.
RispondiEliminaDopo il 1929 in USA fu introdotta in USA la Social Security = una pensione ai lavoratori/impiegati, che sarebbe stata costruita con tanti piccoli versamenti durante la vita lavorativa, che avrebbero prodotto un montante da distribuire come rendita negli anni della pensione. Sistema a capitalizzazione, più uno versava, più il proprio montante saliva.
Nel 1933 nacque in Italia l'INPS, per offrire un servizio simile ai lavoratori, con la differenza che il sistema non era a capitalizzazione ma a retribuzione ossia con imposte pagate da chi lavorava che garantivano pensioni a chi era in pensione.
Oggi chi sono i capitalisti nell'Economia di Mercato?
Sono le banche "polifunzionali" che gestiscono il risparmio amministrato o gestito delle persone e parte della liquidità delle grandi aziende, sono le Assicurazioni (che investono le proprie riserve matematiche composte dai premi degli assicurati sottratti i rimborsi per i rischi liquidati), sono i Fondi pensione istituzionali e privati (che investono i contributi mensili pagati da lavoratori e dipendenti), sono i Fondi Comuni (società che raccolgono risparmio privato per investirlo in vario modo), sono le Società d'investimento e consulenza (che gesticono parte delle fortune delle famiglie miliardarie), sono i Fondi Sovrani (isituzioni pubbliche che investono i profitti del petrolio e delle materie prime di una nazione sui mercati esteri), sono gli Hedge Fund (de facto dei Fondi Comuni che gestiscono il proprio capitale sociale azzardando scommesse ad alto rischio). Tutte questi soggetti presenti nel mercato dei Capitali, nel Capitalismo 1700-1929 non esistevano!.
Nell'Economia di Mercato la figura del Capitalista coincide con la la figura del Risparmiatore, la quale è l'aggregato dei consumatori quanto delle aziende. E' per questo che si parla di Democrazia Economica, dato che in un modello macroeconomico i soggetti sono TRE: Famiglie, Imprese, Stato. Il Risparmo è il motore degli Investimenti e non è il Debito Pibblico il motore dello sviluppo, questo è particolarmente vero nei paesi ad Economia di Mercato dove è la Borsa è il canale primario in cui affluisce principalmente il risparmio, mentre il canale secondario (raccolta e prestiti bancari) rappresentano solo una parte del flusso del risparmio il quale dovrebbe essere intermediato e capitalizzato dalla Borsa.
E' evidente quindi che molto di quanto scritto da Piketty è privo di senso, Piketty osserva un sistema economico complesso, con gli occhiali di ideologici marxisti del mondo 1700-1929 il quale non esiste più, se non nella testa dei comunisti affetti :-) dalla grave patologia del materialismo dialettico.
comunque il mondo di Marx non finì colla crisi del 1929, perchè era già finito con le crisi degli anni 1880 e 1890, che cominciarono a spostare il capitale dai "padroni" delle fabbriche alle banche che fornivano loro i mezzi economici e finanziari per svolgere le loro attività, anche se ancora oggi si insegna che Marx è l'apice della filosofia come lo era quasi 200 anni fa e per questo la sua analisi è appunto superata, perchè in questo periodo la società che lui ha analizzato non esiste più. Basta guardare il grafico 3.2 per rendersi conto che il valore dei terreni è svanito, mentre quello degli immobili lo ha sostituito. Valore che sparirà presto insieme agli idrocarburi, che lo hanno generato. Forse solo allora, distrutto il capitale derivante dai terreni e quello degli altri beni immobili, si realizzerà il sogno marxista del comunismo. Una sorta di Cuba mondiale dove regneranno fame, miseria e dispotismo. Insomma un mondo alla Soylent green. In fondo Marx perorava la dittatura del proletariato, in cui i proletari si impossessavano dei mezzi di produzione, cioè delle ricchezze e delle risorse, ma non aveva pensato che queste potessero avere una fine. E nemmeno lo poteva pensare, visto che la saga del petrolio è iniziata in America col primo pozzo nel 1859.
Eliminahttps://www.ilfattoquotidiano.it/2014/09/17/istruzione-e-sanita-cuba-batte-italia/1117363/
EliminaSe penso a quello che ci potrebbe riservare il futuro (soprattutto ai nostri figli) Cuba mi sembra un paradiso.
Angelo
@Angelo, ci vuol poco a battere in istruzione un paese dove opera il telefono azzurro, che terrorizza genitori ed insegnanti e in sanità lo stesso paese, dove presidenti di regione vengono inquisiti, perchè decidono chi deve vincere i concorsi. Comunque mi riferivo a fame, quindi disponibilità di derrate alimentari, miseria, ossia disponibilità di beni di consumo non alimentari e dispotismo, di cui molti non si sono ancora resi conto, che ci stiamo arrivando, ma il job act ne è una punta dell'iceberg.
EliminaDa un libro di cui ho perso le tracce, tempo fa, presi alcuni appunti. Una cosa molto interessante è la "piramide dell'abbondanza".
EliminaAlla base ci sono cibo acqua e riparo. In mezzo energia, istruzione, strumenti di comunicazione. Al vertice libertà e salute. Faccio fatica a credere che a Cuba ci si possa permettere di finanziare istruzione e sanità mentre si patisce la fame. E' vero che dopo la crisi del 1989 le calorie assunte si sono ridotte di oltre un terzo, ma questo ha comportato un dimezzamento del tasso di obesità e la percentuale di adulti che fa attività fisica è raddoppiata. Tra il 1997 e il 2002 sono diminuite del 51% le morti per diabete, del 35% le coronopatie e del 20% gli ictus.
Comunque la storia di Cuba è controversa, soprattutto riguardo al petrolio, che ha continuato ad arrivare dal Venezuela, finchè le cose andavano bene. Ora non so. Io come solito mi fido degli articoli che trovo in giro, purché siano scritti da persone referenziate.
allora dovrei rinunciare a salute e libertà in cambio di energia, istruzione, TV, telefoni e computer?
Eliminase io dovessi per cause contingenti ed esterne ridurre di 1/3 le calorie non sarei in sovrappeso come sono, ma un'acciuga. Quelle poche volte che lo sono stato, è stata grazie a diete dimagranti da fame, te lo posso assicurare personalmente.
Eliminahttps://www.piattoveg.info/menu-esempio.html
EliminaServirebbero 2500 calorie per un uomo di 50 anni moderatamente attivo.
Nei paesi ricchi, tra cui l'Italia, se ne consumano mediamente 3500.
https://www.lacucinaitaliana.it/news/salute-e-nutrizione/la-classifica-dei-paesi-che-consumano-piu-calorie-litalia-e-al-nono-posto/
Tra l'altro ne approfitto per segnalare quello che dice Focus. E si sa che Focus non può sbagliare.
https://www.focus.it/scienza/scienze/frutta-verdura-alimentazione-bilanciata
Eh, caro Mago, 40 giorni e 40 notti....Altrimenti fai come buddha.
http://www.astrosage.com/wallpapers/images/buddha-wallpaper-1.jpg
Angelo
mi reputano un ottimo cuoco, quindi niente cibi spazzatura, molta verdura, un pò di frutta e proteine di alta qualità, molto bio, moderata attività fisica. Il mio livello calorico si aggira sui 2300-2400 die, oggi senza cena anche meno, non certo 3500. Se andassi a 1600 sai che figurino, ma poi sai che fame!!!
Eliminahttps://it.rbth.com/storia/81704-cinque-paesi-aiutati-dallurss
EliminaTardivamente qualche informazione aggiuntiva su istruzione e sanità a Cuba (regalo dell'Urss?).
Angelo
Non ci sono alternative
RispondiEliminahttps://youtu.be/x_eFFy26Bz4
E anche qui ogni tanto esce una pretesa paura di questi conigli.
Spero solo di non esserci più quando qualcuno troverà delle alternative.
Guido.
Aggiungo due parole di spiegazione: nel video c'è Di Maio che dice che il tap si deve fare. Perché non ci sono alternative. E in un qualche contratto qualcuno ha scritto che se non si fa ci sono 20 miliardi di penali. Si sente una domanda in sottofondo: ma non lo sapevate prima?
EliminaE l'intervistato risponde che no, non lo sapevano, perché i contratti sono segreti, perché al m5s non hanno mai fatto vedere niente, ecc, ecc, ecc.
Ora queste poche parole contengono tutto il quadro logico nel quale si muove il mondo moderno. I contratti sono leggi divine che danno ai poteri economici il diritto di vita e di morte sull'universo intero. Perché ci sono le penali. Che un dio misterioso fa calare come le piaghe d'Egitto sui popoli ribelli. Poi i miliardi. Non si dice neppure di euro o di pidocchi. No. I miliardi. Gli angeli di dio che agiscono nel mondo. E siccome tutto questo è divino, è così. Gv 8 58 ...prima che Abramo fosse Io Sono. Non c'è alternativa. TINA.
Lo stesso modo di ragionare lo ravviso nel commento sopra di 65co2... che ci ripete le baggianate che vengono inculcate alla prima lezione di ogni corso di economia in un qualunque corso di laurea che preveda un esame di detta scienza esoterica. Le famiglie, lo stato, le imprese, il risparmio, le pensioni, il debito, ecc.
Ora, tutte queste cose sono pure e semplici convenzioni. Se va bene simboli, dei quali però si è perso totalmente il significato. Cosa simboleggino non lo sa più nessuno. E tutto il mondo ormai è immerso in queste convenzioni, come uno immerso in un getto di calcestruzzo a presa rapida. Non ci si può muovere in nessuna direzione, perché non c'è alternativa.
Dunque trovo sempre più patetici gli sforzi di gente come il prof. o Mercalli o altri che insistono nell'indicare altre vie. Nel mettere in guardia dalla merda che ci sta già riempiendo la bocca e noi pensiamo sia cioccolata calda. La società globale è sclerotizzata nel getto di cemento speciale della ditta noncisonoalternative: per pensare ad altre strade bisogna demolirlo e, mi sa, ci vorrà altro che l'esplosivo. E non sarà bello da vedere.
Guido.
"quando la crescita mostra segni di incertezza i politici si fanno prendere dal panico. Le imprese falliscono, la gente perde il lavoro e la casa. Mettere in dubbio la crescita è considerata una cosa da pazzi" Tim Jackson "prosperità senza crescita"
EliminaE' così, non c'è alternativa. L'unica speranza, forse, è in questo "decoupling" che finora non ha funzionato, anzi, si è usato il carbone per produrre sempre le solite cose inutili e non sostenibili. Il capitalismo è diventato un affare per parassiti della finanza.
Angelo
Charlston Eston in Soylent Green, una volta scoperta la verità, cercò di cambiare la realtà e penso che ogni persona cosciente avrebbe fatto lo stesso. Il problema è quante persone altrettanto capaci di essere coscienti ci sono. Un altro grosso problema è che la coscienza non è così facilmente attivabile, perchè, come dice un padre di Bocca di Rio, c'è quella profonda, che non può essere ingannata da intelligenza, alienazioni, messaggi subliminali, obnubilazione, ma è una voce flebile, che parla dal profondo, quindi poco o nulla avvertibile, impossibile ad udirsi se uno non cerca silenzio, meditazione, preghiera. Poi c'è quella superficiale, che può essere attivata dall'intelligenza, però coadiuvata da un pensiero onesto, che può derivare dalla conoscenza delle leggi termodinamiche. Non per niente il Sommo Vate cita insieme "canoscenza e virtute". Quindi quante persone coscienti conoscete voi? Magari i patetici fossero le persone coscienti, perchè sarebbero veramente poche, il guaio è che sono quelle incoscienti, che sono certamente molto oltre i 7 mld. Di queste bisogna avere pietà e compassione.
EliminaParlare di capitalismo in astratto è difficilmente contestualizzabile; ad ogni modo sia ben chiaro che tutta l'Europa occidentale, con una spesa pubblica pari almeno al 50% del PIL, vive in regimi socialdemocratici, niente affatto capitalistici. Sarebbe interessante se qualche anima pia interessata ad un ritiro sostenibile, per dirla alla Lovelock, ci illuminasse su quanta di questa spesa pubblica è destinata alla ricerca scientifica od investimenti in resilienza...Insomma sono il solo a pensare che il monte stipendi di erogatori di servizi alla persona va accettato (tagliato con l'accetta) a favore delle voci sopra menzionate? Ringrazio in anticipo se qualcuno avrà il buon cuore di dire la sua in proposito. Nel frattempo pare che il Brasile voglia deforestare ancora di più la foresta amazzonica togliendo ogni protezione agli indios che resistono nella foresta... C'è qualcuno che pensa che sarebbe cosa buona e giusta far cambiare idea alle masse cittadine del Brasile con la forza militare pura e semplice?
RispondiEliminaÈ bello essere accettati, ma non ditelo al boscaiolo.
EliminaFreak Antoni
che Trump veda la soluzione nell'abbandono degli accordi di riduzione delle armi atomiche? In fondo basterebbero poche centinaia di bombe ai neutroni per riportare la popolazione mondiale ai livelli del tempo di LTG. Per chi non le conoscesse, uccidono nel raggio di 5 km e non distruggono le infrastrutture, lasciando una radiottavità molto bassa che sparisce in pochi giorni.
EliminaPoi non mi si venga a dire che questi non sono discorsi da cristiano, perchè, se esistessero, vorrei che venissero usate bombe allo Spirito Santo, così la gente smetterebbe di correre dietro a sensualità, soldi, potere, il che risolverebbe i problemi di sovrappopolazione, GW, PO e tutti gli altri casini, che queste deviazioni creano. Probabilmente è roba da mondi a più dimensioni, di cui le nostre 3 sono ben misera cosa.
@ Fra
EliminaNessun partito politico in Italia ha intenzione di ripagare (parte) del debito pubblico italiano.In Europa, nessuno ha intenzione di ripagare il debito pubblico italiano.
Quanto tempo potrà annaspare l'Italia con prelievi forzosi dai c/c degli italiani con lo spread a 500basis point quando il QE finirà?
L'Italia farà DEFAULT per il 60% convertendo il restante 40% del debito pubblico italiano in una rendita perpetua risibile?!
Oppure
L'Italia uscirà dall'Euro tornando alla Lira, bruciando la Repubblica Italiana in iperinflazioni venezuelane, mentre detoneranno nella penisola italica processi dissolutivi e disgregativi di tipo secessionistico?
Tra pochi mesi, tutti noi, sperimenteremo il collasso della curva di Seneca, causate da ragioni chiare che possono essere sintetizzate rapidamente, parafrasando Mrs.Thatcher:"poco prima o poco dopo il 31/10/2019 i molti partiti comunisti italiani che sono a Sinistra, Centro, Destra, in Vaticano, finiranno il 31/10/2019 anche i danari di Draghi."
I prelievi forzosi sono controproducenti con azione a feedback positivo: l'unica soluzione è il taglio del monte stipendi pubblico di un 15/20 e destinazione di almeno un 5% del restante agli scopi sopra menzionati.
EliminaPochi giorni fa sulla RAI ( geo and geo) c'era il presidente del WWF italia che parlava dei limiti dell sviluppo...Ovviamente la questione sovrappopolazione non è stata nemmeno citata...L'argomento è tabù sul main stream...Anche perchè una volta arrivati lunghi i contraccettivi servono a poco a meno che l'aspettativa di vita non si riduca a venti anni...
RispondiEliminaSegnalo a Fra (che ha il pallino dell'abbandono dei terreni in prossimità dei boschi, ecc) e a tutti una nuova trovata miracolosa del governo del cambiamento:
Eliminahttps://amp.tgcom24.mediaset.it/articolo/831/3171831.html
Distribuire a chi fa il terzo figlio terreni gratis (si vede che credono di avere la frontiera americana di 200 anni fa, o forse più modestamente, l'agro pontino e le massaie rurali di quello la che aveva lo zigomo d'acciaio), statali o incolti, quindi immagino anche privati, secondo una leggina del precedente governo, tanto odiato dai nuovi patrioti e già segnalata da Simonetta ad aprile:
http://www.apocalottimismo.it/ciao-italiche-foreste/
Ora, io non so voi cosa ne pensiate, ma gli ambientalisti, umanitaristi, volontaristi, ecc. sono i peggiori. Al meno Trump se ne frega. Che ognuno faccia quellonche vuole.
Guido.
"Il ministero dell’Ambiente sarà incorporato a quello dell’Agricoltura che – parola di Bolsonaro – agirà in consonanza col «settore produttivo». Ovvero lascerà «mano libera» all’agrobusiness, ai pascoli delle grandi fazendas, ai latifondisti della soja, alle attività minerarie e ai grileiros, potenti locali che si impadroniscono delle terre pubbliche a colpi di pistola. E che poi le disboscano selvaggiamente"
EliminaAddio Amazzonia.
Angelo
Il pallino di ridare al bosco i terreni agricoli in sua prossimità veramente c'è l'ha Sir James Lovelock, una persona leggerissimamente arguta ed influente...Leggi un po' di più...Ad ogni modo non dà una stima precisa di quanta porzione dei terreni agricoli (terreni agricoli, non pascoli) dovremmo abbandonare. Ipotizziamo 1/4? (Una percentuale significativa ma non maggioritaria)
EliminaMamma mia. Io resto allibito di fronte a queste risposte. Primo, perché senza nulla sapere di colui col quale si sta parlando (che formazione abbia, che esperienze, ecc.) ci si prende la libertà di insolentirlo, oltretutto a totale sproposito, visto che, direi ovviamente, concordo appieno con la linea generale di lasciare più spazio "alla natura". Secondo, ben più importante, è che non si colga l'assurda incongruenza tra quello che si dovrebbe fare, per fare bene e quella che invece è la strada intrapresa, con pervicace ottusità, dal mondo politico ed economico (meglio, dal mondo politico che si è fatto sgherro dei peggiori potentati economici. Altro che i padroni delle ferriere), che probabilmente a corto di cose da sfruttare si attaccano ai terreni. Altrui. In Italia. Ma il bi e il ba è ben spiegato da Simonetta nel post che ho segnalato.
EliminaAd ogni modo a questo punto, forse, è meglio sperare nel massimo danno, nel tanto peggio tanto meglio. Perché se il collasso, per usare il termine adottato su queste pagine, avverrà in fretta e violentemente, forse qualcosa si salverà, ma se si andasse avanti per lungo tempo a snidare tutto ciò che resiste, alla fine resterà niente.
Guido.
Io simpatizzo con Movimento 5 Stelle perchè mi pare faccia la miglior politica al mondo.
EliminaMa .... se portano avanti la politica del terzo figlio, non hanno capito quel che succede al pianeta Terra, non hanno mai studiato "I LIMITI DELLO SVILUPPO".
Se la portano avanti, perdono la mia fiducia.
Il capitalismo è uno sbaglio.
RispondiEliminaUsciamone al più presto possibile.
Ecco il turbo capitalismo:
RispondiEliminahttps://www.youtube.com/watch?time_continue=2&v=WfGMYdalClU
/business/us-shale-oil-industry-catastrophic-failure-ahead
RispondiEliminaintanto nel permiano per avere 10.000 b/d in più sono stati spesi 1,7 mld di $!! Quante migliaia di $ dovrebbe costare allora ogni barile? Ma il capitale è un assioma, vero? Mentre il petrolio è il bene principale, oh no?
senza contare ulteriori spese( stipendi, materiali di consumo, energia, ecc) ogni barile costa già prima di produrlo la modica somma di 200$. Ecco perchè lo shale è un fallimento annunciato, ragione per cui era stato lasciato dov'era per decenni, nonostante fosse conosciuto. Se poi lo schema Ponzi su cui si basa imploderà o meno o quando, non si può sapere. L'EROEI è comunque in caduta verticale, senza contare che la qualità del prodotto è molto bassa.
Eliminadimenticavo: lo shale oil riceve tanti soldi a fondo perduto, perchè è TUTTO ciò che rimane. Ma PROPRIO TUTTO.
RispondiEliminaUn Po come quello che descrive bene turiel nella sua ultima analisi su le anticipazioni del report della iea...siamo alla canna del gas
RispondiEliminaconsumption/venezuelans-face-gasoline-shortages
RispondiEliminapare un'inizio di Mad Max, però, come sempre succede, i governanti si preoccupano di non far precipitare la situazione nella capitale per salvarsi il didietro. Lo fece Roma, lo fecero i Medici, che temevano il popolo e di tanta paura li dobbiamo ringraziare per essersi fatti costruire il corridoio vasariano, che tra l'altro ha salvato Ponte Vecchio dalle mine tedesche, proprio per ordine di Hitler, che avendolo visitato insieme al Duce, non ebbe il coraggio di distruggere una simile meraviglia. Comunque penso che nei paesi dove la delinquenza ha più forza il collasso assumerà i connotati alla Mad Max, dove ha più forza lo Stato invece alla Soylent Green. Lo spauracchio atomico agitato da Trump mi ricorda il vecchio detto: "Muoia Sansone con tutti i Filistei". D'altra parte alle locuste, o dai da distruggere, o ti si ribellano contro. Vedi primavere arabe. Pare non ci siano grandi possibilità di scelta: o far distruggere il pianeta dalle locuste o distruggere le locuste. Il pianeta è comunque andato.
https://www.ilmeteo.it/notizie/meteo-cronaca-video-1-milione-di-alberi-caduti-in-veneto-le-pi-belle-valli-sono-scomparse
RispondiEliminacome dicevo prima. E siamo solo all'inizio.
Licia Colò in prima serata, commentando i morti e i danni, si provò ad accennare le colpe del nostro paradigma, ma, come al solito, le hanno subito tolto la parola. Canoscenza e virtute dantesche, ossia intelligenza ed umiltà (cioè riuscire a riconoscere (canoscenza) le proprie colpe senza superbia e presunzione (virtute) sono veramente troppo per le locuste. L'introspezione raffinata e tagliente di cui mi parla sempre un confessore un pò bislacco di Bocca di Rio per i peccati è il minimo allenamento per intelligenza e virtute: forse è per questo che la confessione è un sacramento ormai quasi non più praticato. La locusta non deve avere capacità deduttiva, nè un comportamento equilibrato, deve solo pensare a consumare i beni prodotti dal padrone e a riprodursi per perpetuare all'infinito questo consumo.
EliminaNon all'infinito, Mago.
EliminaLe popolazioni globali di mammiferi, uccelli, pesci, rettili e anfibi sono diminuite, in media, del 60% tra il 1970 e il 2014.
Ho fatto dei calcoli.
Al ritmo attuale di estinzione dei vertebrati (selvatici), fra 20 anni non ce ne sarà più uno (mantenendo la nostra popolazione umana attuale stabile, e consumando come stiamo consumando ora).
Ma si può desumere che saranno 10 anni, in quanto la sparizione di specie chiave negli ecosistemi, provoca il loro velocissimo crollo.
Sono rimasto stupefatto.
Significa che nel 2028 non ci sarà alcun vertebrato selvatico.