E dopo che viene fuori che hanno pagato 300 euro a una tizia per far finta di essere una terremotata dell'Aquila, qualcuno pensa ancora che certe persone che scrivono sui commenti dei blog non siano pagati per dir male della scienza del clima e degli scienziati?
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Da "La Repubblica" del 28 Marzo 2011
"Terremoto, ricostruzione perfetta"
finta aquilana in tv, bufera su Forum
Figurante reclutata per raccontare il miracolo del governo. Subito smascherata in rete. "Pagata trecento euro per leggere un copione". Protesta il Comune
di GIUSEPPE CAPORALEL'AQUILA - Mediaset manda in onda una finta terremotata pagata 300 euro. Pagata per leggere un copione scritto dagli autori del programma Forum, condotto da Rita Dalla Chiesa su Canale 5. "L'Aquila è ricostruita"; "Ci sono case con giardini e garage"; "La vita è ricominciata"; chi si lamenta "lo fa per mangiare e dormire gratis". Per questo "ringraziamo il presidente..." . "Il governo... ", precisa la conduttrice.
Marina Villa, 50 anni, nella trasmissione di venerdì si dichiara "terremotata aquilana e commerciante di abiti da sposa" in separazione dal marito Gualtiero. Ed è lì in tv con il coniuge a discutere della separazione davanti al giudice del tribunale televisivo. Ma è tutto finto: lei non è dell'Aquila, non è commerciante, il vero marito è a casa a Popoli, il paesino abruzzese nel quale la coppia vive: si chiama Antonio Di Prata e con lei gestisce un'agenzia funebre.
L'assessore alla Cultura dell'Aquila, Stefania Pezzopane, ha scritto una lettera a Rita Dalla Chiesa: "Nella sua trasmissione, persone che, mi risulta, non hanno nulla a che vedere con L'Aquila, hanno fatto un quadro distorto e assolutamente non veritiero". Quando scoppia la polemica anche su Facebook, non è difficile rintracciare Marina. "Ma che vogliono questi aquilani? Ma lo sanno tutti che è una trasmissione finta". Si dice, la signora Villa, molto sorpresa dalla rabbia dei terremotati: "Ma che pretendono. Io non c'entro nulla. Ho chiesto di partecipare alla trasmissione e quando gli autori hanno saputo che ero abruzzese, mi hanno chiesto di interpretare quel ruolo. Mi hanno spiegato loro quello che avrei dovuto dire". Marina racconta di essere stata pagata: "Mi hanno dato 300 euro. Come agli altri attori. Anche Gualtiero, che nella puntata interpretava mio marito, recitava. Lui è un infermiere di Ortona. Hanno scelto un altro abruzzese per via del dialetto".
Ecco il copione di Marina in tv: "Hanno riaperto tutti l'attività. I giovani stanno tornando". Durante il terremoto "sembrava la fine del mondo, non riuscivo a capire se era la guerra, la casa girava. Si sono staccati i termosifoni dal muro". Ora invece è tutto a posto: "Vorrei ringraziare il presidente e il governo perché non ci hanno fatto mancare niente... Tutti hanno le case con i giardini e con i garage, tutti lavorano, le attività stanno riaprendo". Le fa eco la Dalla Chiesa: "Dovete ringraziare anche Bertolaso che ha fatto un grandissimo lavoro". E giù applausi. Mentre Marina aggiunge: "Quello volevo pure dire". "Inizialmente - continua il copione - hanno messo le tendopoli ma subito dopo hanno riconsegnato le case con giardino e garage. Sono rimasti 300-400 che sono ancora negli hotel e gli fa comodo". "Stanno lì a spese dello Stato: mangiano, bevono e non pagano, pure io ci vorrei andare". Ma lei non è dell'Aquila, la notte del 6 aprile 2009 era a casa a Popoli. È stata solo finta terremotata a pagamento per un giorno su Mediaset.
(28 marzo 2011)
Marina Villa, 50 anni, nella trasmissione di venerdì si dichiara "terremotata aquilana e commerciante di abiti da sposa" in separazione dal marito Gualtiero. Ed è lì in tv con il coniuge a discutere della separazione davanti al giudice del tribunale televisivo. Ma è tutto finto: lei non è dell'Aquila, non è commerciante, il vero marito è a casa a Popoli, il paesino abruzzese nel quale la coppia vive: si chiama Antonio Di Prata e con lei gestisce un'agenzia funebre.
L'assessore alla Cultura dell'Aquila, Stefania Pezzopane, ha scritto una lettera a Rita Dalla Chiesa: "Nella sua trasmissione, persone che, mi risulta, non hanno nulla a che vedere con L'Aquila, hanno fatto un quadro distorto e assolutamente non veritiero". Quando scoppia la polemica anche su Facebook, non è difficile rintracciare Marina. "Ma che vogliono questi aquilani? Ma lo sanno tutti che è una trasmissione finta". Si dice, la signora Villa, molto sorpresa dalla rabbia dei terremotati: "Ma che pretendono. Io non c'entro nulla. Ho chiesto di partecipare alla trasmissione e quando gli autori hanno saputo che ero abruzzese, mi hanno chiesto di interpretare quel ruolo. Mi hanno spiegato loro quello che avrei dovuto dire". Marina racconta di essere stata pagata: "Mi hanno dato 300 euro. Come agli altri attori. Anche Gualtiero, che nella puntata interpretava mio marito, recitava. Lui è un infermiere di Ortona. Hanno scelto un altro abruzzese per via del dialetto".
Ecco il copione di Marina in tv: "Hanno riaperto tutti l'attività. I giovani stanno tornando". Durante il terremoto "sembrava la fine del mondo, non riuscivo a capire se era la guerra, la casa girava. Si sono staccati i termosifoni dal muro". Ora invece è tutto a posto: "Vorrei ringraziare il presidente e il governo perché non ci hanno fatto mancare niente... Tutti hanno le case con i giardini e con i garage, tutti lavorano, le attività stanno riaprendo". Le fa eco la Dalla Chiesa: "Dovete ringraziare anche Bertolaso che ha fatto un grandissimo lavoro". E giù applausi. Mentre Marina aggiunge: "Quello volevo pure dire". "Inizialmente - continua il copione - hanno messo le tendopoli ma subito dopo hanno riconsegnato le case con giardino e garage. Sono rimasti 300-400 che sono ancora negli hotel e gli fa comodo". "Stanno lì a spese dello Stato: mangiano, bevono e non pagano, pure io ci vorrei andare". Ma lei non è dell'Aquila, la notte del 6 aprile 2009 era a casa a Popoli. È stata solo finta terremotata a pagamento per un giorno su Mediaset.
Con tutto il rispetto mi pare una tesi assurda.
RispondiEliminaPagare le comparse che vanno in TV serve a far funzionare lo show che garantisce ritorni pubblicitari.
Pagare qualcuno per fare baruffa nei blog invece, servirebbe solo a dare notorietà a dei siti che altrimenti sarebbero assolutamente invisibili. Non mi pare un gran affare.
Per quanto riguarda la ricostruzione post terremoto, penso che il governo abbia agito non bene ma benissimo, indipendentemente dalle maldestre comparsate di rete4 e in barba alla malafede di Repubblica e dei suoi lettori.
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RispondiEliminammmm... ho un po' paura che sia la tesi speculare dei complottisti secondo i quali io sono pagato dai servizi segreti per tenere nascosto il complotto delle scie chimiche e Bardi è pagato per sostenere la bufala del GW...
RispondiEliminaChe ci siano grossi interessi e che questi possano arrivare alla corruzione, magari neanche esplicita, di alcuni attori è plausibile, ma per il resto credo sia sufficiente stuzzicare l'ignoranza e il desiderio di immutabilità del modo, ben presente nella maggior parte degli esseri umani, per ottenere una valanga di commenti contro gli scienziati che sostengono tesi scomode.
Sinceramente consiglierei di stare attenti a non cadere nella psicosi da complotto... si rischia di fare la fine di Giulietto Chiesa.
Il complotto probabilmente esiste. Ma per definizione non può coinvolgere troppe persone.
Non giudico impossibile la tesi. In fondo la valanga di spam che ci arriva tutti i giorni è anche dovuta a ragazzi nigeriani che vengono pagati un tot a mail inviata. Chiaramente con l'aiuto di programmi appositi e di liste di indirizzi automatizzate, ma gli internet point da quelle parti servono essenzialmente a quello.
RispondiEliminaMa mi sembra onestamente improbabile. Puo' servire pagare dei troll, e una quota magari e' anche pagata, ma non credo ad esempio che chi scrive su TIA sia pagato per farlo, e sono tanti. Se ciascuno di loro commenta in 2-3 blog sono già una notevole forza d'urto, gratutita. Meglio pagare chi fa le cose in grande stile, e poi ci penserà la rete e la voglia di non cambiare a diffondere quelle idee.
Volevi dire "NIA", Gianni? Credo che loro non siano pagati, in effetti. Sono troppo ingenui - ci credono veramente
RispondiEliminaCOmunque, vedo che piano piano stiamo arrivando ad accorgerci di che cosa sta succedendo nel dibattito pubblico - che sta diventando sempre di più uno spettacolo dove attori pagati recitano la loro parte. Se si paga un'attrice per far la parte della terremotata, non vedo niente di particolarmente diverso nel pagare dei troll per disturbare la discussione su internet.
RispondiEliminaInizialmente ci sembrava del tutto inverosimile. Ora si comincia a dire, "si, forse, alcuni". Piano piano, credo che le cose appariranno chiare a tutti.
@Orsovolante
RispondiEliminaNiente complotto, ma una pratica detta "astroturfing" usata dalle agenzie di Pubbliche Relazioni e documentata da prima che Monbiot parlasse con il "commentatore professionista" dai 70 nomi e IP diversi.
A quanto pare è più difficile trovare gente per attività off-line. Il Financial Times ha pubblicato il memo dell'American Petroleum Institute che chiedeva alle compagnie petrolifere di usare i propri dipendenti come comparse in un movimento di protesta contro i tagli alle emissioni di gas serra(FT, 15 agosto 2009).
Se si paga un'attrice per far la parte della terremotata
RispondiEliminaAttenzione, non è stata pagata per fare la parte della terremotata contenta...
I 300 euro sono il semplice gettone di presenza che prende qualunque "figurante" nelle trasmissioni TV.
Per esempio a Forum i vari contendenti spesso (?) sono semplici simil-attori che recitano la parte assegnata (magari reale, ma non sono loro i veri protagonisti); purtroppo è pieno di gente "normale" che ha come scopo principe della vita quello di essere vista in TV, e le file per i provini TV li dimostrano.
Questa signora aveva la parte della terremotata da L'Aquila, e si è messa a raccontare quel che le piaceva dire, e di cui magari è lei la prima ad essere convinta.
Questo quel che ho capito.
Michele.
Concordo con Acar. Ho un amico che faceva la comparsa a Forum. Lo pagavano per fare il marito tradito piuttosto che l'amministratore di condominio. Non credo ci fosse dietro un complotto ma piuttosto la necessità televisiva di fare ascolto. Probabile che la falsa terremotata sia stata imbeccata alla benevolenza verso una parte. Posso anche credere che alcuni professionisti siano pagati per diffondere un dubbio o una tesi alternativa a quella scientifica. Ma per il resto pensi basti la normale indole umana.
RispondiEliminaSi, però, attenzione. Sull'articolo di Repubblica lei stessa dice che le "hanno spiegato cosa avrei dovuto dire" e parlano addirittura di "copione". Non credo che avesse una parte scritta ma era chiaro che recitava una parte su commissione.
RispondiEliminaCaro prof. Bardi mi spieghi come farmi pagare per diventare un disturbatore dei blog sul clima ... (sinceramente in Italia è un argomento trattato così grossolanamente e considerato di così scarso interesse che di disturbatori prezzolati non c'è proprio bisogno)
RispondiEliminaTelegraph Cove
Caro tc, cerca bene sul web. Con un po' di attenzione, si trovano siti che cercano personale per queste cose. Ovviamente, non dicono pubblicamente che pagano 25 centesimi a commento per denigrare la scienza del clima. Ma è lo stesso tipo di organizzazine che recluta attori per fare i finti testimoni ai talk show. Quindi, se finora hai lavorato gratis, ti suggerisco di esplorare questa possibilità - almeno guadagni qualcosa!
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RispondiEliminaCaro Charles, non hai letto bene il mio post. Non ho detto che i complotti non esistono. Ho detto che esistono eccome! Quello che criticavo nell'atteggiamento di Freda era l'atteggiamento di vedere solo e soltanto complotti dappertutto, addirittura di ordini superiori. In effetti, molti hanno letto di fretta il mio post e non l'hanno capito.
RispondiEliminaMa, attenzione, due atteggiamenti sono altrettanto sbagliati "tutto è complotto" e "niente è complotto". Non è così; ci sono dei complotti nel senso che c'è gente pagata per recitare la parte del comune cittadino che esprime la sua opinione. La pseudo-aquilana della trasmissione ne è un esempio.
Il fatto che esista un complottismo ingenuo su dischi volanti, scie chimiche e cose del genere, non ci deve fare abbassare la guardia: la fuori c'è veramente qualcuno che sta cercando di imbrogliarci. E ci riesce anche!
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RispondiEliminaBeh, ho cercato di spiegarmi meglio nel post di oggi!
RispondiEliminaIl fenomeno è tutt'altro che nuovo ed esiste un termine apposito nella lingua inglese:
RispondiEliminaAstroturfing
http://en.wikipedia.org/wiki/Astroturfing