da "Desdemona Despair" - traduzione di Massimiliano Rupalti
Gli ultimi 3 rinoceronti più rari al mondo sono incapaci di riprodursi – 'L'avidità e l'ego umani hanno massacrato questa specie fino alla catastrofe irreversibile'
Di Tisha Wardlow
Il Piano A era di rendere le condizione di procreazione il più perfette possibile per gli ultimi rinoceronti bianchi settentrionali rimasti. Ol Pejeta ha fatto tutto ciò che poteva per renderlo possibile.
Il Piano B era di incrociare i rinoceronti bianchi settentrionali con quelli del sud per perpetuare almeno questo prezioso pool genetico. In qualche modo, avrebbero continuato a vivere come parte dei geni delle popolazioni di rinoceronti a venire.
Ma per l'ultimo esemplare maschio, Sudan, e per le due femmine rimaste, Najin e la figlia Fatu, non ci sarà questa possibilità. Tutti e tre sono avanti con l'età. Najin (25 anni) ha le ginocchia deboli e non può sostenere i tentativi di fecondazione. In un crudele scherzo del destino, Fatu (14 anni) è sterile e Sudan (38 anni) ha lo sperma debole.
E adesso? Non c'è superuomo, né miracolo dell'undicesima ora, non ci rimane nessuna opzione conosciuta. Questa è l'estinzione. Guardateli, apprezzateli ed ammirateli finché respirano.
L'avidità e l'ego umani hanno massacrato questa specie fino alla catastrofe irreversibile. Stiamo vedendo gli ultimi rinoceronti bianchi settentrionali. E' inevitabile.
Ma la grande domanda è: impareremo da questo? Permetteremo che accada ancora? I rinoceronti di Sumatra, quelli di Java, anche loro sono pericolosamente vicini allo stesso destino. I rinoceronti bianche e neri con un solo corno non sono troppo lontani.
Non dobbiamo permettere che i rinoceronti bianchi settentrionali muoiano invano. E' nostra responsabilità imparare da loro e impedire la futura decimazione dei rinoceronti e di altre specie sul nostro pianeta. Il futuro dei rinoceronti non è condannato, è in bilico, in attesa che noi ne determiniamo il risultato. Vigilanza, impegno e determinazione possono preservare il destino dei rinoceronti e, alla fine, anche il nostro.
Gli ultimi 3 rinoceronti più rari al mondo sono incapaci di riprodursi – 'L'avidità e l'ego umani hanno massacrato questa specie fino alla catastrofe irreversibile'
Sudan, l'ultimo maschio di rinoceronte bianco del nord sul pianeta. Foto: Ed Barthrop / Ol Pejeta Conservancy
Di Tisha Wardlow
Il Piano A era di rendere le condizione di procreazione il più perfette possibile per gli ultimi rinoceronti bianchi settentrionali rimasti. Ol Pejeta ha fatto tutto ciò che poteva per renderlo possibile.
Il Piano B era di incrociare i rinoceronti bianchi settentrionali con quelli del sud per perpetuare almeno questo prezioso pool genetico. In qualche modo, avrebbero continuato a vivere come parte dei geni delle popolazioni di rinoceronti a venire.
Ma per l'ultimo esemplare maschio, Sudan, e per le due femmine rimaste, Najin e la figlia Fatu, non ci sarà questa possibilità. Tutti e tre sono avanti con l'età. Najin (25 anni) ha le ginocchia deboli e non può sostenere i tentativi di fecondazione. In un crudele scherzo del destino, Fatu (14 anni) è sterile e Sudan (38 anni) ha lo sperma debole.
E adesso? Non c'è superuomo, né miracolo dell'undicesima ora, non ci rimane nessuna opzione conosciuta. Questa è l'estinzione. Guardateli, apprezzateli ed ammirateli finché respirano.
L'avidità e l'ego umani hanno massacrato questa specie fino alla catastrofe irreversibile. Stiamo vedendo gli ultimi rinoceronti bianchi settentrionali. E' inevitabile.
Ma la grande domanda è: impareremo da questo? Permetteremo che accada ancora? I rinoceronti di Sumatra, quelli di Java, anche loro sono pericolosamente vicini allo stesso destino. I rinoceronti bianche e neri con un solo corno non sono troppo lontani.
Non dobbiamo permettere che i rinoceronti bianchi settentrionali muoiano invano. E' nostra responsabilità imparare da loro e impedire la futura decimazione dei rinoceronti e di altre specie sul nostro pianeta. Il futuro dei rinoceronti non è condannato, è in bilico, in attesa che noi ne determiniamo il risultato. Vigilanza, impegno e determinazione possono preservare il destino dei rinoceronti e, alla fine, anche il nostro.