Visualizzazione post con etichetta retroazioni positive. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta retroazioni positive. Mostra tutti i post

sabato 2 luglio 2016

Una spiegazione grado per grado di cosa succederà quando la Terra si riscalda





Da “Global warming, our future”. Traduzione di MR (via Bodhi Paul Chefurka)

Anche se le emissioni di gas serra si fermassero nottetempo, le concentrazioni già in atmosfera significherebbero ancora un aumento fra 0,1 e 1°C. Uno spostamento di un solo grado è a malapena percettibile per la pelle umana, ma non è della pelle umana che stiamo parlando. Parliamo del pianeta; ed un aumento medio di un grado su tutta la sua superficie significa cambiamenti enormi degli estremi climatici. 

Seimila anni fa, quando il mondo era di un grado più caldo di adesso, il centro agricolo americano intorno al Nebraska era deserto. Ha subito una breve ripresa durante gli anni del dustbowl, negli anni '30 del 900, quando il suolo superficiale è stato spazzato via e centinaia di migliaia di rifugiati si sono trascinati in mezzo alla polvere verso un'accoglienza incerta verso ovest. L'effetto di un grado di riscaldamento, pertanto, non richiede grande immaginazione. 

“Gli Stati Uniti occidentali soffrono di nuovo di siccità perenni, di gran lunga peggiori di quelle degli anni 30 del 900. I deserti riappariranno, specialmente in Nebraska, ma anche nel Montana orientale, in Wyoming ed Arizona, Texas settentrionale ed Oklahoma. Man mano che le tempeste di sabbia trasformano il giorno in notte per migliaia di miglia di ex prateria, cascine, strade e persino intere città verranno inghiottite dalla sabbia”. 

domenica 15 maggio 2016

E tanti saluti anche al ghiaccio artico.






Dall'Artico, arrivano notizie sempre peggiori., con il rischio che l'Oceano Artico si trasformi da bianco in completamente blu in un futuro non lontano. A commento di una situazione ormai fuori controllo, un articolo di Sam Carana.




Da “Arctic News”. Traduzione di MR (via Sam Carana)

Creato da Sam Carana, parte del poster di AGU 2011

La situazione pericolosa nell'Artico è descritta dall'immagine sulla destra che mostra che l'Artico è colpito da tre grandi sviluppi, leggi tre tipi di riscaldamento:

- Riscaldamento Globale
- Riscaldamento accelerato dell'Artico
- Riscaldamento globale fuori controllo

I rettangoli blu descrivono gli eventi che alimentano questi sviluppi, in alcuni casi su su diversi altri eventi. Dove gli sviluppi e gli eventi si alimentano a vicenda, queste interazioni sono descritte da linee con la direzione dell'alimentazione indicata dalla freccia. Tali alimentazioni possono trasformarsi in anelli di retroazione positivi (auto rinforzanti), per esempio uno sviluppo o evento che alimenta sé stesso, o direttamente o attraverso una serie di altri eventi.

Due anelli di retroazione positiva di questo genere sono descritti nell'immagine sopra e sono anche sottolineati nell'immagine sulla destra.


L'anello di retroazione #1 si verifica dove la perdita di ghiaccio marino porta a cambiamenti dell'albedo che accelerano il riscaldamento nell'Artico, chiudendo l'anello causando ulteriore perdita di ghiaccio.

L'anello di retroazione #2 si verifica quando il riscaldamento accelerato dell'Artico indebolisce i depositi di metano, portando a rilasci di metano che accelerano ulteriormente il riscaldamento nell'Artico.

giovedì 21 aprile 2016

Nel frattempo, in Groenlandia......

Da “The Washington Post”. Traduzione di MR (via Skeptical Science)


Di Chris Mooney

In questa foto del 19 luglio 2011 si formano pozze di ghiaccio fuso sopra il ghiacciaio Jakobshavn, vicino al bordo della vasta calotta glaciale della Groenlandia. (AP Photo/Brennan Linsley)

Un nuovo studio scientifico pubblicato giovedì ha dato l'ennesima botta di cattive notizie sulla Groenlandia – la grande calotta glaciale settentrionale che contiene 6 metri di potenziale aumento del livello del mare. La calotta glaciale si sta “scurendo”, ovvero sta perdendo la sua capacità di riflettere sia la radiazione visibile sia quelle invisibile, man mano che fonde sempre di più, scopre la ricerca. Ciò significa che sta assorbendo maggiore energia solare, cosa che poi alimenta ulteriore fusione. “Lo chiamo cannibalismo di fusione. La fusione alimenta se stessa”, dice Marco Tedesco, l'autore principale dello studio, che è un ricercatore dell'Osservatorio Terrestre Lamont Doherty dell'Università della Columbia. La ricerca è stata pubblicata su The Cryosphere da Tedesco e cinque altri autori di università statunitensi e belghe. Gli scienziati hanno a lungo temuto che, per quanto riguarda la fusione della calotta glaciale della Groenlandia, ci sono numerose delle cosiddette “retroazioni positive”, o processi di auto amplificazione, che possono renderla peggiore.