Da “The Oil Crash”. Traduzione di MR
Cari lettori,
nel post di oggi vi presento la seconda parte dell'estratto della sezione 9.1 del libro “Nella spirale dell'energia”, di Ramón Fernández Durán e Luis González Reyes. Nel post di oggi si analizza l'inevitabilità del collasso della società industriale e le sue fasi.
Saluti.
AMT
Inevitabilità del collasso della civiltà industriale
La vulnerabilità del capitalismo fossile (capitalismo basato sui combustibili fossili, ndt) globale
Il sistema socioeconomico attuale ha elementi di resilienza importanti. Uno è che l'alta connettività aumenta la capacità di rispondere rapidamente alle sfide. Per esempio, se manca il raccolto in una regione, la fornitura alimentare si può dislocare in un altro luogo del pianeta (se interessa, la stessa cosa si potrebbe dire di una parte sostanziale del sistema industriale. Un'altra espressione della resilienza è il dislocamento del rischio in altri luoghi esterni agli spazi centrali e del presente attraverso l'ingegneria finanziaria. Tuttavia, la connettività aumenta anche la vulnerabilità del sistema, visto che, a partire da una certa soglia, non si possono più compensare gli squilibri e il collasso dei singoli sottosistemi colpisce il resto. Il sistema funziona come un tutto interdipendente e non come parti che si possano analizzare isolate (Stati Uniti, UE, Cina) e molto meno che possano sopravvivere da sole. Inoltre, si è raggiunta la connettività massima: non esiste più un “fuori” del sistema-mondo, il mondo è “pieno”. Non c'è più la possibilità di migrare ne di ricevere aiuto da altri luoghi. La figura 9.3 visualizza le implicazioni di questa connettività. Si può partire da un nodo qualunque, come la mancanza di accessibilità a gas e petrolio (in alto a sinistra) e seguire come questa carenza si trasmetta a tutto il sistema.
Cari lettori,
nel post di oggi vi presento la seconda parte dell'estratto della sezione 9.1 del libro “Nella spirale dell'energia”, di Ramón Fernández Durán e Luis González Reyes. Nel post di oggi si analizza l'inevitabilità del collasso della società industriale e le sue fasi.
Saluti.
AMT
Inevitabilità del collasso della civiltà industriale
La vulnerabilità del capitalismo fossile (capitalismo basato sui combustibili fossili, ndt) globale
Il sistema socioeconomico attuale ha elementi di resilienza importanti. Uno è che l'alta connettività aumenta la capacità di rispondere rapidamente alle sfide. Per esempio, se manca il raccolto in una regione, la fornitura alimentare si può dislocare in un altro luogo del pianeta (se interessa, la stessa cosa si potrebbe dire di una parte sostanziale del sistema industriale. Un'altra espressione della resilienza è il dislocamento del rischio in altri luoghi esterni agli spazi centrali e del presente attraverso l'ingegneria finanziaria. Tuttavia, la connettività aumenta anche la vulnerabilità del sistema, visto che, a partire da una certa soglia, non si possono più compensare gli squilibri e il collasso dei singoli sottosistemi colpisce il resto. Il sistema funziona come un tutto interdipendente e non come parti che si possano analizzare isolate (Stati Uniti, UE, Cina) e molto meno che possano sopravvivere da sole. Inoltre, si è raggiunta la connettività massima: non esiste più un “fuori” del sistema-mondo, il mondo è “pieno”. Non c'è più la possibilità di migrare ne di ricevere aiuto da altri luoghi. La figura 9.3 visualizza le implicazioni di questa connettività. Si può partire da un nodo qualunque, come la mancanza di accessibilità a gas e petrolio (in alto a sinistra) e seguire come questa carenza si trasmetta a tutto il sistema.
Figura 9.3: Complessità ed interdipendenza del sistema attuale.