giovedì 30 marzo 2023

Gli Italiani possono ancora permettersi un'automobile?

 


Nel 1960, una Fiat 500 costava circa 400.000 lire, mentre lo stipendio di un operaio era intorno alle 50.000 lire al mese. Ovvero, un operaio investiva circa 8 mesi di salario per comprarsela. Oggi, una Panda base costa circa 15.000 euro, mentre il salario medio di un operaio è di circa 20.000 euro all'anno e pertanto l'investimento è di circa 9 mesi. Sembrerebbe che il rapporto prezzi/salario non sia cambiato molto negli anni, ma ci sono altri calcoli che danno risultati un po' diversi. Per esempio, nel 1975 una Fiat 500 costava un milione di vecchie lire, che secondo "business people" equivalevano a circa 6000 euro. Oggi, la 500 Fiat costa circa 17.000 euro di base.

E questi sono solo dati relativi ai modelli "base," ovvero senza accessori. Ma se negli anni '70 ti portavi a casa la 500 senza bisogno di accessori particolari, oggi sembra impossibile evitare vari aggeggi solo teoricamente opzionali, tipo l' "infotainment," l'aria condizionata, sensori, telecamere, eccetera. Uno potrebbe anche non volerli, ma si trova poi ad avere un veicolo di poco valore sul mercato dell'usato. 

Il passaggio all'elettrico, in se, non sembra un fattore determinante che influisce sul prezzo. A parità di caratteristiche, una macchina elettrica costa oggi un 20%-30% più di una convenzionale, ma è un costo che si recupera con i minori costi di manutenzione e consumi. Il veicolo elettrico, di per se, è più semplice di uno tradizionale, fra le altre cose non ha bisogno di una scatola cambio e usa un numero di pezzi molto minore per il motore e non c'è ragione per la quale un auto elettrica debba costare di più di una tradizionale. Anzi, fra qualche anno i veicoli elettrici costeranno sicuramente meno di quelli tradizionali

Il problema è un altro, ed è ben più difficile di quanto non sembri dalle buffe polemiche "elettrico-si, elettrico-no" che vanno per la maggiore in Italia. E' proprio il sistema produttivo che sta andando in crisi, insieme a tutto l'apparato sociale ed economico che una volta riuscivano a mettere a disposizione del "popolo" un veicolo a motore in grado più o meno di portare in giro tutta la famiglia per la città e in vacanza in Estate. In Italia, avevamo la Fiat 500, in Francia c'era la 2CV, la mitica macchina che poteva portare in giro "quattro contadini con il cappello in testa," poi c'era la Renault "4" e, ovviamente, il veicolo che aveva dato inizio alla motorizzazione di massa in Europa, l'ancora più mitico "Maggiolino" Volkswagen. 

Ora non esiste più niente che si possa considerare equivalente alla vecchia Fiat 500. E' vero, esistono le "Minicar" ma per legge sono limitate a 2 posti e a una velocità massima di 45 km/h. Sono mezzi utili per tante cose, ma provate a portarci la famiglia al mare, e vedete un po' come vi trovate. E anche le minicar sono care per chi non ha uno stipendio fisso, per chi è un precario vagante, per chi deve accollarsi i costi del mantenimento dei genitori non più autosufficienti in una società che sta invecchiando sempre di più. Poi ci sono altri fattori, come tasse, consumi, sanità, eccetera. Insomma, al momento molte famiglie hanno ancora un'automobile, ma non sappiamo per quanto tempo questo sarà ancora possibile mantenerla con il declino economico in corso. Se le cose continuano così, vedremo una rapida riduzione, un vero "collasso di seneca" della diffusione degli autoveicoli.

In pratica siamo di fronte alla necessità di grossi cambiamenti per mantenere in piedi un sistema che possa garantire un trasporto che permetta alla popolazione di spostarsi. Il sistema attuale è stato costruito in gran parte con l'idea che il trasporto fosse in gran parte affidato al mezzo privato: autostrade, strade di grande comunicazione, strade a multi-corsie, tutte cose che esistono per i pendolari che si spostano dalle periferie al centro città con dei mezzi privati, perlomeno fino a raggiungere dei parcheggi scambiatori dove si possono trasferire su mezzi pubblici. 

E ora, cosa facciamo? Passare tutto al trasporto pubblico? Questa è la soluzione spesso sbandierata in giro, senza però rendersi conto il trasporto pubblico è meno costoso di quello privato soltanto lungo le tratte ad alto traffico, ma molte periferie delle nostre città non sono state pensate in per questo. Sono una dispersione di palazzine e casette che richiederebbero una diffusione capillare del trasporto pubblico che avrebbe costi fuori del concepibile (e in America le cose sono ancora peggiori). E non è che l'esperienza del trasporto pubblico sia poi così piacevole. Non so voi come vi trovate con il servizio nella vostra città, ma mi sembra che in nessun luogo la gente sia tanto soddisfatta di autobus strapieni, e spesso in ritardo. 

Se vogliamo farci un'idea di come potrebbe essere una città pensata per il solo trasporto pubblico con bus e metropolitana, dobbiamo pensare alle città dell'Unione Sovietica, dove i veicoli privati erano scoraggiati. Gli abitanti vivevano più che altro in grandi blocchi alti una ventina di piani che potevano essere serviti dal trasporto pubblico senza bisogno di disperdere troppo le linee. Vi posso dire per esperienza personale che questi edifici sono molto pratici e confortevoli, almeno finché gli ascensori funzionano (anche quelli sono un mezzo di trasporto un po' a rischio). Ma in Italia cosa facciamo? Demoliamo le periferie urbane costruite in 50 anni è più di sviluppo totalmente disordinato per ricostruirle in stile sovietico? Diciamo che non è un'idea facilmente realizzabile. 

E allora? Possiamo sempre andare a piedi o in bicicletta, o perlomeno questo è quello che i nostri ambientalisti suggeriscono. Il problema è che le città che si sono ingrandite e "gentrificate" forzando la popolazione a vivere in periferie lontane dai posti di lavoro. L'uso stesso delle automobili ha ridotto la densità abitativa per lasciare spazio a strade larghe e spazi per i parcheggi. Poi, il territorio italiano non è così piatto come in Olanda e in Danimarca, dove le biciclette sono molto più usate che da noi. Insomma, anche qui, o rivoluzioniamo una situazione urbanistica che si è evoluta a diventare quello che è oggi in almeno 50 anni, oppure ci rendiamo conto che certe "soluzioni" non lo sono. 

Possiamo ridurre le necessità di trasporto decentrando le attività produttive e commerciali? In parte si, ma la crisi Covid ci ha fatto capire molte cose sui limiti del "telelavoro"; va benissimo per tante cose, ma il contatto umano è necessario per tante altre. Soltanto per la scuola, seguire le lezioni a casa potrebbe aver rovinato un'intera generazione di ragazzi.  

Cosa resta? Beh, dovremmo perlomeno cercare di capire che il problema esiste e che non lo si risolve semplicemente passando dai motori termici a quelli elettrici -- anche se certamente aiuterebbe molto a ridurre costi e inquinamento. Per il momento, abbiamo ancora bisogno di veicoli su gomma in grado di assicurare quel trasporto capillare che è reso necessario dalle strutture urbanistiche attuali. L'industria automobilistica dovrebbe pensare a produrre veicoli elettrici a basso costo invece che concentrarsi sui soltanto sui veicoli di alta gamma, come fanno adesso. E' comprensibile, l'industria fa più soldi sui veicoli costosi che su quelli a basso prezzo. Ma bisognerebbe che i governi facessero qualcosa per incoraggiare veicoli tipo "minicar" ma più capienti e più multiuso degli attuali. Insomma, una vera "auto del popolo" come lo erano le Fiat 500 al loro tempo. 

Più a medio termine dobbiamo cominciare a pensare al concetto di "TAAS" "transport as a service," che è sostanzialmente un car-sharing esteso che riduce i costi permettendo di utilizzare di più i veicoli, e quindi ridurne il numero. E' un sistema integrato che fa uso anche di veicoli stradali su gomma, tipicamente elettrici, e che, in linea di principio, è compatibile con la situazione urbanistica attuale e non ci costringe a demolire intere periferie.

Lo so che a questo punto c'è chi si metterà a gridare, "volete portarci via le nostre macchine!" Qui, il soggetto del verbo "volete" è visto come il WEF, Klaus Schwab, Bill Gates, il Club di Roma, gli ambientalisti, gli Gnomi di Zurigo, il Grande Vecchio di Montecatini, o chi altro gestisce le fila del grande complotto internazionale. Ma se il soggetto del verbo è piuttosto "le circostanze," intese come esaurimento delle risorse, inquinamento diffuso, e crisi generalizzata della società industriale, allora è proprio così. In tempi non lunghi, l'auto di proprietà è destinata a sparire come oggetto di massa -- un po' come sono oggi i jet privati e una volta erano le carrozze a cavalli con il fiaccheraio personale. 

Ci adatteremo? Per forza. 






16 commenti:

  1. https://www.youtube.com/watch?v=yzf43yt0PwI

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    1. Questo lo passo proprio per benevolenza, ma non mandate link non commentati, per favore

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  2. Mah! prof in parte sono d'accordo in parte no.

    Sulle auto elettriche ho una bloggata calendarizzata per la prox domenica su Mio Radar.

    Per quanto riguarda l'adattamento italico... non concordo!. Abbiamo tutti noi un BIGLIETTO GRATIS IN PRIMA FILA, per osservare il collasso, che era stato previsto da LIMITS TO GROWTH nel 1970s. Poter misurare un processo apocalittico (specie per il popolo italiano, sino a quando ci sarà corrente elettrica in Italia) onde lasciare una testimonianze, alla poca cultura italiana che sopravviverà in nord America, é IMHO utile. L'italo-americani studieranno probabilmente il caso Italia, come tutto quello da non fare, per non distruggere una nazione del I°mondo!

    👉 IMHO il collasso nel mondo é un processo: va dal 2020 al 2050 in 30 anni ci sono almeno una GP2 nel Mediterraneo, una probabile WWIII in Siberia
    📌 http://www.climate-change-wars.tk

    👉 Le GP2 sono INELUTTABILI, il popolo italiano s'estinguerà nella GIOIA DEL MARTIRIO dentro ad un NUOVO MEDIOEVO: il destino dell'Italia é già stato scritto decenni fà: discuterne IMHO é una perdita di tempo (possiamo sinché potremo, misurarne la dinamica)
    📌 https://mio-radar.blogspot.com/2019/11/il-destino-dellitalia.html
    📌 https://lafrecciadellastoria.blogspot.com/2022/01/mega-trend-ad-impatto-sul-contesto.html
    📌 https://mio-radar.blogspot.com/2023/03/lindustria-europea-di-fronte-ad-una.html

    In termini di sistemi complessi, il divenire dello stato del mondo é descritto in questi Best Blast Scenarios:
    .scenario di CATASTROFE ULTARVIOLETTA
    .scenario di SURROGAZIONE INERZIALE ESPLOSIVA
    .scenario di FALSO RITORNO ALL'ETÀ DELL'ORO
    .oppure in un interstizio irrazionale, prossimo ai tre scenari (come nella logica della pianificazione strategica)

    ➡️ Scenari di XXI secolo (parte I)
    https://lafrecciadellastoria.blogspot.com/2016/10/scenari-di-xxi-secolo-parte-i.html

    ➡️ Scenari di XXI secolo (parte II)
    https://lafrecciadellastoria.blogspot.com/2016/10/scenari-di-xxi-secolo-parte-ii.html

    ciascuno é libero di pensarla diversamente :-) ma "contra factum non valet argomentum"
    .il XXI°secolo trasuda di segnali di Eventi Sentinella
    📌 https://lafrecciadellastoria.blogspot.com/2016/03/attese-di-approaching-verso-luniverso.html

    .si sono già verificati vari Eventi Clone
    .si sono già verificati e continuano ad accadere, eventi attesi in "WWIII road map theory"
    📌 https://youtu.be/8hLBAOlvObk

    Certo! il futuro non é noto e non é scritto, tutti noi possiamo speculare sull'END GAME: come sarà il pianeta Terra dopo il 2050?!
    E' impossibile calcolarlo univocamente, tuttavia...

    SE WWIII in Siberia sarà detonata, IMHO é possibile una WWIV° dopo il 2050 oppure no!?
    📌 https://youtu.be/yLMKQBVQL9Y

    SE WWIII in Siberia NON sarà detonata, detonerà nel 2050-2099 a causa d'assenza di politiche di controllo demografico mondiali
    📌 https://youtu.be/z4CCSxBcNX4

    [x] Nel lontano futuro, IMHO é probabile che ci sarà una lunga "stagnazione demografica" per circa 1000 anni.
    Serviranno circa 10 SECOLI al pianeta Terra per riassorbire l'eccesso di CO2 (ammesso che il pianeta Terra non sprofondi nell'HOT HOUSE EARTH)
    📌 https://mio-radar.blogspot.com/2019/01/trajectories-of-earth-system-in.html

    Altro non saprei dire: scusatemi se é troppo poco! :-)

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  3. Si. Il punto fondamentale è che bisogna ritornare a vetture piccole, leggere, semplici. Al di là del tipo di trazione, che da un punto di vista logico è un elemento secondario. Anche perché sarebbe bene dire automobili a batteria e non elettriche. Quella è la loro caratteristica distinguente e da lì vengono tutti i problemi. Per il resto è evidente, da oltre un secolo, che la trazione elettrica è superiore. Elettrici sono i treni, anche quelli a motore termico, le navi, che più grandi sono più sono elettriche, sottomarini, ecc. E poi, durature. Un veicolo deve durare al meno 30 anni e fare al meno 300mila km. Ora. Una batteria dura 30 anni? Per quanto mantiene le sue caratteristiche iniziali? Quale è il suo coefficiente di sicurezza (perché se bisogna percorrere, per dire, 1metro devo avere una autonomia superiore al metro, sennò non ho nessun margine di sicurezza). Poi la questione materiali, riciclo, inquinamento. Quelli sono i problemi. Non le stupidaggini che se resto fermo con la macchina elettrica gelo vivo! Certo sono tutti aspetti che si possono indagare solo con l'uso e da questo punto di vista non è né strano né sbagliato che ci si concentri inizialmente su prototipi di alta gamma, da far pagare ai ricchi e vedere come funzionano nel mondo reale.
    Discorso a parte per la condivisione. Che strutturata come è adesso non credo possa funzionare e non mi pare neppure una bella cosa. Diverso è il discorso di un mezzo condiviso in un contesto diciamo così familiare. Dove più soggetti tra di o9ro legati in qualche modo concorrono ad una spesa è poi utilizzano il mezzo ognuno per una propria quota. Ma questo comporterebbe una grande revisione dell'assetto sociale e familiare del paese.
    Da ultimo, in questi scenari sul futuro (come anche nel post precedente sulle nascite) si deve tenere conto anche del parametro clima. I cambiamenti climatici catastrofici non sono più eventuali ipotetici del futuro, ma sono cosa attuale. La parte produttiva del paese (o quel che ne resta) sta attraversando, da anni ormai, una fase di crisi climatica catastrofica. Bisogna chiedersi, assieme a tutte le altre cose, se una parte più o meno importante (o forse tutta) l'Italia sarà ancora abitabile, ed a quali condizioni nel futuro prossimo.

    Guido.

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    1. 👉 Decessi italiani da 22/1/2020 ad oggi 1/4/2023: 189'089

      👉 Immigrati clandestini deportati in Itali dal 22/1/2020 ad oggi 1/4/2023
      23'726+46'329+(5000)+104261+4959=184275 circa

      ➡️ Sostituzione Etnica Immigrati clandestini per Decessi Covid19: 184275/179316=102.7%

      .il governo Meloni sostiene la strategia di RIGENERAZIONE SOROS: nella destrutturazione della memoria Covid, deve passare anche l'accettazione della morte sistematica degli italiani malati e vecchi, con la loro sostituzione etnica

      .il governo Meloni sostiene la strategia di RIGENERAZIONE SOROS: i Mass Media destrutturano il ricordo degli attacchi batteriologici di governo con la guerra in Ucraina dal gennaio 2022

      [??] E' IMHO possibile che la stessa politica di SX con gli immigrati clandestini fatta dalla destra (oggi), sia la continuazione dell'attacco italiano all'Europa (dal 2013 in avanti) a causa del fiscal compact, infatti:

      12/7/2022 EUNews: L'ECOFIN mette l'Italia nel mirino, dopo il 2023 freno a debito e spesa e riforme
      https://www.eunews.it/2022/07/12/italia-nel-mirino/

      21/7/2022 tg24.sky: Dimissioni Draghi, Camere sciolte si vota il 25 settembre 2022
      https://tg24.sky.it/politica/2022/07/21/elezioni-politiche-data

      8/3/2023 AGI: Patto di Stabilità ritorna dal 2024 in efficacia: tornano limiti 3% deficit e 60% Debito/Pil e procedure infrazione
      https://www.agi.it/economia/news/2023-03-08/patto-stabilita-ritorno-2024-nuove-regole-20416059/

      Debito Pubblico italiano €2833 MLD di km/h con debito/pil.2022=145%
      Deficit/Pil Italia 2022=-8%
      con un Pil Italia nel 2023 al +0.3%
      con un'inflazione attesa ancora galoppante +5.4%

      ➡️ in settembre 2023 s'attenderebbe una manovra da 5 punti di pil di tagli, con un buy back sui titoli di stato pubblici, e la restituzione dei danari del PNRR non spesi (quanto di una prima rata di quelli spesi) in un contesto di STAGFLAZIONE

      📌 SE il Fiscal Compact non sarà demolito → l'Italia farà Default e/o uscirà dall'Euro.
      Il Default italiano dentro l'Euro, implicherà successivamente per l'Italia probabilmente un ritorno disperato alla Lira, per evitare un secondo Default → Il ritorno alla Lira in ogni caso causerà iperinflazione: processi disgregativi e dissolutivi in Italia detoneranno coinvolgendo la dimensione militare → Emergerà il contesto del NUOVO MEDIOEVO, affioreranno le condizioni iniziali del Mediterraneo del XXI°secolo in Universo Pessimista

      Sono IMHO troppe 2H di dialogo Meloni-Mattarella (per leggi già firmate), Mattarella é seduto sulla poltrona dal 2015 e non può dire che non sa cosa é accaduto sino ad oggi!

      31/3/2023 Mattino: Meloni due ore da Mattarella (tra i temi Pnrr, migranti e codice appalti)
      https://www.ilmattino.it/primopiano/politica/meloni_mattarella_udine_campagna_elettorale_regionali_ultime_notizie-7321459.html

      parte 1

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    2. parte 2

      SE é VERO attacco (fascio) cattocomunista alla UE → nel 2023 si chiuderà Schengen e/o i paesi UE ci rispediranno alle frontiere delle Alpi legioni d'immigrati clandestini, che l'Italia ha sparso in Europa dal 2013. SE questo accadesse sarebbe un SECONDO OTTIMO segnale di Early Warning, tipico dell'Universo Pessimista, con l'Italia STATO CANAGLIA (alleato di CHARTAGO)

      invece

      📌 SE il Fiscal Compact sarà demolito/sospeso → l'Italia collasserà lo stesso! perché anche un mentecatto capisce che nel XXI°secolo l'Italia non potrà continuare a vivere di debito, perché il trend del Pil italiano é concavo, perché il trend del Debito Pubblico italiano é convesso (e questi trend si accentueranno per danni da climate change e sovrappopolazione) → Il ritardato Default italiano dentro l'Euro per smantellamento/sospensione del Fiscal Compact, implicherà successivamente per l'Italia probabilmente un ritorno disperato alla Lira, per evitare un secondo Default → Il ritorno alla Lira in ogni caso causerà iperinflazione: processi disgregativi e dissolutivi in Italia detoneranno coinvolgendo la dimensione militare → Emergerà il contesto del NUOVO MEDIOEVO, affioreranno le condizioni iniziali del Mediterraneo del XXI°secolo in Universo Pessimista

      Prospettive italiche nel prossimo futuro:

      Mio Podcasting 94 - DEFAULT Italia la Supernova italiana del botto TermoFinanziario
      🎧 https://youtu.be/TmSeWPGlSUo

      🎧 Mio Podcasting 141 - Quello che i politici non dicono: l'Apocalisse nel ritorno alla Lira
      https://youtu.be/OoCslWOVbOk

      La storia per la Repubblica italiana é finita: l'italiani non lo hanno ancora compreso, lo capiranno presto!

      📌 Prospettive del Mediterraneo: definitiva emersione dell'Universo PESSIMISTA (o suo interstizio molto prossimo)
      http://www.climate-change-wars.tk

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    3. scusate nel copincollo sono saltate le cifre :-)

      ➡️ Sostituzione Etnica Immigrati clandestini per Decessi Covid19: 184'275/189'089=97.4%

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  4. Dunque dunque.
    Ma non sarà che questi problemi hanno un fattore comune, ossia il capitalismo?
    Cioè, perché i soldi vanno dove già ce ne sono in abbondanza?

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    1. Fornisco link all'articolo che mi ha ispirato l'apodittico commento qui sopra (Anonimo 30 marzo alle 22:10): https://tinyurl.com/yc4jpbvz.

      E' un articolo lungo, ne estraggo e parafraso il punto secondo me centrale come l'ho capito (se qualcosa ne ho capito, naturalmente): il capitalismo funziona solo in una economia in crescita, la crescita illimitata non è sostenibile, per cui se vogliamo godere ancora a lungo le bellezze di questo pianeta dobbiamo raggiungere uno stato stazionario.

      Cmq l'articolo che propongo lo dice meglio.

      Saluti.

      A.

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  5. Mi permetto di far notare come il Prof abbia azzeccato alcune caratteristiche peculiari copiabili insite nella logica "sovietica", per quanto sembri strano è un po che si copia senza sapere e formalizzare ma andrebbe perseguito con coscienza.
    La logica edile di sviluppo a "compound" con tutti i servizi principali a "5 minuti a piedi" (la Milano2 di Berlusconi), le fabbriche integrate a grande dimensione per massimizzare l'"economia di scala" e progettate insieme alle infrastrutture ed agli alloggi (le Gigafactory di Tesla e altri o la norma in oriente) e la pianificazione a 20/10/5, tutti frutti della disperazione di una superpotenza nascente che doveva rincorrere un gigante, gli USA, già cresciuto.
    Oggi a Varsavia e Praga ci sono ancora i palazzi descritti con delle comode linee di tram o filobus (trasporto pubblico elettrificato e senza batterie!) che ti portano in un centro "all'occidentale" che non vivi senza auto.....
    L'URSS fallì più per la corruzione interna che per aver adottato il "razionalismo materialista" come hanno correttamente analizzato i cinesi e noi potremmo iniziare a integrare CIO CHE FUNZIONA di quei sistemi e respingere i limiti che hanno mostrato.

    I "grandi vecchi" che vogliamo raccontarci sono vincolati come noi da una realtà immanente che vedrà trionfare la civiltà che azzeccherà la "configurazione migliore": credenze (memetica), abitudini, istruzione, produzione e gestione in grado di coesistere con un ambiente più fragile e risorse energetiche NON INFERIORI ma più diffuse. In fondo è ciò che ha reso alcuni imperi "eterni" e altri polvere della storia, Roma con il suo sistema di governo e infrastrutture, Aragona con le navi e l'esplorazione, la Francia con l'enciclopedia e l'universalismo (democrazia, diritti universali, etc.), l'Inghilterra con le ferrovie e l'industria e gli USA con i telegrafi, il volo e l'elettronica, gli imperi cadono dopo aver costruito l'eternità dalle ceneri dei predecessori e lasciando un nuovo gradino per i successori.

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  6. Il costo di acquisto di un veicolo è una frazione del costo complessivo!
    Negli anni '60 il carburante costava molto meno, l' "esigenza" di viaggiare era molto inferiore, le manutenzioni costavano molto meno e le automobili avevano un aspettativa di vita molto più lunga.

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  7. l'automotive crollerà non per il costo del mezzo, ICE o EV che sia, ma per l'alto costo dell'energia, che nel futuro sarà proibitivo per quasi tutti. Per ora i prezzi, tranne il metano auto, sono aumentati poco, ma coll'esaurimento andranno a livelli insostenibili. Questo fatto è ben chiaro alle elitè che ci stanno preparando un futuro di miseria col GR. E non penso che nemmeno le rivolte popolari, come quelle francesi o keniote, dove l'inflazione ha raggiunto livelli del 2340%, serviranno a molto, ma per evitarle di sicuro hanno già un piano segreto. Io alla mia a GPL di 8 anni ho fatto cambiare la cinghia di trasmissione a 135.000 km, 15.000 in più del chilometraggio consigliato ed è pronta a farmene altri 120.000 e oltre. Non la cambio certo con una nuova, tanto sono convinto che col PO già arrivato dal nov 2018, entro pochi anni il costo dei carburanti ha da divenire insostenibile. Quindi altri 120.000 probabilmente non li farò certo. Godiamoci quindi questi anni di benessere automobilistico che ci rimane, perchè potrebbero essere abbastanza pochi.

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  8. https://oilprice.com/Energy/Energy-General/Researchers-Create-Catalyst-That-Cleans-Dirty-Water-And-Produces-Hydrogen.html
    ma quante idiozie mi toccherà leggere prima di morire. Il problema è che di allocchi che ci credono ce ne sono a iosa.

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  9. ma fanno proprio pena queste locuste fissate nello spreco più inutile possibile. All'Abetone stanno sciando sulle poche chiazze di neve rimasta sulle piste approfittando del poco freddo notturno che ha in qualche modo indurito la neve bagnata. Potessero andrebbero a sciare sulle piste artificiali ad Abu Dhabi tutto l'anno. E' desolante vedere giovani obnubilati condizionati alla sola ricerca dell'intrattenimento, del divertimento, del gioco, cui sono stati condizionati i nati dal baby boom in poi. Unica soluzione è sterminarli. Il guaio è che vogliono sterminare anche i pochi vecchietti pensanti come me ( pensanti siamo in pochi anche tra gli ultrasettantenni, ormai), perchè quando si spara nel gruppo, non si sa chi viene colpito.

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  10. https://www.lowtechmagazine.com/2023/02/can-we-make-bicycles-sustainable-again.html#more
    Ahi, ahi, il bike sharing non è poi tutto questo gran risparmio rispetto alla bicicletta di proprietà.
    E quindi, il car sharing?
    Si vedrà.
    Meglio non buttare la vecchia bici del nonno.
    Un domani potrebbe tornare utile. Difficile migliorare tutto ciò che è già perfetto.
    Fuzzy

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  11. E così siamo ancora fermi agli " autobus strapieni, puzzolenti, e spesso in ritardo". In effetti questo è proprio quello che abbiamo, in Italia. Ma non è mica obbligatorio: andate a farvi un giro in QUALSIASI altro Paese europeo, e capirete subito che il trasporto pubblico si può anche far funzionare.

    L'unico problema è gestionale: quando mandiamo a casa i politici che hanno guastato intenzionalmente i trasporti? E' un passaggio che dovremo affrontare.

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