Sull'India, da più di un mese un buon numero di commentatori aveva costruito una narrazione apocalittica con l'evidente scopo di terrorizzarci tutti. Tanto per cambiare, l'epidemia cresceva in modo "esponenziale" e presto avrebbe spazzato il paese con milioni di morti e scene da inferno dantesco (che ci hanno abbondantemente propinato in forma di fotografie agghiaccianti)
Bene, sembra proprio che l'apocalisse in India sia stata rimandata, probabilmente a causa della pioggia. In effetti, il monsone sta arrivando e con quello le pioggie estive. Ed è noto che in India le influenze stagionali arrivano in estate, a differenza che da noi, dove sono invernali. E' un clima diverso, la diffusione degli aerosol che portano il virus segue leggi diverse.
Vedete nel grafico (da worldometer) la situazione dei contagi in India. Non c'è stata nessuna apocalisse, la crescita "esponenziale" è durata ben poco, come è normale. Adesso, sia i contagi come i decessi sono in calo.
Non solo, ma se rapportate al numero dei test fatti, si vede che la situazione attuale in India NON è peggiore di quanto lo era a primavera dell'anno scorso. (i dati sul numero dei test in India li potete trovare su https://ourworldindata.org/).
Infine, se comparate con l'Italia, considerando che gli indiani sono quasi un miliardo e 400 milioni, la mortalità da Covid-19 è infinitesimale. Molto minore che da noi.
Da notare infine che gli indiani non hanno fatto un lockdown generalizzato, mentre invece portano tutti la mascherina. Le vaccinazioni sono in corso, ma vaccinare tutti quanti è un'impresa difficile (per non dire impossibile). Per cui è probabile che l'epidemia stia semplicemente seguendo il suo ciclo stagionale, normale per l'India.
Questo vuol dire che l'epidemia è finita già in India? No, può darsi benissimo -- anzi è probabile -- che avremo altri cicli epidemici, via via che la stagione avanza. Ma non c'è ragione di pensare che debba arrivare l'apocalisse.