sabato 29 febbraio 2020

Il potere della parola


Un Post di Bruno Sebastiani


Sin dalla più remota antichità è ben noto il potere della parola parlata e ancor più di quella scritta.
“Verbo”, “Logos” sono due tra le definizioni che meglio descrivono questo concetto.
Il linguaggio verbale articolato è prerogativa unica della nostra specie. Ha potuto svilupparsi a seguito della abnorme evoluzione intervenuta nella scatola cranica del genere Homo.
Man mano che aumentava il numero dei neuroni, delle sinapsi e dei relativi collegamenti all’interno della neocorteccia, le nostre capacità verbali andavano affinandosi e articolandosi in parole, frasi, ragionamenti.
Da allora l’organizzazione sociale dell’umanità si è sviluppata come ben sappiamo. Ma quello che vorrei sottolineare con questo mio intervento è che la gran parte dei ragionamenti di Homo sapiens si è basata su alcune parole chiave dal significato comunemente e universalmente accettato.
Una di queste è proprio la parola “uomo” e tutte le sue derivazioni: umanità, umano e, ovviamente, anche il suo femminile, donna, e i suoi dintorni, famiglia, figli, nipoti, genitori, e le sue estensioni, umanesimo, persona ecc. A tutti questi vocaboli è convenzionalmente attribuito valore più che positivo, sacro. La supremazia del genere Homo è un diritto acquisito e conclamato. L’essere supremo stesso, dio (altra parola chiave), ci ha investiti di tale diritto, che nessuno può e deve contestare.
Questa idea, questa visione del mondo, ruota intorno alla parola “uomo”, che rappresenta il perno, l’asse portante di tutta la costruzione ideologica che abbiamo edificato per giustificare il nostro dominio nei confronti di ogni altro essere vivente.
Una serie di altri sostantivi (e relativi aggettivi) beneficiano di un valore altrettanto positivo in quanto intimamente connessi alla condizione umana: intelletto, ragione, coscienza e così via, (intelligente, raziocinante, cosciente ecc.).
In opposizione a queste “parole chiave” dall’intrinseco valore positivo, all’interno del vocabolario ne sono rintracciabili altre dall’intrinseco valore negativo.
“Bestia”, “animale”, “belva” sono le più generiche, “asino”, “maiale”, “serpe” ecc. le più specifiche.
Inutile dire che la valenza contraria trae origine dall’assenza di quelle qualità tipicamente “umane” che attribuiscono valore positivo a tutto ciò che ruota intorno al concetto di Homo.
E se agli esseri “bruti” viene talvolta riconosciuta qualche caratteristica positiva (fedeltà, perseveranza, acutezza) è solo perché le stesse appartengono anche al genere umano.
In presenza di questo stato di cose, che possibilità di diffusione può avere una teoria che attribuisca valore negativo a quel ben dell’intelletto che accrescendosi ci ha sospinti fuori dallo stato di natura? Pressoché nulla, perché alla parola Homo e a tutti i suoi derivati è collegato un’intrinseca e imprescindibile accezione positiva.
Questo è il grande potere della parola, contro il quale è impossibile battersi.
Proviamo allora ad aggirare l’ostacolo.
Sostituiamo la parola “uomo” con la parola “cellula”.
Quest’ultima è “l'unità morfologico-funzionale degli organismi viventi” (Wikipedia).
E noi uomini, mutatis mutandis, non siamo forse -insieme a tutti gli altri esseri viventi- le unità morfologico-funzionali di un organismo più ampio denominato biosfera?
Senza scomodare l’ipotesi Gaia di lovelockiana memoria, è ben intuitivo il fatto che ogni essere vivente non è isolato, non è fine a se stesso, ma si mantiene in vita solo in quanto appartiene a un sistema composto da miriadi di altri esseri tra loro interagenti. Potremmo forse vivere se non ci fossero le piante e gli animali ad alimentarci? Lo stesso discorso vale per ogni altro vivente, e dunque non solo è plausibile ma è anche ben accettabile l’idea di considerarci cellule tra le cellule, piccole unità morfologico-funzionali del fenomeno “vita”, tipico del pianeta Terra.
Quale vantaggio è ottenibile definendoci “cellule” anziché “uomini”? Che il sostantivo “cellula” non trascina con sé quel pesante fardello di significanze sacre e inviolabili indissolubilmente legate al secondo termine.
Potremo forse così compiere in modo indolore quell’atto di estraniazione indispensabile per far emergere la negatività di quanto accaduto nel nostro cervello a seguito della sua abnorme crescita.
Anche le cellule nascono, si alimentano, si riproducono e muoiono. Ma nessuno ha mai pensato di attribuire loro quell’aurea di sacralità connessa ad ogni essere umano.
Senza questi piccoli mattoncini non ci sarebbe alcun essere vivente, così come senza piante e animali non ci sarebbe vita sulla Terra.
Osservandoci come cellule anziché come uomini riusciremo forse a comprendere la limitatezza delle nostre dimensioni, tanto materiali quanto “spirituali”. Riusciremo anzi a comprendere come questo ultimo genere di dimensioni sia solo un frutto onirico partorito dalla nostra mente a seguito del suo abnorme sviluppo (sulla limitatezza delle nostre capacità intellettive vedasi l’articolo “La nostra intelligenza tra microcosmo e macrocosmo”).
E poi, guardandoci intorno, riusciremo forse a compiere l’ulteriore passo verso la comprensione del fatto che da cellule “sane” ci siamo tristemente trasformati in cellule “malate”, anzi in cellule “maligne”.
La devastazione del pianeta, la nostra espansione territoriale ai danni di ogni altro genere di cellule “sane” sulla Terra (tanto vegetali quanto animali) potrà forse essere più agevolmente compresa nella sua drammatica realtà.
Cellule, non uomini, e per di più cellule malate, non sane.
Il potere della parola “uomo” e dei suoi derivati va disinnescato, pena la impossibilità di comprendere la realtà.

34 commenti:

  1. purtroppo tutti gli atei e agnostici, ma anche religiosi ipocriti, schiavi del potere, che la superstizione dà, non hanno la piena cognizione del concetto di Dio. Tutte le religioni cominciano dalla richiesta di umiltà nei confronti di Dio. Chi non l'accetta o non la capisce o la usa per opprimere il suo prossimo, non è da Dio, ma è dall'altra parte. La parola "uomo" privata di questa richiesta o comando può solo portare dei disastri immensi sia all'uomo stesso che a tutto quello che è a lui intorno. Lo vediamo in questi giorni di aprile mascherato da febbraio e con lo scioglimento dei ghiacci antartici, grottesco ultimo baluardo negazionista di qualche anno fa. Azzarderei quasi a dire che coloro che accettano la sottomissione umile e filiale a Dio, sono tanti quanti coloro che accettano a pieno il concetto di Gw o capiscono bene l'entropia, ma sarebbero troppo pochi quelli che non vanno in Paradiso e allora me ne astengo. Il problema è che nel passato abbiamo avuto grandi pensatori, da Crisippo di Soli, a Platone, Aristotele, al Tau, Gesù, Ghandi e guardate come siamo finiti: consumatori compulsivi completamente avulsi dalla realtà. La soluzione a questo problema non esiste, come non esiste al capitalismo, almeno a livello collettivo. Forse a livello individuale, qualcuno ha la fortuna di individuare qualche sprazzo di realtà, ma si tratta sempre di mosche bianche. L'umanità non accetterà mai di considerarsi la parte malata e distruttrice del pianeta, a qualunque costo. La realtà è questa.

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    1. “A qualunque costo” l'uomo si distruggerà, perché è sì intelligente perché ha voluto superare ogni ostacolo a qualunque costo, ma volendo
      vincere anche la morte, si sta basando con ignoranza su testi scritti millenni di anni fa “moltiplicatevi, moltiplicatevi, ecc.”con la conseguenza che nel 1500 una grande città non aveva più di 100.000 abitanti, oggi sono milioni: più abitanti significa più colture, meno boschi, più industrie, più inquinamento e peggioramento continuo del clima che distruggerà l'uomo, che non conosce umiltà.

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    2. Unknown, il modo di agire dei media per costringere al consumo collettivo e poi far cadere l'intelligenza dell'uomo nella cupidigia avida e nella superbia, distruggendo nello spirito, super-io freudiano, virtute dantesca, qualsiasi forma di amore e timore a Dio, al prossimo, a sè stessi e al creato è descritta da Gesù pari pari all'azione odierna mediatica nelle tentazioni del deserto dettate alla Valtorta 70 anni fa nel volume 1.docx. Non mi pare una coincidenza da poco. Le virtù cardinali: prudenza, giustizia, fortezza e temperanza sono state traslate nel catechismo cristiano 2000 anni fa dagli stoici cristiani e sono patrimonio dell'umanità, ma rifiutarle e non meditarle insieme agli altri concetti espressi anticamente dalle chiese dei primi secoli, è insieme un grave errore intellettuale e spirituale, la cui conseguenza è la trasformazione dell'umanità in una massa di esseri totalmente e solamente votati al piacere egoistico. Ovviamente tali esseri non hanno poi più tanto le caratteristiche dell'essere umano dotato di mente e spirito (San Paolo), intelligenza e super-io(Freud) e canoscenza e virtute (Dante), ma quelle di altri esseri che possiamo individuare in "bruti"(Dante), locuste(Freud), diavoli (San Paolo). Ognuno può scegliere la definizione della realtà, che preferisce, ma il risultato non cambia.

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  2. l'uomo, per continuare nelle sue malvagità, ha ucciso il rimorso.

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  3. Come nel cancro è la perdita di regolazione della capacità di autolimitarsi la causa del problema, il cristianesimo ha sempre portato in sé il seme della cura, l'Europa medioevale basava se stessa sulle virtù della fede quindi su aspetti immateriali e sulle opere di carità.
    Questo è ciò che ha permesso di evolvere la società fino agli splendori, arte, musica, pensiero erano dedicati alla ricerca della conoscenza del divino mediata dall'esempio dei monaci con la loro ascesi. Con i francescani si cristallizza l'idea che manifestare il proprio valore comporti la rinuncia a ciò che è materiale fino al limite estremo del proprio corpo, questo stimolo è però intrinsecamente contrastato dal dover dimostrare con opere caritatevoli verso gli altri altrettanto valore.
    Dal punto di vista biologico è un sistema di feedback che tende a mantenere il livello minimo di consumi materiali pur ottimizzando il benessere nella rete degli individui.....
    Lo stimolo competitivo verso la manifestazione di valore tramite l'accumulo di feticci materiali è il virus che fa saltare i meccanismi che legavano l'uomo alla biosfera ed alla noosfera, non la capacità di pensare. In caso di dubbi San Francesco viene associato ad un integrazione alla biosfera molto superiore ad ogni possibile alternativa, scientifica e non, rimanendo un pensatore eccezionale ed un comunicatore inarrivabile.

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    1. Ci sono tecniche di marketing basate su prodotti offerti inizialmente a basso prezzo se non quasi gratis indirizzate ad orientare i consumi nella direzione che fa comodo al capitale (oramai sempre più concentrato in poche mani e mosso da dinamiche autonome e impersonali). A tutto ciò si aggiungono altre strategie pubblicitarie più o meno visibili. La gente che non è avvertita su questo, cade nella rete. Il consumatore ha lo sguardo corto mentre chi vende ci vede benissimo. Vogliamo parlare del cancro del pianeta? Allora partiamo da qui. Niente di nuovo, sono cose che girano da un decennio. Risultati zero.

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    2. Il problema è proprio nelle persone, qualsiasi tecnica di marketing funziona basandosi sulle aspettative e i desideri dei consumatori quindi dove i desideri siano semplici e poco materialistici la produzione deve adattarsi. Storicamente l'impero romano occidentale aveva un carattere molto austero che combaciava con il cristianesimo originale, quello d'oriente era invece sfarzoso ed appariscente (bizantino), la differenza tra i due era anche nella disponibilità di risorse:l'oriente disponeva delle ampie risorse asiatiche (l'ex impero persiano) mente l'occidente solo di quelle europee sempre isidiate da rivolte e barbari.
      Le diverse aspettative e caratteri risultarono inmodificabili e diedero originale impulso all'evoluzione delle diverse società, il radicamento geografico di alcuni aspetti delle aspettative è impossibile da mutare per questo il marketing si adatta ed adatta il prodotto in base al mercato di sbocco sia territorialmente che sociologicamente.

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    3. Perfetto. Ma per dire, già diversi anni fa ho comprato un e reader perché quasi tutti i libri costavano a dir molto la metà di quelli cartacei. E tanti hanno fatto come me, così quel supporto di lettura ha preso piede mettendo in difficoltà molte piccole librerie. Se ripenso indietro nella mia lunga vita quante volte sono stato acchiappato con questo stratagemma? Adesso c'è l'applicazione che regala la musica almeno finché non avrà preso quasi il monopolio sul mercato. Ci sono state le televisioni commerciali che non facevano pagare il canone in cambio di interminabili passaggi pubblicitari. E così siamo diventati consumisti senza neanche accorgercene. E mi fermo qui. Sto scrivendo da uno smartphone che mi dicono sia indispensabile nella vita moderna. Vedo poco di quello che scrivo.

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    4. Propongo un distinguo tra effettivi ausili e velleità, pur mantenendo la linea dell'autolimitazione: esistono miglioramenti di attività naturalmente utili e necessarie e inutili eccessi per ostentazione.
      I tuoi esempi sono possibilmente da considerare un miglioramento, la libreria che possiedo sarebbe infilabile nel mio ereader cosa molto gradita agli albri da cui deriva, con semplicità si potrebbe copiare al costo di qualche centesimo di corrente in mille altri, questo è oggrttivamente un risparmio enorme di risorse ed energia nonostante il costo di produzione degli ereader. Per la musica e gli spettacoli considera l'alternativa di dover avere artisti, luoghi ed attrezzature ogni volta che vuoi ascoltare!
      Ovviamente al buon uso si affianca l'abuso e l'esagerazione. Un veicolo per andare a lavorare è un miglioramento, un auto da 300km/h semplicemente un inutile ostentazione (mai potrai usarla per ciò per cui è stata progettata). Saper distinguere è fondamentale, in molti casi la tecnologia ben applicata è un risparmio di energia e risorse ma i suoi risvolti, quando sottoposta solo alla logica del massimo profitto, ne oscurano i vantaggi, un esempio folgorante è la digitalizzazione documentale: considera quanta energia e risorse sono necessari per produrre i fogli, stamparli e trasferirli a destinazione, digitalizzandoli e trasferendoli in formato elettronico si risparmia decisamente ma la stessa tacnologia può essere utilizzata per produrre e diffondere "rumore informativo" a base di parole inutili ed imprecise... i social networks!
      La demarcazine tra consumismo e utilitarismo non risiede in quali tecniche o strumenti si usano ma ai fini che ci si dà, perso il senso del grandioso e del nobile come quello del sublime rimane solo l'ostentazione fine a se sttessa, l'accumulo finalizzato a se stesso, la bulimia della materia. Anticamente il lusso e lo sfarzo erano volontariamente relegati alla sfera del divino, non esistono rovine di palazzi reali in Egitto ma solo tombe e templi dedicati quindi a dei o morti immateriali mentre l'europa medioevale era una gara a rendere magnifiche le chiese.....

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    5. http://www.fotovoltaicosulweb.it/guida/e-book-o-libro-di-carta-quale-sara-il-piu-ecosostenibile.html
      Mi trovo abbastanza d’accordo col tuo commento. Tuttavia bisogna tener presente che ogni nuovo prodotto comporta delle esternalità che spesso non vengono computate nel prezzo di vendita. Il discorso è lungo e non si può condensare in un breve commento. Se ti interessa l’argomento puoi leggere il valore delle cose di Raj Patel. Non so se si trovi in formato elettronico. Comunque nella versione cartacea costa meno di 10 euro

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    6. Ti capisco, parlo sempre in termini di risorse e non di prezzo apposta, la questione ruota intorno alle risorse necessarie a produrre e mantenere una tecnologia mentre il prezzo è legato al rapporto tra disponibilità e richiesta.....
      Storicamente le tecnologie adottate che sopravvivono sono le più efficienti proprio in termini di materia ed energia necessarie al ciclo di vita, effetto dovuto alla diminuzione del profitto marginale nel tempo : la competizione riduce il profitto marginale, per ripristinare i miglioramenti riguardano i costi di produzione (riducendo il costo di materiale e lavorazione) e la qualità per recuperare quote di mercato (minore manutenzione e vita utile più lunga, efficienza energetica e di consumo per unità di prodotto).

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    7. Mi spiace tener lunga la discussione ma bisogna pur finire. Dunque quello che hai in mente tu corrisponde a circa questo
      https://www.lowtechmagazine.com/
      Diversamente non c'è high tech che non sia impattante e non renda fragile il sistema.
      Vedi l'age des low tech di Philippe Bihouix carta riciclata ma in lingua francese.
      E' anche quello che intendo io. In fondo sono differenze di poco conto.

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    8. Oh, che bel silenzio! I vecchi articoli mi rilassano. Dunque, lo scrivo a me stesso. Alta e bassa tecnologia possono coesistere. Dipende da quello che si vuol fare
      Es
      https://www.lowtechmagazine.com/2020/01/how-sustainable-is-a-solar-powered-website.html
      È una questione di scala, come ripete spesso Bihouix.
      Ecco, bene, me lo sono detto. Che pace!

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    9. Hai azzeccato il punto, grazie per il sito che è una miniera d'oro! Pensa che sono addirittura favorevole all'uso della pietra come materiale edile per costruzioni di lunga durata.... sono stato preso in giro poi vai in Serbia ed un ponte romano è stato abbattuto a suon di bombe dopo 2000 anni, magari è costato tanto da costruire ma in 2000 anni si è ammortizzato bene 😉.

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  4. Per lungo tempo ho usato il mio canale YouTube a sostegno del blog, per ebook in PDF in creative commons con il tempo ho scoperto che:

    .in generale gli utenti di YouTube non leggono!

    .gli utenti italiani anche dei blog, non sanno l'inglese: non leggono e non fruiscono contenuti in inglese o francese

    Dal giugno 2019 ho iniziato a creare un più ampio bouquet di contenuti, dopo 6 mesi con mia grande sorpresa mi son trovato a 100 iscritti :-) ed ho imparato che:

    .il format delle recensioni in youtube funziona bene

    .i tutorial sul blogging & podcasting, funzionano piuttosto bene (anche se c'è molta concorrenza nella SERP di youtube)

    .i vlog estivi sono divertenti, permettono di conquistare e svettare in una nicchia territoriale

    .I temi tosti con contenuti EVERGREEN sui limiti della crescita e topic annessi NON INTERESSANO il pubblico italiano di youtube, il quale non va oltre le mondanità superficiale.

    .Generano interesse solo i video tradotti in italiano della Thunberg (ossia contenuti simili ad un sussidiario delle elementari, con contenuti inconsistenti sugli impatti della sovrappopolazione & danni da climate changenei decenni a venire) ed in ogni caso, l'interesse del traffico sviluppato da questi video ha la durata della scadenza di uno yogurt.

    .I contenuti dei blog NON SONO INTERCAMBIABILI con quelli di un canale YouTube: i temi che interessano i silenziosi & fidelizzati utenti di blog dai contenuti consistenti, sono temi che NON INTERESSANO gli utenti di YouTube dove domina l'effimero ed i temi della mondanità. Gli utenti dei blog e gli utenti di youtube, sono due popolazioni probabilmente molto differenti per età, titolo di studio, skills linguistici, capacità d'attenzione e sopratutto interessi!

    Non me ne faccio un cruccio, è cosa buona e giusta lasciare in ASIMMETRIA INFORMATIVA gli stupidi: lo dice anche Gesù in Matteo 10,11

    IMHO quando scoppierà una guerra del cambiamento climatico, SE in Italia ci sarà sempre corrente elettrica & SE esisteranno ancora tronconi di internet funzionanti con qualche social network davvero utile, FORSE i temi sui limiti della crescita & guerre del cambiamento climatico & topic annessi, potranno diventare virali.

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    1. Madonna che palle che fai venire, hai preso questo blog come una tua personale piattaforma pubblicitaria, e basta!

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    2. Anon, se ti danno sulle palle i commenti lunghi puoi sempre fare a meno di leggerli.

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    3. Anonimo II°, forse ad Anonimo I° non gli dà noia tanto la lunghezza quanto il contenuto, anche se non capisco come faccia a dargli noia il vuoto spinto.

      Saluti

      A (III°)

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    4. Sono l'autore del commento "Madonna che palle...", specifico che il problema non è la lunghezza, quanto il fatto che spesso sono commenti fuori tema con l'oggetto del post e che rimandano ripetutamente alle idee e conseguenti scritti e video dell'autore da me criticato (per questo ho scritto "hai preso questo blog come una tua personale piattaforma pubblicitaria"), tutto qui.

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    5. fare i processi alle intenzioni è illogico, stupido e potenzialmente molto pericoloso in caso di presenza fisica. Internettiana meno.

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  5. Accidenti che commento stizzito :-) e pensare che non ho nemmeno commentato le cose di cani e gatti postate qualche giorno prima, però avevo pensato di donarvi qualche informazione operativa, utile da sapere, su quali format funzionano o non funzionano, in YouTube. I video di cani, gatti e squali giganti fanno furore con milioni di views, dubito che possano essere utili, per comprendere il mondo di oggi, tanto quello dei decenni a venire :-)

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  6. https://scenarieconomici.it/covid-19-e-cina-facciamo-finta-che-tutto-vada-bene-pero-linflazione/
    La Cina si è fermata. Se non riparte in breve tempo saranno guai seri. Altro che dirupo di Seneca. Questo è un potenziale baratro.

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    1. prima o poi la tempesta perfetta, che farà crollare il capitalismo globalista, ormai troppo complesso e connesso, dovrà arrivare. Il fatto che tutti si rifiutino di far qualcosa per ridurre l'inquinamento e fermare il GW in nome della crescita economica non significa che il giochino possa durare all'infinito in un mondo finito. Prima o poi capiranno che le poche risorse rimaste dovranno essere indirizzate verso i bisogni primari: alimentazione, istruzione, sanità. Ma non potrà essere fatto con le buone. Soylent green 2023 sempre più vicina. Olduvai 2020 non sarebbe poi tanto improbabile se continuasse quest'epidemia, specie se si trasformasse in pamdemia.

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    2. Hai dimenticato che tra i "bisogni primari" delle dirigenze ci sono le guerre nelle loro varie forme tradizionali e non, intese come strumenti di potere in mano a psico- e socio- patici (esistono esponenti delle dirigenze che non siano psico- e socio- patici?). Si vedano in proposito i recenti sviluppi, ma anche quelli meno recenti vanno bene lo stesso.

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    3. pare che Olduvai 2020 stia arrivando ugualmente, anche senza pandemia, perchè alle industrie stanno cominciando a scarseggiare molte materie prime, che entro poche settimane ne causeranno la chiusura. In ogni caso questo decennio cambierà il mondo. Speriamo in meglio.

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    4. MrKey, personalmente spero che questo virus sia un'altra bufala, come lo fu quella dei subprime 10 anni fa causata dal famoso plateau petrolifero (ma chi fuori dal ristretto giro di questi blog lo può sapere?), anche questa messa su per causare un'altra bella crisi finanziaria per far abbassare i consumi, stavolta a tutto il mondo e non solo ai paesi OCSE. Le locuste hanno un patrimonio genetico molto limitato che le costringe alla riproduzione compulsiva e l'unico modo per fermarle è la mancanza di cibo o lo sterminio. Gli umani sono ormai al 99 e passa per cento in questa situazione. Le guerre inducono comportamenti folli, perchè fanno perdere il lume della ragione e più che altro sono un grandissimo spreco di risorse, quindi saranno l'ultima opzione. Rimangono le carestie, le crisi finanziarie e le pandemie. Una crisi finanziaria globale, indotta stavolta da una pandemia con solo qualche mln o decine di mln di morti a livello globale, che costringa ad una vita di sussistenza, al posto di quella di consumo attuale, è in fondo la meno dolorosa e cruenta possibile. Se non sarà sufficiente, rimangono pandemie o carestie o guerre, magari nucleari, con centinaia o mld di morti. Speriamo che non ci si arrivi.

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  7. Certamente il potere della parola è molto importante, probabilmente anche troppo, in una società come la nostra piena di miti e di tabù. Personalmente, però, tendo ad assegnare molta più attenzione al potere del pensiero, anzichè della parola. Credo infatti che, oggi come agli inizi della nostra storia filogenetica sia stato il pensiero a fare la parola e non il contrario. Ma detto questo, e senza volere aprire una parentesi di tipo linguistico e/o paleoantropologico, a mio parere, pur condividendo in parte, sotto qualche aspetto perlopiù di tipo dinamico, la similitudine uomo-cellula, trovo socialmente molto più potente e pervasiva l'associazione uomo-animale, sotto ogni punto di vista, biologico, fisiologico, sociale, comportamentale. Non siamo più intelligenti di altri animali, ma abbiamo soltanto un'intelligenza diversa, sviluppatasi in questo modo parallelamente ad una rapida evoluzione di tipo culturale che nell'uomo ha fatto la grande differenza rispetto a tutte le altre specie animali. Non vantiamocene troppo quindi, perchè a fronte dei pochi Eistein, Mozart, Leopardi e Leonardo, ci sono sempre stati e ci sono tuttora miliardi di esseri umani che pensano e si comportano, per vizio o per necessità, esattamente come un qualsiasi nostro cugino animale, procacciamento compulsivo del cibo e dei beni, competizione, difesa del territorio e del clan, consumo delle risorse senza scrupolo, aggressività contro il diverso, lotte continue (guerre). Sarà perchè sono un biologo, ma non riesco proprio a trovare molte differenze sostanziali tra un uomo e uno scimpanzè e infatti quel 98% di patrimonio genetico omologo è lì a confermarmelo.

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    1. Tre sono le modalità in cui il comportamento umano si distingue da quello di altre specie: la ricerca artistica, quella scientifica e quella religiosa. Tutte le altre attività cosiddette "superiori" come la politica e il commercio, in realtà non sono che modi in cui la società umana si è organizzata al fine di soddisfare le sue necessità animali.
      Desmond Morris: La scimmia artistica
      Non ho capito bene il ragionamento di Sebastiani. Cosa bisognerebbe fare? Immaginarsi l'uomo come un sacco della spazzatura pieno di cellule, in un percorso a ritroso del processo evolutivo? E l'emergenza epistemologice e ontologica? Mah.

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    2. Fabio grazie delle tue osservazioni. Il Cancrismo deve avvalersi delle competenze dei biologi. Vediamo prima o poi di incontrarci (magari terminata l'emergenza sanitaria in atto) e confrontiamoci su consonanze e dissonanze delle nostre rispettive visioni del mondo.

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    3. Grazie a lei, Bruno, infatti, seguo con particolare interesse e attenzione i suoi articoli perchè anch'io penso ci possano essere discreti spazi di territorio comune tra la sua visione e la sua teoria e una visione più specificatamente scientifica e biologica del mondo.

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  8. Parole che evocano il potere e che sono diventate tabù:
    guerra nucleare, capitalismo e capitalista.
    SM

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  9. Fortuna che i grillini avevano capito tutto, no?

    https://www.corriere.it/economia/finanza/cards/ecobonus-2020-100percento-nuove-rottamazioni-auto-piano-governo/misure-cantiere_principale_amp.html

    Guido.

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    1. Eh...!
      Ma ci sono cascati in tanti. Anch'io. Sebbene i brutti segnali fossero tanti e visibili fin da subito. La realtà è che non ce speranza.
      Quando si aggiusta una casa, prima si esce di casa, poi si fanno le demolizioni, poi si ricostruisce, poi si fanno le finiture, si mettono mobili ecc. E da ultimo si rientra. Nel frattempo tocca stare alla pioggia.
      Noi siamo in una stamberga che ci sta venendo sulle orecchie. E non solo non facciamo niente, ma lo neghiamo pure.
      E per fare il muratore serve una bella forza. Che io non vedo da nessuna parte.

      https://www.agi.it/politica/news/2020-03-04/governo-decreto-coronavirus-misure-contagi-7322609/amp

      Altre picconate a casaccio!

      Guido.

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