Di Federico Tabellini
Nel 2018 è uscito un nuovo episodio di Star Wars, il principe Harry si è sposato, la Francia ha vinto i mondiali di calcio. Tutti lo sanno, tutti ne parlano. Sono senza dubbio le notizie più importanti dell’anno.
L’IPCC ha rilasciato il suo Special
Report on Global Warming, annunciando che ‘cambiamenti rapidi, profondi e
senza precedenti in tutti gli aspetti della società’ sono necessari per
assicurare che l’aumento della temperatura globale non superi i 1,5 gradi
Celsius. Alcuni amici mi hanno riferito di averlo sentito in TV, fra l'ultimo singolo di Katy Perry e il nuovo maglione del ministro dell’interno. Non
ricordano bene. La solita solfa del clima, dicono.
Comunque il matrimonio del principe Harry
nella cappella di St. George in Inghilterra è stato seguito in diretta da 1,9
miliardi di persone! La mia vicina di casa ne parla ancora oggi.
Le chiedo se è a conoscenza delle tre specie di uccelli che si sono estinte nel 2018. Mi guarda stranita. Le dispiace. “Com’è potuto succedere?”, chiede. Le ricordo che da tempo le estinzioni di specie animali procedono a una velocità migliaia di volte superiore alla norma. Non mi crede. Il giorno dopo torna a parlarmi del principe Harry. Pare sia in crisi con la sua nuova sposa. Terribile, dico. Puoi dirlo forte, risponde.
Il nuovo leader brasiliano ha deciso che la
foresta amazzonica è un buon posto per tagliare legna e creare piantagioni. Gli
indigeni si fottano. La crisi climatica è un’invenzione della sinistra. "Eh, gli americani...", mi sussurra il giornalaio sorridendo, alzando per un istante lo sguardo dalla Gazzetta.
I campionati mondiali di calcio in Russia sono stati seguiti da circa 3,5 miliardi di persone! Le urla eccitate si sono sentite sin da casa mia, ogni sera, per settimane. Non c’era giornale che non vi dedicasse pagine e pagine. Nelle strade festeggiamenti, e facce buie per chi ha visto la propria squadra sconfitta. (Qui a Barcellona non tengono tutti alla stessa: si chiama globalizzazione). A notte fonda le strade si svuotavano, ma non del tutto. Rimanevano a terra le lattine di birra e le bottigliette di plastica.
Stiamo vivendo la crisi più grande della
storia umana. Ne siamo noi la causa. Abbiamo intrapreso una strada forse senza
ritorno verso il suicidio ecologico. E la percorriamo allegramente,
fischiettando una canzone. Non vediamo il declino attorno a noi perché abbiamo
lo sguardo fisso sullo smartphone. Gerry Scotty non ne parla, quindi non
esiste. Il declino, del resto, non è un evento ma un processo, e i processi non fanno
notizia. Distruggi la foresta amazzonica un albero alla volta, e forse un
trafiletto spunterà su qualche rivista. Distruggila in un giorno, e il mondo s'indigna. Almeno, è chiaro, fino all’uscita del nuovo Star Wars.
Ah, e vi ricordate l’annuncio dell’IPCC di cui
vi parlavo? Nel mio libro ‘Il Secolo Decisivo’ ho provato a immaginare un itinerario
possibile per giungere a un equilibrio fra sistema socio-economico ed ecosistemi. Ha richiesto
anni di ricerca e molti mesi di lavoro non pagato per la stesura. Finora ha venduto un centinaio di copie. L’ultimo libro di Fabrizio Corona è in testa alle classifiche.