martedì 26 maggio 2015

L'Università di fronte alla crisi delle risorse: un intervista con il candidato rettore dell'Ateneo di Firenze, Luigi Dei




Si svolgeranno a breve le elezioni per il nuovo rettore dell'università di Firenze. Chiunque sia eletto troverà una situazione difficile: l'università di Firenze, come tutte le università italiane, soffre della crisi sistemica forse più di tutto il resto del paese e si trova stretta in un'endemica mancanza di fondi, oltre a essere strangolata da una burocrazia totalmente senza senso. 

Se il problema è sistemico, come io credo che sia, non c'è che affrontarlo in modo sistemico, riflettendo su quale possa essere oggi lo scopo e la logica di un "istruzione superiore" in un mondo così tartassato e malmesso. Mi sono permesso, allora, di porre alcune domande a entrambe i candidati a rettore dell'università di Firenze, domande che riflettono la posizione del blog "Effetto Risorse" sulle ragioni profonde della crisi. Qui di seguito, riporto le risposte del prof. Luigi Dei. Metterò on line anche quelle della prof. Elisabetta Cerbai non appena le ricevo. (UB)


Effetto Risorse: La tesi di fondo del blog "Effetto Risorse" è che siamo di fronte a una crisi sistemica correlata al graduale esaurimento delle risorse naturali non rinnovabili. Questa crisi si riflette su tutti i settori della società e, ovviamente, anche sull'università. Ci potrebbe per favore dare un suo parere su questa nostra interpretazione?

Luigi Dei. Non v'è dubbio che il tema di una seria riflessione sul graduale esaurimento delle risorse naturali non rinnovabili sia da considerare non solo con grande attenzione, ma direi come un obbligo etico e civico da parte dell'Università, che ha il dovere di studiare il passato per comprendere il presente e progettare il futuro. Ormai la messe di letteratura scientifica sul tema in oggetto è tale e di siffatta rilevanza che pensare di togliersi di dosso la questione con una scrollata di spalle, o peggio additando coloro che pongono evidenze scientifcihe come catastrofisti, appare esiziale per lo sviluppo del progresso e il benessere dell'umanità intera.

ER. Se siamo di fronte a una crisi sistemica, come può l'università del futuro preparare una risposta per mezzo delle sue funzioni principali: ricerca e formazione? Quali prospettive, secondo lei, per i giovani che escono dall'università e come può l'università prepararli meglio per quello che li aspetta?

LD L'Università, come sede della ricerca avanzata in tutti i campi e della conseguente formazione di alto livello, deve promuovere studi, ricerche, diffusione dei risultati sul tema in oggetto ad un grande pubblico. I cittadini devono conoscere dati scientifici, proiezioni, esito di ricerche di assoluto rilievo e quant'altro possa orientarli verso le buone pratiche di rispetto e tutela dell'ambiente. Potremmo dire: chi meglio dell'Università può assumersi questo onere? Le competenze che nel futuro potranno aiutare a risolvere i problemi energetici devono essere seminate oggi per poter germinare efficacemente domani: l'Università è un importantissimo e fondamentale campo in cui dobbiamo arare e seminare oggi per la costruzione di un futuro sostenibile. E potremmo aggiungere: se non ora quando? Quando sarà troppo tardi?

ER E' possibile pensare a un "Università sostenibile"?

Come ho scritto nelle mie linee programmatiche, vorrei creare un portale per la sostenibilità e il rispetto dell’ambiente (Università sostenibile) in cui si raccolgano buone pratiche, progetti, materiale bibliografico, si promuovano iniziative sul tema in oggetto con un coordinamento che veda insieme docenti, personale tecnico, amministrativo e dei collaboratori ed esperti linguistici, studenti, dottorandi ed assegnisti. Mi ispiro a quanto già realizzato dall’Università di Ferrara http://sostenibile.unife.it/ grazie all’incessante lavoro di un altro Collega, Francesco Dondi, che lavora insieme a me nell’unità italiana, coordinata dal professor Luigi Campanella, del Working Party on Ethics in Chemistry della European Association for Chemical and Molecular Sciences http://www.euchems.eu/divisions/ethics-in-chemistry.html. La mia convinzione è che le Università debbano impegnarsi a promuovere con forza il principio della “sostenibilità”; esso deve permeare tutte le attività di ricerca, di formazione, di terza missione e di gestione dell’Università, al fine di costituire un vero e proprio motore d’innovazione per le società del terzo millennio che dovranno essere caratterizzate dallo sviluppo sostenibile.

ER. Come vede, lei, il futuro della ricerca Italiana (e non solo italiana) in questo momento di crisi?
 
LD. La ricerca italiana è ai primissimi posti delle graduatorie internazionali, se si normalizzano i risultati conseguiti rispetto alle risorse pubbliche investite. Siamo secondi solo alla Germania per ERC Grants (46 verso 48) con investimenti pubblici per ricerca e alta formazione pari allo 0,42 del PIL contro lo 0,93 di Germania e lo 0,99 di Francia, che non va oltre 25 ERC Grants. Io vedo il futuro della ricerca come un enorme, fantastico potenziale di risorse umane che attende solo di essere espresso e messo al servizio del Paese: basta semplicemente investire con vigore e continuità nel tempo affinché l'Università pubblica possa poi trainare il Paese nella auspicabile crescita. Per partire, si vari un piano straordinario per giovani ricercatori, da programmare secondo il percorso previsto dalla Legge 240 in un percorso di stabilizzazione, fra tre e sei anni, nel ruolo dei professori associati: sarebbe un segnale importante che arresterebbe la fuga dei cervelli e farebbe sì che di quei 46 Grants attualmente "spesi" all'estero (28) alcuni potrebbero finalmente rientrare nel Paese che si è reso cura di formarli fino al raggiungimento dell'eccellenza.




17 commenti:

  1. Che senso ha parlare di università italiana se essa stessa non promuove una ristrutturazione o meglio la chiusura di molte sedi e facoltà che non possono produrre ricerca o pletoriche nel mondo del lavoro? (Giurisprudenza, lettere...) é solo un'altro feedback positivo al collasso del pubblico italiano, ma ovviamnente fonte di sussistenza per chi si trova al suo interno; riforme graduali occorrevano 20 anni fa, oggi ho si taglia in mezzi o quantomeno terzi o meglio la frantumazione dell'unità fiscale italiana.( Che arrivi il prima possibile)

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    1. "Che senso ha parlare di università italiana se essa stessa non promuove una ristrutturazione o meglio la chiusura di molte sedi e facoltà che non possono produrre ricerca o pletoriche nel mondo del lavoro? (Giurisprudenza, lettere...)".

      Complimenti, lei ha davvero bevuto fino in fondo il kool-aid neo-libericolo.
      L'università, e l'istruzione in generale, dovrebbero in primis promuovere la formazione dello SPIRITO CRITICO attraverso una formazione comparata. Limitare la concezione della conoscenza all'accumulo di competenze tecniche finalizzate unicamente all'inserimento nel mondo del lavoro vuol dire creare utili idioti premi-bottoni, che sanno sempre meglio COME premere detti bottoni, ma non si pongono mai il problema di SE i bottoni che tanno premendo siano quelli sensati.
      E questo vale anche per la ricerca, oramai sempre più schiava degli interessi industriali e dei finanziamenti che da essi derivano.

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  2. "basta semplicemente investire con vigore e continuità nel tempo affinché l'Università pubblica possa poi trainare il Paese nella auspicabile crescita."
    E questo è il "Magnifico Rettore", o quanto meno un aspirante tale. Che tristezza.

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    1. usare l'intelligenza senza fare un minimo di esame di coscienza sulla bontà di quello che fai senza avere il beneficio del dubbio di tale bontà è in totale disaccordo con la sapienza vera, che ricordo essere un dono dello Spirito Santo, insieme a intelletto, fortezza, scienza, pietà, consiglio, timore di Dio. In particolare ricordo che in questo caso timore non è assolutamente paura, ma invece totale fiducia, fino appunto al timore di perderla. Ma mi rendo conto che senza fede e dialettica, che viene dall'inteletto e dalla scienza suddette, può essere un pochino complicato accettare il discorso.

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    2. In fondo un rettore dell'università, forse ancor prima che uno scienziato, è un politico, altrimenti ho paura che non diventa facilmente rettore; e i politici proprio non ci riescono a fare un discorso elettorale senza pronunciare la parola magica, "crescita".
      Ma alla fine, poveretto, sarà anche in buona fede: in fondo anche lui, come noi tutti, ha subito il lavaggio del cervello pro crescita del pensiero unico mainstream.

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  3. intanto pare che nello Yemen comincino ad usare armi nucleari israeliane per difendere il BAU.

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    1. Può fornire la fonte di questa notizia?

      R

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    2. mah, tutto quello che ho trovato e' questo
      https://www.youtube.com/watch?v=OTE_Eshm2xw

      DIfficile dire a occhio che sia una esplosione da bomba al neutrone: primo perche' non ho affatto idea di come esplodano questo tipo di bombe, secondo perche' ci sono bombe chimiche altrettanto devastanti (tipo le MOAB).

      Tuttavia mi sento di dire che questa non e' una esplosione da bomba a miscelamento atmosferico, perche' avremmo dovuto vedere prima la dissipazione del combustibile in aria e poi l'innesco esplosivo.

      L'esplosione visto nel video parte da terra, quindi non sembra plausibile il lancio di un missile a testata nucleare, che esplode di solito in quota per massimizzare gli effetti. Potrebbe semplicemente essere un "normale" deposito di armi e munizioni che e' saltato in aria.

      Una cosa e' certa comunque: quella e' una citta' densamente popolata. Se hanno davvero fatto scoppiare una bomba al neutrone in quel luogo, sara' assolutamente impossibile nasconderlo, perche' ci saranno migliaia e migliaia di morti.

      Per non parlare poi della sensoristica satellitare delle grandi potenze: un blast atomico, anche piccolo, non sfuggirebbe a nessuno e le conseguenze politiche per la nazione che ne avesse fatto uso sarebbero devastanti.


      Per concludere, possiamo dire che in Yemen la situazione e' sicuramente totalmente fuori controllo, e che non si tratta piu' di una "semplice" guerra civile.

      Edopo aver visto questo, e giusto per tornare un attimo in tema col post: Ma che scenario si aspettano per i prossimi 10 anni, i nostri magnifici rettori? Hanno una qualche vaga idea dello sviluppo piu' probabile del quadro economico e politico in qui dovremo inserirci?

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    3. Yémen: la bombe de Noqom, à neutron, larguée par un avion israélien, ....? guardatevi che bella fiammata col funghetto.

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    4. Ragazzi, cercate di mantenere un minimo di dignità, per favore. Non ci sono state bombe nucleari sganciate sullo Yemen. Almeno su quello, non esageriamo.

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    5. Caro Bardi,

      non per fare polemica, ma come può esserne certo? Fonti? La "scintillazione" nelle immagini a cosa è dovuta? Solo un "trucco"? Il tutto è solo una bufala o uno scherzo di pessimo gusto?

      Sarebbe piacevole poter contare sul "buon senso" dei PTB in questo momento storico, e dire che non si stanno (almeno ancora...) utilizzando armi nucleari tattiche in qualche scenario bellico (al massimo "solo" armi all'uranio impoverito - Kosovo e Falluja docet), ma lei stesso dovrebbe sapere, visti gli argomenti di cui si occupa, che in molti settori dell'agire "politico" umano oramai, per parafrasare quello che si diceva ai miei tempi, il buon senso è morto in guerra... :-(

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    6. Ma sicuro che era una bomba atomica. lo possiamo dire sulla base di informazioni certe e verificate, tipo quelle che si trovano su youtube. In realtà, sto solo aspettando la conferma di Rosario Marcianò, dopodiché ne sarò assolutamente certo.

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    7. Se vogliamo parlare di scie chimiche allora almeno citiamo Giulietto Chiesa, no? :-)

      http://giuliettochiesa.globalist.it/Detail_News_Display?ID=119576&typeb=0&una-risposta-sulle-scie-chimiche-

      Per precisare, non ho detto che l'esplosione nello Yemen fosse necessariamente di origine nucleare, ho solo detto che oramai non mi meraviglierei più di tanto se lo fosse.

      Su ciò che è credibile/verosimile e ciò che non lo è poi, ricordo che, secondo le dichiarazioni della maggioranza degli esponenti dell'establishment politico-economico-scientifico "ortodosso", anche l'esaurimento delle risorse, i limiti dello sviluppo e i cambiamenti climatici di origine antropogenica sono, nella migliore delle ipotesi, problemi non urgenti, se non adirritura inesistenti... ;-)

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    8. comunque per impedire il crollo del serbatoio di oil più importante e quindi del BAU, faranno di tutto. Vi ricordate le 2 divisioni della guardia repubblicana di Saddam all'aeroporto di Baghdad cancellate in una notte?

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  4. http://www.oftwominds.com/blogmar15/inequality-education3-15.html

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  5. Congratulazioni all' amico Luigi Dei. Paolo Manzelli.
    Dear collegues in address ,

    EGOCREANET ONG c/o Business Incubator of the University of Florence (IT)
    would be a driver a conteporary art and science development within the program - "FRIENDLY-COMPETITION" aims to create a trans-disciplinary strategy of research and development on modern and contemporary QUANTUM ART AND CULTURE .

    Since 1997 EGOCREANET operated in the belief of unifying science and art to overcole the difficulties comiing from the science fragmented disciplinary specializations remains dominated by technological progress based on a conceptual framework of a "mechanical type", that inhibits the natural consciousness and creativity .

    That scientific and technological mechanical paradigm, has now reached a tipping point with the result of generating a broad impact tending to the preservation of the dualism between the art -humanities and science. This separation prevents a more open conceptual sharing between science, art and society 'to advance to a better economic and social future growth.

    Today in the framework of the development of the "knowledge society", based on the development of the living-economy, it highlights the emerging needs to go "over" a narrow view of the 'world increasingly dominated by the mechanism, leaving no intellectual new space/time for the key emergent features of mankind in order to generate - through creative dimension - unexpected solutions, new possibilities, and new horizons in science and art/humanities , otherwise inaccessible to those who still pursues unconsciously parceled visions based on disciplines of the mechanical conception of reality '.

    Therefore it has become a important social need to awaken the conscience and responsible creativity , giving rise to a scientific project of transdisciplinary "Friendly Competition" between quantum contemporary quantum science and art , in a way to give a cultural innovation capable of overcoming the old scientific reductionism that was precisely the logic of mechanical obsolescent industrial society.

    On the basis of the Program denominated FRIENDLY COMPETITION between contemporary art and science we will organize a transdisciplinary network in Florence aiming to sustain the role of Florence City founded through the tradition of Italian Renaissace in art and science fundamental integration .

    For this mission and to develop an EU project on Science and Art Creativity EGOCREANET ask receive for prelininary adhesions to the Program FRIENDLY COMPETITION BETWEEN ART//HUMANITY AND QUANTUM CULTURE:

    I hope in a kind reply to this preliminary proposal Many thanks.

    Paolo Manzelli 2015/JUNE/04 < egocreanet2012@gmail.com> see: http://www.steppa.net/html/scienza_arte/scienza_arte.htm
    see the blog: https://dabpensiero.wordpress.com/
    .
    -
    PAOLO MANZELLI
    Director of LRE/EGO-CreaNet – University of Florence
    EGOCREANET- VALIDATED EUROPEAN -PIC = 959882416
    c/o BUSINESS INCUBATOR ,
    POLO SCIENTIFICO UNIVERSITA' di FIRENZE
    50019 -SESTO F.no- 50019 Firenze-
    Via Madonna dl Piano ,06
    -room: d.132: Phone: +39/055-4574662 Fax: +39/055 2756219
    Mobile: +39/335-6760004; SKIPE "manzelli3"
    posta certificata :
    E-mail.1: EGOCREANET2012@gmail.com
    E-mail.2 : pmanzelli.lre@gmail.com
    http://http://www.caosmanagement.it/
    http://www.edscuola.it/lre.html
    http://dabpensiero.wordpress.com/
    http://www.egocrea.net/
    http://www.ticonzero.name/1/scienza_e_arte_di_paolo_manzelli_6597996.html
    http://gsjournal.net/Science-Journals-Papers/Author/742/paolo,%20manzelli
    http://squa62.wix.com/future-life-net
    Nutra-Scienza: http://www.facebook.com/groups/195771803846822/
    quARte: https://www.facebook.com/groups/431161846963599/
    Nutra-Africa : https://www.facebook.com/groups/483765628411000/
    Nutra-Tuscany: https://www.facebook.com/groups/EGOCREANET/
    https://www.facebook.com/groups/777824802310650/?ref=bookmarks

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