Il numero di ricerche con il termine "Climategate" secondo Google Trends. La seconda uscita delle emails rubate, il mese scorso (“Climeategate 2.0”) non ha generato niente di paragonabile al picco di interesse della prima uscita (“Climategate”), nel 2009. (traduzione da "Cassandra's Legacy" di Massimiliano Rupalti)
Il cosiddetto caso del "Climategate" del 2009 rimarrà nella storia come un esempio di campagna propagandistica ("spin campaign") di grande successo. Ha avuto un forte effetto negativo sulle opinioni del pubblico riguardo al riscaldamento globale e sulla fiducia negli scienziati, oltre ad aver giocato un ruolo importante nel fallimento dei colloqui sul clima di Copenhagen. Tuttavia, il pubblico ha reagito con un grande sbadiglio al secondo gruppo di messaggi email pubblicati il mese scorso (“Climategate 2.0”). Possiamo vederlo usando “Google Trends” come mostrato sopra e sotto. Il modesto picco che corrisponde ai frenetici tentativi di infiammare l'interesse del pubblico sul Climategate 2.0, non è nulla di lontanamente paragonabile al gigantesco picco del primo Climategate.
Apparentemente, in queste cose vale un vecchio detto, “mi puoi fregare una volta, ma non due.” Ovvero, è molto difficile fregare la gente due volte con lo stesso trucco. Infatti il “Climategate 2.0” si sta rivelando un grande flop.
I sondaggi più recenti negli Stati Uniti indicano che la preoccupazione rispetto al riscaldamento globale sta risalendo di nuovo fra il pubblico, questo a riprova del fatto che non puoi ingannare la gente per sempre. Quindi, abbiamo ancora una possibilità di vincere questa battaglia. Dobbiamo continuare a combatterla.
a onore della verità, va detto che il sacrosanto disinteresse per il CG2 si accompagna all'indifferenza che circonda Durban e tutti i discorsi relativi, seppelliti sotto una slavina di spread e di bund. Altro che climategate.
RispondiEliminaL.
Può avere interesse che qui, vicino alle Alpi Carniche io abbia le rose in giardino?
RispondiEliminacara Daniela, non c'è gara!
RispondiEliminaqui in pedemontana lombarda, 300 m, possiamo esibire ancora bocche di leone, gerani, nasturzi, fucsie... chi offre di più?
un ringraziamento particolare oltre al GW, ai cari cementificatori che hanno trasformato queste lande un tempo freddine in una grande pedeisola di calore, oltre alle provvidenziali brezze notturne di collina, che rimescolano la pellicola di freddo che cerca di formarsi alla sera.
L.