Complimenti prof. per l'autoironia! Però in effetti questo è un problema reale. Proporrei una serie di serpentine con acqua calda oppure delle resistenze annegate nel vetro tipo lunotto termico di auto. Il tutto alimentato da una centrale nucleare nei pressi in modo da garantire un'energia a km zero.
Beh, chissà, mandando la corrente al contrario nei pannelli forse si potrebbe farli funzionare come resistenze e scaldare per effetto Joule. O forse, li si potrebbero far funzionare come LED - in fondo il diodo a emissione luminosa è il contrario del fotovoltaico!
Comunque, se invece del fotovoltaico sul tetto mi ero fatto una piccola centrale nucleare in cantina, questo problema non ce lo avevo. Chissà come mai non ci ho pensato............
Non so se è una buona idea, ma mi viene di pensare di fare arrivare sul tetto un tubo con il quale versare sui pannelli una soluzione di acqua e alcol etilico, anche quello denaturato va bene, oppure una soluzione di acqua e NaCl - sale da cucina. Meglio ancora usare il glicole etilenico che si usa nel fluido termovettore dei pannelli solari termici, costa di piu' ma non e' tossico, contrariamente all'anticongelante dei circuiti di raffreddamento delle auto. Comunque una qualsiasi soluzione che abbassi il punto di congelamento dell'acqua...
Dalle mie parti nevica spesso e molti utilizzano delle resistenze disposte sui vetri. Sono realizzate in modo che iniziano a scaldare quando la temperatura cala e sono autoregolanti. Certo si consuma corrente ma almeno i pannelli ricominciano subito a funzionare.
Ottimo ma se nevica che te ne fai dei pannelli solari puliti se il sole non c'è ? E se dopo viene il sole si scioglierà da sè come avviene dall'inizio dei tempi. Quando si calcola la producibilità di un impianto vengono già calcolate statisticamente le ore di funzionamento dell'impianto, compresa neve, maltempo etc... Quindi il rientro economico c'è già anche rimangono coperti qualche ora del sempre breve giorno invernale... Baci
In compenso si può tenere spento il frigorifero.
RispondiEliminaComplimenti prof. per l'autoironia!
RispondiEliminaPerò in effetti questo è un problema reale.
Proporrei una serie di serpentine con acqua calda oppure delle resistenze annegate nel vetro tipo lunotto termico di auto.
Il tutto alimentato da una centrale nucleare nei pressi in modo da garantire un'energia a km zero.
:-)
Beh, chissà, mandando la corrente al contrario nei pannelli forse si potrebbe farli funzionare come resistenze e scaldare per effetto Joule. O forse, li si potrebbero far funzionare come LED - in fondo il diodo a emissione luminosa è il contrario del fotovoltaico!
RispondiEliminaComunque, se invece del fotovoltaico sul tetto mi ero fatto una piccola centrale nucleare in cantina, questo problema non ce lo avevo. Chissà come mai non ci ho pensato............
E, ripensandoci sopra, usare i pannelli come LED mi farebbe risparmiare sulle decorazioni natalizie!!!
RispondiEliminaMa, caro professore, perché non usare la cara vecchia ed efficace scopa ?
RispondiEliminaUn caloroso ( almeno ci si scalda un pò ) saluto
Andrea ^^
Eh, beh, Andrea, andare sul tetto ghiacciato con una scopa in mano non sarebbe tanto consigliabile a meno che uno non sia la befana.... :-)
RispondiEliminaNon so se è una buona idea, ma mi viene di pensare di fare arrivare sul tetto un tubo con il quale versare sui pannelli una soluzione di acqua e alcol etilico, anche quello denaturato va bene, oppure una soluzione di acqua e NaCl - sale da cucina. Meglio ancora usare il glicole etilenico che si usa nel fluido termovettore dei pannelli solari termici, costa di piu' ma non e' tossico, contrariamente all'anticongelante dei circuiti di raffreddamento delle auto. Comunque una qualsiasi soluzione che abbassi il punto di congelamento dell'acqua...
RispondiEliminaDalle mie parti nevica spesso e molti utilizzano delle resistenze disposte sui vetri. Sono realizzate in modo che iniziano a scaldare quando la temperatura cala e sono autoregolanti. Certo si consuma corrente ma almeno i pannelli ricominciano subito a funzionare.
RispondiEliminaOttimo ma se nevica che te ne fai dei pannelli solari puliti se il sole non c'è ?
RispondiEliminaE se dopo viene il sole si scioglierà da sè come avviene dall'inizio dei tempi.
Quando si calcola la producibilità di un impianto vengono già calcolate statisticamente le ore di funzionamento dell'impianto, compresa neve, maltempo etc... Quindi il rientro economico c'è già anche rimangono coperti qualche ora del sempre breve giorno invernale...
Baci