Io sono tra quella pattuglia di vecchi che si ricorda di internet prima che il web nascesse. Nel 1992 ho infatti avuto il mio primo approccio col Gopher e poco più in là con i newsgroup.
Sono rimasto molto affascinato da questo modo per me del tutto nuovo di comunicare. Ricordo che ho subito notato che rispetto alla comunicazione interpersonale della vita reale c'era una maggiore aggressività nel linguaggio e la tendenza a corprirsi di ridicolo.
Il primo è facile da interpretare: dal monitor non ti può arrivare un cazzotto sui denti, e in genere l'assenza di un contatto diretto abbassa i freni inibitori. Addirittura si scopre che in molti la gioia che procura il premere in tutta sicurezza i bottoncini che fanno perdere le staffe al prossimo attiva un feedback gratificante (in effetti è una forma di potere sugli altri), per cui spesso la cosa viene fatta di proposito, parliamo dei famosi Troll (da una tecnica di pesca, nulla a che vedere con JRR Tolkien).
Il secondo invece mi ha sempre lasciato perplesso. Senza sforzarmi troppo mi ricordo di aver visto gente che proclamava di aver provato il teorema di Fermat in pochi semplici passaggi (Andrew Wiles ha avuto bisogno di 200 pagine di strumenti matematici molto sofisticati per farlo), il tutto fatto davanti a seri matematici. Gente che pretendeva di curare il cancro col bicarbonato di sodio (per altro provandoci davvero, con diversi morti strada facendo) davanti a medici. Gente che pretendeva di curare l'Aids e praticamente tutte le malattie con le vitamine, gente che faceva la stessa cosa bevendo l'urina. Poi ci sono i motori gravitazionali, il moto pertpetuo ecc. Ok, mi sono detto, questi sono dei Netkook, fanno parte del bestiario di Internet, stanne alla larga e va tutto bene. Ma poi con l'esperienza ho realizzato che questi sono solo esempi estremi di una tendenza molto diffusa e non sempre così evidente. Una tendenza quindi che andrebbe compresa meglio e che invece io non capisco.
Finalmente ho trovato una spiegazione che mi ha illuminato. Devo ringraziare per questo Skeptical Science. Per i non anglofoni, dirò di che si tratta nel mio prossimo intervento su Cassandra.