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mercoledì 22 febbraio 2023

Burioni, ti voglio bene! La sconfitta del complottismo

 


Se Roberto Burioni scrivesse un libro intitolato, "Come Rendersi Antipatici" avrebbe dato sfogo a un suo dono intellettuale innato. E l'antipatia è solo uno dei suoi difetti! Eppure, c'è anche di peggio. In particolare, il movimento che possiamo chiamare "anti-covidianismo" si è incartato in una spirale di complottismo esasperato, basata su posizioni simmetriche e opposte a quelle governative "ortodosse", e altrettanto sbagliate. Per esempio, quelli che....



Io non so nulla di certe cose, ma quelle strisce bianche nel cielo devono ben significare qualcosa.

Le foto delle spedizioni lunari sono così evidentemente false che solo un minorato mentale potrebbe credere che ci siamo veramente andati.

Cambiamento climatico? Sono solo dati truccati. 

Io non mi intendo di clima, ma penso che si stia andando verso una nuova era glaciale.

Io ho studiato la storia, e vi posso dire che il clima è sempre cambiato.

Non è vero che stiamo finendo il petrolio e il gas. E' una storia che ci raccontano per farceli pagare più cari. 

Basterebbe trivellare nell'Adriatico per rendersi indipendenti dal gas Russo, ma il problema è che questi maledetti verdi lo impediscono. 

L'idea di abolire le cucine a gas è parte della strategia del WEF per sterminare la maggioranza dell'umanità.

La faccenda dell'efficientamento energetico delle case è un trucco per portarcele via. 

I pannelli fotovoltaici inquinano più del gas e del petrolio.

Con tutti questi maledetti pannelli fotovoltaici, finirà che non vedremo più il sole!

Le macchine elettriche sono una scusa per farci andare tutti a piedi.

Non ci dicono che le batterie delle macchine elettriche non funzionano quando è freddo.

Le macchine elettriche non hanno riscaldamento, per cui se uno rimane fermo in un ingorgo in inverno, muore di freddo. 

C'è il grafene nel siero genico. C'è stato messo per ucciderci. Ormai è certo. 

Tutti quelli che si sono vaccinati, moriranno certamente entro cinque anni.

Il 5G è una manovra per controllarci attraverso dei microchip che ci impiantano sottopelle con la scusa di vaccinarci. 

.... e molte altre dello stesso livello. 


Peccato, perché gli anti-covidianisti erano un movimento che era partito bene, facendo delle domande legittime e delle proposte interessanti. Ma così è andata e forse era inevitabile: tutte le nuove idee tendono a nascere come eresie e morire come superstizioni. A questo punto, non so a voi che effetto fa, ma a me certa gente è riuscita a farmi diventare simpatico persino Roberto Burioni. 






lunedì 16 novembre 2020

Lunga e Radiosa Vita ai Ribelli!

 

 Ogni tanto, bisogna anche tirarsi fuori dall'aria mefitica del cosiddetto "dibattito" che ci sta sommergendo di odio, di terrore, e di bugie. L'arte e la poesia non sono morte e ci possono ancora far volare nel cielo a respirare aria pura. Qui sopra, Mark Chagall con un dipinto del 1918. Di seguito, una poesia di Abner Rossi. Ringrazio Olga Milanese per avermelo fatto scoprire. 

 
 
Lunga vita ai ribelli.
Lunga e radiosa vita ai ribelli,
ai lunatici dei della natura,
ai sogni non contaminati,
ai grandi amori capitati a caso
e che per caso non trovano la fine.
 
Lunga e radiosa vita ai ribelli
alle donne e agli uomini senza compromessi,
alle piante, alla terra, alla fatica,
ai miei animali, a tutte le speranze,
a tutto ciò che vedo e che mi piace.
 
Lunga e radiosa vita ai ribelli,
a chi persegue uno scopo con passione,
a chi si batte contro l’egoismo,
a chi non crede di essere speciale,
a chi riflette prima di parlare.
 
Lunga e radiosa vita ai ribelli,
alle parole che sono maltrattate
e a quelle che sono state abbandonate,
ai tempi, ai modi, alle coniugazioni,
ai tanti libri che sono stati scritti
a quelli di ieri, di oggi, di domani.
 
Lunga e radiosa vita ai ribelli,
a chi si sente fuori dagli schemi,
a chi non spaccia menzogne ed emozioni,
a chi prova a vivere ogni giorno
senza risparmio, senza assuefazioni.
 
Lunga e radiosa vita ai ribelli!
A volte sono strani personaggi,
ma sono loro che scrivono la storia."
 
Abner Rossi

mercoledì 6 aprile 2016

In che modo la più grande tecnologia mai sviluppata si è ritorta contro di noi

Da “Cassandra's Legacy”. Traduzione di MR




La selezione naturale probabilmente è stato il fattore che ha portato il l'alce irlandese a sviluppare palchi sovradimensionati: erano una caratteristica benefica per i maschi nel gioco della competizione sessuale. Tuttavia, il peso dei palchi era anche un fardello e si è detto che sia stata una delle ragioni, forse quella principale, che ha portato all'estinzione della specie circa 7.000 anni fa. Nel caso degli esseri umani, potremmo considerare il linguaggio come una caratteristica evolutiva vantaggiosa, ma anche come una cosa che potrebbe rivelarsi come portatrice di conseguenze negative proprio come i palchi degli alci: lo tsunami di bugie alle quali siamo continuamente esposti.  Immagine da Wikipedia 


Il linguaggio è il verp e proprio punto di rottura fra gli esseri umani e qualsiasi altra cosa che cammina, striscia o vola sulla faccia della terra. Nessun'altra specie (eccetto le api) ha strumenti che possano essere usati per scambiarsi informazioni complesse fra gli individui in termini, ad esempio, di dove si può trovare il cibo e in quali quantità. E' il linguaggio che crea la “ultrasocialità” umana, è il linguaggio che ci permette di metterci insieme, pianificare per il futuro, fare le cose. Il linguaggio può essere visto come una tecnologia di comunicazione di incredibile potere. Ma, come per tutte le tecnologie, ha conseguenze inattese.

lunedì 7 marzo 2016

L'impero delle bugie

Da “Cassandra's Legacy”. Traduzione di MR


La colonna traiana è stata costruita per celebrare le vittorie degli eserciti Romani nelle conquiste della Dacia, durante il secondo secolo D.C. Mostra che i Romani conoscevano ed usavano la propaganda, anche se in forme che a noi sembrano primitive. A quei tempi, proprio come ai nostri, un impero morente poteva essere tenuto insieme per un po' dalle bugie, ma non per sempre. 


di Ugo Bardi


All'inizio del quinto secolo D.C., Agostino, vescovo di Ippona, ha scritto il suo “De Mendacio” (“Del mentire”). Leggendolo oggi, potremmo sorprenderci di quanto fosse rigido e severo Agostino nelle sue conclusioni. Un cristiano, secondo lui, non poteva mentire in nessuna circostanza, nemmeno per salvare vite o per evitare la sofferenza a qualcuno. In seguito i teologi hanno sostanzialmente ammorbidito questi requisiti, ma c'era una logica nella posizione di Agostino se consideriamo i suoi tempi: l'ultimo secolo dell'Impero Romano.

Ai tempi di Agostino, l'Impero Romano era diventato un impero di bugie. Fingeva ancora di sostenere lo stato di diritto, di proteggere la gente dagli invasori barbari, di mantenere l'ordine sociale. Ma tutto ciò era diventato un brutto scherzo per i cittadini di un impero ridotto a niente di più che una gigantesca macchina militare dedita all'oppressione dei molti per conservare il privilegio di pochi. L'impero stesso era diventato una bugia: che esisteva per la grazia degli Dei che premiavano i Romani a causa delle loro virtù morali. Nessuno poteva crederci più: è stato il collasso del tessuto stesso della società, la perdita di ciò che gli antichi chiamavano auctoritas, la fiducia che i cittadini avevano verso i loro capi e verso le istituzioni dello stato.

Agostino reagiva a tutto questo. Cercava di ricostruire la “auctoritas”, non sotto forma di mero autoritarismo di un governo oppressivo, ma sotto forma di fiducia. Così, ricorreva al'autorità più alta, Dio stesso. Costruiva la sua argomentazione sul prestigio che i cristiani avevano guadagnato ad un prezzo molto alto coi loro martiri. E non solo questo. Nei suoi testi, in particolare nelle sua “Confessioni” Agostino si apriva completamente ai suoi lettori, raccontando loro tutti i suoi pensieri ed i suoi peccati nei minimi dettagli. Era, ancora una volta, un modo per ricostruire la fiducia mostrando che non aveva motivazioni nascoste. E doveva essere severo nelle sue conclusioni. Non poteva lasciare alcuna apertura che permettesse all'Impero delle Bugie di tornare.

Agostino e gli altri antichi padri cristiani erano impegnati, per prima cosa, in una rivoluzione epistemologica. Paolo di Tarso aveva già capito questo punto quando aveva scritto: “ora vediamo come in uno specchio, in modo oscuro, poi vedremo faccia a faccia”. Era il problema della verità, come vederla? Come determinarla? Nella visione tradizionale dell'epistemologia, la verità veniva riportata da un testimone di cui ci si poteva fidare. L'epistemologia cristiana è partita da questo per costruire il concetto di verità come risultato della rivelazione divina. I cristiani chiamavano Dio stesso come testimone.

Era una visione spirituale e filosofica, ma anche una visione molto pratica. Oggi diremmo che i cristiani dei tempi del tardo Impero Romano erano impegnati nella “rilocalizzazione”, abbandonando le strutture costose ed indifendibili del vecchio Impero per ricostruire una società basata sulle risorse locali e l'amministrazione locale. L'era che ne è seguita, Il Medioevo, può essere vista come un periodo di declino ma è stata, piuttosto, un adattamento necessario alla condizioni economiche del tardo Impero. Alla fine, tutte le società devono fare i conti con la verità. L'Impero Romano d'Occidente come struttura politica e militare non poteva farlo. E' dovuto sparire, in quanto era inevitabile.

Ora, passiamo ai nostri tempi e siamo arrivati al moderno impero delle bugie. Nella situazione attuale, non penso debba dirvi niente che non sappiate già. Durante gli ultimi decenni, la montagna di bugie che ci hanno propinato è stata compensata dalla perdita disastrosa di fiducia nei nostri capi da parte dei cittadini. Quando i sovietici hanno lanciato il loro primo satellite artificiale, lo Sputnik, nel 1957, nessuno dubitava che fosse vero e la reazione dell'Occidente è stata quella di lanciare il loro satellite. Oggi, moltissime persone negano persino che gli Stati Uniti abbiano spedito degli uomini sulla Luna negli anni 60. Potrebbero essere ridicolizzati, potrebbero essere etichettati come teorici della cospirazione, certo, ma ci sono. Forse lo spartiacque di questo collasso di fiducia è stata la storia delle “armi di distruzione di massa” che ci hanno raccontato fossero nascoste in Iraq. Non è stata la loro prima bugia, ma non sarà l'ultima. Ma come ci si può mai fidare di un'istituzione che mente così sfacciatamente? (e che continua a farlo?).

Oggi, ogni affermazione da parte di un governo o da parte di qualsiasi fonte anche lontanamente “ufficiale” sembra generare un'affermazione opposta e parallela di negazione. Sfortunatamente, l'opposto di una bugia non è necessariamente la verità e ciò ha originato un castello barocco di bugie, contro-bugie e contro-contro-bugie. Pensate alla storia degli attacchi dell' 11 settembre a New York. Da qualche parte, nascosta sotto la massa di leggende e miti che si sono accumulati su questa storia, ci deve essere la verità, una qualche forma di verità. Ma come trovarla quando non ti puoi fidare di niente di ciò che leggi nel web?

Oppure, pensate al picco del petrolio. Al livello più semplice di interpretazione cospirazionista, il picco del petrolio può essere visto come una reazione alle bugie delle società petrolifere che nascondono l'esaurimento delle loro risorse. Ma potreste anche vedere il picco del petrolio come una truffa creata dalle società petrolifere per cercare di nascondere il fatto che le loro risorse sono in realtà abbondanti – persino infinite, secondo la leggenda diffusa del “petrolio abiotico”. Ma, per altri, l'idea che il picco del petrolio è una truffa creata per nascondere l'abbondanza potrebbe essere una truffa di ordine superiore creata per nascondere la scarsità. Teorie di cospirazione di ordine superiore sono possibili. E' un universo frattale di bugie, dove non ci sono punti di riferimento per dirci dove ci troviamo.

Alla fine, si tratta di un problema di epistemologia. Lo stesso che risale all'affermazione di Ponzio Pilato “cos'è la verità?”. Dove dovremmo trovare la verità nel nostro mondo? Forse nella scienza? Ma la scienza sta rapidamente diventando una setta marginale di persone che farfugliano di catastrofi a venire, persone alle quali nessuno crede più dopo che non sono stati capaci di mantenere le loro promesse di energia troppo a buon mercato da poterla misurare, viaggi interplanetari e macchine volanti. Quindi, tendiamo a cercarla in cose come la “democrazia” e a credere che una maggioranza votante in qualche modo definisca la “verità”. Ma la democrazia è diventata un fantasma di sé stessa: come possono i cittadini fare una scelta informata dopo che abbiamo scoperto il concetto di “gestione della percezione" (in precedenza chiamata “propaganda”)?

Seguendo una traiettoria parallela a quella degli antichi Romani, non siamo ancora arrivati ad avere un imperatore semidivino che risiede a Washington D.C. E a considerarlo come il depositario di una verità divina. E non vediamo ancora una nuova religione prendere il sopravvento ed espellere quelle vecchie. Al momento, la reazione contro le bugie ufficiali assume più che altro la forma che chiamiamo “atteggiamento cospirazionista”. Anche se largamente disprezzato, il cospirazionismo non è necessariamente sbagliato. Le cospirazioni esistono e molta della disinformazione che si diffonde nel web deve essere creata da qualcuno che sta cospirando contro di noi. Il problema è che il cospirazionismo non è una forma di epistemologia. Una volta che decidi che ogni cosa che leggi è parte di una grande cospirazione, a quel punto ti sei chiuso in una scatola epistemologica ed hai buttato via la chiave. E, come Pilato, puoi solo chiedere “cos'è la verità?”, ma non la troverai mai.

E' possibile pensare ad una “epistemologia 2.0” che ci permetterebbe di riguadagnare la fiducia nelle istituzioni e sui nostri compagni esseri umani? Probabilmente si ma, in questo momento, vediamo come in uno specchio, in modo oscuro. Di certo qualcosa si sta agitando, là fuori, ma non ha ancora assunto una forma riconoscibile. Forse sarà un ideale, forse una rivisitazione di una vecchia religione, forse una nuova religione, forse un nuovo modo di vedere il mondo. Non possiamo dire che forma assumerà la nuova verità, ma possiamo dire che niente può nascere senza la morte di qualcosa. E che tutte le nascite sono dolorose ma necessarie.




mercoledì 26 maggio 2010

Astroturfing

Di Carlo Fusco


Rovistando su google news, scopro che la signora Chasity Goddard sull'Examiner scrive: Proteste per la  laurea Honoris Causa ad Al Gore dall'Università del Tennessee. E dice:
"Il cambiamento climatico globale viene difeso con la stessa veemenza di una religione; i suoi princìpi si accettano come una fede. Phil Jones, ex direttore dell'unità di ricerca climatica dell'università dell'East Anglia, si è dimesso dalla sua posizione a seguito dello scandalo climategate. Jones ha ammesso che la terra durante il medioevo potrebbe essere stata più calda di oggi e che nessun documentato, significativo riscaldamento ha avuto luogo in oltre 15 anni. Le sue affermazioni hanno riacceso ancora una volta il dibattito circa il riscaldamento globale di origine antropica."
La parte in grassetto non contiene neppure 1 (U N A) affermazione che non sia una menzogna, consapevole, voluta e studiata nei minimi dettagli. L'intervista a Phil Jones con quello che lui ha veramente detto si trova sul sito della BBC. Chi avesse dei dubbi vada pure a leggerla. Sul fatto che la climatologia, su i cui princìpi si basano centinaia di studi peer reviewed sul cambiamento climatico, operi sull'accettazione fideistica tipica delle religioni meriterebbe solo il dito medio proteso verso l'infinito, ma qui non sono a casa mia per cui non metto alcuna immagine volgare.

OK, andiamo di google. Vediamo che dice wikipedia sull'Examiner:

"Examiner.com is a media company based in Denver, Colorado, that operates a network of hyperlocal news websites, allowing citizen journalists to share their city-based knowledge on a blog-like platform, in over 100 marketsUnited States and parts of Canada. Examiner.com is a division of Clarity Media Group, with the primary investor being conservative Philip Anschutz, owner of Anschutz Entertainment Group (AEG), throughout the businessman, billionaire [...]"
In pratica ci dice che l'Examiner è un blog travestito da giornale che offrirebbe l'opportunità di fare "giornalismo dal basso" e che questo appartiene al miliardario, conservatore ed affarista Philip Anschutz.

OK e che cosa ci dice wikipedia di questo nostro miliardario, conservatore ed affarista?

"Philip Frederick Anschutz [...] is an American entrepreneur. Anschutz bought out his father's drilling company in 1961[...]Anschutz's father was a land investor who invested in ranches in Colorado, Utah and Wyoming, and eventually went into the oil-drilling business."
Oil-drilling indeed, non ti potevi certo sbagliare. Manco la legge di gravitazione universale è così riproducibile. Dove c'è una menzogna sul clima (ed in particolare sui climatologi ed ancora più in particolare su Phil Jones o Michael Mann) c'è qualcuno che in qualche modo ha a che fare con delle trivelle.

A proposito di giornalismo dal basso, questa è l' immagine che tipicamente lo rappresenta:

grassroots appunto, qualche cosa di naturale e spontaneo. Quello che fanno questi signori non è giornalismo dal basso, ma astroturfing. Artificiale come questo:
Tragicamente l'astroturfing sul web è ovunque, a massacrare la vita a delle persone oneste, che chiedono solo di poter fare il proprio lavoro, ed a spingere l'opinione pubblica verso una politica demenziale e autodistruttiva che serve solo per arricchire qualche imbecille senza scrupoli, mettendo così in pericolo le generazioni future, la nostra unica opportunità di dare un senso alla nostra attuale esistenza.

martedì 13 aprile 2010

Bugie, bugie, bugie.......




Pete Sinclair sta facendo un lavoro veramente eccezionale con il suo sito "Climate Crock of the Week" (l'imbroglione climatico della settimana). Pacato e riflessivo, Sinclair demolisce pezzo per pezzo le fesserie dei negazionisti climatici. Il problema è che il tutto è in inglese e non c'è un Peter Sinclair italiano.

Nel caso che ve la cavate abbastanza bene con l'inglese, ho messo qui un pezzo di Sinclair su Lord Monckton che vale la pena di vedere. La serie di bugie che un propagandista di professione come Monckton riesce a mettere insieme (e che Sinclair demolisce) è veramente impressionante. E' - in certo senso - un pezzo di bravura; quest'uomo sa fare il suo mestiere con una faccia tosta incredibile.

Vi faccio un altro esempio, in un recente dibattito (descritto sul blog "DeSmog") , Tim Ball, un altro propagandista di professione impegnato nell'attuale campagna anti-scienza, ha sostenuto in completa serietà che i modelli climatici non tengono conto dei cambiamenti orbitali terrestri (i cicli di Milankovich) e nemmeno dell'effetto dei vulcani. Qui, gli è andata male perché aveva di fronte degli studenti che lavoravano direttamente sui modelli climatici che lo hanno smentito "in diretta". Ma anche lui è capace di mettere in fila una dietro l'altra una serie di bugie da far paura.

Chi sono e cosa potrebbero avere in testa queste persone che campano raccontando bugie. Si rendono conto di quello che fanno? Dei danni che stanno facendo? Non gli viene da sputare nello specchio del bagno tutte le mattine appena alzati? Non sono un esperto di psicologia, ma credo di aver capito che sono persone vittime di una sindrome nota come quella del "mentitore patologico" (vedi questo articolo nel journal of academic psychiatry). E' una forma di malattia in cui il mentitore non si rende nemmeno conto di mentire; lo fa come una cosa ovvia, come una persona normale dice "buongiorno" e "come va?" quando incontra qualcuno che conosce. Ne consegue che lo specchio del loro bagno rimane pulito.

Va da se che i mentitori patologici sono persone estremamente dannose, in particolare dannosi quando si occupano di scienza del clima, un campo dal quale sembrano essere molto attratti. In un dibattito con uno di loro, ti puoi trovare in difficoltà di fronte a una bugia detta in completa serietà. Se uno ti dice che i modelli del clima non tengono conto dei cicli di Milankovich e tu non sei un climatologo esperto, non puoi ribattere immediatamente. Credo che l'unica strategia di fronte a questa gente sia di assumere che tutto quello che dicono è falso. E' un'approssimazione da verificare caso per caso, ma penso che come approssimazione sia abbastanza valida.