venerdì 5 agosto 2022

Quando le buone Intenzioni fanno solo danni. L'ordinanza contro gli sprechi di acqua a Firenze

 


La situazione dell'invaso di Bilancino che rifornisce di acqua Firenze. Quest'anno è piovuto meno di altri anni, ma la situazione non è assolutamente di emergenza. Ci sono oltre 60 milioni di metri cubi nell'invaso, più o meno come gli anni scorsi. Questa quantità è più che sufficiente per arrivare all'inverno, quando ricomincerà a piovere. Il problema della siccità NON è un problema di quantità di pioggia, è un problema di distribuzione della pioggia.  


Qui abbiamo un buon esempio di come la politica del "fare qualcosa" da l'impressione che i politici facciano qualcosa di utile, mentre in realtà non lo stanno facendo. Anzi, peggiorano la situazione.  

Qui, Carlo Cuppini, fra le altre cose un mio vicino di casa, racconta la storia dell'ordinanza che vieta di innaffiare orti e giardini a Firenze fino al 30 Settembre. Serve a qualcosa? 

In realtà, è solo greenwashing. Il problema che abbiamo a Firenze non è che manchi l'acqua. La situazione dell'invaso di Bilancino, che ci rifornisce di acqua, è del tutto normale per questa stagione dell'anno -- con 60 milioni di metri cubi d'acqua non ci sono problemi. Il problema climatico non si manifesta in termini di quantità assolute, ma in termini di distribuzione. Abbiamo estati più calde e più secche, e inverni più umidi, ma la quantità di pioggia non è cambiata molto negli ultimi anni. 

Ma il politico non può limitarsi a dire "le cose non vanno poi così male" -- deve "fare qualcosa," mostrarsi attivo, poter dire "siamo intervenuti con forza di fronte all'emergenza." Notate la frase chiave dell'intervista di Carlo Cuppini:

ci sono state pressioni: l'autorità idrica ha mandato la richiesta di fare ordinanze contro lo spreco dell'acqua il 3 giugno; molti sindaci le hanno fatte subito; noi siamo gli ultimi, abbiamo rimandato, ma alle riunioni era tutto un dire "perché noi l'abbiamo fatta e Firenze non fa l'ordinanza?", alla fine abbiamo dovuto farla anche noi.

Invece, bisognerebbe fare qualcosa di serio per riportare la situazione idrica e meteorologica a quella che era una volta. A parte la lotta contro le emissioni di gas serra, c'è una questione di riforestazione e di cura del suolo in modo tale che non si perda immediatamente la pioggia che arriva -- con tutti i danni che fanno le piogge intense. Ma questo è complicato, costoso, e richiede tempo. Invece, (altra frase chiave dell'intervista) "qualcosa bisogna pur fare."

E qui stiamo.


di Carlo Cuppini

Ve lo riferisco con riluttanza, sgomento. Non avrei neanche voglia di scriverlo, questo post. Ma devo farlo.

Questa mattina mi sono attaccato al telefono per avere delucidazioni sull'ordinanza che vieta, tra l'altro, di innaffiare orti e giardini a Firenze fino al 30 settembre (vedi mio post di ieri "Declinazioni provinciali...").

L'impiegato della Direzione Ambiente che mi ha risposto mi ha detto che non sapeva niente e mi ha dato il diretto di un dirigente. Quello, appena ha capito che volevo parlare dell'ordinanza 157, mi ha stoppato e mi ha dato il numero della persona che ha scritto il documento (non farò il nome, perché lo scopo di questo posto non è fare gogne mediatiche: giornalisti eventualmente interessati ad approfondire, contattatemi in privato).

L'ho chiamata, mi ha risposto, abbiamo avuto una lunga e cordiale conversazione. Io non ho fatto polemiche: non volevo affermare le mie ragioni, volevo capire le sue, e per questo volevo che si sentisse a suo agio, che si sentisse compresa.

Le ho chiesto prima di tutto se l'ordinanza avesse delle omissioni, dei sottintesi, delle deroghe non espresse. Risposta: quello che c'è scritto è.

Le ho chiesto se quindi avrei dovuto lasciare seccare le mie piante di pomodori. Risposta: sì, a meno di ingegnarsi (attingere acqua a una fonte, ricavarla da un pozzo...).

Le ho chiesto del prato. Risposta: anche quello, da far seccare.

Le ho chiesto se, oltre ai pomodori e al prato, dovrei lasciar morire anche gli alberi e le piante che si trovano nel mio giardino. Risposta: eh, bisogna ingegnarsi.

Le ho chiesto se il Comune di Firenze è cosciente che questa ordinanza condanna alla distruzione migliaia e migliaia di piante e alberi nel territorio comunale; le ho chiesto a che genere di idea "green" corrisponda questa strategia. Risposta: sì, certo, ne siamo coscienti, ma qualcosa bisogna sacrificare. È meglio sacrificare i suoi pomodori che un'attività produttiva, no?

Le ho chiesto se dunque la mia famiglia deve davvero rinunciare alle quattro piante di pomodori che soddisfano interamente il nostro fabbisogno fino a ottobre. Risposta: Sì, è meglio che lei perda i suoi pomodori, tanto può comprarli al supermercato, piuttosto che togliere l'acqua a un autolavaggio, che poi entra in ballo un discorso di occupazione, di sindacati...

Le ho chiesto se il territorio di Firenze sta vivendo davvero una crisi idrica così drammatica da preferire la distruzione del verde, degli alberti, delle piante. Risposta: In realtà no, l'invaso di Bilancino è ancora pieno per l'80% [più o meno come l'anno scorso, e l'anno prima, e l'anno prima ancora in questo periodo – nota mia]; ma ci sono state pressioni: l'autorità idrica ha mandato la richiesta di fare ordinanze contro lo spreco dell'acqua il 3 giugno; molti sindaci le hanno fatte subito; noi siamo gli ultimi, abbiamo rimandato, ma alle riunioni era tutto un dire "perché noi l'abbiamo fatta e Firenze non fa l'ordinanza?", alla fine abbiamo dovuto farla anche noi.

Le ho chiesto se la distruzione del verde riguarderà anche i produttori. Risposta: no, le attività produttive non possono essere toccate, neanche l'autolavaggio, per l'appunto. L'ordinanza riguarda solo le utenze domestiche.

Le ho chiesto del verde pubblico. Risposta: eh, anche noi abbiamo dovuto decidere. Ci siamo messi intorno a un tavolo e abbiamo fatto una lista: questo prato lo salviamo, quest'altro lo lasciamo seccare. Pensando anche agli investimenti fatti: se un prato era stato piantato qualche mese prima non si poteva far seccare. Facciamo tanti investimenti per il verde...

Le ho chiesto se aveva presente la differenza tra far seccare un prato o un'aiuola, che poi ripianti i semi e dopo tre settimane sono uguali, e far morire un albero vecchio di dieci, venti, trent'anni, con tutte le sue relazioni complesse con l'ecosistema. Risposta: Eh, bisogna che uno si ingegni.

Le ho chiesto se queste decisioni non siano in contraddizione con la norma che impedisce di abbattere un albero che si trovi nel proprio giardino senza un apposito permesso e senza che sia prevista la sua sostituzione. Risposta elusiva.

Le ho chiesto se per caso l'ordinanza sia stata fatta con la convinzione che tanto verrà ignorata da moltissime persone e non farà grossi danni. Risposta: Le norme vanno rispettate; ma poi basta vedere quanti cartelli di divieto di sosta ci sono, e quante macchine parcheggiate...

Le ho chiesto come potrei ignorare questa norma se avessi un vicino litigioso e incattivito nei miei confronti, che non vede l'ora di avere un pretesto per mettermi nei guai e che chiamerebbe immediatamente la municipale vedendomi con la sistola in mano. Risposta: be', sì, del resto le norme sono fatte per essere rispettate, non per essere eluse.

Ho chiesto se quindi il Comune sia cosciente del fatto che con questa ordinanza – salvo ribellione in massa – trasformerà la città di Firenze in un deserto nel giro di tre mesi, con relativo aumento della temperatura, distruzione dell'ecosistema, della catena alimentare, della biodiversità. Risposta: Sì, ma anche se in questo momento noi non siamo in emergenza, qualcosa bisogna pur fare.
La conversazione è stata davvero pacata e piacevole. Nessuna provocazione, polemica o protesta da parte mia. Non volevo prendermela con la dottoressa XY: volevo capire. Volevo ascoltare la voce dell'ultimo anello della catena che rappresenta la follia al potere. E in questo sono stato accontentato: era una persona normale.
Normali e perbene sono le persone che negli ultimi due anni e mezzo hanno varato, votato, apprezzato, rispettato - senza mai osare fare un rilievo critico –i i provvedimenti che stanno alla base di questa deriva irrazionale, dispotica, punitiva e totalitaria, ormai talmente diffusa nella mentalità comune da essere diventata invisibile, completamente disciolta, e quindi inarginabile e incommentabile. Infatti sono andato in internet e non ho trovato un solo articolo o commento critico su questa norma (che si ritrova quasi identica in molti Comuni dal Nord al Sud della Penisola). Neanche uno. Davvero non avevate capito che i "noi consentiamo / noi non consentiamo" avrebbero portato dritto a questo? Adesso è dura tornare indietro. E non so neanche quanti vorrebbero farlo.
Io penso agli orti che in questo momento si stanno seccando. Agli animali, che, di conseguenza, stanno morendo. Penso agli alberi decennali che stanno morendo. Penso all'invaso di Bilancino che oggi contiene 60 milioni di metri cubi d'acqua, pronti per essere utilizzati. Penso a quanta acqua serve per produrre un chilo di carne o un hamburger. A quanta viene divorata dal digitale (guardare un film in streaming costa 400 litri d'acqua, ci diceva nel 2016 l'Imperial College - io ne uso 40 al giorno per irrigare i miei 30 metri di orto-giardino). Penso alle mie piante, che danno da mangiare a me e ai miei figli, che in questo momento "dovrebbero" stare morendo.

Penso che adesso è abbastanza fresco per uscire e dare una bella annaffiata.

Anche le tartarughe ne saranno contente, e anche il discreto popolo degli insetti. L'alveare, incastonato nel buco tra le pietre del muro davanti alla casa, brulica di api. E pensare che stiamo solo a un chilometro da Porta Romana.
E mi chiedo infine: c'è un avvocato, un giurista, un magistrato, disposto a dire che, semplicemente, questa follia non si può fare, perché una follia del genere - a livello giuridico e politico - ha la stessa legittimità, giustificazione e plausibilità di altre follie ancora più criminali?

21 commenti:

  1. Nella società dello spettacolo và dato spettacolo!
    I voti e i posti si fanno con il farsi notare, siccome la complessità ha superato la soglia di comprensione individuale l'unica cosa rimasta al gudizio è l'"impressione", prima, rapida, precostituita e fugace. Quanti discorsi sulla mancanza di capacità analitica ha fatto prof? Senza analisi si tira a caso, in Brazil dei Monty Pyton il regalo "dei dirigenti" è una ghigliottina che a caso sceglie un Sì/No e oggi siamo lì a vederla in atto......
    Per chi non crede al problema della complessità basta osservare come sia praticamente impossibile individuare il contributo di una decisione nel risultato finale se esistono anche solo un paio di livelli di gerarchia nel mezzo, non a caso la dottrina militare che è molto interessata a eliminare sprechi e errori nella NATO ha spostato sempre più il livello di decisione in basso concentrando in alto la creazione del quadro informativo e degli obbiettivi generici: la soluzione alla complessità è nella condivisione dei fini e del quadro informativo utilizzando la tendenza dei modelli complessi a fenomeni di autoorganizzazione. Sembra paradossale ma in Afganistan spesso alle pattuglie venivano dati solo ordini generici sul territorio "di competenza" ed una linea diretta alla rete informativa, in caso di necessità era spesso la pattuglia a selezionare l'aiuto da inviare considerando un mix di tempo d'intervento, tipo di supporto e "economicità" (nel debrifing devi spiegare perchè hai voluto le risorse...)!

    Smetteremo di avere queste follie solo il giorno in cui fare l'attore, il cantante o il calciatore sarà meno redditizio che fare il ricercatore, il medico, l'ingegnere o qualsiasi altra professione che dia un ritorno reale e concreto, quando inizieremo veramente a vivere "nel presente, lavorando per il futuro usando ciò che il passato ci può insegnare".

    RispondiElimina
  2. Veramente, siamo sempre più vittime della pazzia. Ho cominciato ad accorgermene ventidue anni fa, sul lavoro. Poi, ogni giorno di più, me ne sono accorto. Sono di indole realista, non ottimista e non pessimista. Vedendo la pazzia che quasi sempre vince nei confronti della saggezza, ai piani alti, penso che il futuro non sarà roseo, purtroppo.

    Gianni Tiziano

    RispondiElimina
  3. Cuppini ha pienamente ragione. Comunque, se non l'avesse già fatto, potrei consigliare di pacciamare l'orto. Ci si risparmia parecchie innaffiature.
    Fuzzy

    RispondiElimina
    Risposte
    1. https://www.unife.it/it/notizie/2022/scienza-cultura-e-ricerca/perovskiti-fotovoltaico
      Poi chiedo a chiunque lo possa sapere Bardi in primis, naturalmente: ma a parte i pro, non ci sono anche dei contro? Che so, nanoparticelle o roba del genere? Potrei e vorrei sbagliare, ho dei vaghissimi ricordi su questo.
      Fuzzy

      Elimina
    2. Eh, eh, trovato!
      Di questo mi ricordavo
      https://ugobardi.blogspot.com/2022/03/la-transizione-verso-lenergia-pulita.html?m=0
      Era il grafene, non la Pevroskite.
      Come non detto.
      Fuzzy

      Elimina
    3. Ecco, non si fa in tempo a metter via il catastrofismo che arrivano articoli come questo
      https://lesakerfrancophone.fr/la-reaction-de-la-chine-a-la-visite-de-mme-pelosi-revele-ses-plans-en-cas-de-conflit-avec-taiwan
      Sarà che ho il chiodo nella testa.
      (Che bello il chiodo nella testa)
      Intanto le esercitazioni militari che dovevano concludersi ieri, continuano.
      Ma vacca d'una miseria...ha ragione Tiziano. Sembrano diventati tutti matti.
      E per cosa poi, per il 5G?
      https://scenarieconomici.it/tsmc-il-motivo-nascosto-della-visita-della-pelosi-a-taiwan-cioe-evitare-limpensabile/
      Io il 5G non lo voglio neanche se me lo regalano. Si, questioni di potere, cose loro...
      Fuzzy

      Elimina
    4. prof, perchè ha cancellato il mio commento alla Fantozzi, anche se non posso usare per scritto il tono meravigliao che lui era uso servirci nelle mostruosità. In fondo il grafene è una scoperta eccezionale, ossia una mostruosità.

      Elimina
    5. https://www.repubblica.it/green-and-blue/2022/08/08/news/pannelli_fotovoltaici_terza_generazione-357550863/
      Si, la perovskite con il suo solito piombo e in più il grafene?
      Terza generazione? Bisogna proprio crederci?
      Mi sa che anche questi, niente. Nemmeno se me li regalano.
      Fuzzy

      Elimina
  4. https://www.ilmeteo.it/notizie/meteo-estate-infinita-e-se-questo-caldo-invece-non-finisse-pi-la-verit-finalmente-124004
    qui dicono che probabilmente non ci sono da aspettarsi grandi piogge nemmeno in autunno e inverno, che dovrebbero essere miti, ossia soleggiati, come tra l'altro sono stati abbondantemente i primi 5 mesi di quest'anno con poche e pochissime precipitazioni. I 60 mln di mc del bilancino forse saranno utili anche in inverno e autunno. e per questo è meglio cercare di limitare il consumo di acqua. Intanto la mia utenza domestica da febbraio paga la depurazione, anche se non collegata al depuratore con una fognatura nera. Mi hanno detto che ci pensano loro a depurare gli scarichi, che immetto nella fogna comunale. Io mi devo preoccupare solo di pagare la bolletta. Come al solito i soldi risolvono tutto, come dicono gli economisti. Almeno fintanto ci sono abbastanza idrocarburi per farli girare, ma non andateglielo a dire, che si arrabbiano tanto, tanto.

    RispondiElimina
  5. https://crudeoilpeak.info/will-the-world-ever-reach-peak-crude-production-of-november-2018-again-part-1
    siamo a quasi 5 mbg sotto al picco di nov 2018. Non vi sembra un motivo valido per scatenare una guerra farlocca, una falsa pandemia e quello che potrebbe succedere in autunno ed inverno? Intanto le locuste bramano i ritorni agli sprechi pre covid come non mai e anche se le morti improvvise sono aumentate del 20.000% , pare che a loro non gliene freghi un bel niente. Come diceva il Duce, "meglio vivere un giorno da leoni, che 100 anni da conigli". Ma lui intendeva rapporti interpersonali, il rapporto tra noi e madre terra è molto più delicato e sensibile. Per questo le locuste non ne hanno coscienza. Per sentirlo bisogna entrare nella coscienza profonda, come diceva il "sapiente", nomignolo che affibbiai ad un frate molto colto, e i consumatori compulsivi sono schiavi solo delle superficialità del consumismo. E' stato facile trasformare psicologicamente le formiche in locuste, ma pare che Schwab e soci abbiano una cura da cavallo da attuare per invertire in poco tempo una trasformazione che ha comportato circa 80 anni per realizzarsi, se è vero che in uno o due decenni vogliono riportare questo mondo alla normalità storica. Non so se ce la faranno e non so se lo vedrò per ragioni anagrafiche, che mi mettono anche in cima alla lista dei mangiatori inutili. La raccomandata dei 100 euro di multa ai renitenti all'inoculo forzato la dice tutta.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. https://www.remocontro.it/2022/08/08/sanzioni-e-triangolazioni-per-aggirarle-russia-turchia-in-beffa-al-blocco-usa-ue/
      Occhio al turco!
      Fuzzy

      Elimina
    2. https://www.affaritaliani.it/esteri/putin-l-europa-ringrazi-ankara-che-permette-flusso-gas-russo-810112.html
      Secondo il presidente russo Vladimir Putin: "L'Europa dovrebbe essere grata alla Turchia per essere in grado di acquistare gas dalla Russia attraverso il gasdotto Turkish Stream",
      Così è più comprensibile.
      Se nel frattempo non scoppia il mondo, la Turchia diventerà sempre più centrale nel mediterraneo, entrando in competizione con l'Italia.
      Fuzzy

      Elimina
    3. il sistema, ossia il mondo economico finanziario, potrebbe collassare anche per mancanza o penuria di beni da far girare per mantenere il sistema consumistico su cui si basa il capitalismo attuale. Impoverirci fino al livello che non avremo più la possibilità di acquistare tali beni potrebbe essere anche un escamotage per nascondere la rarefazione di tali beni. Ovviamente chi vivrà abbastanza da qui, speriamo al 2030, vedrà quel che a Davos hanno in mente e se succederà.

      Elimina
  6. L'analisi di Cat Berro e Mercalli

    http://www.nimbus.it/clima/2022/220808CaldoSiccitaItalia.htm

    Guido

    RispondiElimina
    Risposte
    1. il caldo tremendo è cominciato 40 giorni prima dello zenit e pare affeviolito 40 giorni dopo. Il contadino Bonacchi, mancato recentemente quasi centenario, aveva notato già 40 anni fa che il sole non era più quello dei primi suoi 50 anni di vita. Anche se sapeva a malapena leggere e scrivere, le sue esperienze e conoscenze empiriche della natura erano troppo superiori alle nostre.

      Elimina
  7. https://www.energylivenews.com/2022/08/08/customers-told-to-replace-shower-with-wet-towels/
    toh, tutto il mondo è paese: In Inghilterra hanno detto di cessare le docce ed usare asciugamani bagnati. Non per risparmiare acqua, ma per l'energia.

    RispondiElimina
  8. https://oilprice.com/Energy/Energy-General/Europes-Energy-Crisis-Spills-Over-Into-Food.html
    facile impoverire gli europei (disse Schwab). Basta trasformare una crisi energetica in aumenti stellari dei prezzi del cibo. Ecco la trovata autunnale che ci aspetta. Quante ne dovremo (o dovrete) vedere da qui al 2030.

    RispondiElimina
  9. qui in campagna ora la temperatura si aggira sui 24°. Sono temperature notturne che avevo visto solo nelle isole di calore urbane. Il cielo è sgombro di nubi, ma il calore rimane nei bassi strati. Ci sono certo dei rimescolamenti d'aria a livello non locale, che non mi fanno pensare a niente di buono.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. probabilmente i temporali che si erano formati sull'appennino e poi traslati nel bolognese avevano generato qui un aumento di pressione ed umidità con relativo aumento della temperatura, così da generare in queste notti, non l'ultima, alte temperature. Poi di giorno calava pressione ed umidità non generando alte diurne. Purtroppo certe esperienze non c'erano prima e chissà a quali eventi atmosferici ci dovremo abituare. In ogni caso le forze in gioco (calore) mi paiono calate e questo è un buon segno (grandine grossa).

      Elimina
  10. https://www.remocontro.it/2022/08/10/guerra-mondiale-non-si-nasce-si-diventa/
    Dunque l'obiettivo non è tanto il 5G, ma più che altro il controllo dell'intelligenza artificiale. Almeno così scrivono. E quindi? Bene, male? E chi lo sa?
    La fantascienza è tra noi.
    Fuzzy

    RispondiElimina
  11. https://www.gazzetta.it/motori/la-mia-auto/12-08-2022/petrolio-cresce-la-domanda-nel-2022-per-la-produzione-di-energia.shtml
    bell'idea smettere di usare il gas per produrre energia e sostituirlo col petrolio. Così verrà a mancare e i prezzi schizzeranno alle stelle come quelli del gas. Lo sappiamo tutti che questo mondo va a gasolio e se i suoi prezzi vanno alle stelle, figuriamoci quelli dei beni, almeno di quei pochi che rimarranno. I prezzi alti del gas sono una mezza catastrofe, quelli del petrolio saranno la ciliegina sulla torta.

    RispondiElimina