sabato 10 ottobre 2020

Lo Scienziato e l'Onorevole. Un Racconto in Memoria di Toufic El Asmar

 


Questa storia l'avevo scritta nel 2007 e pubblicata sul blog della sezione italiana dell'associazione per lo studio del picco del petrolio (ASPO). Non menzionava direttamente Toufic El Asmar che ci ha lasciato pochi giorni fa. Ve la ripropongo oggi come un omaggio alla sua memoria e anche una testimonianza di un tempo in cui si organizzavano dibattiti e riunioni sul cambiamento climatico in cui si presumeva che gli scienziati avessero qualcosa da insegnare al pubblico e ai politici. Bei tempi, quelli! Ma ormai passati da un pezzo. Nella foto, Toufic a un convegno ASPO tenuto a Firenze nel 2007. Gli eventi descritti qui sono realmente avvenuti, ma ovviamente i pensieri dei protagonisti sono una mia interpretazione.


L’onorevole è un uomo dai capelli bianchi, ancora ben portante. Per la verità, è un ex-onorevole, ma non sono passati molti anni da quando sedeva in parlamento a Roma e lui tiene ancora molto al suo titolo. Normalmente, ai convegni ci va quando lo invitano. Arriva, fa il suo intervento e poi sparisce per qualche altro impegno. Stavolta, però, è arrivato come spettatore; incuriosito da questo convegno sui cambiamenti climatici che si tiene per caso vicino a casa sua. Si siede in prima fila; proprio davanti al tavolo degli oratori.

Lo scienziato è sulla quarantina. Di origine medio-orientale, ha vissuto anche in Africa. Ha visto tempeste, siccità, carestie, e invasioni di locuste. Ha visto la guerra e l’ha anche combattuta lui stesso. Ma è anche una persona che ha studiato molto e conosce bene il suo argomento. Si siede al tavolo degli oratori e parla mentre mostra diapositive sullo schermo dietro di lui.

Appena lo scienziato comincia a parlare, l’onorevole si sente a disagio. Questa storia del riscaldamento globale, l’onorevole ne ha sentito parlare. Sa che è una storia inventata, un complotto di catastrofisti esagitati, gente che vuole distruggere l’economia con questa stupidaggine del protocollo di Kyoto. Forse anche l’aspetto medio-orientale dello scienziato gli da fastidio. Non sarà mica uno di quei terroristi islamici?

Quando lo scienziato parla della concentrazione di biossido di carbonio nell’atmosfera di diecimila anni fa, l’onorevole non riesce a trattenersi. Fa un gesto di stizza e sbotta a voce alta, “Ma lei cosa ne sa? Lei c’era?”

C’è un momento di silenzio nella sala. L’onorevole e lo scienziato sono uno di fronte all’altro, si guardano negli occhi a pochi metri di distanza. Per un attimo, lo scienziato considera se è il caso di rispondere a tono; ma poi si trattiene. Non vuole rispondere male a una persona dai capelli bianchi. “Sto solo presentando i dati” dice, e continua la sua esposizione con calma.

Ripartono le diapositive sullo schermo. La temperatura aumenta, i disastri ambientali anche. Le ultime estati hanno battuto tutti i record, uno dopo l’altro. Sono dati su dati che si accumulano: il riscaldamento globale non è una teoria, è un fatto. I danni che ha fatto e che ci sta facendo sono altrettanto un fatto e ci si aspetta che le cose vadano a peggiorare presto.

Mentre parla, lo scienziato guarda l’onorevole. Si rende conto che le sue parole hanno un effetto. L’onorevole è impressionato; queste cose non le aveva mai sentite dire prima. Si agita sulla sedia e addirittura arrossice. Si rende anche conto che nessuno in sala ha apprezzato la sua interruzione. Tutti lo hanno considerato un maleducato.

Finito il convegno, lo scienziato se ne torna a casa. Lo scontro lo ha un po’ scosso e gli è dispiaciuto aver messo in imbarazzo quell’uomo dai capelli bianchi. Non lo aveva mai visto prima; gli hanno detto che è un onorevole. E’ possibile che non sapesse veramente niente del cambiamento climatico? E’ possibile che in parlamento nessuno sappia queste cose? Eppure sono i parlamentari che prendono le decisioni su cose come queste; cose importantissime per tutti . . . No, non è possibile che siano così ignoranti.

L’onorevole se ne torna a casa in silenzio. Rimugina su quello che ha sentito. Quelle cose che ha fatto vedere quello scienziato gli hanno fatto impressione; diceva anche che peggioreranno; mah? Certo, un inverno così caldo non se lo ricordava in tutta la sua vita; anche questo gli fa un po’ impressione.

A casa, l’onorevole si siede in poltrona e accende la TV. Con il telegiornale, si sente subito rincuorato. Questa faccenda del cambiamento climatico non può essere così importante se nessuno ne parla in televisione. Al diavolo queste assurdità sul clima: tutte balle, evidentemente.

 

5 commenti:

  1. Non conosco il signore, pertanto non vorrei risultare poco "delicata" o altro.
    Magari questo scienziato ne ha parlato, ma semplicemente dico che mi dispiace che , mi sembra, in genere si parli sempre e solo del "riscaldamento globale" in rapporto ai disastri e problemi che può comportare per l'uomo,

    piuttosto che, in primis, della distruzione ambientale in sé per sé, della moria di flora/fauna, del fatto che abbbiamo (e continuiamo) riempito questo pianeta di rifiuti (anche una semplice passeggiata mi fa vedere ormai aiuole piene di rifiuti vari gettati ovunque), insomma del fatto che ci comportiamo come un cancro per questo pianeta.
    Lo stiamo uccidendo.

    In questo blog se ne è parlato, ma vorrei che anche in tv (più raggiungibile dalla massa) martellassero su questo.

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  2. il santo vuole vivere nel mondo dello spirito. L'intellettuale vuole vivere in quello delle idee. I politici e le locuste in genere vogliono vivere nel mondo materiale. Sono volontà incompatibili.

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  3. https://www.meteogiornale.it/magazine/2020/10/boom-supersonic-il-jet-supersonico-del-futuro-gia-realta/
    quando si dice che errare è umano, perseverare è diabolico. Questi continuano a voler viaggiare col concorde, quando è stato un fallimento e dopo che hanno tolto da sotto il sedere i Jet e le navi da crociera ai grassi turisti internazionali con la scu..., motivazione del covid. Meno male che Dio è paziente, il guaio è che lo è anche il diavolo: Lc 4,13. Come si dice noi toscani: "Prima o poi ti ci piglio."

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  4. Gli ambientalisti:

    https://scenarieconomici.it/germania-lenergia-verde-diventa-strategica-per-superare-le-opposizioni/

    Guido.

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  5. Un tempo gli onorevoli erano quelli che votavano contro il rimborso del treno, motivazione sabauda "essere un onorevole è un onore, la spesa del treno è parte del dovere".
    In fondo la nobiltà deve risiedere nell'animo individuale, non può essere imposta per legge. Altrettanto ovvio è che riceve più voti chi accarezza le debolezze e i vizi che chi si propone di mitigarli ( con vizi non intendo quelli teologali, peraltro origine di molti dei comuni), il mito dei lemmings aiuta a comprendere i destini di chi si fa animale per convenienza ma vuole i benefici dell'umano per interesse.

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