Questo post è il risultato di una collaborazione con Sara Gandini, direttrice dell’unità "Molecular and Pharmaco-Epidemiology" presso il dipartimento di Oncologia Sperimentale dell’Istituto Europeo di Oncologia di Milano (IEO). E' un grande onore per me avere la possibilità di collaborare con una persona di tale livello scientifico. E' anche un grande piacere notare come Sara trovi il tempo e la voglia di dedicarsi alla divulgazione scientifica, cosa che tutti gli scienziati dovrebbero fare ma che, purtroppo, molti ancora considerano al di sotto della loro dignità professionale. (e poi non si lamentino se qualcuno protesta).
Dal sito Facebook Pillole di Ottimismo
Covid, i modelli predittivi servono? Ecco cosa è andato storto.
Di Ugo Bardi e Sara Gandini.Molte decisioni prese per fronteggiare l’epidemia di Covid-19 sono state basate su modelli predittivi. Questi modelli sono stati criticati per non aver preso in considerazione una serie di variabili che avrebbero migliorato le previsioni, ma anche per non avere tenuto in conto il benessere della comunità nel suo complesso, non solo la salute dei singoli, ma anche il benessere sociale ed economico della società intera. Che cosa è andato storto? È mancata l’intelligenza collettiva che arriva dal coinvolgimento di tutta la comunità scientifica e i politici hanno preferito affidarsi ad una ‘epidemiologia difensiva’ basata sullo scenario peggiore, alle volte a spese del reale benessere della popolazione.
Molto tempo fa, i nostri antenati aruspici cercavano di prevedere il futuro esaminando il fegato di una pecora. C’erano poi varie sibille, profetesse e pitonesse che facevano del loro meglio basandosi sulle stelle, le foglie degli alberi, il volo degli uccelli, o chissà che altro. Oggi, tendiamo a non dare molta retta a questo tipo di approccio alle previsioni però, pur con tutto il rispetto per la scienza moderna, va detto che la previsione del futuro rimane una cosa molto difficile e che, certe volte, la scienza non sembra fare molto meglio dell’antica pitonessa di Delfi.
Questo è vero soprattutto considerando come si tende a usare modelli per descrivere quei sistemi che chiamiamo “complessi” che hanno come caratteristica principale quella di sorprenderti sempre. Per questi sistemi, non c’è un’equazione semplice che li descriva, come c’è invece per esempio, per il moto dei corpi celesti nello spazio. Immaginatevi cercare un’equazione che descriva, per esempio, il vostro gatto. Non facile, di certo! Tuttavia, non è che il comportamento di un gatto sia del tutto imprevedibile. Provate ad agitare la scatola dei croccantini e sapete benissimo cosa succede. Si tratta di capire che non bisogna avere la pretesa di fare previsioni quantitative a lungo termine quando sappiamo bene che tutto può cambiare alla svelta.
Un buon esempio della difficoltà che abbiamo nel prevedere il futuro si è visto con i modelli epidemiologici applicati alla pandemia di coronavirus, che sono risultati spesso troppo ottimisti o troppo pessimisti. Tanto per fare un paio di esempi, il modello di IHME (Institute for Health Metrics and Evaluation) in Aprile, prevedeva meno di 20.000 vittime dell’epidemia in Italia mentre, a oggi, il numero reale è stato di 35.000. Al contrario, Greco riporta come “Il modello [dell’Imperial College di Londra] prevedeva in Italia oltre mezzo milione di morti per Covid-19 se non si fosse preso alcun provvedimento, e “soltanto” 283 mila decessi applicando, come di fatto è stato fatto, “il più rigido lockdown.” Per fare un altro esempio, per la Svezia il modello di IHME era arrivato a prevedere quasi 20.000 morti in Aprile, mentre il numero reale si è assestato a poco oltre 5000.
Sulla base di questi e altri risultati Guido Silvestri è arrivato al punto di proporre che bisognerebbe promettere che tali modelli non saranno più usati per prendere decisioni politiche. Si riferiva ai modelli che sono stati usati per prevedere l’andamento di COVID-19 in Italia con la “riapertura” e che non hanno tenuto sufficientemente conto di fattori come “la stagionalità dei coronavirus, la migliorata capacità di gestire COVID-19 dal punto di vista medico/epidemiologico, e la herd immunity, a cui potrebbero contribuire la cross-reactivity con altri coronavirus umani”. Altrettanto critico è stato l’epidemiologo Donato Greco su Scienza in Rete dove ha descritto il fallimento del modello dell’Imperial College che è stato alla base delle decisioni politiche che sono state prese in Italia e in altri paesi. Donato Greco sottolinea l’importanza di prendere decisioni che riguardano il benessere della comunità tenendo conto non solo della salute dei singoli, ma anche del benessere sociale ed economico della società intera.
Mentre con il coronavirus i modelli hanno semplicemente “dato i numeri.” Se volete la nostra opinione, che su dati e modelli ci traffichiamo da un pezzo, questi modelli non hanno aiutato perché dipendono da dati e assunzioni in larga parte non verificabili, da una parte hanno tenuto fuori dal quadro aspetti importanti, come ad esempio le enormi differenze geografiche che si osservano anche per la mortalità da influenza stagionale, dall’altra hanno inserito troppi parametri che rendono difficile interpretare i modelli. E il risultato è un po’ quello che succede quando uno va a vedere un museo tipo il Louvre a Parigi. Dopo che hai visto centinaia di quadri e sculture, non capisci più nemmeno cosa stai vedendo.
Ora, non è che i modelli non siano utili per prevedere il futuro, ma vanno capiti. Vi ricordate quando il ministro Francesco Boccia chiedeva alla comunità scientifica “certezze inconfutabili” sull’epidemia? Evidentemente, pensava che gli scienziati potessero vedere il futuro nel fegato di qualche pecora e venirsene fuori spiattellando il volere degli Dei, ma non funziona così. Il ministro non aveva capito nulla di come funzionano i modelli. Ma non era solo un problema del ministro. Succede spesso che, invece di usare i modelli come fonte di informazione e comprensione della realtà, i politici li strumentalizzano per supportare programmi di “epidemiologia difensiva” che soffre dello stesso problema della “medicina difensiva,” ovvero la volontà di agire principalmente con lo scopo difendersi da possibili rischi giuridici, alle volte a spese del reale benessere del paziente. Così l'epidemiologia difensiva segue la strategia di adottare lo scenario peggiore come se fosse esente da rischi. Ma ogni scelta comporta effetti sulle persone che sono non meno importanti e non meno drammatici dell’impatto diretto del virus. Questo problema è descritto in una recente “Pillola di Ottimismo.”
I modellisti dovrebbero quindi sottrarsi al gioco di presentare le proiezioni ottenute dai modelli come se fossero certezze in modo tale che ai politici non sia più consentito scaricare la responsabilità sui modelli o sugli scienziati stessi. Al contrario i ricercatori dovrebbero mettere in chiaro le ipotesi da cui si parte, e le misure di precisione, quindi di variabilità delle stime che si fanno, inclusi i limiti intrinsechi in ogni lavoro. In particolare, una grave limitazione dei modelli epidemiologici è stata quella di non tentare di quantificare gli effetti collaterali dei rimedi proposti sulla base dei risultati delle simulazioni: danni alla salute causati dal lockdown, dal trascurare altre forme di malattie, dalla depressione causata dall’isolamento delle persone anziane e molti altri effetti. Questo problema non è stato capito né dai politici né dal pubblico
Su questo punto, è uscito recentemente su Nature un articolo interessante che presenta un manifesto per le migliori pratiche per la modellazione matematica responsabile: Cinque semplici principi per aiutare la società a richiedere la qualità di cui ha bisogno dalla modellistica:
-attenzione alle assunzioni
-attenzione all’arroganza
-attenzione al contesto
-attenzione alle conseguenze
-attenzione a tutti gli aspetti sconosciuti
-attenzione a usare i modelli per porre domande non per dare risposte
Nelle conclusioni gli autori spiegano che questo testo non auspica la fine della modellistica quantitativa, né modelli apolitici, ma una divulgazione completa, schietta e responsabile. Soprattutto bisogna fare in modo che i modelli siano discussi all’interno della comunità scientifica in modo che si crei una intelligenza collettiva che includa come scrive Donato Greco “l’incertezza, i rischi, gli effetti collaterali, quindi l’assunzione di responsabilità pesanti”. Per questo, quanto più ricca è “l’Intelligence” più appropriate saranno le scelte che questa emergenza richiede.
Alla fine dei conti, ricordiamoci che se è vero che il futuro non si può prevedere, è anche vero che per il futuro si può sempre essere preparati.
https://covid19.healthdata.org/italy
https://www.scienzainrete.it/…/scar…/donato-greco/2020-05-11
http://maddmaths.simai.eu/comu…/risposta-di-guido-silvestri/
https://www.ilfattoquotidiano.it/…/coronavirus-il-…/5769710/
https://www.facebook.com/pillolediottimismo/posts/143815370692276
https://www.nature.com/articles/d41586-020-01812-9
se va bene, i modelli affiancati da supercalcolatori, possono individuare il futuro con un'ottima approssimazione. Anche nel caso di LTG il plateau si verificò nelle previsioni, ma Peccei & C. non potevano sapere 60 anni fa che la stampa di denaro a debito, avrebbe sostituito l'estrazione del convenzionale redditizio, almeno per una decina d'anni. Lo stesso succede nelle previsioni meteo a lungo termine. Qualche supercalcolatore ci azzecca, gli altri vanno a farfalle. La prudenza dei filosofi antichi era e resta il mezzo logico più affidabile, se una ha un pò di capacità logica. Certo che lasciar andare liberamente a giro per Potenza i 36 bengalesi contagiosi non è stata una bella dimostrazione di logica applicata. Ma anche da me i vigili facevano le multe agli stranieri nel lockdown, anche se sapevano che non sono perseguibili amministrativamente, perchè nullatenenti. Bisognerebbe rimandarli a casa loro, come fecero gli americani con mio bisnonno, quando si ammalò, ma noi non siamo cattivi come gli imperialisti capitalisti a stelle e strisce.
RispondiEliminaConcordo con te!.
EliminaE' in corso da tempo sul pianeta Terra una pandemia, non è il momento d'andar a strascicare per il mondo, ma bensì starsene nella propria nazione. Un buon padre di famiglia, respingerebbe tutti gli stranieri (clandestini o turisti) facendo solo turismo autarchico: perchè è meglio una perdita del -50% nel settore turistico, che una perdita del -100% con un altro lockdown.
Nel loro delirio, i nazisti nel 1940s ammazzavano tutti i non ariani: toglievano case, danaro, averi, poi gli gassavano, con l'intento di ripopolare in prospettiva il territorio con popolazioni ariane o d'origini ariane. C'è stata una guerra per questo, poi i nazisti sono finiti fucilati & impiccati o rinchiusi a Spandau sino alla morte.
Se si perorasse la sostiuzione etnica degli italiani, ma non si potesse dirlo... allora si mascherebbe tale obiettivo (contrario alla logica demografica di una popolazione italiana naturalmente calante e quindi più resiliente in prospettiva, con un pil in calo per danni da climate change & sovrappopolazione nel mondo) con il delirio di una società multi-etnica in crescitare demografica ed economica perenne: ergo ammazzar italiani (facendo circolare il Covid), per colpire sopratutto i vecchi (che costano pensioni, consumano sanità) sottraendolo loro risparmi & case (per lasciti a Chiesa Cattolica o avocati dallo Stato per assenza d'eredi) da dare ad immigrati clandestini più giovani in età, a cui poi sarebbe dato il diritto di voto dopo appena 5 anni, questo delirio cattocomunista ha lo stesso imprinting del progetto nazista!
I miei modelli, prevedono una guerra civile in Italia: le faglie politiche sul tema demografico e sull'immigrazione ci sono da oltre 8 anni in Italia, sono faglie politiche profonde, sono faglie insanabili perchè annesse al diritto di sopravvivenza di una nazione: dentro ad un processo di collasso economico (con il livello di debito pubblico, l'Italia non ha un futuro nei decenni a venire) ci saranno solo guerre civili (per altro, nella migliore tradizione italica).
Lets wait and see...
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EliminaScusate il doppio post
Elimina"È mancata l’intelligenza collettiva che arriva dal coinvolgimento di tutta la comunità scientifica e i politici hanno preferito affidarsi ad una ‘epidemiologia difensiva’ basata sullo scenario peggiore, alle volte a spese del reale benessere della popolazione."
RispondiEliminaEh già, ma coltivando idiozia di massa per anni ed anni come si può ottenere in poche settimane la resurrezione dell'intelligenza collettiva?.
Che poi è quella derivante dall'intelligenza individuale.
Quale modello del comportamento umano può servire a comprendere come mai siamo così recidivi a commettere gli stessi errori, sia che si tratti di epidemie o di conflitti armati o di pratiche politiche?
Quanta intelligenza individuale occorre affinchè quella collettiva arrivi a comprendere ed accettare che abbandonare la plastica dappertutto provoca il disastro dell'inquinamento degli oceani?
In questo caso forse l'intelligenza conta poco o nulla, ma l'abitudine, che invece richiede sottilissime intelligente per studiarla.
Credo che il modello migliore del comportamento umano, ammesso che esista, sia così complesso da essere sostanzialmente inutile, proprio quando ci servirebbe per prevedere e poter scongiurare gli eventi più rari ma più catastrofici.
E' come la ricerca del percorso migliore nel problema del commesso viaggiatore.
Naturalmente, esiste anche il miracolo, ovvero ciò che desta meraviglia inattesa, ma nessuno a quanto pare ha mai trovato la legge o il modello secondo i quali avvengono i miracoli.
Gli elementi radioattivi si disintegrano.
Possiamo sapere con quale cadenza, ma non quale sia l'atomo che lo farà adesso o tra un secondo o il giorno del nostro compleanno.
Amen.
Marco Sclarandis
Sono piuttosto convinto che in realtà i comportamenti umani seguano linee piuttosto schematiche, statisticamente riconducibili a tendenze semplici e ben delimitate (direi che potremmo cogliere una certa compulsività in quelle tendenze, dovuta all'istintività profonda che contraddistingue ogni specie). Quel che ci rende quegli schematismi difficili da interpretare, sempre secondo la mia pura opinione, è che siamo troppo coinvolti per osservare le cose con la necessaria oggettività.
EliminaForse potrebbe "illuminarci" il lavoro di qualche studioso talmente atipico, talmente "fuori" da essere per qualche fortuita ragione poco umano. Ma, in quanto troppo coinvolti, non gli presteremmo attenzione o gli faremmo magari fare pure "una brutta fine".
Spero sia chiaro quel che intendo esprimere.
Marco, i miracoli esulano dalle leggi della natura. Perciò sono preclusi agli umani e ai diavoli. O almeno agli umani senza fede.
EliminaR "Succede spesso che, invece di usare i modelli come fonte di informazione e comprensione della realtà, i politici li strumentalizzano per supportare programmi di “epidemiologia difensiva” che soffre dello stesso problema della “medicina difensiva,” ovvero la volontà di agire principalmente con lo scopo difendersi da possibili rischi giuridici,"
RispondiEliminaPerfetto prof., ed anzi era chiaramente intuibile anche dal linguaggio del corpo del pessimo Boccia ( mentre deterrimo è l'orribile Misiani da questo punto di vista, anche s elui si occuperebbe di economia pura in teoria)...Però all'inizio almeno l'avvocato foggiano ci ha creduto davero visto che ha ordinato 500 ffp3 per lui e l'ennesimo suo compare pugliese, il maestro d'ars depilatoria ce del grande fratello...
E' probabile IMHO che la Magistratura di Bergamo, a Settembre (quando i periti dell'accusa, avranno terminato la consulenza epidemiologica) si porti via Conte, Speranza, Lamorgese
RispondiEliminaAvocazione di competenze + temporeggiamento = procurata epidemia
LOL
IMHO finirà alla sbarra anche Di Maio: ha dilapidato lo stock di mascherine italiane, risorse preziose e scarse in un contesto d'epidemia, donandole alla Cina (un paese produttore di mascherine) danneggiando gravemente l'interesse nazionale italiano, dato che ciò ha contribuito a cagionare epidemie nelle RSA, perchè le mascherine FFP2/FFP3 non c'erano e quelle poche che c'erano, è evidente che finissero negli ospedali che s'andavano saturando. E' altissimo il numero di medici ed infermieri, infettatisi per covid a causa di carenza di protezioni sanitarie.
Se Conte era d'accordo, allora terrà botta e farà come Greganti...
Se Conte (come penso) è stato messo di mezzo dai veri mandanti di questa procurata epidemia, i quali si celano in PD+M5S, allora Conte fornirà preziosi indizi per stanare i mandanti di questa procurata epidemia.
23/7/2020 QuiBrescia: Coronavirus, altri esposti da Brescia sulle RSA
https://www.quibrescia.it/indagini-2/2020/07/23/coronavirus-altri-esposti-da-brescia-con-noi-denunceremo/564782/
22/7/2020 BergamoNews: Vittime del Covid, a settembre un altro D-day con 100 denunce dei parenti
https://www.bergamonews.it/2020/07/22/vittime-del-covid-a-settembre-un-altro-d-day-con-100-denunce-dei-parenti/384454/
22/7/2020 Zoneombra.tv: Aperto fascicolo contro Conte per "omicidio colposo" magistratura di Roma
https://www.zonedombratv.it/covid-aperto-fascicolo-contro-conte-per-omicidio-colposo-la-procura-di-roma-invia-atti-al-tribunale-dei-ministri/
19/7/2020 Giornale: Taormina contro Conte il caso è sul tavolo del tribunale dei ministri
https://www.ilgiornale.it/news/politica/taormina-contro-governo-conte-caso-passa-tribunale-dei-1878256.html
13/7/2020 Fanpage: Possibili crimini contro l’umanità in Lombardia lettera del comitato delle vittime Covid all’Ue
https://milano.fanpage.it/possibili-crimini-contro-lumanita-in-lombardia-lettera-del-comitato-delle-vittime-covid-allue/
12/6/2020 Money.it: Conte interrogatorio dal pm di Bergamo
https://www.money.it/Conte-interrogatorio-cosa-chiesto-pm-Bergamo-zona-rossa
Vedremo, come s'evolverà la situazione.
Vedrai come ti accorgerai di aver scritto un pacco di idiozie...
EliminaR "E' probabile IMHO che la Magistratura di Bergamo, a Settembre (quando i periti dell'accusa, avranno terminato la consulenza epidemiologica) si porti via Conte, Speranza, Lamorgese"
EliminaLo penso e lo spero anche io.
Anonimo, chip non scrive idiozie, ma idee. Per questo sembra di fuori. La realtà non la sapremo mai. Siamo nel paese delle mafie, di Ustica, degli omicidi eccellenti di Falcone e Borsellino e di tanti altri di cui non sappiamo e sapremo mai un fico secco. Far litigare sulle frottole gli abbindolati è la massima soddisfazione del pifferaio.
EliminaCome già dissi l'errore non vi è stato, ciò che abbiamo visto è stato un nascondersi dietro un "dogma scientifico" come balestrieri dietro ai pavesi. Da un lato qualche addetto ai lavori si è vestito dell'abito talare sostituendo il "parola di Dio" con il "parola di scienza", addirittura ha potuto scriversi da solo il proprio vangelo del "sacro modello di X".
RispondiEliminaLavorando in sanità, nel fango e nel sangue, posso vedere chiaramente le differenze tra i medici-scienziati ed i medici-paramentati, esiste poi una certa massa di medici-"tiriamo a campare". Queste 3 categorie sono convinto siano rappresentative e individuabili in ogni professione:
- quelli che sanno fare, lavorano ed imparano dal lavoro
- quelli che fanno del lavor una divisa, per loro il lavoro è un mezzo per ottenere uno status
- quelli che sanno il minimo indispensabile, sono una buona fetta che lavora meccanicamente facendo il minimo e l'indispensabile con il minor sforzo possibile (paradossalmente sono gli ingranaggi che fanno girare il mondo)
Ogni modello di base ha un bias dovuto al fatto che è costruito da un essere umano che , in quanto umano, è soggetto a bias cognitivi e conoscitivi. Uno scienziato onesto accetta questo fatto e dà quasi per scontato il fatto di dover aggiornare continuamente il modello, in fondo è anche il bello della scienza: ogni vetta conquistata apre la vista a nuove sfide, ogni anomalia è la porta ad un nuovo regno ed ogni errore l'opportunità di migliorare.
sarebbe meglio per se stessi e l'ambiente smettere di cercare di migliorare, ma l'essere umano è fatto di avidità e superbia, condita di ricerca del piacere e del bel vivere (sarebbero i 7 vizi capitali) e allora, sulla spinta della propria emotività (sarebbe il peccato originale) avanti fino al baratro della morte e della fine di questo mondo (quello petrolifero comincia ad essere alle porte, ma ci vorrà ancora tanto tempo).
EliminaPossiamo disquisire all'infinito se, col senno del poi, le misure sono state ingiustamente eccessive o giustamente prudenti.
RispondiEliminaCosa avreste fatto ai primi di marzo se foste stati decisori politici?
Intanto il permafrost si scioglie e il metano se ne va in atmosfera, se continua così il virus sarà l'ultimo dei nostri problemi
https://www.meteogiornale.it/news/2020/07/siberia-in-fiamme/
Finalmente un commento sensato, bravo!
EliminaSarebbe quantomeno interessante capire prima se stiamo parlando di decisori o di esecutori. Giusto per sapere dove guardare mentre si segue il bello spettacolo di illusionismo che hanno preparato per noi. Magari, guardando nel punto giusto e non in quello reso più apparente da un'applicazione magistrale dell'arte prestidigitatoria, rischieremmo pure di riuscire a vedere qualcosa di utile per capire dove sta il trucco. Finora non ci sono riuscito, se notate qualcosa non mancate di farmelo sapere.
EliminaIn questo blog mi sembrate allineati ai partecipanti a questo convegno scientifico:
Eliminahttps://www.ansa.it/sito/notizie/politica/2020/07/27/lemergenza-non-esiste-convegno-anticovid-al-senato_d9e919ea-2984-441f-ab35-c3a176ff9d3c.html
Vero, anonimo. Alle volte possiamo sembrare un po' critici nei riguardi della linea del partito. Ma non ti preoccupare. Se leggiamo sull'"Unità" che i coccodrilli volano, non lo neghiamo certamente. Al massimo possiamo suggerire che non siano in grado di raggiungere grandi altezze
EliminaHo una richiesta da fare: vorrei che tutti i miei post contenuti nel blog siano CANCELLATI. Grazie.
RispondiEliminaGentile sig. Rupalti,
Eliminail blog "Effetto Cassandra" si configura come una testata editoriale, sia pure in modo informale. Come tale i contenuti dello stesso sono proprietà della testata e nel sottometterli per la pubblicazione gli autori ne cedono i diritti alla testata stessa.
Quindi sono spiacente di doverla informare che il blog non può accogliere la sua richiesta.
La ringraziamo comunque per i passati contributi a questo blog e le facciamo i migliori auguri di un buon Ferragosto.