venerdì 15 novembre 2019

Lettera aperta ai giovani che lottano per la salvezza della biosfera


di Bruno Sebastiani

Cari ragazzi
voi avete dato vita a una rivoluzione, ed è la prima volta nella storia che una rivoluzione ha come obiettivo la salvezza della biosfera.
Questo è un avvenimento che rappresenta una svolta epocale nella vicenda umana e deve pertanto essere supportato da una base ideologica che rappresenti una svolta altrettanto epocale nella storia del pensiero.
Per tale motivo vi propongo alcuni spunti per la costruzione di una valida base ideologica.
1.  Nessun essere vivente ha mai creato squilibri ai danni della biosfera come quelli causati dall’uomo. Questo perché gli animali sono guidati dall’istinto e gli “interessi” contrapposti delle varie specie si sono sempre autoregolati nell’ambito del mondo della natura.
2.   Ad un certo punto della sua evoluzione biologica il cervello dell’uomo ha superato le dimensioni che gli consentivano di vivere seguendo semplicemente l’istinto e tale crescita gli ha permesso di iniziare ad intervenire sul mondo della natura modificandolo a suo piacimento.
3.     L’istinto di sopravvivenza unito alle nuove facoltà intellettuali ha dato vita alla volontà di potenza. Nella lotta per la vita Homo sapiens ha sconfitto con questa nuova arma, la super intelligenza, tutti i suoi concorrenti ed è diventato il re del mondo.
4.   Per giustificare questa nuova condizione gli antichi si sono inventati miti e religioni secondo i quali saremmo stati investiti di questo potere nientemeno che dal creatore dell’Universo.
5.     In base a tali convincimenti sin dagli albori della storia abbiamo iniziato a distruggere i tessuti sani del pianeta, portando all’estinzione un gran numero di specie animali ed intervenendo pesantemente sul mondo vegetale con l’invenzione dell’agricoltura.
6.   L’opera di distruzione è andata via via aumentando di intensità parallelamente alla crescita e alla diffusione della cosiddetta “civiltà”, fino ad oggi, momento storico in cui stiamo prendendo coscienza di essere molto vicini al punto di “non ritorno”.
7.     Questa tragica situazione si è verificata perché l’intelligenza umana è cresciuta fino a consentirci di modificare l’ambiente a nostro favore e a sfavore di tutti gli altri esseri viventi, ma non è cresciuta a sufficienza per ristabilire un equilibrio altrettanto duraturo.
8.    Abbiamo operato come le cellule di un tumore: siamo cresciuti a dismisura e abbiamo distrutto i tessuti sani dell’organismo planetario che ci ospita, ed ora ci accorgiamo di aver portato questo organismo in prossimità della fine, che costituirebbe anche la nostra fine.
9.   Pur in presenza di una situazione tanto grave è doveroso tentare di mettere in atto ogni azione che possa scongiurare, o quanto meno ritardare, la distruzione della biosfera. Per tale motivo è assolutamente necessario avviare sin da subito ogni iniziativa volta alla decrescita.
È compito della vostra rivoluzione individuare sistemi e strumenti con i quali intervenire nei confronti dei governanti per richiamare la loro attenzione alle vere priorità. Ma nel fare questo non dovete farvi ingannare da negazionisti e falsi ecologisti, e il modo migliore per restare saldi nei vostri propositi è di ancorare il vostro movimento ad una solida base ideologica.
Quella che vi ho indicato è solo una traccia di un percorso tutto da scrivere, ma credo che contenga in sé i punti fondamentali da approfondire.