Mi scuserà l'amico Sebastiani se precedo questo suo post con una mia critica personale. Non che io sia un appassionato di uno sport dove il momento più eccitante è quando le macchine si fermano a far benzina. Ma, onestamente, questa idea di abolire la formula 1 è una nuova incarnazione dell'autolesionismo dei vari ambientaisti/ecologisti/rossoverdisti/ eccetera. Ovvero, come farsi danni con le proprie mani inventandosi cose che li rendono ancora più fastidiosi e supponenti di quanto non siano normalmente considerati.
Spesso gli interlocutori a cui espongo l’idea che l’uomo sia il cancro del pianeta mi chiedono quale sia la “pars costruens” del cancrismo, ovvero cosa io proponga per porre rimedio alla tragica situazione in cui ci troviamo.
Nessuno vuol sentirsi dire
che non c’è niente da fare, che il caso ci ha condotti a distruggere il pianeta
e a rompere irreparabilmente l’equilibrio della biosfera, punto e basta.
E allora io suggerisco, perché
ci credo, di mettere in atto delle cure palliative, di tentare di alleviare le
sofferenze del mondo vegetale e animale per rinviare il più a lungo possibile
il “redde rationem”, cioè la presentazione del conto che la Natura prima o poi
ci esibirà per il sontuoso banchetto che abbiamo consumato ai suoi danni.
Ridurre i consumi,
riciclare i rifiuti, inquinare il meno possibile ecc. ecc., queste sono le
azioni concrete che possiamo mettere in atto. Ma non molto di più: non siamo in
grado di tornare indietro, la via che abbiamo imboccato è senza ritorno. L’impero
che abbiamo edificato è di una tale complessità ed interconnessione che non
possiamo abbattere delle colonne portanti senza correre il rischio che l’intero
edificio ci crolli addosso.
Il nostro stesso fisico si
è modificato, gli agi di cui ci siamo circondati sono diventati delle vere e
proprie necessità.
Come potremmo vivere senza
elettricità, riscaldamento, auto, aerei e treni?
Ma se non possiamo
rinunciare a dei mezzi di collegamento che ormai fanno parte della nostra vita
quotidiana, potremmo quantomeno rinunciare all’esibizione di questi mezzi a
fini “spettacolari”.
Ecco allora una proposta
concreta che promana dalla teoria cancrista come simbolo “forte” del nostro
rifiuto di tutti i danni compiuti in nome del progresso: diciamo STOP a tutte le
gare automobilistiche, ad iniziare da quelle di Formula 1!
Sono ovviamente
consapevole che il fermo di queste manifestazioni non risolverebbe minimamente i
problemi del pianeta, ma l’iniziativa avrebbe il vantaggio di lanciare un segnale
importante senza alcuna controindicazione.
Se, ad esempio,
chiedessimo di abolire le monocolture, di eliminare l’uso dei pesticidi e dei
fitofarmaci, di chiudere gli allevamenti intensivi – tutte ottime e sacrosante
battaglie – produrremmo, in caso di vittoria, conseguenze disastrose sul piano
alimentare per l’umanità, rischieremmo di scatenare carestie e incontrollabili sconvolgimenti
nella catena della distribuzione del cibo.
Al contrario il fermo
delle gare motoristiche non comporterebbe alcuna conseguenza dannosa per la
popolazione ma assesterebbe un bel colpo psicologico ad uno dei miti più
deleteri della nostra epoca, il mito della velocità, della potenza artificiale e,
in definitiva, del progresso tecnologico.
E poiché gli uomini, i
giovani soprattutto, si nutrono abbondantemente di miti, il sollevare una
bandiera con su scritto STOP ALLA FORMULA 1 e portarla in battaglia
costituirebbe già di per sé un ottimo catalizzatore di energie da impegnare poi
nella mischia di lotte più importanti.
Tra il 20 e 27 settembre
2019 milioni di giovani e meno giovani sono scesi nelle piazze di tutto il mondo
per attirare l’attenzione dei governanti sul cambiamento climatico e sulle
cause che lo hanno scatenato.
A tutti costoro offro come
mio personale contributo questa proposta di campagna molto “concreta” ma anche
molto “ideologica”: se è vero, come è vero, che gran parte dei problemi ambientali
derivano dall’uso dei combustibili fossili, colpiamo chi di questi combustibili
fa un uso tanto inutile quanto smodato (2 - 300 kg di carburante a gara – prove
comprese - da moltiplicarsi per una ventina di auto e per una ventina di gare
solo per la Formula 1, più le infinite altre gare automobilistiche e
motociclistiche!)
Loro amano la velocità, il
rumore, la competizione, noi amiamo il procedere lento, il silenzio, la
contemplazione.
è come chiedere agli indemoniati di pregare e adorare Dio.
RispondiEliminaNutro un misto tra astio, disprezzo ed incomprensione a proposito degli "sport" motoristici. Quest'ultimi generano soltanto inutile inquinamento, ivi incluso quello acustico, e frenesia da vendere agli imbecilli che stanno lì a guardare.
RispondiEliminaGente che addirittura spreca non pochi denari pur di abbonarsi ai canali televisivi a pagamento, così da non potersi perdere neanche una singola gara. Ecco a cosa è giunta certa umanità.
E riflettiamo anche sullo stile di vita metropolitano ed opulento, dunque irritante ed offensivo, veicolato dai numerosi "sportivi" che si cimentano in tali competizioni.
Quindi, appoggio incondizionatamente la proposta del professor Sebastiani, di cui possiedo il suo interessante primo libro.
Ma non vanno banditi soltanto i motori. Il calcio ha un impatto ecologico non proprio irrilevante. Trattasi dello sport maggiormente amato dal capitalismo e dalle masse incolte, non a caso. Il calcio è anche violenza; una violenza che degrada lo Spirito. E vanno banditi pure caccia, pesca, equitazione... inaccettabile che vengano definiti "sport" delle attività sadico-crudeli commesse da individui che, dando terribile sfogo a gravissime problematiche di tipo mentale, traggono uno schifoso senso di appagamento dalla uccisione degli animali.
Altre attività, invece, come, ad esempio, l'escursionismo, sono meritevoli di essere valorizzate a patto che siano svolte unicamente da persone che hanno un rispetto meticoloso nei confronti del Creato.
Saluti.
i romani avevano i gladiatori e i greci Eschilo e Sofocle. Pare che una società aumenti il livello della violenza degli svaghi di pari passo con l'aumento della ricchezza e del potere. Difatti gli svaghi citati da te sono tutti arrivati coll'arrivo dei FF. Comunque come ho sentito ieri che tutto ciò che fa profitto (ah, gli economisti!!)genera consumismo, che è alla base del capitalismo. Questa legge è così inesorabile che non può essere cambiata e lo dimostra il fatto che chi si è opposto (URSS, ma anche San Francesco) è durato poco.Il new deal green è tragicomico e chi lo propugna sembra un malato di vaiolo che cura le pustole puzzolenti, invece di preoccuparsi di non morire per la malattia. La vita va avanti, non come dovrebbe, ma come deve andare; allora di che preoccuparsi?
EliminaAl consumo diretto di carburante per le gare di F1, aggiungerei anche quello -indiretto/collegato- degli spostamenti in tutto il mondo delle varie squadre, delle numerose persone che seguono tali eventi (da quelle di alto rango a giornalisti, e giù per li rami fino a inservienti e spettatori) oltre ai consumi dovuti alle numerose gare alle quali i piloti devono partecipare per qualificarsi alla massima categoria
RispondiElimina...
I consumi dovuti a costruzione ed esercizio della viabilità di accesso
degli autodromi, degli autodromi stessi e delle vetture, alla produzione degli pneumatici speciali
...
Kribbio, col costo di un solo treno di quelle gomme io avrei gomme nuove alla mia vettura vita natural durante
...
Forse il risparmio, relativamente ai consumi generali, sarebbe piccolo, ma dal potente significato simbolico: "Signori, capolinea, scendere!".
Non capisco molto la critica introduttiva l'articolo, che indica come autolesionista chi auspica la fine di tali Giochi Circensi, né vedo come avviare il "cambiamento" senza suscitare l'antipatia di chi nella situazione attuale ci sguazza, consapevole o meno che sia di ciò che da molte indicazioni sembra stia per succedere.
Altro che "antipatia" si susciterà, insistendo a sostenere che la pacchia è finita! Chiedere a fra' Girolamo Savonarola per dettagli.
Prof,
non ho capito cosa ha detto, le dispiacerebbe rispiegarlo?
Saluti.
R
Credo che il professore si riferisca alla tendenza ,di alcuni appartenenti al mondo ambientalista, a fare proposte controproducenti per la "causa".
EliminaAtteggiamento che può essere riassunto dalla seguente gif:
https://images.app.goo.gl/vXsiDmJud5EChvq39
https://www.ilmeteo.it/notizie/meteo-inverno-20192020-per-chi-ama-la-neve-non-ci-sono-buone-notizie-egemonia-dellanticiclone-dettagli
RispondiEliminaa parte qualche possibile breve scherzetto del VP, che ci prende di mira, pare che il prossimo inverno sarà, minimo solare o no, un lungo novembre. La F1 verrà fermata solo quando le persone moriranno almeno a decine di migliaia per colpa dell'inquinamento, perchè verranno a mancare i motori del consumismo. Qua vicino sono morte 12 persone per tumore ai tessuti molli e hanno dato la colpa all'acqua dei pozzi con concentrazioni di pcb da 100 a 255 volte superiori ai limiti di legge. Il giornale ha comunque rassicurato gli utenti dell'acquedotto, perchè nei pozzi di captazione dello stesso le concentrazioni sono risultate nei limiti. Siamo al paradosso: le sorgenti montane sono inquinate da microplastiche e i pozzi dell'acquedotto in zone altamente inquinate sono a posto. Correte, macchinine, correte.
Credo che i giovani di oggi siano già di suo molto poco interessati al mito dell'automobile (ormai simbolo di schiavitù, e già sottoposta ad un'infinita serie di regole e gabelle) vietarglielo mi sa che serve solo a farglielo diventare interessante (funziona cosi': che le persone piu' creative, libertarie, e bada bene trascinanti nella societa', quelle che creano le mode, sono anche quelle che detestano che gli vengano imposti limiti di tipo arbitrario e moralistico con piglio autoritario: e poichè amano fare la cosa giusta per libera scelta - che poi è la definizione di comportamento morale - tendono automaticamente a considerare sbagliate le cose imposte da un potere formale esterno). Le materie insegnate a scuola con la frusta vengono poi odiate per tutta la vita, perlomeno dalle persone con un minimo di carattere e intelligenza.
RispondiEliminaSinceramente, è l'approccio sbagliato, in tutti i sensi: significa ottenere l'effetto contrario col massimo sforzo passando, almeno emotivamente, dalla parte del torto e facendosi pure detestare se non odiare.
Semmai, suggerire ai nostri legislatori una supertassa sulle corse: con la disperata fame di soldi che si ritrovano, non ci pensano neanche due secondi a sfruttare come al solito le istanze ecologiste per imporla, facendo però ulteriormente odiare l'ecologismo politico, che per questo motivo (infinite gabelle, burocrazia autoritaria inutile e repressiva palesemente col solo scopo di incassare soldi, sempre piu' soldi) è già MOLTO odiato nel mondo reale, per chi non se ne fosse ancora accorto mentre sta in contemplazione del santino con la piccola svedese ancora del tutto ignara del funzionamento della vita sociale nel mondo reale. Bel risultato, sempre avanti così...
Condivido perciò la perplessità del corsivo in alto.
E giù adesso col DDT sulle locuste e le n-esime guerre puniche ... metaforicamente parlando, tanto per tenere alto come al solito il livello della discussione.
Essì che i buoni esempi non mancherebbero, uno dei miti, se non il mito fondatore dell'ecologismo è Thoreau, e più vicino a noi c'era il povero Langer, che in sostanza diceva che bisognava cercare di cambiare il paradigma senza l'uso della violenza... (le tasse e le leggi sono violenza, in ultima analisi, chi non sottostà viene in qualche modo fisicamente costretto, anche nel più civile dei paesi moderni, per non parlare dela costrizione morale che può essere anche peggio).
anonimo ;)
PS: per chi non avesse notato che le corse vengono spesso organizzate in paradisi fiscali, ciò serve a farsi pubblicità senza spendere un centesimo, "scaricando" dalle tasse per "meriti sportivi" gli utili contabili ottenuti altrove. Dàgli all'inquinatore e pure evasore "a norma di legge"! (altro refrain di dubbia efficacia della paranoia legistica contemporanea, che si illude di risolvere ogni problema del mondo con una legge e una tassa - vedere "legismo", può essere utile ad acquisire consapevolezza del proprio inquadramento ideologico).
Oramai c'è poco da correre
RispondiEliminahttps://scenarieconomici.it/crisi-di-liquidita-il-non-qe-della-fed-richiesto-48-volte-lofferta/
"Dove è finita tutta liquidità iniettata dalla FED negli anni scorsi, ma anche dalla BCE perchè, ricordiamolo, esiste lo swap delle posizioni debitorie che permette di translare la liquidità da un’area monetaria ad un’altra. Semplicemente è attualmente bloccata in una serie di asset che non sono liquidi perchè legati a quotazioni che, se fossero dismessi, rivelerebbero valori molto più bassi. Parliamo di investimenti borsistici, in aziende, in debito ad alto rischio, in fondi di gestione del capitale che hanno comprato un po’ di tutto nel momento delle vacche grasse, ma che non riescono a vendere questi investimenti senza perdite consistenti. Il capitale iniettato per finanziare il credito commerciale è andato a finanziare la speculazione che, in un momento di rallentamento economico mondiale, non può essere liquidata con facilità. Quindi i precedenti QE è come se non esistessero, e la FED si trova nella necessità di dover iniettare di nuovo del denaro. Il problema è che questi soldi rischiano di fare la fine dei precedenti".
è inutile giocare a qualsiasi gioco, è tutto truccato.
RispondiEliminacioè perdete ogni speranza o voi che vivete... saluti a tutti
Potrebbe essere un buon compromesso il trasformare le competizioni tra MOTORI in competizioni tra PILOTI, oltre che il modificare gli obiettivi da raggiungere per vincere la competizione. Mi spiego: auto assolutamente identiche, affinché a determinare la vittoria sia l'abilità del pilota, non i milioni di euro spesi da qualche sponsor probabilmente miliardario; e assegnazione di una quantità predeterminata e uguale per tutti di carburante -- chi lo spreca, resta a piedi e perde (non basti la velocità, dunque, per vincere -- senza rifornimenti lungo il percorso, né interventi di manutenzione alcuna, fosse anche solo per sostituire gli pneumatici).
RispondiEliminaAnche così, in modo meno draconiano rispetto all'eliminazione totale delle corse, si potrebbe promuovere una nuova linea di obiettivi e ambizioni, proponendo l'emulazione di modelli diversi da quelli del classico "chi più corre, più vince". L'effetto emulazione, oltre che la spinta all'innovazione tecnologica con ricadute sulla produzione di serie, potrebbe lasciare strascichi interessanti.
Non posso che condividere in pieno tutto il commento di Wandervogel, in particolare vedrei l'abolizione della caccia al secondo posto da fare fuori dopo gli "sport" (per modo di dire sport) motoristici.
RispondiEliminaRispondo qui alle domande di Renato su cosa facciamo noi, prendendo anche spunto da questa nuova perla:
RispondiEliminahttps://quifinanza.it/fisco-tasse/detrazioni-spese-sanitarie-addio-da-2020-piano-governo/320077/amp/
Da un punto di vista personale sono queste le cose da cui bisogna difendersi. Non da fantomatiche guerre puniche o criptiche catastrofi ultraviolette. La guerra non ci sarà, verosimilmente, mai. A chi converrebbe? Anche negri, arabi e ogni altro ben di dio che ci sta portando tanto benessere, non vengono certo qui per fare guerra. D'altra parte scappano dalla guerra, no? Vogliono rubare un pò di benessere anche per loro, altro che guerra. Al massimo portano un (bel) pò di delinquenza, anche quella ben utile al sistema. Rumeni e albanesi, quelli che possono, se ne tornano già a casa, visto che qui si sta mettendo male. Per noi basta un pò di inasprimento fiscale, qualche taglio a sanità e pensioni e la mortalità va alle stelle, senza bisogno di alti esplosivi.
Per l'ambiente credo abbia ragione Simonetta. L'unica cosa utile che possiamo fare è cercare di salvare un pò di territorio "naturale". Da quei semi potrà ripartire la vita. E ognuno lo può fare, se ha qualche metro quadro in proprietà.
Ovviamente tutte questa difese, sono, o stanno diventando, illegali.
Guido.
@ Anonimo 21 ottobre 2019 18:06
EliminaLei ha il sacrosanto diritto di pensare come e/o cosa meglio crede.
Tuttavia la frase - La guerra non ci sarà, verosimilmente, mai- non dimostra niente, non smonta niente della mia teoria.
Come può verificare:
http://lafrecciadellastoria.blogspot.com/search/label/Early%20Warning%20Signals
i segnali d'Early Warning, invece confermano la mia freccia della storia, che lei ha così perentoriamente escluso.
Francamente detesto anche la formula E.
RispondiEliminaed è logico, perchè è sempre un'affermazione della volontà di profitto, quindi consumismo, quindi capitalismo. Ma chi capirà mai San Francesco? Soldi, sterco del diavolo? Boh?
EliminaIo ho capito San Francesco.
EliminaNaturalmente, su alcune cose che ha detto o fatto, non concordo, su altre si.
Il denaro è lo sterco del diavolo. (San Basilio)
Concordo con San Basilio (Tiziano)
San Francesco deve essere venuto a contatto con cose che noi umani non potremo mai immaginare. Per capirlo bisognerebbe anche noi avere questi contatti.
EliminaQuando avevo dai 17 ai 19 anni, ero apassionatissimo di Automobilismo, e compravo ogni settimana il giornale di automobilismo sportivo "Autosprint". Guardavo tutti i Gran Premi in tv, e per quei gran premi che non venivano trasmessi, aspettavo trepidante la trasmissione televisiva "Domenica Sportiva" per conoscere i risultati dei GP e vedere due minuti striminziti di cronaca del GP. Ho anche partecipato a 2 gare in salita, quando avevo 21 anni (Trento-Bondone 17km e Appiano-Mendola 13km) con una SIMCA RALLY 2 di 1300 cc con 86 cavalli. Sulle strade correvo a più non posso, specie dove c'erano tante curve. Tuttora seguo volentieri MOTOGP.
RispondiEliminaAdesso guido con tanta prudenza, ho messo giudizio da molti anni ormai.
Sono d'accordo con Bruno Sebastiani :
Stop alla Formula 1 e a tutte le altre gare motoristiche !
Naturalmente non deve essere l'unico stop. Molti altri stop di eventi e cose non strettamente necessarie, deve venir attuato.
Altrimenti la catastrofe è assicurata.
Gianni Tiziano
Forse anche al turismo di massa voluttuario (veicolato dai motori a scoppio) bisognerebbe mettere qualche freno, o forse sta raggiungendo da solo il suo picco:
RispondiEliminahttp://www.ansa.it/sito/notizie/topnews/2019/10/22/francia-fallisce-obiettivo-boom-turisti_c39e160d-9443-4184-9b9d-6c2e2b85708a.html
"Uno dei miti + deleteri della ns. epoca: il mito (...) del progresso tecnologico"
RispondiEliminaDemonizzare il progresso (lo sviluppo) tecnologico costituisce "l'altra faccia della medesima medaglia" rispetto ad una sua esaltazione acritica e conduce poco lontano; la Tecnica/Tecnologia (grazie alla quale ad es. possiamo comunicare in questo prestigioso blog) mette invece semplicemente a dispos.ne una serie di strumenti (mediamente sempre + sofisticati) le cui ricadute dipendono sostanzialmente dall'USO (sennato o dissennato) che se ne fa, soprattutto a livello socio-politico... Saluti
OT (off-topic, "fuori tema")
RispondiEliminaNon si inizi nessun discorso senza mostrare per prima cosa umiltà.
"Io sono ignorante, un pover'uomo", è così che cominciano tutti i discorsi.
"Io non so nulla più di voi che siete seduti intorno a me, ma io vorrei offrirvi il mio umile parere."
Allen C. Quetone\Kiowa (indiani nord-americani)
mah? Tutte le religioni e spiritualità, appena possono, abbandonano la loro copertura di bontà ed umiltà e diventano fondamentalismi aggressivi ed intolleranti, aggravati dalla mancanza di conoscenza scientifica, che già da sola introdurrebbe un pò di prudenza, tanto c'è il libro, che sia Bibbia, Corano o il capitale di Marx a dettare la via da seguire ed osservare ciecamente e pedissequamente. Mi pare che codesti indiani abbiano avuto poche occasioni per salire in cattedra e divenire intolleranti, perchè ne hanno buscate da diritto e da rovescio dagli invasori visi pallidi. Quindi non si può dire se avrebbero conservato la loro umiltà. Io rimango della mia idea: "Homo homini lupus" (Hobbs, mica uno scemo). Non escludo comunque a priori che codesti indiani abbiano una modificazione genetica che ha fatto regredire il lobo frontale sinistro del cervello, che è il luogo dell'astuzia e quindi della sopraffazione del prossimo a vantaggio di quella destra, dove vengono elaborate le analisi approfondite della realtà.
Elimina@mago24 ottobre 2019 13:31
EliminaHobbes, non Hobbs. :-)
Ricordo il bellissimo libro autobiografico "Confessioni di un abitatore di igloo", dove l'autore, che fra il 1948 e il 1963 condivise la sua vita con con gli esquimesi per lunghi periodi, racconta l'episodio del gioco del calcio : aveva portato in dono un pallone di calcio, e cercava di insegnare il gioco ai suoi amici eschimesi. Ma loro non difendevano la palla dalla squadra avversaria, loro la passavano invece agli avversari, perchè il loro stile di vita è basato sul dono, e non sulla competizione. E ridevano contenti. Erano stati "educati" a condividere con il loro prossimo. E quanto erano contenti !
- Tiziano -
purtroppo sono molto cambiati anche loro e divenuti complici della 6° estinzione di massa: https://www.youtube.com/watch?v=RaBNHLALzco
RispondiEliminaAlla fine i dominatori sono sempre spariti. In tutte le estinzioni precedenti.