martedì 16 gennaio 2018

Andrea Natan Feltrin: L'Antropocene e Tante Altre Cose

6 commenti:

  1. Bravo Feltrin; io mi concentro più sull'etica etologica che quella ambientale tout court; ad ogni modo l'etologia morale in filosofia è molto timida ed osteggiata anche perchè giocoforza imporrebbe di compostare la grandissima parte delle filosofie passate e soprattutto ancora presenti. Basti solo pensare che la filosofia della mente è ormai appannaggio di neuroscienziati puri e Chomsky appare quasi un neoplatonico. Un paio di mie riflessioni sull'arrancare della filosofia classica, perchè troppo ancorata al concetto di individuo umano. Dopotutto Gaia suggerisce anche una comunità delle coscienze interspecie sviluppata nel tempo continua...

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  2. Imprevedibilmente l’evidenza scientifica ha mosso alcuni passi in campi sensibili come la filosfia della mente o l’etica etologica, svelando la natura di accumulatrice seriale della critica filosofia: la filosofia è naturalmente insieme complementare alla scienza. Ergo la critica filosofica che dimentica di fare un bel repulisti delle filosofie soprattutto coeve man mano che la scienza avanza, diventa non storia ma religione della filosofia.

    -La filosofia postumana che si concentri ancora sulle trasformazioni della soggettività umana indotte dalla tecnica, invece che sulle nuove evidenze scientifiche in campo di filosofia della mente, etica etologica, sociobiologia, teoria di Gaia, tutte meravigliosamente sincretiche col resto del vivente, pecca ancora colpevolmente di antropocentrismo. Se la filosofia non può rinunciare in toto al concetto di individuo umano, nuove scienze e la spontanea spiritualità che le accompagna la travolgeranno con merito.

    L’etologia umana non scimmiotta l’antropologia e la filosofia, ma eleva e chiama a giudizio l’uomo nella sua capacità di empatico o di aguzzino degli altri animali dotati di anima.

    -Ad ogni nuovo embrione l’ontogenesi ricapitola la filogenesi: chi poi da grande amerà tanto parlare di ontologia, ma dimentica l’etologia, commette un falso morale prima che epistemologico.

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  3. Dopotutto Feltrin va anche oltre dicendo che bisognerebbe dedicare metà pianeta ai parchi nazionali: infatti le foreste vergini sono eccezionalmente resilienti ai cambiamenti climatici, (si stima che le faggete vergini in Germania potrebbero adattarsi al clima iberico), mentre le aree riforestate di recente non lo sono affatto e possono richiedere anche 1000 anni perchè ritrovino una resilienza, interconnessioni sotterranee che la fanno assomigliare ad un superorganismo; in un mio lavoro definisco la foresta la legione principe di Gaia.

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  4. OT, http://www.qualenergia.it/articoli/20170706-la-vernice-che-produce-idrogeno-con--sole-e-umidita
    pare che tra 5 anni avremo idrogeno gratis fatto in casa per le auto elettriche a celle a idrogeno, sarà per questo che gli investimenti nel settore petrolifero stanno calando continuamente. Probabilmente penseranno che la mobilità non sarà più coi motori termici. Speriamo bene.

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  5. L'audio è a tratti incomprensibile. Alla fine, per quello che si capisce, non si può non essere d'accordo. Tuttavia scomodando qualche parolone, io, per la nostra epoca userei principalmente il termine "capitalocene"
    http://sbilanciamoci.info/benvenuti-nel-capitalocene-intervista-ad-altvater/
    "Non sono l’uomo e la donna, Adamo ed Eva, a rappresentare le dramatis personae, e nemmeno gli altri esseri viventi. Tuttavia, uomo e donna agiscono come esseri sociali all’interno di un dato sistema sociale, e la costruzione sociale dominante del XX secolo è il capitalismo".
    Angelo

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