Da “Post Carbon Institute”. Traduzione di MR
Di Richard Heinberg
Ho impiegato l'anno passato a lavorare con David Fridley e lo staff del Post Carbon Institute ad un libro appena pubblicato, Il nostro futuro rinnovabile. Il processo è stato un piacere: è stato un piacere lavorare con tutte le persone coinvolte (compresi i circa 20 esperti che abbiamo intervistato o consultato) e personalmente ho imparato moltissimo nel percorso. Ma abbiamo anche incontrato una sfida spinosa nell'elaborare un tono che informasse ma non alienasse il pubblico potenziale del libro.
Come quasi tutti sanno, ci sono voragini aperte che separano le visioni del mondo dei promotori dei combustibili fossili, dei sostenitori del nucleare e di quelli delle energie rinnovabili. Ma soprattutto, anche fra coloro che disdegnano fossili e nucleare, c'è apparentemente un abisso incolmabile fra coloro che dicono che l'energia fotovoltaica ed eolica hanno un impulso inarrestabile ed alla fine porteranno con loro prezzi dell'energia più bassi e milioni di posti di lavoro e coloro che dicono che queste fonti di energia intermittenti sono intrinsecamente incapaci di sostenere le moderne società industriali e possono fare progressi solo con massicci sussidi statali.
Non siamo partiti con l'intenzione di sostenere o minare nessuno degli ultimi due messaggi. Piuttosto, abbiamo voluto vedere di persona cosa sono in grado di fare le energie rinnovabili e come sta andando la transizione verso di esse. Abbiamo cominciato con due ipotesi nostre (basate su ricerca ed analisi precedenti) sulle quali siamo del tutti franchi: in un modo o nell'altro i combustibili fossili se ne stanno andando e il nucleare non è un sostituto realistico. Questo le rinnovabili fotovoltaica ed eolica, nel bene o nel male, come future fonti primarie di energia.
Nel nostro lavoro su questo progetto, abbiamo usato solo i migliori dati disponibili al pubblico ed abbiamo esaminato tutta la letteratura peer-review che siamo riusciti ad identificare. Ma ciò ha richiesto selezione e valutazione: quali dati sono importanti? E quali studi sono più credibili ed utili? Alcuni ricercatori sostengono che l'elettricità del solare FV ha un ritorno energetico sull'energia investita per produrla (EROEI) di circa 20:1, circa alla pari dell'elettricità prodotta con alcune fonti fossili, mentre altri pongono il valore del ritorno a meno di 3:1. Questa ampia divergenza di risultati ha naturalmente implicazioni enormi sulla fattibilità economica finale della tecnologia solare. Alcuni studi dicono che una transizione completa all'energia rinnovabile sarà facile ed economica, mentre altri dicono che sarà estremamente difficile o praticamente impossibile. Abbiamo cercato di giungere alle ipotesi che danno adito ad affermazioni, asserzioni e scoperte così contrastati e che hanno portato o all'euforia o alla cupezza nei confronti delle rinnovabili. Abbiamo voluto giudicare da soli se quelle ipotesi sono realistiche.
Non è la stessa cosa di cercare una via di mezzo fra ottimismo e pessimismo. L'energia rinnovabile è un tema complicato e una sua valutazione basata sui fatti e robusta dovrebbe essere onesta e ben informata, il suo obbiettivo dovrebbe essere quello di dare inizio a conversazioni più profonde, non quello di zittire semplicemente la critica o la lode.
Sfortunatamente, il dibattito è già piuttosto polarizzato e politicizzato. Di conseguenza, il realismo e la sfumatura potrebbero non avere spazio.
Questo è il motivo specifico per cui la nostra conclusione finale è stata che, anche se l'energia rinnovabili può di fatto alimentare le società industriali, probabilmente non c'è uno scenario futuro in cui l'umanità conserverà gli attuali livelli di uso dell'energia (sia su base pro capite che totale). Pertanto i livelli attuali di estrazione delle risorse, produzione industriale e consumo è improbabile che siano sostenuti – molto meno possono crescere in modo perpetuo. Inoltre, giungere ad un futuro ottimale di sola energia rinnovabile richiederà un lavoro duro, investimenti, adattamento ed innovazione su una scala praticamente senza precedenti. Dovremo cambiare più delle nostre fonti di energia, trasformeremo sia i modi di consumare energia sia le quantità che ne usiamo. Il nostro successo finale dipenderà dalla nostra capacità di ridurre drammaticamente la domanda di energia nelle nazioni industrializzate, accorciare le filiere di fornitura, elettrificarne il più possibile l'uso e adattarci alla stasi economica ad un livello flusso generale di energia e materie prime più basso. In assenza di un sostegno popolare diffuso ed informato, gli ostacoli politici ad un progetto del genere saranno enormi.
Questo non è ciò che la maggior parte delle persone vuole sentire. Pertanto, francamente, abbiamo bisogno di aiuto per far arrivare questa analisi al di fuori dei giri di persone che potrebbero trarne beneficio. Le capacità di comunicazione e sensibilizzazione dei media del Post Carbon Institute sono limitate. Mentre la necessità di una transizione energetica è urgente e più viene ritardata meno desiderabili sarà il risultato. Non è un'esagerazione dire che la transizione dai combustibili fossili climateranti e in esaurimento alle fonti rinnovabili di energia sia la causa centrale dei nostri tempi. E richiederà l'azione di ognuno di noi.
Potete dare una mano visitando il il sito web di Our Renewable Future, familiarizzando col problema, condividendo i vostri pensieri e parlandone con gli amici, la famiglia, i colleghi e gli alleati.
Di Richard Heinberg
Ho impiegato l'anno passato a lavorare con David Fridley e lo staff del Post Carbon Institute ad un libro appena pubblicato, Il nostro futuro rinnovabile. Il processo è stato un piacere: è stato un piacere lavorare con tutte le persone coinvolte (compresi i circa 20 esperti che abbiamo intervistato o consultato) e personalmente ho imparato moltissimo nel percorso. Ma abbiamo anche incontrato una sfida spinosa nell'elaborare un tono che informasse ma non alienasse il pubblico potenziale del libro.
Come quasi tutti sanno, ci sono voragini aperte che separano le visioni del mondo dei promotori dei combustibili fossili, dei sostenitori del nucleare e di quelli delle energie rinnovabili. Ma soprattutto, anche fra coloro che disdegnano fossili e nucleare, c'è apparentemente un abisso incolmabile fra coloro che dicono che l'energia fotovoltaica ed eolica hanno un impulso inarrestabile ed alla fine porteranno con loro prezzi dell'energia più bassi e milioni di posti di lavoro e coloro che dicono che queste fonti di energia intermittenti sono intrinsecamente incapaci di sostenere le moderne società industriali e possono fare progressi solo con massicci sussidi statali.
Non siamo partiti con l'intenzione di sostenere o minare nessuno degli ultimi due messaggi. Piuttosto, abbiamo voluto vedere di persona cosa sono in grado di fare le energie rinnovabili e come sta andando la transizione verso di esse. Abbiamo cominciato con due ipotesi nostre (basate su ricerca ed analisi precedenti) sulle quali siamo del tutti franchi: in un modo o nell'altro i combustibili fossili se ne stanno andando e il nucleare non è un sostituto realistico. Questo le rinnovabili fotovoltaica ed eolica, nel bene o nel male, come future fonti primarie di energia.
Nel nostro lavoro su questo progetto, abbiamo usato solo i migliori dati disponibili al pubblico ed abbiamo esaminato tutta la letteratura peer-review che siamo riusciti ad identificare. Ma ciò ha richiesto selezione e valutazione: quali dati sono importanti? E quali studi sono più credibili ed utili? Alcuni ricercatori sostengono che l'elettricità del solare FV ha un ritorno energetico sull'energia investita per produrla (EROEI) di circa 20:1, circa alla pari dell'elettricità prodotta con alcune fonti fossili, mentre altri pongono il valore del ritorno a meno di 3:1. Questa ampia divergenza di risultati ha naturalmente implicazioni enormi sulla fattibilità economica finale della tecnologia solare. Alcuni studi dicono che una transizione completa all'energia rinnovabile sarà facile ed economica, mentre altri dicono che sarà estremamente difficile o praticamente impossibile. Abbiamo cercato di giungere alle ipotesi che danno adito ad affermazioni, asserzioni e scoperte così contrastati e che hanno portato o all'euforia o alla cupezza nei confronti delle rinnovabili. Abbiamo voluto giudicare da soli se quelle ipotesi sono realistiche.
Non è la stessa cosa di cercare una via di mezzo fra ottimismo e pessimismo. L'energia rinnovabile è un tema complicato e una sua valutazione basata sui fatti e robusta dovrebbe essere onesta e ben informata, il suo obbiettivo dovrebbe essere quello di dare inizio a conversazioni più profonde, non quello di zittire semplicemente la critica o la lode.
Sfortunatamente, il dibattito è già piuttosto polarizzato e politicizzato. Di conseguenza, il realismo e la sfumatura potrebbero non avere spazio.
Questo è il motivo specifico per cui la nostra conclusione finale è stata che, anche se l'energia rinnovabili può di fatto alimentare le società industriali, probabilmente non c'è uno scenario futuro in cui l'umanità conserverà gli attuali livelli di uso dell'energia (sia su base pro capite che totale). Pertanto i livelli attuali di estrazione delle risorse, produzione industriale e consumo è improbabile che siano sostenuti – molto meno possono crescere in modo perpetuo. Inoltre, giungere ad un futuro ottimale di sola energia rinnovabile richiederà un lavoro duro, investimenti, adattamento ed innovazione su una scala praticamente senza precedenti. Dovremo cambiare più delle nostre fonti di energia, trasformeremo sia i modi di consumare energia sia le quantità che ne usiamo. Il nostro successo finale dipenderà dalla nostra capacità di ridurre drammaticamente la domanda di energia nelle nazioni industrializzate, accorciare le filiere di fornitura, elettrificarne il più possibile l'uso e adattarci alla stasi economica ad un livello flusso generale di energia e materie prime più basso. In assenza di un sostegno popolare diffuso ed informato, gli ostacoli politici ad un progetto del genere saranno enormi.
Questo non è ciò che la maggior parte delle persone vuole sentire. Pertanto, francamente, abbiamo bisogno di aiuto per far arrivare questa analisi al di fuori dei giri di persone che potrebbero trarne beneficio. Le capacità di comunicazione e sensibilizzazione dei media del Post Carbon Institute sono limitate. Mentre la necessità di una transizione energetica è urgente e più viene ritardata meno desiderabili sarà il risultato. Non è un'esagerazione dire che la transizione dai combustibili fossili climateranti e in esaurimento alle fonti rinnovabili di energia sia la causa centrale dei nostri tempi. E richiederà l'azione di ognuno di noi.
Potete dare una mano visitando il il sito web di Our Renewable Future, familiarizzando col problema, condividendo i vostri pensieri e parlandone con gli amici, la famiglia, i colleghi e gli alleati.