mercoledì 10 febbraio 2016

Perché hanno smesso tutti di parlare di popolazione e immigrazione?

Nota: questo articolo potrebbe risultare scomodo e politicamente scorretto. L'ho tradotto perché ci sono delle argomentazioni di cui bisognerebbe tenere conto se vogliamo occuparci in modo sistemico del mondo. Siamo abituati a misurare le cose da un punto di vista morale, ideologico e di consuetudine. La realtà spesso si fa beffe di tutte queste cose e ci ripropone ciò che abbiamo evitato con ancora più violenza. La mia storia è quella di una persona che si è sempre prodigata nella difesa dei più deboli (giacché io stesso faccio parte della categoria...), quindi dei migranti e di tutti coloro che sono costretti a scappare da qualcosa di terribile. Da un punto di vista umano l'atteggiamento non è cambiato, ma da un punto di vista sistemico è evidente che questo atteggiamento non porta a nulla di buono. Spero che l'articolo possa favorire una discussione non ideologica per trovare soluzioni a questo dilemma. MR


Di “Energy Skeptic”. Traduzione di MR (via Jacopo Simonetta)

[Ho cercato di riassumere le 20 ragioni principali per le quali la crescita della popolazione è stata abbandonata dai gruppi ambientalisti ed ha avuto una copertura molto ridotta negli ultimi 40 anni. Raccomando caldamente di leggere “Il movimento ambientalista fa marcia indietro nel sostenere la stabilizzazione della popolazione statunitense” di Beck e Kolankiewicz (2000) e “Conto alla rovescia: la nostra ultima e migliore speranza per un futuro sulla Terra?” di Alan Weisman. Alice Friedemann www.energyskeptic.com].

“Non c'è nessun bisogno di decidere se fermare o no l'aumento della popolazione. Non c'è nessun bisogno di decidere se la popolazione verrà ridotta o no. Succederà, succederà! La sola cosa che la specie umana deve decidere è se lasciare che il declino della popolazione venga attuato col vecchio e disumano metodo che la natura ha sempre usato o inventarci un nuovo metodo umano da soli” Isaac Asimov, 1974.

“Inattesi ma rapidi, siamo arrivati come uno sciame di locuste: una nuvola grande, spessa e oscurante che si è depositata come fiocchi di neve viventi, soffocando ogni stelo, ogni foglia, divorando ogni pezzo di verde fino ridurre tutto a terra grezza e nuda... Ci sono troppi uomini da ospitare per la Terra. Con circa 7 miliardi di persone, abbiamo superato la capacità di carico della Terra”. Dave Foreman, co-fondatore di Earth First.




1) Il problema è il consumo delle nazioni ricche. Non quelle povere.

Ovviamente sono entrambi. Non o uno o l'altro. La famosa equazione per descrivere questo è I = P x R x T, che si traduce in Impatto Umano (I) = (P)opolazione moltiplicato per (R)icchezza moltiplicato per (T)ecnologia. E' sicuramente vero che le nazioni ricche consumano troppo. Gli Stati Uniti usano 7 miliardi di tonnellate di minerali all'anno. Pro capite fa 21.667 kg per ogni americano: 635 kg di rame, 9 tonnellate di roccia di fosfato, 300 tonnellate di carbone, 16 tonnellate di minerale di ferro, 700 tonnellate di pietra, sabbia, ghiaia e così via. Ma anche i poveri hanno un effetto enorme sull'ambiente:


  • I contadini che tagliano e bruciano migrano all'interno delle foreste pluviali su strade illegali per il disboscamento e le distruggono
  • Si profila l'estinzione per molte specie animali a causa della troppa selvaggina catturata, specialmente in Africa
  • La deforestazione dovuta alla raccolta di legname illegale e per cucinare
  • Eccesso di pesca
  • Desertificazione
  • Competizione per risorse scarse
  • Inquinamento fognario e chimico dovuto alla mancanza di trattamento
  • I poveri alleggeriscono la loro popolazione in eccesso emigrando verso nazioni sviluppate o verso nazioni vicine, quindi la crescita della popolazione rimane senza controllo, la necessità o il desiderio di controllo delle nascite diminuito e l'impatto dell'ancora maggiore consumo nelle nazioni sviluppate che ricevono i migranti peggiorato
  • Adottando il consumismo delle nazioni ricche e consumando più carne ed altri beni
Crescita della popolazione mondiale 1950-2050. Fonte Divisione per la Popolazione delle Nazioni Unite, Prospettive per la Popolazione Mondiale, revisione del 2008.


2) E' un tabù nominare il collegamento fra povertà e popolazione

Gran parte della miseria e della fame in Nigeria è causata dal fatto di avere il più alto tasso di nascite del mondo, che chiaramente riduce la fetta di risorse per persona. Ma i giornalisti non parlano mai di questo collegamento visto che non è politicamente corretto. 

3) Non preoccupatevi, il tasso di nascite americano è sceso

Dal 1973 il tasso di nascite è sceso al di sotto del livello di sostituzione, quindi i media sparano titoli dichiarando che il problema della popolazione è stato risolto e che l'America ha raggiunto la crescita della popolazione zero. Non è vero! La popolazione degli Stati Uniti è stata, ed è, ancora in crescita. 

4) I gruppi di femministe e per i diritti umani hanno preso il comando del Sierra Club

Dopo che i sostenitori del femminismo e dei diritti umani sono stati messi nel comitato del Sierra Club, hanno combattuto per ottenere l'emancipazione delle donne come principale obbiettivo. Dave Foreman è stato nel comitato e si è opposto a questo in quanto l'obbiettivo era la stabilizzazione della popolazione e quindi la sua riduzione. Emancipare le donne potrebbe essere una strada chiave verso quell'obbiettivo, ma non l'obbiettivo in sé. I nuovi venuti hanno replicato che ogni restrizione implicita, come un obbiettivo di stabilizzazione della popolazione, era un assalto ai diritti delle donne di scegliere quanti bambini avere. Il solo nominare i limiti della crescita era coercitivo. 
Il sopravvento sulla piattaforma per la popolazione del Sierra Club da parte di persone inconsapevoli ed incapaci di comprendere “I limiti della crescita” e “La tragedia dei beni comuni” è stata una tragedia. Il Sierra Club è stato determinante nel rendere l'argomento della popolazione un tabù e politicamente scorretto. Dagli anni 80 c'è stata poca attenzione dei media verso la crescita della popolazione e quasi nessuna dal 1994. Non solo il Sierra Club ed altri gruppi ambientalisti hanno smesso di scrivere sui problemi della popolazione, hanno smesso di ricordare alle persone che la sovrappopolazione è responsabile di ogni singolo problema che stavano cercando di “risolvere”. Chiaramente, tutti questi problemi sarebbero ridotti se ci fossero meno persone: 
  • Cambiamento climatico
  • Oceani: acidificazione, pesca eccessiva, inquinamento
  • Distruzione della foresta (pluviale) per agricoltura, bestiame, costruzione
  • Perdita di biodiversità (sesta estinzione di massa)
  • Fornire una buona educazione ai bambini ovunque 
  • Nutrire tutti
  • Rendere disponibili posti di lavoro per numeri record di giovani disoccupati
Martha Campbell lo esprime ancora con più forza – lei crede che l'ostilità verso il nominare la questione della popolazione sia dovuta alle università che insegnano agli studenti che anche solo discutere del collegamento fra popolazione ed ambiente sia un argomento non tollerabile e che sia politicamente scorretto anche solo suggerire che rallentare la crescita della popolazione possa proteggere l'ambiente per le future generazioni. 

5) I Cornucopiani e gli ambientalisti di sinistra hanno distrutto anche gli obbiettivi di stabilizzazione di immigrazione e popolazione.

Pensereste che la Sinistra sosterrebbe la conservazione, ma ci sono schegge al suo interno che vedevano il fatto di parlare di sovrappopolazione come un dare la colpa ai poveri della loro situazione. Meglio impedire ai paesi ricchi di consumare così tanto. Nel 1998, il gruppo marxista della Bay Area “Gruppo di Politica Ecologica” è riuscito ad uccidere un'iniziativa per ridurre l'immigrazione del Sierra Club. Gli ideologi di sinistra hanno anche soppresso la conversazione sulla sovrappopolazione alla Conferenza delle Nazioni unite del 1972 sull'Ambiente Umano perché i tentativi di Cina ed India di ottenere una stabilizzazione della popolazione erano visti da loro come coercitivi.  

6) L'opinione pubblica americana non è scientificamente istruita ed ignora gli avvertimenti degli scienziati

Tutti coloro che negano che la sovrappopolazione sia un problema dovrebbero essere chiamati negazionisti della sovrappopolazione, proprio come coloro che insistono che non c'è nessun cambiamento climatico vengono chiamati negazionisti climatici. Per qualche ragione quasi tutti, scientificamente colti o no, ignorano gli avvertimenti che riguardano la popolazione: 
  1. 1798 Un saggio sul Principio della Popolazione di Thomas Malthus
  2. 1968 La tragedia dei beni comuni di Garrett Hardin
  3. 1968 La bomba della popolazione di Paul Ehrlich
  4. 1973 I Limiti della crescita di Donella Meadows et al
  5. 1980 Overshoot di William Catton (specialmente il secondo capitolo
  6. 1992 L'avvertimento degli scienziati mondiali all'umanità. 1.700 dei maggiori scienziati del mondo, compresa la maggioranza dei Premi Nobel laureati in scienze, hanno pubblicato questo appello
  7. 1993 L'aritmetica della crescita: metodi di calcolo di Albert Bartlett.
  8. 1995 Il dilemma dell'immigrazione: evitare la tragedia dei beni comuni di Hardin
  9. 1999 Il fattore struzzo: la nostra miopia sulla popolazione di Garrett Hardin
  10. 2001 Panoramica globale sulla biodiversità 
  11. 2005 Valutazione millenaria dell'ecosistema 
  12. 2006 L'esponenziale essenziale: per il futuro del nostro pianeta di Albert Bartlett (video
  13. 2014 Premi Nobel fanno appello per un cambiamento rivoluzionario nell'uso delle risorse da parte degli esseri umani. Undici detentori del prestigioso premio dicono che il consumo eccessivo minaccia il pianeta e gli esseri umani devono vivere in modo più sostenibile. 

7) Educare le donne a ridurre la popolazione è una buona idea ma...

Per quanto riguardala riduzione della popolazione, Virginia Abernethy ha qualche critica valida sul fatto che funzioni o meno su “Politiche della popolazione: le scelte che plasmano il futuro”. La ragione principale per cui non funzionerà è che è troppo tardi. Siamo andati troppo oltre nel superamento della capacità di carico, una volta che i combustibili fossili cominciano a declinare. Ma si tratta sempre di una buona idea di modo che man mano che l'energia, le risorse naturali  e la popolazione declinano, le donne istruite forse combatteranno la perdita dei loro diritti perché sapranno che non deve essere così.

8) Importano solo gli esseri umani, che si fottano le altre specie sul pianeta

Quasi tutti i libri ottimistici scritti col tema generale di “SI?, POSSIAMO SOSTENERE 10 MILIARDI DI PERSONE” ignorano le altre specie sul pianeta: Tutto ciò che conta sono i bisogni umani. La sesta estinzione di massa causata dagli esseri umani è già in corso. L'idea che possiamo far estinguere la maggior parte delle altre specie e mantenere una popolazione di 10 miliardi di persone è assurda. 

9) Chiunque voglia limitare l'immigrazione o la popolazione viene dipinto come un razzista

Quale è stata l'ultima volta che avete letto o sentito di qualcuno intervistato sul giornale o alla televisione che abbia affermato che la ragione per cui vuole una riduzione dell'immigrazione fossero il declino di falde acquifere, pesca, foreste ed energia? Al loro posto vengono intervistati soltanto persone che sembrano odiosi razzisti. Molti ecologisti sistemici hanno stimato che senza combustibili fossili, gli Stati Uniti potrebbero sostenere al massimo 100 milioni di persone. I media dovrebbero chiedere alle persone come possiamo passare da 320 milioni a 100 milioni senza controllo delle nascite, aborto e limitazione dell'immigrazione.
Personalmente penso che sia meno di 100 milioni a causa di quello che abbiamo fatto: suolo, falde acquifere, enormi estinzioni di vita marina a causa dell'eutrofizzazione (causata dal dilavamento di fertilizzanti), mancanza di terra per coltivare cibo una volta che l'intensificazione x4 o x5 del cibo prodotto grazie all'uso di fertilizzanti prodotti con gas naturale non sarà più ottenuta, esaurimento del fosforo, specie invasive e tutta una serie di altri intoppi di cui parliamo altrove in questo sito. 

10) Il Sierra Club ed altri gruppi ambientalisti hanno abbandonato gli obbiettivi di livellamento dell'immigrazione

Nel 1989, la posizione del Sierra Club era che “l'immigrazione verso gli Stati Uniti non dovrebbe essere maggiore di quella che permette l'ottenimento della stabilizzazione della popolazione”. Ma negli anni 90 i conservatori hanno temuto di alienarsi i progressisti e i gruppi per i diritti di razza ed hanno mollato l'immigrazione per la stabilizzazione della popolazione dalle loro piattaforme. Da allora l'immigrazione è cresciuta immensamente. Fino al 1965, i livelli erano a circa 200.000 persone all'anno. Nel 1965 sono saltati a 1.000.000 e nel 1990 a 1.500.000. Ora l'immigrazione è la causa principale dell'aumento della crescita della popolazione negli Stati Uniti. Fra il 1900 e il 2000 la popolazione è quasi quadruplicata (da 76 milioni a 281 milioni), con l'aumento decennale più grande fra il 190 ed il 2000 (32,7 milioni). 

11) Dobbiamo avere più popolazione per finanziare i pensionati e far crescere l'economia

Questo è chiaramente uno schema Ponzi che non può andare avanti per sempre in un pianeta finito.

12) Gli immigrati prendono lavori che gli americani non vogliono

Chi beneficia dell'immigrazione? Le imprese che vogliono pagare di meno le persone. Tutti gli altri perdono. I salari sarebbero molto più alti se non ci fossero così tante persone a competere per pochi posti di lavoro, cosa che porta all'abbassamento di salari, sicurezza e condizioni di lavoro.

13) Siamo ricchi, quindi siamo obbligati ad offrire rifugio agli immigrati e noi stessi siamo una nazioni di immigrati

Solo perché non possiamo controllare le politiche di popolazione di altre nazioni non significa che dovremmo premiarle perché si riproducono oltre la propria capacità di carico. Visto che le nazioni sviluppate consumano molte più risorse, gli immigrati dall'India agli Stati Uniti aumentano l'esaurimento delle risorse di 40 volte, visto che gli americani consumano 40 volte di più degli indiani, pro capite. 

14) La natura ci tiene in vita

Le persone hanno subito il lavaggio del cervello guardando il mondo attraverso i filtri economici, dimenticando che foreste, pesca, paludi, falde acquifere suoli profondi e sani di classe 1 e 2 ed altre risorse sono essenziali per la sopravvivenza e possono essere ridotti e persino esauriti. 

15) la Conferenza Internazionale delle Nazioni Unite su Popolazione e Sviluppo del 1994

A questa conferenza gli attivisti hanno spostato l'obbiettivo della stabilizzazione e della crescita della popolazione all'emancipazione delle donne. Hanno etichettato i tentativi di Cina ed India come coercitivi, pertanto hanno ucciso la pianificazione famigliare, sostituendola con l'emancipazione e i diritti riproduttivi e la salute, perché adesso la pianificazione famigliare era stata rigirata come coercitiva. Forse hanno dimenticato che le donne vengono costrette ad avere gravidanze indesiderate e che spesso muoiono o rimangono gravemente ferite nel parto. Uno dei risultati di questa conferenza è che molte donne povere hanno poco accesso o nessuno alla pianificazione famigliare e di conseguenza sono incapaci di controllare i propri corpi, quanti figli avere e quando averli. Questa conferenza ha scoraggiato la discussione del collegamento fra crescita della popolazione e distruzione ambientale, perché fare questo era visto come contro le donne. Chiunque abbia persistito nel parlare di crescita della popolazione veniva sprezzantemente etichettato come malthusiano.

16) La teoria demografica standard

E' stato assunto che le donne avrebbero voluto meno figli man mano che le loro nazioni si fossero modernizzate e più donne fossero istruite. Una teoria migliore, e che corrisponde alla realtà, è che se gli uomini e le donne possono ottenere un facile accesso al controllo delle nascite, avranno meno figli. Per esempio in Thailandia, dove la pianificazione famigliare è facile da ottenere, le donne senza alcuna istruzione hanno usato il controllo delle nascite quanto le donne istruite. Nelle Filippine, dove il controllo delle nascite è difficile da ottenere a causa della Chiesa Cattolica, le donne non istruite non usa contraccezione perché non riescono ad averla.
Se le donne potessero accedere al controllo delle nascite, il tasso di crescita della popolazione scenderebbe. Le donne non sono stupide, sanno che il parto è pericoloso – il rischio di morte o di ferite è molto alto. Le donne preferirebbero restare vive e prendersi cura dei figli che hanno già. Un milione di bambini sono rimasti senza madre ogni anno – il parto uccide 287.000 donne e ne ferisce altri 10 milioni ogni anno, secondo la World Health Organization.

17) E' nella natura umana non preoccuparsi per la sovrappopolazione

Alla fine potrebbe essere che non siamo predisposti a preoccuparci di questo problema. Tutti amano i bambini. Siamo tribali. Siamo ottimisti. 

18) Non preoccupatevi: il tasso di fertilità e le malattie stanno diminuendo la popolazione

Nel mondo, la pianificazione famigliare ha portato i tassi di fertilità da 5,5 a 2,5 bambini per donna. Pertanto i media ci dicono: l'esplosione della popolazione è finita. Ma il tasso è ancora al di sopra della sostituzione, la popolazione sta ancora crescendo esponenzialmente. Solo un po' più lentamente. 

19) La propaganda degli attivisti antiabortisti, dei capi religiosi e dei think tank di destra

I più estremisti non sono solo contro l'aborto, ma anche contro la pianificazione famigliare. I Cattolici e quelli per il diritto alla vita hanno adottato strategie per convincere le persone che non c'era alcun problema di popolazione, visto che quella era una delle ragioni per cui molte persone sostenevano la legalizzazione dell'aborto. Si dice che i paesi islamici vivano come nel medioevo, ma alcuni paesi islamici sono i più avanzati nella pianificazione famigliare. In Iran, i sussidi per fermarsi dopo il terzo figlio e le lezioni sui moderni metodi di contraccezione sono richiesti prima di prendere la licenza di matrimonio. I capitalisti sono riusciti a dipingere gli ambientalisti con termini negativi come l'essere troppo preoccupati per l'ambiente, il che minaccia i posti di lavoro, e che le loro preoccupazioni riguardo all'inquinamento e le specie a rischio di estinzione sono esagerate. 

20) Molte persone non capiscono quanto sia potente la crescita esponenziale

Tempi di raddoppio della popolazione

Fonte: Scheidel (2003)

Citazioni

Aldo Leopold: “Per una specie piangere la morte di un'altra è una cosa nuova sotto il sole. I Cro-Magnon che hanno ucciso l'ultimo mammut pensavano solo alle bistecche. Lo sportivo che ha sparato all'ultimo piccione pensava solo alla sua prodezza. Il marinaio che ha bastonato l'ultima alca non pensava proprio a niente. Ma noi, che abbiamo perso i nostri piccioni, piangiamo la perdita. Se il funerale fosse stato il nostro, difficilmente i piccioni ci avrebbero pianto”.

Leon Kolankiewicz: “La nostra specie è unica, perché solo qui ed ora abbiamo la capacità di distruggere, o di salvare, la biodiversità. Solo noi abbiamo la capacità di scegliere un modo o l'altro. Il destino di tutte le cose viventi selvagge sono nelle nostre mani. Le schiacceremo o le lasceremo vivere libere? Limitare la popolazione umana non garantisce il successo, ma non farlo significa fallimento sicuro”.

Isaac Asimov: “La democrazia non può sopravvivere alla sovrappopolazione. La dignità umana non può sopravviverle. La comodità e la decenza non possono sopravviverle. Man mano che metti sempre più persone nel mondo, il valore della vita non solo declina, scompare”. 

Riferimenti

APPG 2007. Il ritorno del fattore crescita della popolazione: il suo impoatto sugli obbiettivi di sviluppo del millennio. Tutti i gruppi parlamentari dei partiti su popolazione, sviluppo e salute riproduttiva.
Asimov, I. 1974. Til futuro dell'umanità. Newark college of engineering. asimovonline.com.
Beck e Kolankiewicz. 2000. “Il movimento ambientalista fa marcia indietro nel sostenere la stabilizzazione della popolazione statunitense”
Erb, Karl-Heinz, et al. 2009. Mangiare il pianeta: sfamare ed alimentare il mondo in modo sostenibile, giust ed umano – uno studio di ambito. Social Ecology Working Paper no. 116. Institute of Social Ecology and Potsdam Institute for Climate Impact Research.
Erlich, P. 1970. Popolazione Risorse Ambiente: problemi dell'ecologia umana.
Hays, S. 1987. Bellezza, salute e permanenza: politiche ambientali negli Stati Uniti, 1955-1985.
IUGS (International Union of Geological Sciences) 2013. Geoindicatori. Suolo ed erosione dei sedimenti.
Levinson “The Box”
Meijer, R. I. Apr 16 2014: La sovrappopolazione non è un problema per noi. Theautomaticearth.com 
Scheidel, W. 2003. “Mondo antico, demografia del”. Encyclopedia of Population.
Homer-Dixon, T. 2001. Ambiente, scarsità e violenza.

28 commenti:

  1. L'ecologia è anti egalitaria .
    I precetti morali/religiosi (dei monoteismi ma anche della nuova religione derivata da cristianesimo ed ebraismo, il marxismo ugualista-dirittista-sìglobal) sono campati per aria e non possono né vogliono fare i conti con la realtà, i suoi limiti e pure le leggi della fisica e della biologia.
    Anzi, questi antropocentrismi e la loro hybris sono profondamente ostili a scienza e all'ecologia.

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    1. Perfetto, basta aggiungere la variabile capacità di carico ed anche il post sopra è perfetto; così scopriremmo che la socialdemocratica europa od il medio oriente sono molto più in squilibrio col proprio territorio degli "amerigani"

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    2. La giustizia etica, ecologica è quella della portanza di un territorio e della popolazione rispetto a tale portanza.
      Nulla a che fare con la "giustizia" della morale antropocentrica/ugualista e delle varie degenerazioni in cui essa si è trasformata, portando - uso il tuo termine efficace, Fra - al teratoma antropico attuale.

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  2. Effettivamente l'epitaffio sul collasso della (in)civiltà umana potrebbe essere 'Qui giace la civiltà targata homo sapiens, morta di sovrappopolazione'. Che poi la sovrappopolazione comporti collasso ambientale e climatico, orgia di guerre per le risorse, esplosione di vecchie e nuove patologie, carestie e come effetto finale la sottopopolazione è una certezza.

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  3. Alla fine dei conti il problema dei problemi, la ragione ultima delle varie catastrofi che stiamo provando e proveremo, e' solo quella.

    Peak oil, peak minerals, crisi economiche e guerre per le risorse, il terrorismo, il cambiamento climatico, sono tutti figli della marea umana

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    1. non sono d'accordo, con meno persone ci saremmo scontrati ugualmente col problema, soltanto piu in la nel tempo

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    2. E' noto nelle fabbriche di carne della zootecnia intensiva che i comportamenti degradano e fenomeni aggressivi, violenti, lesionistici etc. e diventano più norma che eccezione.
      La stesso avviene con gli homo (potrei fornire molti casi evidenti di degrado e violenza da "costipazione" antropica.
      In territori scarsamente popolati diventa troppo scomodo e difficile persino costoso andare ad azzuffarsi col "vicino" lontano. A meno che manchino risorse ma allora si torna al problema di un territorio sovrappopolato rispetto alla sua portanza.

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  4. Innanzitutto un apprezzamento per i bellissimi articoli di Rupalti.
    Poi arrivato al punto 13 mi sono fermato a ripensare a questi dati:

    1)gli americani consumano 40 volte di più degli indiani, pro capite. Ma la popolazione è fondamentalmente stabile considerando anche gli immigrati

    2)Dal grafico si ricava che la popolazione dei paesi non sviluppati nel periodo che va dal 1950 al 2015 è più che triplicata.

    Mi viene da pensare: è più insostenibile una popolazione in crescita che consuma poco o niente e che continuerà a non consumare, oppure una prevista stabile fino al 2050 che consuma in proporzione 40 volte di più? È possibile che il numero dei poveri sia 40 volte più alto di quello dei ricchi? (E non ci sono mezzi poveri o mezzi ricchi?) (si, lo confesso, ho tempo da perdere)
    Accetto spiegazioni.

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    1. sono insostenibili entrambe, chiaramente
      e anche la disuguaglianza lo è.
      se è vero che un po' è inevitabile (io sono nato biondo, occhi azzurri, bello e intelligente, tu piccolo e nero...) alla lunga, ma anche alla corta (vedi guerre civili e migrazioni) questa si ritorce contro i ricchi e biondi.

      problemi enormi, chiaro. Ma se non si comincia neppure a parlarne (tabù della sovrappopolazione in primis) e pensiamo che tutto si risolva solo con più Crescita, auguri

      L.

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    2. Penso sia un errore cercare di capire cosa "è peggio", come se bisognasse punire una parte, e solo una. Il problema è globale: *tutto* il genere umano, nel suo complesso, consuma troppo, e lo fa non solo come somma di poveri o ricchi ma come serie di legami per cui le conseguenze delle azioni di uno, povero o ricco che sia, possono manifestarsi all'altro capo della terra - almeno per ora. I poveri consumano meno, pro capite, ma non 'poco e niente', anzi: come sottolinea l'articolo, e il libro di Alan Weisma che anch'io consiglio molto caldamente, anche se un povero consuma poco il suo impatto può essere devastante perché vive in aree fragili o perché caccia specie in via d'estinzione.
      L'errore secondo me più grave, però, è ignorare la dimensione dinamica del problema, cioè pensare che tutto rimarrà così com'è. I paesi poveri non resteranno poveri all'infinito: anzi, molti paesi in Africa hanno tassi di crescita economica molto, molto più alti dell'Europa, anche a due cifre (la Nigeria cresce come la Cina). Per non parlare di Cina, India, America Latina... i poveri stanno iniziando a diventare ricchi e a consumare come noi. A questo aggiungiamo il fatto che la loro popolazione cresce naturalmente e la nostra solo per via dell'immigrazione.
      Inoltre, i poveri non necessariamente rimangono nei paesi in cui sono nati, anzi: emigrano. Il povero che consumerEBBE un quarantesimo di quanto consumiamo noi non ha nessuna voglia di vivere così, e appena può emigra lì dove può consumare magari non quaranta, ma venti o trenta volte di più. Allora il povero africano o indiano non va conteggiato come peso piuma sulla terra ma come potenziale iperconsumatore, proprio come il bebè italiano o americano.
      Preciso che io sono una sostenitrice della decrescita e la pratico più che posso nella mia vita quotidiana, proprio perché non si parli più di paesi poveri o ricchi cercando di scaricare la colpa sugli uni o gli altri. Per il momento non ho neanche figli.

      Gaia Baracetti

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    3. Nel post manca il concetto di capacità di carico: gli statunitensi sono in overshoot "solo" 1,9 volte il loro territorio: sostanzialmente se 30 anni fa avessero investito in ferrovie, che meno sviluppate che ad inizo 900, ed in auto di tipo europeo,ed in una edilizia meno "suburban" e "machouses", sarebbero perfettamente in equilibrio; i russi sono 1,5 volte in overshoot; le situazioni peggiori le troviamo sostanzialmente alle basse latitudini , brasile,africa subshariana ed equatroriale,medio oriente, india.sud-est asiatico escluso .
      Vivere da nababbi in paradisi naturali come gli stati uniti orientali è molto più sostenibile che vivere di agricoltura di sussistenza in territori strappati alla foresta eqautoriale od alla savana dai suoli poveri e soggetti a rapida erosione nell'humus superficiale.

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    4. "anche se un povero consuma poco il suo impatto può essere devastante perché vive in aree fragili o perché caccia specie in via d'estinzione."
      Non ho detto che i poveri non abbiano un impatto sul loro territorio.
      Volevo solo capire di che proporzioni rispetto a quello praticato e commissionato dai paesi ricchi (la Cina produce in gran parte per noi)
      Diamo un peso preciso alla definizione ™impatto devastante™. Altrimenti parliamo di aria fritta.
      "Per non parlare di Cina, India, America Latina... i poveri stanno iniziando a diventare ricchi e a consumare come noi"
      Mah! Non e' che nel futuro saremo noi a diventare poveri come loro?
      Poi riguardo all'invasione da parte degli immigrati il grafico non la prevede.(al punto 1) E in Italia nel 2015 la popolazione complessiva è
      Calata.
      Intanto salire su un barcone costa. Poi si rischia la vita. È solo voglia di migliorare la propria condizione oppure si tratta di scelte disperate?
      Io non ne so niente, ma ho l'impressione che ancora riguardo a queste problematiche ci sia del pressappochismo.(lo dico senza intento polemico)

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    5. > E in Italia nel 2015 la popolazione complessiva è Calata

      La popolazione è passata
      o - da 60795612 (31 dicembre 2014, http://demo.istat.it/bil2014/index.html)
      o - a 60679836 (dati provvisori 2015, http://demo.istat.it/bilmens2015gen/index.html) ovvero per confronto su base annua
      o - da 60786009 (settembre 2014, http://demo.istat.it/bil2014/index.html)

      Ma cosa succede all'interno, tra autoctoni e alloctoni?
      I primi calano, i secondi aumentano

      Ad esempio, gli stranieri in italia sono passati
      o - da 4922085 (gennaio 2014, http://demo.istat.it/strasa2014/index.html)
      o - a 5014437 (gennaio 2015, http://demo.istat.it/strasa2015/index.html)

      ovvero gli stranieri "ufficiali" sono aumentati in un solo anno del 1.88%, ovvero di 92352.
      In un solo anno si è creata da zero una città come Alessandria (ca. 93k abitanti).

      Questi numeri non conteggiano i clandestini.
      Qui si potrebbero fare altri conti interessanti.
      Ma non si può perché se ti opponi all'invasione e alla mistificazione della ortodossia sostituzionista sei un iperrazzista fascioleghista eccetera eccetera.

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    6. @Fra
      gli statunitensi sono in overshoot "solo" 1,9 volte il loro territorio
      https://it.wikipedia.org/wiki/Impronta_ecologica.
      Ma come...

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    7. @ Uomo in cammino
      Ogni anno cresce il numero degli italiani che fanno le valigie e si trasferiscono all'estero. Nel 2014 gli espatri sono stati 101.297, con una crescita del 7,6% rispetto al 201.
      La Repubblica.
      Nel frattempo una citta' di italiani ha invaso l'estero!
      Come si fa a opporsi a questa trasferiziocrazia terzomondiofila iperclandestinizzante che impera nei suburbi filosovietici stratificazionisti?

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    8. R Gaia Baracetti " Per il momento non ho neanche figli."..Cos'è una minaccia ?
      Scherzo; almeno saranno belli visto come sei tu...Chapeau.

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  5. il problema della sovrappopolazione non è risolvibile semplicemente perchè alla maggior parte delle persone piace scopare, e la maggior parte di quelli a cui piace scopare non dispone di sufficienti capacità intellettuali per preoccuparsi di altro che non sia il cibo e il sesso.

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    1. Il tantra - inciso: è sempre stato feroce nelle sue critiche alle società patriarcali misogine e a "zootecnia umana intensiva" - afferma che il sistema erotico degli umani è stato fatto per tenere insieme la coppia, ovvero "scopare e godere molto" e fare pochi figli. 100000 rapporti, 1 o 2 figli, il rapporto.
      Questa posizione è stata ribadita da vari etologici come Desmond Morris, divulgata da Matt Ridley etc. .
      Questo è ciò che succede nelle nostre società nelle quali le femmine sono - giustissimamente!! - emancipate con la tecnologia dei contraccettivi, succedeva nelle culture indusiane e dravidiche con tecniche molto raffinate di controllo delle pelvi, dell'ejaculazione, etc. .

      Io osservo che culture religiose patriarcali-migogine sono assai più aggressivamente prolifiche, anche in società opulente (si pensi ai paesi arabi del golfo o allo stesso fondamentalismo natalista cattolico) di quelle che non lo sono.
      Poi non si potrà citare alcuni casi altrimenti sei iperrazzsista eccetera eccetera.

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    2. Pero', perlomeno nei paesi moderni, di solito e' dove scopare e' considerato "peccato" che la popolazione cresce di piu'. Dove non lo e', ci si attrezza per scollegarlo alla riproduzione, tramite un uso razionale e intelligente della contraccezione.
      Forse un tempo era diverso, e la repressione sessuale serviva proprio a controllare la crescita demografica, ma ora non e' piu' cosi', in qualche modo la ragione originale si e' pervertita nel suo contrario. Capita...

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    3. > 100000 rapporti, 1 o 2 figli, il rapporto.

      scusate, ho sbagliato

      -> 10000 rapporti, 1 o 2 figli.

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    4. La repressione sessuale controllava le nascite? Dove l'hai letta questa? Prima, nei cosiddetti paesi oggi sviluppati, eravamo prolifici come conigli, ma la Natura, sottoforma di malattie allora non curabili, e tra i ceti poveri, la fame, falcidiavano la popolazione infantile e tanti anziani; e anche i giovani. Mettici anche secoli di guerre. Il risultato era che crescevamo poco. Poi arrivò il re petrolio e la carne umana sul pianeta è debordata. Ma queste cose le sai già, no?

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    5. La repressione sessuale è quella del "lo fo per dar figli a dio ma non per piacer mio" oppure quella del corano "Le vostre donne sono per voi un campo di lavoro: andate nel vostro campo come vorrete” (II.223) eccetera eccetera ma i nostri sono clericofascisti machisti mentre Loro sono gioiosi, culturali, multiculturali colorate ricchezze eccetera eccetera.

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  6. Quando leggo un articolo cerco di vedere la verosimiglianza dei dati quantitativi trattati. Cerco anche di vedete se c'è congruenza fra i vari dati indicati.
    Alle volte i dati indicati sono riprodotti da altri testi a cui si fa riferimento. Succede molte volte che i dati riportati siano mille volte superiori oppure mille volte inferiori ai dati veri originari.
    Facendo riferimento a questo articolo e prendendo per buono il dato iniziale "Gli Stati Uniti usano 7 miliardi di tonnellate di minerali all'anno. Pro capite fa 21.667 kg per ogni americano..." gli altri dati non sono congrui. Probabilmente le tonnellate di carbone dovrebbero essere 3 e non 300; le tonnellate di minerale di ferro dovrebbero essere 1,6 e non 16 e le tonnellate di pietra ,sabbia ecc. dovrebbero essere 7 e non 700. In questo modo la somma complessiva diventa tonnellate 21,235 (kg 21.235) quindi molto vicina al valore di kg 21.667 riportato dall'articolo.
    Della lingua inglese conosco solamente qualche parola ma ho visto che i dati nell'articolo originale sono quelli riportati in questo articolo.
    Ovviamente non entro in merito ai dati originali anche se alcuni mi sembrano inverosimili: per esempio in consumo di kg 635 di rame a testa per ogni americano mi sembra poco verosimile (significa che una famiglia di quattro persone consuma kg 2.500 di rame all'anno [comprendo che ovviamente non ci si riferisce al consumo diretto ma a quello complessivamente imputabile a ogni americano).
    Armando

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  7. Articolo molto prezioso (soprattutto perché coraggiosamente anti-mainstream), grazie per la pubblicazione!

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  8. Non ho nemmeno più voglia di leggere per intero articoli e commenti su quest'argomento. Eppure, sono abbastanza certo di poter affermare che nell'intero articolo non si parla della situazione in casa nostra (troppo scomodo, occorrerebbe prendere posizione su fatti che ci toccano in prima persona) e che i commenti seguono a ruota.
    Col che intendo dire che la sovrappopolazione planetaria non è un problema? Assolutamente no! Però affermo che non è con la ricerca di soluzioni globali (che non sono realisticamente perseguibili) che si inizia ad avviarsi verso un miglioramento della situazione. Quel che occorre è che ogni piccola area locale inizi localissimi percorsi di intervento incisivo e immediatamente efficace per riportare la densità di popolazione e il livello di "consumo" locale a livelli degni, senza occuparsi di quel che accade nell'area accanto (la responsabilità sia di chi ci vive e, si badi bene, deve continuare a viverci senza "trabordare"). Certo è che un approccio di questo tipo costringerebbe ad alzarsi in piedi e cominciare a fare subito, a volte anche con metodi che non alcuni definirebbero "inumani" (idioti che non hanno capito di cosa si sta parlando), per ottenere un risultato immediatamente verificabile in prima persona e a colpo d'occhio. Cadrebbe l'alibi del "occorre che qualcuno faccia". Ovviamente sempre qualcun altro, sempre in qualche altrove. A volte quel qualcuno va incoraggiato, ad esempio chiudendogli la porta in faccia. (ovvio che per poter "chiudere la porta in faccia" occorre assicurarsi di avere un orto che funziona bene e di sapersi accontentare delle verdure disponibili, se no son dolori)

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    1. I territori che resistono ad essere invasi (si pensi all'Ungheria, in genere ai paesi dell'Europa Orientale che hanno vissuto a lungo il grave problema dell'ingegnerizzazione-industrializzazione-omologazione della società e che hanno sviluppato un (più) forte senso immunitario) vengono discriminati, insultati, demonizzati.
      Gli invasati sìglobal per furore ideologico, moralizzatore. In realtà essi sono la manovalanza di un castalia che tende a palesarsi poco, che ha un disegno più ampio nel quale la resistenza alla migrazione di una parte cellulare, resistenza sistematica, sarebbe la rovina dell'intero sistema globalista, sostituzionista, liquidificante.

      Una resistenza ricorsiva manterrebbe le popolazioni sui relativi territori portando subito da una parte ad una giustizia ecologica, dall'altra ad alcuni gruppi di interesse a non poter sfruttare le opportunità delle migrazioni di massa e ai loro disegni infernali.

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  9. L'ondata migratoria che sta irrompendo in Europa e' frutto delle
    decisioni di un ristrettissimo vertice (non piu di 5 dirigenti per l'Italia, non piu di 10, ancor piu selezionati, per l'Europa comunitaria)
    Presumibilmente queste decisioni sono state prese tra il 1999 e
    (al piu tardi) il 2001
    Lo studio che fornisce una motivazione razionale alle decisioni di cui sopra si trova qui.

    "http://www.un.org/esa/population/publications/migration/execsum.pdf"

    Si tratta di 4 pagine scarne con una tabella sinottica e un istogramma.

    La prima impressione leggendolo, e' che le sue conclusioni riposino su una base estremamente fragile e possano convincere solo chi sia gia convinto; tuttavia, a giudicare dalle azioni intraprese uniformemente dai governi dell'Unione Europea e degli Stati Uniti D'America, e con mezzi diversi e obbiettivi simili (crescita demografica), della Russia, dell'Indonesia e della Cina ( perfino la Cina.....), si tratta di uno dei documenti piu' influenti del 21° secolo.

    Mi ha spaventato il fatto che queste pagine, all'origine dell l'apertura dei nostri paesi a un esodo di proporzioni bibliche, non siano state portate all'attenzione dell'opinione pubblica.

    I nostri governi, nessuno escluso, hanno preferito lasciarci all'oscuro.

    Evidentemente i nostri governi non si fidano di noi cittadini.

    Giovanni Maria Boffi guruni@inwind.it

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