Da “Crude Oil Peak”. Traduzione di MR
Di Matt Mushalik
Fig 1: prezzi spot WTI al 23/1/2015
E' del tutto ovvio che gli alti prezzi del petrolio negli ultimi 3-4 anni abbiano ridotto la domanda di petrolio, come mostrato in questo grafico della IEA per il paesi OCSE:
Quindi quale petrolio è accessibile? Usiamo un grafico del Monetary Policy Report (gennaio 2015) della Banca del Canada (che dovrebbe essere teoricamente favorevole alle sabbie bituminose canadesi)
Il rapporto della Banca del Canada dice: “Sulla base di stime recenti dei costi di produzione, circa un terzo dell'attuale produzione potrebbe essere antieconomica se i prezzi permangono intorno ai 60 dollari, particolarmente gli alti costi di produzione di Stati Uniti, Canada, Brasile e Messico (Grafico 4). Più di due terzi dell'aumento dell'offerta di petrolio mondiale attesa sarebbe analogamente antieconomica. Un declino dell'investimento pubblico e privato in progetti ad alto costo potrebbe significativamente ridurre la crescita futura di offerta di petrolio e i membri dell'OPEC avrebbero una capacità di riserva limitata per sostituire una diminuzione significativa dell'offerta non OPEC”. (pdf)
Mettiamo questi costi in grafici di produzione petrolifera:
(1) Offerta di petrolio totale
La Figura 3 si riferisce a 90 mb/g (asse x) che è stata l'offerta totale mondiale del 2013, secondo le statistiche EIA disponibili qui.
Nella Figura 4, le offerte di petrolio sono accatastate in base al costo economico del petrolio del 2014, a partire dall'Arabia Saudita (25 dollari/barile, verde) per arrivare fino alle sabbie bituminose canadesi (80 dollari/barile, rosso scuro). I colori sono stati estesi a tutto il periodo fino al 1980 in modo che sia visibile la storia della produzione. Le linee di diverso tipo mostrano quattro diversi livelli di costo, per cui le loro lunghezze sono indicative solo per mostrare i livelli di produzione corrispondente degli ultimi anni. Sembra che le offerte di petrolio fino a circa 75 dollari abbiano raggiunto il picco (tutti i paesi fino al Brasile). In altre parole, se il mondo è disposto (o in grado) di pagare solo 75 dollari al barile, la corrispondente produzione di petrolio declina dal 2012 – di circa l'1,6% in due anni. Il petrolio a 50 dollari è andato su e giù, ma a soli 56 mb/g o il 60% dell'attuale domanda.
La cosa importante qui è che la produzione di petrolio accessibile non sembra aumentare in volume. Ciò ha gravi implicazioni per la pianificazione economica e dei trasporti. Nella Figura 4, l'offerta di petrolio comprende: petrolio greggio, liquidi del gas naturale, guadagni di processo in raffineria ed altri liquidi (compresi i biocombustibili). Le definizioni della IEA sono qui.
Vediamo come si presenterebbe il grafico se avessimo usato solo il petrolio greggio e il condensato.
(2) Petrolio greggio e condensato:
Tutto il petrolio greggio fino a 75 dollari è sostanzialmente piatto dal 2005. Il petrolio non convenzionale costoso ha coperto questa tendenza incontestabile.
(3) Costi delle sabbie bituminose canadesi
Com'è quindi arrivata la Banca del Canada a determinare un costo 90 dollari per le sabbie bituminose? La tavola seguente proviene da un rapporto del luglio 2014 dell'Istituto di Ricerca Energetica Canadese.
Costi dell'offerta di sabbie bituminose canadesi e progetti di sviluppo (2014-2048)
SAGD sta per steam assisted gravity drainage per i progetti in-situ di sabbie bituminose come descritto qui. Quindi la Banca del Canada ha preso i 90 dollari come media equivalente del WTI. I prezzi sopra assumono un differenziale leggero/pesante di 18 dollari al barile fra il West Texas Intermediate (WTI) e il West Canadian Select (WCS), anche dopo lo storno dell'oleodotto Seaway e la costruzione del ramo meridionale del Keystone XL nel 2013 per collegare Cushing al Golfo del Messico. Questo aumento del WTI, che riduce in tal modo il differenziale Brent, ma non ai livelli storici di 2-5 dollari al barile “indica potenzialmente due cose: o i due mercati non sono più collegati e i prezzi sono rappresentativi soltanto di mercati regionali o la connettività da mercato a mercato non è sufficiente per aumentare i prezzi del WTI ai livelli del Brent (senza costi di trasporto) o una combinazione delle due... Nel tempo, man mano che più bitume miscelato continua a penetrare nei mercati esistenti così come nei nuovi mercati, come la costa del golfo statunitense e i mercati al di fuori del Nord America, il differenziale leggero/pesante potrebbe ridursi in futuro”. (pdf)
Conclusione
Usando la valutazione della Banca del Canada, la produzione di petrolio accessibile a livelli di prezzo fino a 75 dollari ha superato il picco o vi è a ridosso dal punto di svolta del 2005. Ciò significa che l'economia globale non potrà crescere di nuovo “normalmente”.
Di Matt Mushalik
Fig 1: prezzi spot WTI al 23/1/2015
E' del tutto ovvio che gli alti prezzi del petrolio negli ultimi 3-4 anni abbiano ridotto la domanda di petrolio, come mostrato in questo grafico della IEA per il paesi OCSE:
Quindi quale petrolio è accessibile? Usiamo un grafico del Monetary Policy Report (gennaio 2015) della Banca del Canada (che dovrebbe essere teoricamente favorevole alle sabbie bituminose canadesi)
Fig 3: produzione di petrolio per area e costi del ciclo completo
Il rapporto della Banca del Canada dice: “Sulla base di stime recenti dei costi di produzione, circa un terzo dell'attuale produzione potrebbe essere antieconomica se i prezzi permangono intorno ai 60 dollari, particolarmente gli alti costi di produzione di Stati Uniti, Canada, Brasile e Messico (Grafico 4). Più di due terzi dell'aumento dell'offerta di petrolio mondiale attesa sarebbe analogamente antieconomica. Un declino dell'investimento pubblico e privato in progetti ad alto costo potrebbe significativamente ridurre la crescita futura di offerta di petrolio e i membri dell'OPEC avrebbero una capacità di riserva limitata per sostituire una diminuzione significativa dell'offerta non OPEC”. (pdf)
Mettiamo questi costi in grafici di produzione petrolifera:
(1) Offerta di petrolio totale
La Figura 3 si riferisce a 90 mb/g (asse x) che è stata l'offerta totale mondiale del 2013, secondo le statistiche EIA disponibili qui.
Fig 4: offerta di petrolio per paese/area e costo economico del petrolio
Nella Figura 4, le offerte di petrolio sono accatastate in base al costo economico del petrolio del 2014, a partire dall'Arabia Saudita (25 dollari/barile, verde) per arrivare fino alle sabbie bituminose canadesi (80 dollari/barile, rosso scuro). I colori sono stati estesi a tutto il periodo fino al 1980 in modo che sia visibile la storia della produzione. Le linee di diverso tipo mostrano quattro diversi livelli di costo, per cui le loro lunghezze sono indicative solo per mostrare i livelli di produzione corrispondente degli ultimi anni. Sembra che le offerte di petrolio fino a circa 75 dollari abbiano raggiunto il picco (tutti i paesi fino al Brasile). In altre parole, se il mondo è disposto (o in grado) di pagare solo 75 dollari al barile, la corrispondente produzione di petrolio declina dal 2012 – di circa l'1,6% in due anni. Il petrolio a 50 dollari è andato su e giù, ma a soli 56 mb/g o il 60% dell'attuale domanda.
La cosa importante qui è che la produzione di petrolio accessibile non sembra aumentare in volume. Ciò ha gravi implicazioni per la pianificazione economica e dei trasporti. Nella Figura 4, l'offerta di petrolio comprende: petrolio greggio, liquidi del gas naturale, guadagni di processo in raffineria ed altri liquidi (compresi i biocombustibili). Le definizioni della IEA sono qui.
Vediamo come si presenterebbe il grafico se avessimo usato solo il petrolio greggio e il condensato.
(2) Petrolio greggio e condensato:
Fig 5: come nella figura 4, ma solo per il petrolio greggio
Tutto il petrolio greggio fino a 75 dollari è sostanzialmente piatto dal 2005. Il petrolio non convenzionale costoso ha coperto questa tendenza incontestabile.
(3) Costi delle sabbie bituminose canadesi
Com'è quindi arrivata la Banca del Canada a determinare un costo 90 dollari per le sabbie bituminose? La tavola seguente proviene da un rapporto del luglio 2014 dell'Istituto di Ricerca Energetica Canadese.
Costi dell'offerta di sabbie bituminose canadesi e progetti di sviluppo (2014-2048)
Fig 6: costo delle sabbie bituminose canadesi
SAGD sta per steam assisted gravity drainage per i progetti in-situ di sabbie bituminose come descritto qui. Quindi la Banca del Canada ha preso i 90 dollari come media equivalente del WTI. I prezzi sopra assumono un differenziale leggero/pesante di 18 dollari al barile fra il West Texas Intermediate (WTI) e il West Canadian Select (WCS), anche dopo lo storno dell'oleodotto Seaway e la costruzione del ramo meridionale del Keystone XL nel 2013 per collegare Cushing al Golfo del Messico. Questo aumento del WTI, che riduce in tal modo il differenziale Brent, ma non ai livelli storici di 2-5 dollari al barile “indica potenzialmente due cose: o i due mercati non sono più collegati e i prezzi sono rappresentativi soltanto di mercati regionali o la connettività da mercato a mercato non è sufficiente per aumentare i prezzi del WTI ai livelli del Brent (senza costi di trasporto) o una combinazione delle due... Nel tempo, man mano che più bitume miscelato continua a penetrare nei mercati esistenti così come nei nuovi mercati, come la costa del golfo statunitense e i mercati al di fuori del Nord America, il differenziale leggero/pesante potrebbe ridursi in futuro”. (pdf)
Conclusione
Usando la valutazione della Banca del Canada, la produzione di petrolio accessibile a livelli di prezzo fino a 75 dollari ha superato il picco o vi è a ridosso dal punto di svolta del 2005. Ciò significa che l'economia globale non potrà crescere di nuovo “normalmente”.
...Quindi possiamo vedere l'insostenibilità del petrolio oltre i 75 dollari al barile come un feedback negativo indiretto di gaia ? Qual è l'equivalente in prezzo del petrolio al barile del gasolio equivalente ottenuto col fischer-topp dai diversi tipi di carbone ? Grazie.Le conseguenze quindi una riduzione della globalizzazione dell'economia e dei processi manufatturieri ? Forse anche una riduzione delle rinnovabili puntiformi sussidiate dallo stato centrale od invero un loro incremento in nodi off grid per incapacità dei leviatani statali dei paesi con bilancia commerciale pesantemente negativa di ridursi scalarmente ? ( mi sa che sono andato un po avanti ) Grazie.
RispondiEliminaE' una questione di tempo o meglio di velocità. Se il progresso tecnologico non è sufficientemente veloce da permetterci di "estrarre" l'energia di cui abbiamo (ha) bisogno allora vuol dire che abbiamo valicato; dunque adesso ci attende la discesa... che a quanto si dice pare molto più ripida della salita che ci siamo lasciati alle spalle.
EliminaCredo che la maggior parte della gente a livello mondiale non abbia la ben che minima percezione di quello che sta per accadere. Penso che anche molta gente di questo blog non riesca a comprendere la gravità della situazione.
RispondiEliminaA mio personalissimo parere l'evento storico che abbiamo dinnanzi è unico e si verificherà una sola volta (non credo avremmo 2 picchi di produzione globale è praticamente impossibile) e segnerà il passaggio da estate a inverno dal giorno alla notte dal caldo al freddo e sempre a mio personalissimo parere l'economia si smonterà mooolto in fretta, immaginate di avere un industria con migliaia di operai ed ogni anno, anzi, ogni mese potrete contare su un fatturato sempre minore, sarete sicuri che ogni anno venderete meno prodotti, é quello che già accade ai paesi ove il picco è già stato superato da parecchio tempo ma in quei casi ci sono altri che si occupano di compensare il tuo mancato fornimento al grande cliente. Se invece ogni mese il mio apparato industriale non garantisce la fornitura ed anzi sempre meno e anche l'altra industria non riesce a sopperire alla mia mancanza, la fiducia del. Grande cliente (sistema finanziario) ne verrà sicuramente meno e non darà piú credito a noi industriali a quel punto quando tutti gli investitori avranno ben chiaro ciò che sta accadendo non si fideranno più e non. Circolerá piú denaro il panico si impossesserà di tutte le borse mondiali le quali non sapranno dove dirigere ne il credito ne il capitale e la maggioranza delle banche fallirà provocando panico e corse agli sportelli per accaparrarsi il denaro che non c'è. Tutto ciò nel giro di un 'anno o 2 e la produzione di energia in generale declinerà velocemente portando al collasso le compagnie di distribuzione e manutenzione oltre agli enormi disordini per mancanza di carburante e blackout. L'apocalisse è vicina basta guardare cosa ha provocato la crisi economica il barile a 147 dollari e fallimento di l&b per provocare questo collassino sistemico e non era successo ancora nulla...