“Questa visualizzazione mostra l'estensione del ghiaccio marino artico il 26 agosto del 2012, il giorno in cui il ghiaccio marino si è ridotto all'estensione minore mai registrata in più di tre decenni di misurazioni satellitari, secondo gli scienziati della NASA e del Centro Nazionale per i Dati sulla Neve e sul Ghiaccio (National Snow and Ice Data Center)”. Leggi di più. Foto: NASA Goddard Photo and Video/Flickr.
Questo saggio aggiorna il mio precedente tentativo di registrare e descrivere gli anelli di retroazione positiva auto rinforzanti rispetto al cambiamento climatico. A quel momento, sette mesi fa, avevamo prove forti di nove di tali fenomeni catastrofici. I diciannove dei quali sono attualmente al corrente sono descritti sotto. Solo l'ultimo è reversibile su un lasso temporale rilevante per l'umanità.
di Guy McPherson
- Gli idrati di metano escono gorgogliando dall'Oceano Artico (Science, marzo 2010). Secondo il progetto CARVE della NASA, questi pennacchi erano fino a 150 km di diametro a partire da metà luglio 2013. Mentre la previsione del 9 febbraio 2012 di estinzione di tutta la vita sulla Terra per la metà di questo secolo da parte di Malcolm Light appare prematura, perché la sua conclusione di rilascio esponenziale di metano durante l'estate del 2011 era basata su dati in seguito smussati da agenzie governative statunitensi. Le informazioni successive – più in particolare da parte del progetto CARVE della NASA – indicano il grave potenziale di rilascio catastrofico di metano. Un rilascio di metano catastroficamente rapido nell'Artico è ulteriormente sostenuto dall'analisi accurata di Nafeez Ahmed nel numero del 5 agosto 2013 del Guardian.
- L'acqua calda dell'Atlantico che viene sparata attraverso lo Stretto di Fram sta scongelando l'Artico (Science, gennaio 2011).
- Gli sfoghi di metano siberiano sono aumentati in dimensione da meno di un metro di diametro dell'estate del 2010 a circa un chilometro di diametro nel 2011 (Tellus, febbraio 2011).
- La siccità in Amazzonia ha innescato il rilascio di ulteriore carbonio di quello degli Stati Uniti nel 2010 (Science, febbraio 2011).
- La torba nelle foreste boreali del mondo si sta decomponendo ad un ritmo stupefacente (Nature Communications, novembre 2011).
- L'invasione dei grandi arbusti riscalda il suolo, quindi destabilizza il permafrost (Environmental Research Letters, marzo 2012).
- Il ghiaccio della Groenlandia sta diventando più scuro (The Cryosphere, giugno 2012).
- Il metano viene rilasciato anche dall'Antartico (Nature, agosto 2012). Secondo un saggio contenuto nel numero del 24 luglio 2013 di Scientific Reports, il tasso di fusione nell'Antartico ha raggiunto quello dell'Artico.
- Gli incendi della foresta e della torbiera russa stanno aumentando (NASA, agosto 2012), un fenomeno di conseguenza evidente in tutto l'emisfero nord (Nature Communications, luglio 2013). Il New York Times indica le condizioni più calde e più secche che portano ad enormi incendi nel Nord America occidentale come la “nuova normalità” nel loro numero del primo luglio. Un saggio contenuto nel numero del 22 luglio 2013 degli Atti dell'Accademia Nazionale delle Scienze indica che le foreste boreali stanno bruciando ad un ritmo che supera quello degli ultimi 10.000 anni.
- La fessurazione dei ghiacciai accelera in presenza dello'aumento di biossido di carbonio (Journal of Physics D: Applied Physics, ottobre 2012).
- Il Vortice di Beaufort ha apparentemente invertito direzione (U.S. National Snow and Ice Data Center, ottobre 2012).
- L'esposizione alla luce solare aumenta la conversione batterica del carbonio del suolo esposto, accelerando così lo scongelamento del permafrost (Atti dell'Accademia Nazionale delle Scienze, febbraio 2013).
- Anche i microbi si sono uniti alla festa, secondo un saggio contenuto nel numero del 23 febbraio del 2013 di New Scientist.
- La fusione del ghiaccio estivo in Antartide è al suo livello più alto negli ultimi 1000 anni: il ghiaccio estivo nell'Antartico si sta fondendo 10 volte più velocemente di quanto non lo facesse 600 anni fa, con la fusione più veloce che è avvenuta negli ultimi 50 anni (Nature Geoscience, aprile 2013).
- Le alluvioni in Canada stanno inviando impulsi di acqua limacciosa attraverso il delta del Mackenzie e nel Mare di Beaufort, tingendo così di marrone un'ampia sezione dell'Oceano Artico vicino al delta del Mackenzie (NASA, giugno 2013).
- L'acqua di fusione superficiale che drena attraverso le fenditure nella calotta glaciale può riscaldare la calotta dall'interno, rendendo più morbido il ghiaccio e lasciandolo fluire più rapidamente, secondo uno studio accettato per la pubblicazione nella Rivista di Ricerca Geofisica (luglio 2013). Sembra che in Groenlandia sia stato innescato un Evento Heinrich. Considerate la descrizione di un tale evento fornita da Robert Scribbler l'8 agosto 2013:
In un "Evento Heinrich", alla fine le forze di fusione raggiungono un punto di non ritorno. L'acqua più calda ha grandemente ammorbidito la calotta glaciale. I fiumi di acqua fuoriescono al di sotto della calotta glaciale. I laghetti d'acqua diventano grandi laghi che possono fuoriuscire sia da in cima al ghiaccio sia al di sotto di esso. Le grandi dighe di ghiaccio potrebbero formarsi ma anche non formarsi. In tutto questo, il movimento nel tempo e la fusione del ghiaccio stanno accelerando. Alla fine, un grande punto di non ritorno viene raggiunto in un unico grande evento e in una serie continua di eventi simili, un'ondata massiccia di acqua e ghiaccio viene scaricata verso l'esterno mentre la calotta glaciale entra in uno stato del tutto caotico. Gli tsunami di acqua da fusione si proiettano verso l'esterno con la loro flottiglia di iceberg, contribuendo grandemente all'aumento del livello del mare. E ciò mentre il meteo comincia davvero a farsi cattivo. Nel caso della Groenlandia, la linea di fuoco di tali eventi e tutto il Nord Atlantico e, alla fine, l'Emisfero Settentrionale. - L 'interruzione della corrente termoalina sta avvenendo nell'Antartico come nell'Artico, portando così alla fusione del permafrost Antartico (Scientific Reports, luglio 2013).
- La perdita del ghiaccio marino Artico sta riducendo il gradiente di temperatura fra i poli e l'equatore, causando così il rallentamento e l'andamento ondulato del jet stream. Uno dei risultati è la creazione di blocchi meteorologici come quello delle recenti temperature molto alte in Alaska. Di conseguenza, la torba boreale si secca e prende fuoco come una vena di carbone. La fuliggine che ne risulta entra in atmosfera per poi ricadere, ricoprendo la superficie del ghiaccio da qualche altra parte, riducendo così l'albedo e accelerando la fusione del ghiaccio. Ognuno di questi fenomeni individuali è stato riportato, seppur raramente, ma a quanto ne so i puntini non sono stati ancora connessi oltre a questo spazio. L'incapacità o la mancanza di volontà dei media di connettere due punti non sorprende ed è stata riportata continuamente (incluso qui, recentemente, con riferimento al cambiamento climatico e agli incendi) (luglio 2013).
- Il ghiaccio artico sta diventando sempre più scuro, quindi meno riflettente (Nature Climate Change, agosto 2013).
Guy McPherson, Transition Voice