giovedì 8 novembre 2012

Abbiamo dato la caccia al demone sbagliato!


Guest post di Graeme Maxton. Questo testo è apparso su diversi quotidiani il primo novembre 2012. Viene qui riprodotto col permesso dell'autore.

Da “Cassandra's Legacy”. Traduzione di Massimiliano Rupalti

Guardati le spalle!

E' il riscaldamento globale di cui dobbiamo preoccuparci, non la crescita economica o Al-Qaeda

Sembra quasi che ci siamo.

Il paese che usa più petrolio, che ha prodotto la più grande quantità di emissioni di CO2 per decenni è che ha costantemente negato l'evidenza del cambiamento climatico, ha ricevuto lo schiaffo di cui aveva bisogno. Con decine di morti, un'infrastruttura fatta a pezzi e miliardi di dollari di danni, l'Uragano Sandy è stata la sveglia di cui l'America aveva bisogno. Oltre a questo, è stato un evento al quale tutti dovremmo prestare attenzione. E' tempo di smettere di sprecare soldi in false guerre e cominciare a spenderli per proteggerci da una minaccia molto più grave. 

Nell'ottobre 2012 ho partecipato all'Assemblea Generale del Club di Roma a Bucharest. La ci sono state presentate le ultime prove sugli effetti del cambiamento climatico, ed erano spaventose. Le previsioni fatte solo cinque anni fa si sono già rivelate ampiamente sbagliate. Nel 2007 gli scienziati hanno detto che pensavano che l'Artico sarebbe stato libero dai ghiacci dalla fine di questo secolo. Al ritmo attuale di fusione tuttavia, sarà senza ghiacci dall'estate del 2015. E sarà libero dai ghiacci tutto l'anno dal 2030.  

Tuttavia questa non è la preoccupazione principale, visto che questo è ghiaccio galleggiante, marino. Quando si fonde non fa aumentare i livelli del mare. La vera preoccupazione è la Calotta Glaciale della Groenlandia, che si sta a sua volta fondendo ad un ritmo senza precedenti. Se anche quello sparisce, gli effetti saranno catastrofici. I livelli del mare nel mondo salirebbero fra i 6 e i 7 metri, cancellando città come New York, Londra e Shanghai. L'aggiunta di così tanta acqua dolce fredda nei mari cambierebbe anche le correnti oceaniche e gli schemi meteorologici in modi che non possiamo a malapena immaginare. Allo stesso tempo, l'aumento delle temperature nell'emisfero nord  ora rischia di fondere gran parte del Permafrost siberiano, che rilascerà grandi nubi di metano lì intrappolato e accelerando la velocità del cambiamento climatico ancora di più. Questi rischi danno il via ad una reazione a catena, per fermare la quale non potremmo fare nulla. 

Gli effetti di quello che stiamo facendo al pianeta sono intorno a noi. Dalle tempeste e le alluvioni alle siccità di quest'anno. Dal 1980, il numero di catastrofi naturali è salito di una media di 400 all'anno fino alle circa 1.000 attuali, secondo il Munich Re. Ironicamente, il Nord America è stato già più colpito dal “meteo estremo” di qualsiasi altro luogo. 

Abbiamo bisogno di fare cambiamenti urgenti al modo in cui viviamo se vogliamo evitare la crisi. I cambiamenti ora anticipati non colpiranno solo i nostri figli e nipoti. Colpiranno tutti noi. 

Quando sono state fatte le previsioni qualche anno fa, gli scienziati hanno detto che più o meno sarebbe stato a posto se avessimo limitato l'aumento delle temperature medie entro i 2°C. Tuttavia mancheremo quell'obbiettivo. Perché non abbiamo fatto effettivamente niente per fermare il danno che stiamo facendo. Se non cambiamo, ora siamo diretti verso un aumento di 4°C, il che porterà le temperature della Terra indietro ai livelli visti 40 milioni di anni fa. Questo provocherà la fusione anche dell'Antartico, con un aumento del livello del mare di 60-70 metri. Le siccità e le alluvioni che vivremo lungo il percorso renderebbero il pianeta virtualmente inabitabile.  

Mentre questi cambiamenti stavano avvenendo, mentre sono stati negati e ignorati, stavamo combattendo invece due guerre insensate. La prima è stata la guerra della crescita. I governi del mondo hanno speso trilioni per cercare di sostenere le loro economie, per fare in modo che continuassero a crescere e che le persone spendessero. Nel processo, hanno fatto in modo che continuassimo a scavare sempre di più per i materiali grezzi del mondo e a consumare sempre di più cose di cui non abbiamo bisogno., rendendo i cambiamenti del clima anche peggiori. 

La seconda guerra insensata è stata la Guerra al Terrorismo. Secondo uno studio della Brown University dello scorso anno, il costo per l'America dei primi 10 anni dopo l'11 settembre sono la cifra sconcertante di 4 trilioni di dollari. Altri trilioni sono stati spesi dall'Europa ed altrove. Durante tutto questo tempo, ci sono stati soltanto 251 morti legati al terrorismo nel mondo sviluppato e nessuna negli Stati Uniti. Nello stesso periodo, in decine di migliaia sono stati uccisi dal cambiamento climatico. Secondo Munich Re, 30.000 persone sono state uccise solo in Nord America, fra il 1980 e il 2011, a causa di incidenti legati al meteo. 

Per più di un decennio abbiamo dato la caccia al demone sbagliato. E' la Terra stessa. A meno che non impariamo a trattarla con rispetto e cominciare e a rispondere ai segnali che ci sta mandando, ci consumerà tutti. 

Graeme Maxton è Membro del Centro Internazionale del Club di Roma

6 commenti:

  1. Anche Graeme Maxton insegue il demone sbagliato. Che non è né il terrorismo, né la crescita economica, né il riscaldamento globale. Infatti tutti e tre questi elementi di cui preoccuparci non sono frutto di decisioni politiche o di comportamenti sbagliati. Essi sono effetti, conseguenze del vero Demone che ci sta distruggendo: la sovrappopolazione umana che sta soffocando questo pianeta. Sette miliardi di umani con le loro attività i loro consumi e le loro dinamiche conflittuali non possono che condurre alla distruzione del pianeta. E' solo arrestando la crescita demografica (e non quella economica) che possiamo sperare di invertire la rotta. Ma i tempi stringono e si fa sempre più tardi per invertire il processo che porta al collasso della biosfera....

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    1. un occidentale consuma e inquina come cento terzomondisti. Imporre un freno all'avidità, che stanno cercando di fare con la stretta economica, è impossibile per l'incapacità umana a cambiare volontariamente la propria natura. Siamo condannati dal demone che che ci possiede, tutti indistintamente e che come dice la Sacra Bibbia vuol distruggere il creato e la creatura per cui Dio ha fatto tutto. La soluzione sarebbe diventare esseri più spirituali, che tra l'altro, messa da parte l'avidità imposta dall'istinto di conservazione, porterebbe una correzione della natalità, ma non penso che le forze malifiche che ci stanno portando all'estinzione ce lo permetteranno facilmente. E allora avanti coi cantieri e coi SUV fino alla morte.

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  2. @agobit

    sicuro? A me risulta che solo una frazione di quei 7 miliardi (che sono comunque troppi) sta contribuendo al disastro prossimo ed inevitabile. E' il modo + semplice di scaricare le coscienze del grasso occidente stare li, mentre si sorseggia un bicchiero di vino rosso e si mangia una bisteccona, dare la colpa a gente che muore di fame, vive con nulla, non inquina quasi per niente, pero' si, si riproduce a gogo'.

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  3. @agobit:
    E' una verità parziale, perchè anche una ridotta popolazione che ha una crescita economica esponenziale conduce poi agli stessi livelli di consumo ed inquinamento di una popolazione maggiore ma con consumi stabilizzati su livelli inferiori: Un cinese o un indiano medio non consumano come uno statunitense. Quindi, a volerla dire tutta, si dovrebbe contrastare SIA la popolazione e SIA la crescita, come del resto ribadito nelle conclusioni de "I nuovi limiti dello sviluppo" edizione del 2004. Non saprei quale delle due variabili sia più difficile da combattere ..Mission Impossible!!

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  4. A me lascia un po' perplesso quanto leggo stime come quella sul costo delle guerre dopo l'11 settembre...
    Ma che senso ha dire che e' costata 4 trilioni di DOLLARI, in questa economia basata sulla carta? Altri potrebbero obiettare, a ragione, che comunque e' un costo che si e' anche tradotto in un certo indotto etc...
    Si sa che anche la guerra fa alzare il PIL...
    Tra l'altro questi i dollari se li stampano a piacimento, per cui quelli della Brow University avrebbero fatto meglio impiegare il loro tempo (e risorse) in qualche altra ricera...

    per esempio ... una stima delle RISORSE sprecate, non dei dollari...

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  5. E ancora... un altro post che implicitamente sostiene che Sandy sia un effetto del cambiamento climatico: "Il paese che [] ha costantemente negato l'evidenza del cambiamento climatico, ha ricevuto lo schiaffo di cui aveva bisogno. Con decine di morti, un'infrastruttura fatta a pezzi e miliardi di dollari di danni, l'Uragano Sandy è stata la sveglia di cui l'America aveva bisogno.". Sandy ci sarebbe stato comunque, cambiamento climatico o no.

    Poi:
    "Gli effetti di quello che stiamo facendo al pianeta sono intorno a noi. Dalle tempeste e le alluvioni alle siccità di quest'anno. Dal 1980, il numero di catastrofi naturali è salito di una media di 400 all'anno fino alle circa 1.000 attuali, secondo il Munich Re. Ironicamente, il Nord America è stato già più colpito dal “meteo estremo” di qualsiasi altro luogo". Balle colossali. Il rapporto SREX dell'IPCC dice il contrario. E francamente dei rapporti Munich RE (che, vi ricordo, vende... protezione dai rischi) mi fido meno di zero.

    Una volta erano gli "scettici" ad essere ideologici, a non tenere in considerazione la scienza ufficiale, a fare dichiarazioni non supportate dai fatti. Adesso sono i "catastrofisti". Mi farei un esamino di coscienza, fossi in voi.

    Comunque mi fa piacere sapere che Maxton, i 4 trilioni di dollari della (stupida, inutile) guerra, non li avrebbe impiegati per costruire scuole e ospedali in Africa, distribuire vaccini contro l'AIDS, la malaria e il colera, e aiuti alimentari a popolazioni colpite da siccita' e carestie (che non sono una conseguenza del cambiamento climatico); li avrebbe impiegati per produrre elettricita' con pannelli fotovoltaici e pale eoliche, e far costruire automobili elettriche. Questione di priorita'.

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