Guest post di Graeme Maxton. Questo testo è apparso su diversi quotidiani il primo novembre 2012. Viene qui riprodotto col permesso dell'autore.
Da “Cassandra's Legacy”. Traduzione di Massimiliano Rupalti
Guardati le spalle!
E' il riscaldamento globale di cui dobbiamo preoccuparci, non la crescita economica o Al-Qaeda
Sembra quasi che ci siamo.
Il paese che usa più petrolio, che ha prodotto la più grande quantità di emissioni di CO2 per decenni è che ha costantemente negato l'evidenza del cambiamento climatico, ha ricevuto lo schiaffo di cui aveva bisogno. Con decine di morti, un'infrastruttura fatta a pezzi e miliardi di dollari di danni, l'Uragano Sandy è stata la sveglia di cui l'America aveva bisogno. Oltre a questo, è stato un evento al quale tutti dovremmo prestare attenzione. E' tempo di smettere di sprecare soldi in false guerre e cominciare a spenderli per proteggerci da una minaccia molto più grave.
Nell'ottobre 2012 ho partecipato all'Assemblea Generale del Club di Roma a Bucharest. La ci sono state presentate le ultime prove sugli effetti del cambiamento climatico, ed erano spaventose. Le previsioni fatte solo cinque anni fa si sono già rivelate ampiamente sbagliate. Nel 2007 gli scienziati hanno detto che pensavano che l'Artico sarebbe stato libero dai ghiacci dalla fine di questo secolo. Al ritmo attuale di fusione tuttavia, sarà senza ghiacci dall'estate del 2015. E sarà libero dai ghiacci tutto l'anno dal 2030.
Tuttavia questa non è la preoccupazione principale, visto che questo è ghiaccio galleggiante, marino. Quando si fonde non fa aumentare i livelli del mare. La vera preoccupazione è la Calotta Glaciale della Groenlandia, che si sta a sua volta fondendo ad un ritmo senza precedenti. Se anche quello sparisce, gli effetti saranno catastrofici. I livelli del mare nel mondo salirebbero fra i 6 e i 7 metri, cancellando città come New York, Londra e Shanghai. L'aggiunta di così tanta acqua dolce fredda nei mari cambierebbe anche le correnti oceaniche e gli schemi meteorologici in modi che non possiamo a malapena immaginare. Allo stesso tempo, l'aumento delle temperature nell'emisfero nord ora rischia di fondere gran parte del Permafrost siberiano, che rilascerà grandi nubi di metano lì intrappolato e accelerando la velocità del cambiamento climatico ancora di più. Questi rischi danno il via ad una reazione a catena, per fermare la quale non potremmo fare nulla.
Gli effetti di quello che stiamo facendo al pianeta sono intorno a noi. Dalle tempeste e le alluvioni alle siccità di quest'anno. Dal 1980, il numero di catastrofi naturali è salito di una media di 400 all'anno fino alle circa 1.000 attuali, secondo il Munich Re. Ironicamente, il Nord America è stato già più colpito dal “meteo estremo” di qualsiasi altro luogo.
Abbiamo bisogno di fare cambiamenti urgenti al modo in cui viviamo se vogliamo evitare la crisi. I cambiamenti ora anticipati non colpiranno solo i nostri figli e nipoti. Colpiranno tutti noi.
Quando sono state fatte le previsioni qualche anno fa, gli scienziati hanno detto che più o meno sarebbe stato a posto se avessimo limitato l'aumento delle temperature medie entro i 2°C. Tuttavia mancheremo quell'obbiettivo. Perché non abbiamo fatto effettivamente niente per fermare il danno che stiamo facendo. Se non cambiamo, ora siamo diretti verso un aumento di 4°C, il che porterà le temperature della Terra indietro ai livelli visti 40 milioni di anni fa. Questo provocherà la fusione anche dell'Antartico, con un aumento del livello del mare di 60-70 metri. Le siccità e le alluvioni che vivremo lungo il percorso renderebbero il pianeta virtualmente inabitabile.
Mentre questi cambiamenti stavano avvenendo, mentre sono stati negati e ignorati, stavamo combattendo invece due guerre insensate. La prima è stata la guerra della crescita. I governi del mondo hanno speso trilioni per cercare di sostenere le loro economie, per fare in modo che continuassero a crescere e che le persone spendessero. Nel processo, hanno fatto in modo che continuassimo a scavare sempre di più per i materiali grezzi del mondo e a consumare sempre di più cose di cui non abbiamo bisogno., rendendo i cambiamenti del clima anche peggiori.
La seconda guerra insensata è stata la Guerra al Terrorismo. Secondo uno studio della Brown University dello scorso anno, il costo per l'America dei primi 10 anni dopo l'11 settembre sono la cifra sconcertante di 4 trilioni di dollari. Altri trilioni sono stati spesi dall'Europa ed altrove. Durante tutto questo tempo, ci sono stati soltanto 251 morti legati al terrorismo nel mondo sviluppato e nessuna negli Stati Uniti. Nello stesso periodo, in decine di migliaia sono stati uccisi dal cambiamento climatico. Secondo Munich Re, 30.000 persone sono state uccise solo in Nord America, fra il 1980 e il 2011, a causa di incidenti legati al meteo.
Per più di un decennio abbiamo dato la caccia al demone sbagliato. E' la Terra stessa. A meno che non impariamo a trattarla con rispetto e cominciare e a rispondere ai segnali che ci sta mandando, ci consumerà tutti.
Graeme Maxton è Membro del Centro Internazionale del Club di Roma