"Tutto si rimescola", Bardi. E io fisso nella memoria di internet queste immagini che ci mostri, perchè tutti ricordino (tag: pollution, disaster, australia, flooding, climate change). http://vi.sualize.us/eco_oficina
Sono ora nell’aria Che libera infrange Regole ferree od insulse Tutti i fiati esalati Nel produrre cupidige e speranze Non che questi non vi fossero prima Ma da radi si sono fatti più fitti Sono trama di sudario pesante Sulla terra ovunque son sparsi Sebbene con iniqua abbondanza Ogni sorta di grumi scarti poltiglie Congegni inerti infidi infingardi Attendenti mani che inermi Li sfiorino e si sparpagli tortura Le acque da tutti raccattano Fedeli alla loro natura Con flutti invadenti e imparziali Rigurgitano quanto raccolto Facendo sempre minimo sforzo Anche il cielo è ingombro di cose Che non avremmo creduto Mai vi sarebbero ascese Noi qui stranamente Perseveriamo nel computo Degli spazi fra astri e molecole Siamo occupati in un luogo Ignorando se sia Il nostro posto davvero Potesse un’inpirazione profonda Un affondo calcato nel fango Un sorso sorbito con flemma Indicarci quale gloria inseguiamo
"Tutto si rimescola", Bardi. E io fisso nella memoria di internet queste immagini che ci mostri, perchè tutti ricordino (tag: pollution, disaster, australia, flooding, climate change).
RispondiEliminahttp://vi.sualize.us/eco_oficina
homo homini lupus
RispondiEliminaSono ora nell’aria
RispondiEliminaChe libera infrange
Regole ferree od insulse
Tutti i fiati esalati
Nel produrre cupidige e speranze
Non che questi non vi fossero prima
Ma da radi si sono fatti più fitti
Sono trama di sudario pesante
Sulla terra ovunque son sparsi
Sebbene con iniqua abbondanza
Ogni sorta di grumi scarti poltiglie
Congegni inerti infidi infingardi
Attendenti mani che inermi
Li sfiorino e si sparpagli tortura
Le acque da tutti raccattano
Fedeli alla loro natura
Con flutti invadenti e imparziali
Rigurgitano quanto raccolto
Facendo sempre minimo sforzo
Anche il cielo è ingombro di cose
Che non avremmo creduto
Mai vi sarebbero ascese
Noi qui stranamente
Perseveriamo nel computo
Degli spazi fra astri e molecole
Siamo occupati in un luogo
Ignorando se sia
Il nostro posto davvero
Potesse un’inpirazione profonda
Un affondo calcato nel fango
Un sorso sorbito con flemma
Indicarci quale gloria inseguiamo
Marco Sclarandis