Non potrebbe essere che Pierino gridava "al lupo!" perché era pagato dal lupo stesso? Di certo, gli ha fatto un bel favore. Potrebbe essere che certi casi di evidente allarme esagerato - tipo la "catastrofe elettromagnetica del 2013" - non siano una questione di ingenuità o ignoranza, ma il risultato di un progetto di disinformazione da parte di gente "pagata dal lupo".
Qualche giorno fa, al bar della stazione, mi è capitata fra le mani una copia del quotidiano che va per la maggiore dalle mie parti. Fra le tante fesserie, una mi ha colpito in particolare: la notizia della "catastrofe elettromagnetica del 2013", quando "secondo gli scienziati della NASA" che si sono "riuniti in un summit a Washington" il nostro pianeta sara colpito da "una gigantesca eruzione solare" che causerà danni inenarrabili, eccetera, eccetera.
Arrivato a casa, non mi ci è voluto molto a capire di cosa si trattava. Molta fatica me la ha risparmiata Paolo Attivissimo, efficiente come al solito con il suo blog "il disinformatico". In sostanza, la storia della catastrofe elettromagnetica del 2013 è una bufala. E' normale che ogni 11 anni circa il sole passi per un massimo di attività. Questo provoca tempeste elettromagnetiche che possono fare danni alle reti di comunicazione. Non è una cosa da trattare come una catastrofe; ci siamo già passati molte volte e non è successo nulla di orribile. Non c'è nessun allarme lanciato dagli scienziati; non c'è stato nessun recente "summit a Washington." Ci sono solo alcune dichiarazioni del ministro della difesa britannico Liam Fox che in una conferenza stampa ha menzionato la vulnerabilità delle reti di trasmissione all'attività solare. Insomma, una bufala quasi totale.
Un punto che non viene fuori chiaramente dal post di Attivissimo è l'origine esatta di questa bufala. Io l'ho letta su "La Nazione" il 23 Settembre e la stessa notizia è stata pubblicata su quasi tutti i maggiori quotidiani; la Repubblica, il Corriere ed altri. Ma tutti questi giornali hanno ripreso la notizia pubblicata il giorno prima (il 22 Settembre) sull'edizione on line della sezione "tuttoscienze" della "Stampa" del 22 Settembre. Eccola qua; dal blog di Attivissimo.
A sua volta, La Stampa è andata a riprendere una notizia apparsa il giorno prima (il 21) sul Daily Mail, "rinforzandola" in termini di allarme dando per scontate certe cose che la stampa inglese aveva dato soltanto per possibili.
Quindi, l'origine della bufala in Italia si trova in "Tuttoscienze" e Paolo Attivissimo ha scritto una cortese lettera di protesta al direttore della rubrica, Gabriele Beccaria. Quest'ultimo ha risposto mandandolo a quel paese senza tanti complimenti. (trovate la lettera di Attivissimo sul suo blog ma non la risposta, che Attivissimo ha giudicato non pubblicabile).
L'opinione generale di fronte a queste cose è che i giornalisti siano semplicemente degli incompetenti in materia scientifica. Ovvero, che valga la massima "non bisogna cercare di spiegare con dei complotti delle cose che si possono spiegare semplicemente con la stupidità.
La massima è attraente, ma ho l'impressione che non sia valida in tutti i casi. Anzi, che ce ne siano molti dove non vale per niente. Su questa cosa, devo dire che mi trovo più daccordo con Gianluca Freda che con Paolo Attivissimo. Il primo (Freda) vede complotti dappertutto, il secondo, (Attivissimo), cerca di smontarli tutti. In questo caso, io credo veramente che ci sia qualcuno che sta cercando di imbrogliarci senza darlo a vedere. Magari non chiamiamolo complotto, ma è cose come l'allarme sulla catastrofe del 2013 non si spiegano con la semplice ignoranza.
Quelli che gestiscono i media saranno anche ignoranti di scienza, ma sono dei professionisti di alto livello nel loro campo; che è di ottenere il "consenso" del pubblico. Ora, il consenso del pubblico si può ottenere in molti modi e per certe persone importa poco se per questo scopo si usano bugie, distorsioni della verità e cose del genere. E' tutto parte di quell'antica arte che va sotto vari nomi; da quello vecchio e un po' fuori moda di "propaganda" a quello un po' più moderno di "public relations" (PR), che è la stessa cosa.
Arrivato a casa, non mi ci è voluto molto a capire di cosa si trattava. Molta fatica me la ha risparmiata Paolo Attivissimo, efficiente come al solito con il suo blog "il disinformatico". In sostanza, la storia della catastrofe elettromagnetica del 2013 è una bufala. E' normale che ogni 11 anni circa il sole passi per un massimo di attività. Questo provoca tempeste elettromagnetiche che possono fare danni alle reti di comunicazione. Non è una cosa da trattare come una catastrofe; ci siamo già passati molte volte e non è successo nulla di orribile. Non c'è nessun allarme lanciato dagli scienziati; non c'è stato nessun recente "summit a Washington." Ci sono solo alcune dichiarazioni del ministro della difesa britannico Liam Fox che in una conferenza stampa ha menzionato la vulnerabilità delle reti di trasmissione all'attività solare. Insomma, una bufala quasi totale.
Un punto che non viene fuori chiaramente dal post di Attivissimo è l'origine esatta di questa bufala. Io l'ho letta su "La Nazione" il 23 Settembre e la stessa notizia è stata pubblicata su quasi tutti i maggiori quotidiani; la Repubblica, il Corriere ed altri. Ma tutti questi giornali hanno ripreso la notizia pubblicata il giorno prima (il 22 Settembre) sull'edizione on line della sezione "tuttoscienze" della "Stampa" del 22 Settembre. Eccola qua; dal blog di Attivissimo.
A sua volta, La Stampa è andata a riprendere una notizia apparsa il giorno prima (il 21) sul Daily Mail, "rinforzandola" in termini di allarme dando per scontate certe cose che la stampa inglese aveva dato soltanto per possibili.
Quindi, l'origine della bufala in Italia si trova in "Tuttoscienze" e Paolo Attivissimo ha scritto una cortese lettera di protesta al direttore della rubrica, Gabriele Beccaria. Quest'ultimo ha risposto mandandolo a quel paese senza tanti complimenti. (trovate la lettera di Attivissimo sul suo blog ma non la risposta, che Attivissimo ha giudicato non pubblicabile).
L'opinione generale di fronte a queste cose è che i giornalisti siano semplicemente degli incompetenti in materia scientifica. Ovvero, che valga la massima "non bisogna cercare di spiegare con dei complotti delle cose che si possono spiegare semplicemente con la stupidità.
La massima è attraente, ma ho l'impressione che non sia valida in tutti i casi. Anzi, che ce ne siano molti dove non vale per niente. Su questa cosa, devo dire che mi trovo più daccordo con Gianluca Freda che con Paolo Attivissimo. Il primo (Freda) vede complotti dappertutto, il secondo, (Attivissimo), cerca di smontarli tutti. In questo caso, io credo veramente che ci sia qualcuno che sta cercando di imbrogliarci senza darlo a vedere. Magari non chiamiamolo complotto, ma è cose come l'allarme sulla catastrofe del 2013 non si spiegano con la semplice ignoranza.
Quelli che gestiscono i media saranno anche ignoranti di scienza, ma sono dei professionisti di alto livello nel loro campo; che è di ottenere il "consenso" del pubblico. Ora, il consenso del pubblico si può ottenere in molti modi e per certe persone importa poco se per questo scopo si usano bugie, distorsioni della verità e cose del genere. E' tutto parte di quell'antica arte che va sotto vari nomi; da quello vecchio e un po' fuori moda di "propaganda" a quello un po' più moderno di "public relations" (PR), che è la stessa cosa.
Al momento, è in corso una campagna di PR mirata a convincere il pubblico che il riscaldamento globale non esiste, o che non è un problema, o che, comunque, è inevitabile. Il caso del "Climategate" è un esempio dei metodi usati; in questo caso, l"assassinio del personaggio". Ma non è il solo; un altro è quello di sminuire la portata della catastrofe climatica incombente creando ad arte delle catastrofi inesistenti. E' la tattica di Pierino; quello del lupo.
Se ci pensate sopra un attimo, la storia di Pierino e il Lupo è un perfetto esempio di tecniche di PR. Pierino - in pratica - mette in atto una strategia per indebolire la capacità di reazione dei pastori. Di fronte a una serie di messaggi che segnalano catastrofi inesistenti (arriva il lupo!) i pastori finiscono per non reagire più di fronte alla vera minaccia - quando il lupo arriva per davvero. Nella storia, Pierino fa quello che fa soltanto perché è un po' tonto e si diverte, ma il suo comportamento si spiega molto meglio se assumiamo che era in combutta con il lupo.
Gabriele Beccaria, direttore della sezione "tuttoscienze" de "La Stampa" non è nuovo alla tattica di Pierino, ovvero lanciare allarmi per catastrofi inesistenti. Già lo aveva fatto con l'annuncio di un'imminente era glaciale. Non c'è da stupirsi che ci riprovi con la storia della catastrofe elettromagnetica del 2013. E' tutto parte di una strategia per sminuire la vera catastrofe incombente: quella del riscaldamento globale.
Quindi, Beccaria è un serio professionista di PR che fa il suo mestiere e lo fa anche molto bene per gli scopi che si è prefisso. Non è certamente un ingenuo e molto probabilmente è il primo a non credere all'allarme che il suo giornale ha lanciato. L'ingenuo, semmai, è chi gli manda una lettera per spiegargli che la catastrofe del 2013 non esiste - come ha fatto Attivissimo. Non c'è da stupirsi che Beccaria abbia risposto come ha fatto; in modo sprezzante.
Del resto, pensateci un momento: immaginate che le pecore scrivano una lettera al lupo per lamentarsi del fatto che ogni tanto una di loro viene mangiata. Come pensate che risponderebbe il lupo?
Confesso che un'ipotesi del genere mi era passata per la mente (insieme alle solite imprecazioni sulla stupidità e sul sensazionalismo mediatico compulsivo), ma non avendo prove per sostenerla... E temo che non ci si possa rivolgere al Beccaria stesso per (sincere) conferme o smentite...
RispondiEliminaBeccaria, a differenza di Piero Bianucci, precedente direttore di Tuttoscienze e persona corretta e preparata, è un servo come diversi altri giornalisti, della carta stampata e non. D'altra parte ricorderai certi articoli di Varvelli, pubblicati sempre su Tuttoscienze, nei quali si voleva dimostrare che ci sarà petrolio fino alla fine del secolo e oltre. Temo sia in atto una strategia destinata a tener buone le masse, distogliendo l'attenzione dai veri problemi - non le bufale del 2013 - finché essi non verranno alla luce. Allora, però, non ci sarà lupo che tenga, le pecore saranno sacrificate senza pietà
RispondiEliminaquando si configura una sorta di disegno nelle cose umane mi chiedo sempre se si tratti di un progetto ex-ante (in tal caso è un disegno proriamente detto) o una lettura post-hoc (in tal caso Hegel legge la Storia)! Secondo me si pecca di ottimismo nel primo caso, di presunzione nel secondo! ;-)
RispondiEliminaSono d'accordo su tutto eccetto che per la provenienza dello stipendio di Pierino. Piuttosto che il lupo, in questo perverso e macchiavellico sistema, credo che siano proprio gli agnelli e i pastori che sostentano le attività goliardiche di Pierino, e il bello che per la maggior parte di loro la notizia si ferma li, senza alcuna possibilità di raggiungere l'inevitabile smentita.
RispondiEliminaTra parentesi, a riguardo, ho scritto un paio di post ironicamente mediocri sul mio modesto blog, se qualcuno ha voglia di farsi una risatina a denti stretti!
Beh, gifh, dacci il link!
RispondiEliminaOk, grazie! Questo per la catastrofe della NASA (http://lnk.ly/g128) e quest'altro per la bufala dell'ambasciatrice ONU (http://lnk.ly/g4p9).
RispondiEliminaA sostegno di quel che dice Ugo c'è un particolare importante. Bufale come questa sono "datate": l'evento catastrofico avverrà in un particolare giorno, addirittura ad un'ora prefissata.
RispondiEliminaNel caso specifico l'evento catastrofico è possibile, e prima o poi (magari non in modo così tragico) avverrà. Diciamo entro un paio di secoli. Un'eruzione solare particolarmente intensa, che becchi in pieno la Terra può fare discreti danni, causare black-out estesi e possono volerci diversi giorni a sostituire i trasformatori di potenza bruciati. Non è l'AGW, ma è confrontabile con un uragano di medie proporzioni.
Ma se metto data ed ora è esattamente un "al lupo": il lupo esiste ma non sta arrivando. Non arriva e tutti si convincono che questo tipo di notizie sono il modo di divertirsi degli scienziati della NASA, che amano spararle grosse. Probabilmente per avere più fondi, i furbacchioni.
Non credo che il bersaglio sia specificatamente l'AGW. Credo sia la scienza nel suo complesso, gli scienziati stanno diventando una sorta di capro espiatorio, rompono le scatole, chiedono soldi per la ricerca e l'università, fan pensare la gente e van delegittimati. Sono già antipatici perché sanno più cose, quindi sono un bersaglio facile.
Far vedere che sbagliano, che dicono cose assurde (ma divertenti e fantasiose) ha il vantaggio di attirare il lettore, a cui un po' di brivido e sensazionale non fa che piacere, e rafforzare la sua idea che queste teste d'uovo ne sanno in fondo meno di lui che ragiona a buon senso. E quando alla data prefissata non succede nulla si può citare gli scienziati che prevedevano cose assurde, come si fa già con la fine del petrolio entro il 2000, l'imminente era glaciale degli anni '70, o le tante altre bufale simili.
La massima che citi, Ugo, è di Napoleone: "Mai attribuire alla malizia ciò che si spiega adeguatamente con l'incompetenza". E ci credo, anche perché l'alternativa prevede dei governi in grado a) di pensare a lungo termine e b) riuscire nei propri intenti, che suona tanto di violazione di qualche principio di termodinamica ;-)
RispondiEliminaVeniamo al caso specifico: sarebbe interessante scoprire, trovare, dei flussi di danaro, delle connessioni, tra qualche agenzia "neocon"/petrolifera e qualcuno di questi giornalisti. In assenza di prove, i nostri sono solo giochetti dialettici.
Io la vedo in modo diverso: presente quando l'atmosfera è instabile? Sappiamo che basta una piccola massa d'aria che cominci a salire, e -patatrac- vien fuori il temporale. Chi fa salire la prima particella? Buh. Non è importante. Però l'ambiente è adatto a una reazione a catena.
Di che ambiente stiamo parlando qui?
*Ignoranza scientifica a palate, sia da parte di chi scrive sia di chi legge.
*Odio per ciò che non si capisce (e mi ricollego a quanto scrive Gianni).
*Volontà di essere rassicurati ("guarda quanti allarmi e poi non succede mai niente" - questa motivazione poi scatena la gran parte delle forme di complottismo - "l'uragano non è venuto per caso, è tutto calcolato e pilotato da HAARP" "Non è che i tumori siano ancora impossibili da battere, sono le multinazionali del farmaco a volerlo").
*Voglia di massimizzare i profitti (titoli eclatanti per vendere di più) e minimizzare i costi (no a verifiche, ricerche, approfondimenti).
Insomma, è un sistema perfettamente in grado di "sparare cavolate" anche senza essere pagato per farlo. Certo, l'iniziatore può essere un prezzolato (se ricordo bene certa stampa anglosassone e notoriamente schierata sul fronte negazionista), ma l'effetto valanga è spontaneo, di questo sono convinto.
A prescindere dalle cause, resta il problema: che fare? Qui si sta mitridatizzando la popolazione. Tra 2012, asteroidi, tempeste solari, che saranno mai due gradi in più? Eppoi tanto gli americani faranno qualcosa, figurati se i militari non hanno già trovato una soluzione e la tireranno fuori quando servirà.
Markgots, attenzione, io non ho detto che Beccaria è pagato dalla lobby del petrolio per screditare la scienza del clima. Ho detto che Beccaria è un professionista e fa bene il suo mestiere ed è pagato di conseguenza. Nel farlo, interpreta come suo dovere quello di screditare la scienza del clima e la scienza in generale. Quindi, come dici tu, è un processo "spontaneo" nel senso che c'è una convergenza di interessi che spingono in questa direzione. Fra questi vari interessi, c'è anche quello della popolazione che è perfettamente contenta di essere mitridatizzata.
RispondiEliminaUgo guardala in positivo. Nella vita il lupo, quando ci riesce, mangia la pecora. Applicando uno modello Lotka Volterra semplificato, tipo quello che tu usi per volpi e conigli, la pecora dovrebbe estinguersi e poi il lupo morire di fame.
RispondiEliminaSul modello interviene la variabile giornalismo.Nel giornalismo politico il lupo e' autore di una "vile aggressione alla pecora". In quello scientifico, il lupo pratica il genocidio della pecora e costituisce percio' una "gravissima minaccia alla biodiversita'" (tra virgolette i titoli.). Supponendo un pieno consenso alla campagna mediatica, il risultato dovrebbe essere che l'uomo estingue il lupo e resta il solo a mangiarsi la pecora, magari finendo cosi' per assumere meno proteine bovine. Titoli di Beccaria: "Diminuita la quota di carni rosse nell'alimenrazione abruzzese"; e "Piu' carni ovine meno emissioni".
Pero' il lupo non e' ancora estinto (quasi...), e dunque il consenso dei mitridizzati e' meno che perfetto. La campagna mediatica produce (in parte) i propri anticorpi. "Lo scrivono perche' fa colpo, e che cavolo c'entra se e' vero?". Cosi',l'annuncio della "paralisi del pianeta" non ha creato ansia tra le masse (Ti immagini se l'avesse fatto Orson Welles alla radio invece di Battista sulla Stampa?). Altre tempeste annunciate dal giornalismoinvece pure, con indici di credibilita' parenti stretti di quelli che colgono gli annunci di un imminente taglio delle tasse.
Dal punto di vista di chi, come te, e' impegnato a creare informazione e consenso sui temi del riscaldamento globale che si facciano i titoli sull'era glaciale prossima ventura dovrebbe essere percio' di conforto. E' solo incompetenza al conoscere; o, se preferisci, competenza al vendere. Il problema e' se e quando ti titoleranno "il riscaldamento globale minaccia l'umanita'". Quella potrebbe davvero essere malizia, e magari pure prezzolata...
Massimo, interessante ritirare fuori Orson Welles. C'è una differenza, però, con il caso attuale. Orson Welles aveva inventato l'invasione dei Marziani in diretta e c'è chi ci aveva creduto (o così pare, non sarà anche quella una leggenda?) facendosi prendere dal panico. Il falso allarme di Battisti è per il 2013. Anche se uno ci crede, si rilassa e dice, vabbé, ho ancora tre anni. Bisognerebbe comparare con un allarme immediato per vedere se la gente è più infinocchiabile oggi di quanto non lo fosse al tempo di Welles. Un esempio c'è, quello del gas nervino nel 2001. Pare che allora molta gente in America abbia veramente messo il duct tape alle finestre per difendersi dal gas -(ma, anche questo, non sarà una leggenda?). Ammesso che sia vero, sembrerebbe che siamo altrettanto infinocchiabili oggi di allora. Però è più bravo Battisti di Welles a mandare un messaggio "calibrato" in modo da spaventare la gente, ma non troppo.
RispondiEliminaCorrezione: il falso allarme del 2001 non era nervino, era antrace.
RispondiEliminaDa tempo denuncio il fatto che l'inserto le scienze della stampa è scaduto a livello di Voyager e boite simili.
RispondiEliminaTutto questo forse non ha a che fare con Pierino ed il lupo... ma ha sicuramente a che fare con il problema più volte denunciato su questo blog dell'incapacità/impossibilità di comunicazione della scienza.
Mi scuso se il discorso va OT ma vorrei anche dire che ho un po' l'impressione che ci sia anche una certa assuefazione da parte degli scienziati stessi, che non sempre reagiscono con lo sdegno che ci si aspetterebbe da loro alla diffusione di queste bestialità travestite da scienza.
Chiaro che non mi riferisco a Bardi ma santo cielo... possibile che alla stampa abbia scritto solo Attivissimo? O il sottoscritto quando si è stufato veder comparire nell'inserto articoli sulle scie e sul rumore di Hum?
Possibile che nessun professore del poli di Torino si sia preso la briga di scrivere anche lui spiegando che tutto questo non ha nulla a che vedere con la scienza?
Da torinese mi piacerebbe rivedere sull'inserto de La stampa articoli di divulgazione come quelli che si poteva leggere qualche anno fa.
Caro Orsovolante, è proprio questo il punto: stiamo vedendo il successo di una certa strategia comunicativa che mira a "mitridatizzare" la gente; come ha detto Markgots.
RispondiEliminaBho! Condivido appieno l'articolo, ma quando poi viene usato per cercare di screditare la giusta riflessione sulla probabile insussistenza del riscaldamento causato dalla CO2, penso che al di là di un serio ragionamento si cerca solo di arroccarsi su posizioni "serriste" oramai non più difendibili "inventando" un complotto ben orchestrato. Cje l'industria del fossile cavalchi i dubbi, non ci piove, e dovremo stare attenti che ciò non significhi una irresponsabile continuazione dell'inquinamento, ma per cortesia, cerchiamo di "ingoiare" il rospo quando delle teorie non rispondono più alla realtà, l'importanza nella ricerca scientifica è la ricerca della verità e realtà, non della difesa di posizioni. Fa male, ma è il lavoro degli scienziati, rimettere in discussione teorie quando queste non sono più valide. Difenderle a spada tratta è il compito dei politici, degli sfruttatori, e di chi ha troppa importanza di sè per rimettersi in discussione.
RispondiEliminaRiccardoDG
è il lavoro degli scienziati, rimettere in discussione teorie quando queste non sono più valide.
RispondiEliminaTi riferisci a qualche paper in particolare? È uscita qualche interessante scoperta che falsifica il riscaldamento globale?