Wolfgang Knorr ha pubblicato di recente un articolo che alcuni hanno interpretato come demolizione totale della scienza del clima. Putroppo per loro, avrebbero potuto altrettanto bene sostenere che il Dr. Knorr è un dado per il brodo: il suo articolo non dice assolutamente le cose che alcuni ci hanno visto dentro. Il problema è che la scienza del clima è di una vastità immensa e per chi vuol fare disinformazione è facile attaccarsi anche alle più piccole ambiguità. Quindi, non bisogna trascurare niente, bisogna stare attentissimi: ci sarà sempre qualcuno che - per imbecillità o malafede - cerca di imbrogliarci.
E' una tranquilla serata di Luglio; gran caldo e mi metto a vagare su internet. Cerco su google le parole "climate hoax." E' un esercizio interessante: non sai mai che cosa ci trovi, e spesso trovi delle cose che vanno dall'esilarante al deprimente. Stavolta, arrivo a un sito che si chiama "hockeyschtick" che distorce la parola "hockey stick", la "mazza da hockey" di Michael Mann, ovvero quella ricostruzione delle temperature dei passati 1000 anni che i negazionisti continuano pervicacemente a dare per "sbagliata" nonostante le centinaia di dimostrazioni che invece è giusta.
Mi scorro "hocheySchtick" per curiosità. Ci si trovano le solite fesserie dei negazionisti: la temperatura non si alza, i ghiacci polari non calano, gli orsi polari nuotano allegramente, eccetera, eccetera.
A un certo punto, però, faccio un salto sulla sedia. Trovo scritto:
No rise of CO2 fraction over past 160 years
Research just published in Geophysical Research LettersTo assess whether the airborne fraction is indeed increasing, Wolfgang Knorr of the Department of Earth Sciences at the University of Bristol reanalyzed available atmospheric carbon dioxide and emissions data since 1850 and considers the uncertainties in the data. In contradiction to some recent studies, he finds that the airborne fraction of carbon dioxide has not increased either during the past 150 years or during the most recent five decades
Cioè, secondo loro Knorr avrebbe trovato che il CO2 nell'atmosfera ("the airborne fraction") non è aumentato negli ultimi 150 anni. Al primo colpo, sembrerebbe che ci sono solo sono due possibilità: o questo sig. Knorr è un dado per il brodo, ovvero ha fatto un gran minestrone e ha sbagliato tutto, oppure è la scienza del clima a essere tutta sbagliata.
Guardo un po' meglio e trovo che l'articolo è stato pubblicato su una rivista seria (geophysical research letters). Possibile che non abbia causato una rivoluzione nella scienza climatica? Vado a cercarmi il riferimento originale, che trovo a questo link (credo che sia "free access"). Mi bastano 30 secondi di lettura per capire che Knorr non è un dado per il brodo, ma una persona seria il cui lavoro è stato capito alla rovescia, come al solito o per malafede o per pura stupidità.
E' chiarissimo dall'articolo che quando Knorr parla di "frazione di CO2" non intende la frazione della concentrazione di CO2 nell'atmosfera, ma il rapporto fra il CO2 antropogenico assorbito dagli oceani e quello che rimane nell'atmosfera. Trova che questa frazione è rimasta approssimativamente costante negli ultimi 150 anni. Ma si vede benissimo nelle curve che fa vedere Knorr che la concentrazione atmosferica del CO2 è aumentata, come tutti sanno e come tutte le misure fanno vedere. E le curve di Knorr questi di hockeyschtick le fanno anche vedere sul loro sito! Ma dove hanno lasciato la testa? Al deposito bagagli della stazione?
Dopo di che, per curiosità, mi sono andato a vedere se qualcuno in Italia si era bevuto la bufala. Chiaro che si. Qui la trovate addirittura con sottofondo musicale!! La trovate anche pubblicata in grande evidenza su "altrogiornale" da parte di Vincenzo Zappalà che ci illumina sulla faccenda dicendoci che:
Scusate, ma come dice Marcello nell’Amleto: “C’è del marcio in Danimarca!” E guarda caso Copenhagen si trova proprio in Danimarca… Possibile che nessuno se ne fosse accorto prima? O magari si è preferito tacere? Non aggiungo alcuna considerazione personale e lascio ai lettori la conclusione. Dirò solo che il “trend” della CO2 negli ultimi 150 anni è stato stabilmente intorno a 0.7 +/- 1.4 per decade. Per chi mastica appena appena un po’ di matematica, questo risultato vuol dire praticamente ZERO. Il professor Knorr conclude che il risultato da lui trovato si spiegherebbe bene abbassando all’82% il valore delle emissioni “stimate” finora. In fondo un misero errore del 20%, che però ha significato terrore, potere, e soldi, tanti soldi indirizzati verso una sola direzione. Stiamo comunque tranquilli: nessuno parlerà di questa scoperta!
Non faccio commenti su questo paragrafo, che sarebbe cosa impietosa. Ma fatemi notare almeno una cosa: per certa gente, gli scienziati sono sempre degli imbroglioni quando dicono qualcosa che non si adatta alle proprie idee preconcette. Invece, quando dicono qualcosa che ci si adatta (o così sembra), per miracolo sono dei luminari, come questo "professor Knorr."
Tutto questo può sembrare una chiosa marginale, ma credo che sia importante far vedere come certa gente si attacca veramente a tutto pur di capire le cose al contrario. Il povero Knorr sicuramente non si aspettava che parlando di questa "frazione" della CO2 che non aumenta avrebbe dato il destro a qualcuno per sparare un po' delle solite scemenze. Quindi, bisogna stare estremamente attenti a quello che si dice o si scrive, perché ci sarà qualcuno imbecille o in malafede che si approfitterà di ogni ambiguità, anche infinitesimale.
Volete un altro esempio? Eccolo qua: pochi giorni fa, Suzan Lozier ha pubblicato un articolo su "Science" intitolato "Deconstructing the conveyor belt." E' uno studio che dimostra come il famoso "nastro trasportatore oceanico" è un sistema molto complesso e non perfettamente continuo e che questo rende difficile capire quale sarà l'interazione del sistema con il riscaldamento globale. Notate che la Lozier non dice che il nastro trasportatore non esiste o cose del genere. Anzi, dice chiaramente il contrario che "Recent evidence that the ocean’s overturning limbs are not spatially and temporally continuous should not cast a shadow on the certainty of the overturning itself: There is clear and abundant evidence that ocean waters overturn" Ovvero: il rovesciamento oceanico, lo scambio fra acque fredde e calde, esiste senza alcun dubbio.
Ma vi pareva che non ci sarebbe stato qualcuno che ha capito tutto al contrario, ovvero che l'articolo di Lozier demolisce le basi della scienza del clima? Ovvio che si, fra le altre cose traducendo come "demolizione" il termine "deconstructing" che non è assolutamente la stessa cosa.
Insomma, bisogna stare molto attenti: non dire mai niente che possa essere interpretato in modo ambiguo e, soprattutto, non dar retta (come sempre) alle fesserie che certa gente ci racconta sul clima.
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Nota: non tutti hanno capito così totalmente all'incontrario il lavoro di Knorr, ma ci sono altri modi di interpretarlo male. Per esempio, Paolo Mezzasalma, su "climatemonitor" perlomeno ha capito correttamente che Knorr parla di frazioni relative e non di concentrazioni atmosferiche, ma si lancia comunque a dire che "l'oceano ha una capacità enorme di sequestrare per secoli la CO2 emessa. Questa continuerà ad aumentare anche in atmosfera, ma a velocità infinitamente inferiori a quanto affermato dai soliti noti." Il che è decisamente un'estrapolazione eccessiva dei dati dell'articolo.
Nota II. Mi accorgo dopo aver pubblicato questo post che anche Sylvie Coyaud si era occupata della bufala su Knorr.