Interessarsi di collasso economico può avere un aspetto morboso ma, d'altra parte, ci sono delle cose che non si possono ignorare. I collassi economici ci sono e negli ultimi decenni ce ne sono stati tanti; anche di paesi che sembravano politicamente ed economicamente ben solidi.
Vi passo un pezzetto del "Washington Post" del 2002 (traduzione mia) che ci da un'idea di quello che può succedere. Questo è il caso dell'Argentina - un collasso di qualche anno fa ma che sarebbe bene non dimenticare.
Disperazione in Argentina, una volta un paese orgoglioso
Dopo il collasso economico, la profonda povertà rende la dignità una vittima.
By Anthony Faiola
Washington Post Foreign Service
Tuesday, August 6, 2002; Page A01
ROSARIO, Argentina -- La notizia si è diffusa rapidamente attraverso i grandi slum urbani che circondano Rosario. C'è cibo sull'autostrada - ancora vivo.
Un camion di bestiame si era rovesciato vicino alla città rugginosa, lasciando cadere 22 capi di vacche di razza Angus sull'autostrada spazzata dal vento. Alcune erano morte. La maggioranza ferite. Alcune stavano bene.
Una folla si è mossa da Las Flores, una città di baracche di metallo e cumuli di immmondizia che trasuda di rifugiati dal collasso finanziario di quella che era una volta la nazione più ricca di tutta l'America Latina. In pochi minuti, 600 persone affamate sono arrivate sulla scena con machete e coltelli. Improvvisamente, secondo quanto raccontano i presenti in quel giorno di Marzo, si è udito un grido.
"Ammazzate le vacche!" ha urlato qualcuno. "Prendete quello che potete!"
Si sono tirati indietro gli impiegati della ditta del trasporto bestiame che cercavano di recuperare il salvabile. E il macello ha avuto inizio. L'odore del sengue, di morte e di carne fresca ha riempito l'autostrada. Le vacche si lamentavano mentre venivano fatte a pezzi senza criterio da gruppi di uomini, donne e bambini. C'erano lotte per pezzi di carne sanguinanti.
"Mi sono guardato in giro e ho visto gente che si portava via zampe di mucca, teste e organi. Non potevo credere ai miei occhi," dice Alberto Banrel, 43 anni, che ha lavorato nell'edilizia fino al Gennaio scorso, quando si è scoperchiata la voragine economica dopo che l'Argentina ha sofferto la peggiore crisi di debito estero nella storia del mondo e una pesante svalutazione della moneta.
"Eppure ero li', col mio coltello insanguinato e un pezzo di carne,", dice Banrel. "Mi sono sentito come se fossimo diventati un branco di animali selvaggi..... come i pirana che si vedono su Discovery Channel. La nostra situazione ci ha fatto diventare così."