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giovedì 20 maggio 2021

A che Servono i Paracadute? Sicurezza contro Realtà.

 Il vecchio e glorioso "C-119" detto familiarmente il "vagone volante" Fra le altre cose, era progettato per il lancio dei paracadutisti dall'ampio portellone posteriore. 

 

Il mio primo viaggio in aereo fu un bel po' di anni fa, quando ero ancora al liceo. Fu quando l'aeronautica militare offrì un viaggio in aereo per la scuola militare di Napoli a un gruppo di aspiranti allievi della scuola di guerra aerea di Firenze (non è che volevo fare il top gun, ma avevo la fissa di fare l'astronauta e la scuola di guerra aerea poteva essere una strada per riuscirci). 

Il vetusto C-119 che ci portava da Pisa a Napoli aveva come regola che i passeggeri indossassero un'imbracatura completa di moschettone per il paracadute. Mi ricordo che quando ci fecero vedere i paracadute e ci spiegarono come agganciarli e come usarli, la cosa lasciò tutti un po' perplessi. Uno del nostro gruppo domandò al sergente se il paracadute servisse veramente a qualche cosa. Il sergente rispose, serafico, "se ti devi buttare, ti serve." 

Impeccabile. Ma era chiara l'implicazione per delle persone che non erano incursori addestrati, come noi. Era quasi impossibile immaginarsi una condizione in cui sarebbe stato preferibile buttarsi col paracadute piuttosto che restare a bordo e affrontare un atterraggio di emergenza. 

Alla fine dei conti, decisi di non iscrivermi all'accademia militare e di seguire piuttosto una carriera universitaria più convenzionale. Ma quel primo volo mi è rimasto nella memoria. Molto più tardi, mi è capitato di lavorare su progetti di ricerca dell'industria aerospaziale, dove impari parecchio su come funzionano le cose e che l'aeronautica non è una cosa romantica come mi potevo immaginare quando ero liceale. Delle molte cose che ho imparato, una è come si gestisce la sicurezza. Si parte dal principio che il rischio zero non esiste e non può esistere, ma anche che il rischio si può minimizzare. E l'idea di fondo è che i soldi vanno spesi dove hai il miglior rapporto benefici/costi. Ovvero devi spendere soldi per la sicurezza dove ce n'è più bisogno.

Questo spiega perché in nessun aereo civile vi daranno un paracadute per il viaggio. Non è perché il paracadute non funziona: come ci aveva detto il sergente quella volta, funziona se vi buttate. Ma in quale situazione un paracadute potrebbe veramente essere utile? Buttare fuori dal portellone di un aereo civile uno dopo l'altro i turisti in viaggio per le Maldive sarrebbe come minimo poco pratico, per non parlare del fatto che finirebbero fatti a fettine dalle ali o dai timoni di coda (o forse risucchiati dai motori). Ma il problema è un altro: la grande maggioranza degli incidenti aerei avvengono in fase di decollo o di atterraggio. E, in quel caso, ovviamente avere un paracadute non serve a gran cosa.

Tuttavia, c'è un fattore emozionale non trascurabile nel fatto di viaggiare in aereo. Alcune persone sono effettivamente terrorizzate all'idea. Se avete un amico o un amica che fa l'assistente di volo, vi potrà raccontare qualche storia interessante di passeggeri spaventati (oppure, lo potete leggere qui). La paura di volare è una sensazione ancestrale: non siamo nati per infilarci dentro un tubo di alluminio pressurizzato che vola nel cielo.

La paura di volare non è una cosa razionale, non la combatti facendo vedere le statistiche che dicono che il volo è uno dei mezzi di trasporto più sicuri che esistono. E sappiamo tutti che la maggioranza delle persone non è in grado di valutare i rischi in modo quantitativo sulla base di dati statistici. 

Probabilmente è per questa ragione che ogni tanto si sente parlare della possibilita di una "capsula eiettabile" che in caso di emergenza sparerebbe i passeggeri fuori dall'aereo, per poi portarli a terra con un paracadute.

Impossibile? No, i caccia militari hanno dei sedili eiettabili che funzionano bene e che hanno salvato la vita di molti piloti. Certo, il turista medio difficilmente sopravviverebbe alle accelerazioni intorno ai 12 g tipiche di questi sistemi ma li si potrebbero progettare in modo da essere più gentili con gli eiettati. Salverebbero delle vite? Probabilmente si.

Ovviamente, il problema non è la tecnologia, ma il costo. E non è nemmeno il fatto che i costi sarebbero stratosferici, ma semplicemente che i soldi spesi in questa tecnologia sarebbero meglio spesi in altri accorgimenti per la sicurezza degli aerei. Quindi, parlare di aerei civili dotati di capsule eiettabili è solo un esercizio di fantasia, più o meno come parlare di viaggi sulla Luna per tutta la famiglia per il fine settimana. 

Ma la storia dei paracadute sugli aerei ci offre la possibilità di riflettere sul fatto che si può spendere troppo per la sicurezza e fare dei danni, pur con ottime intenzioni. Ci sono molti esempi fuori dall'aeronautica di direttive e leggi bene intenzionate che sono state effettivamente attuate, generando poi più danni che benefici. Un esempio classico è quello degli additivi anti-fiamma che per legge dovevano essere usati per trattare i pigiami per bambini negli Stati Uniti a partire dal 1972.

Mi posso immaginare che questa idea balzana sia venuta in mente a qualche politico che ha creduto in buona fede di fare una cosa buona. O, più probabilmente, a qualcuno pagato dalla lobby dell'industria chimica che vedeva un nuovo mercato per certi prodotti. 

In ogni caso, il risultato è stato un disastro, sparpagliando per il mondo sostanze cancerogene che si possono assorbire per via cutanea e che ancora sono in giro nelle case. La legge fu abolita nel 1978 dopo una lunga polemica. Ma, a distanza di 50 anni da quella legge disgraziata, ci sono ancora sostanze anti-fiamma cancerogene nei pigiami e in altri vari oggetti domestici che potete comprare.

Il bello della faccenda dei pigiami anti-fiamma è che nessuno ha mai prodotto uno studio quantitativo dei rischi/benefici dell'idea. Se ci pensate sopra, in effetti, come si potrebbe fare uno studio del genere? Quasi impossibile. Tutto è stato basato sul ragionamento che più sicurezza è sempre una cosa buona. 

E chi si sarebbe potuto opporre a una legge che aveva come scopo migliorare la sicurezza dei bambini? Come si suol dire, lo zerbino davanti alla porta dell'Inferno porta la scritta, "benvenuti ai beneintenzionati."

Quello delle sostanze anti-fiamma è solo uno degli esempi possibili di come si possa spendere troppo per la sicurezza. Se ci pensate bene, potete trovarne molti altri dove il tentativo di ridurre i rischi ha fatto più danni che benefici.