Gli altri due post di Silvano Molfese sugli ecologisti italiani sono quello su San Francesco, e quello su Italo Calvino
di Silvano Molfese
Concludo questa trilogia, in ordine cronologico, con Luigi Sertorio, ecofisico, che nel 1990 ha pubblicato il libro “Thermodinamics of complex systems” ed ha continuato con altri lavori occupandosi di come l’uomo, con questa organizzazione produttiva, dotato di protesi di potenza e di abilità sempre più potenti, si interfaccia con la biosfera.
A tal proposito Sertorio ci ricorda che:
“La Natura non è benigna, non guarda con tenerezza i figli incoscienti e non regala loro consigli di saggezza. Opera sull’uomo perché l’uomo è un organismo appartenente alla biosfera e obbediente alle sue leggi. Sta all’uomo capire per tempo queste leggi. Se lo stato, l’economia non capiscono, ci sarà la collisione con la barriera della dinamica organica violata. E lì si vedrà chi è intelligente.” (*)
Luigi Sertorio, con armonioso rigore scientifico, ha dato a mio avviso una definizione fondamentale di biosfera.
Riporto interamente tale definizione ripresa da “Storia dell’incertezza”, pagine 96 e 97.
Biosfera
La biosfera terrestre è una macchina fotonica sostenitrice di informazione. Questa definizione è pensata per essere generalizzata al contesto astrofisico, cioè al di fuori del caso particolare di cui noi esseri umani siamo parte. Cerchiamo di spiegare come è fatta questa macchina, cosa esegue, e come si definisce il suo funzionamento stazionario.
1. Flusso di fotoni provenienti da una stella e dotati di lunghezza d'onda tale da mettere in azione il processo di formazione di molecole complesse partendo da molecole prelevate dall'ambiente inorganico. Questa è l'interfaccia fotosintetica che connette la stella alla biosfera.
2. Costruzione di una moltitudine di organismi caratterizzati da altre forme di metabolismo e di attività esterna.
3. Dinamica interattiva fra tutti gli organismi dotati di tempi propri di permanenza diversissimi (per esempio quattro ordini di grandezza) ma brevi rispetto alla durata di una stella longeva come il Sole, quindi con tempi di morte e di nascita distribuiti nel segmento temporale di esistenza della biosfera madre che è la realizzazione di permanenza lunga (altri sei ordini di grandezza).
4. La morte degli organismi rilascia molecole inorganiche nell'ambiente inorganico.
5. Il prelievo e il rilascio devono formare ciclo. Questo implica prima di tutto che il set delle molecole entranti deve coincidere col set delle molecole uscenti, che chiameremo molecole asintotiche. Ciò posto, ciclo vuol dire che il flusso molecolare asintotico entrante deve bilanciare il flusso molecolare asintotico uscente. Solo in tal modo la biosfera madre può sussistere.
6. Quando la biosfera funziona in regime stazionario la potenza del flusso di fotoni entranti nella fotosintesi caratterizzata dalla temperatura della stella, deve bilanciare la potenza in uscita, caratterizzata dalla temperatura media del pianeta ospitante.
L’insieme di questi sei punti definisce la biosfera come macchina perfetta la cui potenza è in equilibrio con l'ambiente inorganico. Alla base di tutto c'è l'esistenza della stella Sole e del pianeta Terra. Stelle e pianeti sono realizzazioni di permanenza dentro la dinamica cosmologica. La coppia stella-pianeta fornisce l'ambiente inorganico dotato di permanenza. Il funzionamento stazionario della macchina biosfera specifica in che modo la biosfera può essere permanente.
La vita è elaborazione di informazione. La complessità delle macro-molecole e delle loro interazioni - è il supporto dell'informazione. Scrivere e trasmettere informazione vuol dire operare su stati complessi, e la complessità organica è la massima conosciuta. È ovvio che qui si parla di informazione analogica, non digitale.
La permanenza della biosfera implica il concetto di autoconsistenza. Autoconsistenza vuol dire che l'interazione di tutti gli organismi caduchi si organizza in modo tale da preservare la vita del super organismo biosfera. Permanenza e informazione sono indissolubili: è ciò che chiamiamo armonia della Natura.”
(*) Luigi Sertorio . La mappa del denaro – capitolo 6, paragrafo La punizione
della natura - in corso di pubblicazione.