Vedi un po' dove si ritrova il "dirupo di Seneca"!! Con la popolazione dei cavalli negli Stati Uniti (sorgente)
Nel suo blog, "micidial" Massimo Bordin fa un'osservazione molto azzeccata. Dice:
C'è stato un periodo della storia - il periodo più lungo della storia dell'umanità - nel quale i cavalli avevano tantissime cose da fare. Venivano impiegati per trasporti di uomini e alimenti, calessi e carrette. In guerra, come in pace. Oggi, per vedere un cavallo bisogna andare all'ippodromo, al maneggio o al circo. La stragrande maggioranza degli occidentali non ha mai avuto a che fare con un cavallo, gli risulta completamente inutile, se non per attività ludiche o sotto forma di bistecche, in carenza di ferro.
Bordin fa poi notare come lo sviluppo dell'automazione e dell'intelligenza artificiale sta facendo diventare gli esseri umani altrettanto inutili dei cavalli, in guerra come in pace. Cita poi il recente rapporto McKinsky, dicendo:
Per rimanere "vivi", i lavoratori dovranno cercare la riqualificazione in diversi campi e come se fosse l'acqua nel deserto. "Ma i governi e le aziende - sostiene magnanimamente il report - dovranno contribuire a facilitare quella che dovrebbe essere una transazione durissima".Comparando gli esseri umani ai cavalli, citando il termine "transizione durissima" e usando la frase "rimanere vivi" (sia pure con il 'vivi' fra virgolette) Bordin fa venire subito in mente che cosa ci potrebbe essere in serbo per l'umanità: un "dirupo di Seneca" (ovvero un rapido collasso) della popolazione simile a quello subito dai cavalli nel ventesimo secolo.
Il collasso della popolazione umana, in questa ipotesi, non sarebbe causato dai disastri generati dal riscaldamento globale o dall'esaurimento delle risorse ma, semplicemente, dal fatto che la maggior parte degli esseri umani diventerebbero inutili - ovvero non avrebbero più alcun valore economico.
Non che gli esseri umani verrebbero sterminati; non risulta che i cavalli siano stati sterminati (beh, non tutti, perlomeno). Semplicemente, quando i cavalli hanno cessato di essere utili, non sono stati messi in condizione di riprodursi. E, in effetti, sembra che sia proprio quello che sta succedendo agli esseri umani, con la natalità che sta crollando più o meno ovunque (anche se in Europa e in Italia crolla più della media).
E allora? E allora, beh, consoliamoci: i cavalli hanno passato un brutto periodo, ma ci sono ancora; anzi, la loro popolazione è in aumento. Chissà se sarà questo il destino degli esseri umani.