venerdì 14 luglio 2017

I soldi non servono a far piovere!


Dal blog di Stefano Ceccarelli, "Siccità, la cecità della politica" Un post che non ha peli sulla lingua nell'identificare alcune delle cause del diastro. Manca una menzione sulla cementificazione del suolo, peccato, ma il resto è ben scritto e chiaro. 



Stop fonti fossili! ospita un intervento di Francesco Raffa, Coordinatore di Legambiente per la Provincia di Frosinone, sulla pesante crisi idrica di questa torrida estate 2017.

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Legambiente: Siccità, servono politiche lungimiranti nella gestione dell’acqua

Caldo intenso e persistente, prolungata assenza di precipitazioni, mancanza di acqua. Tutti parlano di emergenza, ma ha senso questa definizione nell’attuale contesto climatico? Noi crediamo di no. Ci si ostina a non capire che ciò a cui stiamo assistendo è semplicemente la nuova normalità, destinata a far sentire i suoi effetti pesanti negli anni a venire man mano che i cambiamenti climatici si intensificheranno.

L’incapacità della politica locale di comprendere la cronicità del problema acqua in provincia di Frosinone è disarmante, e le soluzioni proposte, emerse nel corso dell’incontro convocato dal Presidente Pompeo lo scorso 26 giugno, evidenziano la miopia di una classe politica che anziché preparare il terreno a ciò che ci aspetta mettendo in campo politiche lungimiranti di adattamento e di uso razionale delle risorse idriche, continuano ad agire secondo una logica emergenziale che non porterà da nessuna parte.

Il comunicato stampa diffuso dalla Provincia ha rivendicato come un successo della riunione l’aver richiesto lo stato di calamità naturale alla Regione, che non è nient’altro che il solito modo di rimpallare la responsabilità su altri enti rifiutandosi di assumersi le proprie. Ed ora che il Presidente Zingaretti ha messo la sua firma sulla dichiarazione di stato di calamità naturale (ma siamo sicuri che sia così “naturale” vista l’impronta decisiva dell’uomo nel determinare il riscaldamento del pianeta?) Provincia e Comuni potranno ritenersi soddisfatti. Ora forse arriveranno un po’ di soldi, ma i soldi non servono a far piovere.

Come associazione e come cittadini rivendichiamo anzitutto il diritto di conoscere la situazione di sorgenti, bacini e serbatoi e le previsioni circa la disponibilità di acqua nei mesi a venire, considerando che siamo ancora alla seconda decade di luglio e a meno di improbabili piogge abbondanti durante ciò che resta dei mesi estivi sembra probabile che la situazione sia destinata ad aggravarsi.

Non è ammissibile che informazioni così importanti non siano rese di pubblico dominio dal gestore e non costituiscano oggetto di indagine diretta a prevedere gli scenari di breve e medio termine.

In secondo luogo, non basta chiedere ad Acea di intervenire sulle perdite e di predisporre l’erogazione tramite autobotti nei casi di maggior carenza. Il gestore ha il dovere di predisporre e rendere pubblica una mappatura dettagliata delle perdite idriche nel territorio di sua competenza e di stilare una programmazione con tempi certi degli interventi di manutenzione straordinaria della rete idrica, con l’indicazione dei risultati attesi, che dovranno essere misurabili e verificabili.

Quanto ai sindaci, riteniamo che sia loro dovere sensibilizzare adeguatamente i cittadini da essi amministrati sull’importanza di un uso razionale di una risorsa preziosa come l’acqua, intensificando le attività di repressione degli innumerevoli usi impropri dell’acqua potabile. Ad essi spetta inoltre di redigere dei piani condivisi che consentano di limitare i disagi alla popolazione in situazioni di criticità. Se necessario, non si dovrà esitare a prevedere divieti specifici riguardanti gli usi superflui o futili dell’acqua, dalle piscine agli autolavaggi fino all’uso irriguo per scopi meramente ricreativi. Nel contempo, essi dovranno porre in atto opportune iniziative per incoraggiare e incentivare l’installazione di dispositivi per il risparmio idrico domestico quali limitatori di flusso, frangigetto, sciacquoni con il doppio pulsante, ecc., e di cisterne per lo stoccaggio dell’acqua piovana da destinare a tutti quegli usi dove non è necessario l’impiego di acqua potabile.

Last but not least, la Provincia è chiamata ad una verifica rigorosa delle concessioni in essere per l’emungimento delle acque sotterranee al fine di limitare i gravi fenomeni dell’abbassamento delle falde e della subsidenza, ispirandosi al principio guida secondo cui la quantità di acqua che si attinge dal sottosuolo non può eccedere quella che si rigenera naturalmente tramite le precipitazioni.

È ora di capire che una gestione sostenibile dell’acqua pubblica richiede anzitutto un cambio radicale di mentalità, che metta al centro la consapevolezza che lo sfruttamento della risorsa idrica è già ora eccessivo, e più che di nuovi pozzi e impianti di captazione abbiamo bisogno di gestire le risorse disponibili secondo criteri di efficienza ed equità. Se poco si può fare localmente per arrestare la progressiva tropicalizzazione del clima del bacino mediterraneo, crediamo che le istituzioni territoriali possano e debbano impegnarsi per costruire quelle strategie di resilienza indispensabili per prepararci al futuro denso di nubi di cui già vediamo le anticipazioni.

Frosinone, 13 luglio 2017

Francesco Raffa
Coordinatore di Legambiente per la Provincia di Frosinone

17 commenti:

  1. Intanto il prossimo anno si sfioreranno i 100mbg....chi ci avrebbe mai scommesso?!!!
    https://www.milanofinanza.it/news/petrolio-in-crescita-le-stime-sulla-domanda-2017-2018-201707131113397626

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  2. Una dritta per chi vivesse in affitto e ha lo sciacquone esterno di tipo vecchio: è possibile inserire due bottigliette di plastica piene di acqua da 1/2 litro.

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  3. Dal testo: "abbiamo bisogno di gestire le risorse disponibili secondo criteri di efficienza ed equità."

    Efficienza significa che l'acqua si deve utilizzare solo dove essa serve a produrre prodotti agricoli e non deve essere sprecata con perdite ecc.

    Questo è un criterio di efficienza per l'agricoltura; ma NON è efficiente per il clima, il quale richiede che le zone umide siano abbondanti (anche paludi piene di zanzare sono utili per il clima).

    Quindi, ci si ostina a non capire che ogni azione ha dei pro e dei contro; non c'è nessuna azione che vada bene per tutto.

    Il problema principale è che l'uomo è diventata una specie ingombrante per questo pianeta. Se non utilizziamo con efficienza tutte le risorse che abbiamo, non bastano per nutrire e soddisfare i bisogni delle persone; ma fare questo comporta una modifica dell'ambiente e anche del clima irrimediabile!

    7,5 Miliardi di persone hanno bisogno di una casa/appartamento; puoi essere contro la cementificazione quanto vuoi, ma un minimo devi costruire: case, strade per la viabilità, ospedali per i servizi alla salute, la difesa, ecc.

    Oggi una famiglia di 4 persone, in una città è già difficile se ha un appartamento di 100 mq. La città così è con un'altissima densità di popolazione. E in questo poco spazio si vorrebbero fare degli orti?!

    Per sfamare una famiglia di 4 persone c'è bisogno di almeno 10.000 mq di terreno; gli appartamenti si impilano facilmente uno sull'altro nei palazzi, in realtà ogni appartamento non occupa più di 10 mq di suolo, se va bene.

    E con gli orti in città si vorrebbe risolvere cosa?

    Con l'ottimizzazione dell'uso dell'acqua, cosa si vorrebbe fare?

    Al solito è facile criticare le scelte che si sono fatte in questi decenni, ma è molto difficile proporre delle soluzione VALIDE che superino una semplice analisi un pò più approfondita.

    P.S: E' naturale che ci siano frane, che cambino le forme delle coste ecc.
    Pensare di avere un ambiente rigido, solo perché farebbe comodo a noi, è contro il naturale svolgersi degli eventi.
    Sarebbe meglio smettere di sognare e di guardare in faccia la realtà.

    La famiglia MULINO BIANCO esiste solo nelle menti utopiche, la realtà è un'altra cosa.

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    1. Ho letto questa news della FAO, poi ovvio le soluzioni non sono mai semplici, ma arrivare a parlare della famiglia del mulino bianco per un comunicato stampa mi pare esagerato.
      http://www.fao.org/news/story/it/item/853548/icode/

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    2. Quindi, realisticamente, cosa bisognerebbe fare? Dico senza mantenere lo status quo, che, sempre che la tecnologia non ci riservi miracoli, ci porterà allo scatafascio nel giro di un paio di decenni. (un decennio in più o in meno non fa una grande differenza, o se anche la fa non è questo il nocciolo del discorso). La popolazione mondiale è prevista di 11 miliardi nel 2100.
      http://www.greenstyle.it/popolazione-mondiale-11-miliardi-nel-2100-risorse-a-rischio-111202.html
      Anche mettendo in atto le necessarie politiche demografiche, senza un profondo ripensamento degli stili di vita, dubito che l’ambiente e il sistema economico possano reggere a lungo l’impatto di tanta popolazione.
      Certo, auspicare più risparmio ed efficienza, significa, non dico criticare, ma proporre una svolta radicale rispetto alle scelte che si sono fatte in questi decenni. Che a ben vedere sono state fatte esclusivamente nel segno della crescita economica. Va bene, sentiamo cosa propone un realista.
      Angelo

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    3. Realisticamente cosa bisognerebbe fare? Niente, assolutamente niente, di fronte a l'eternità la natura ha tutto il tempo che le necessita per riportare le cose in equilibrio, con o senza uomo.

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    4. Senza una svolta "morale", sarà tutto inutile.
      Bisogna dare la giusta importanza a noi stessi in relazione al mondo, bisogna sentirsi in equilibrio, soddisfatti, senza la sensazione, la paura di esistere di meno se abbiamo meno beni materiali, meno sensazioni di piacere, meno riconoscimento o potere.
      Quelle sono tutte illusioni cui non possiamo più permetterci di credere, illusioni che usiamo per distrarci dalla consapevolezza di quello che siamo, che ci allontanano da noi stessi, dagli altri, dal mondo.

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    5. Per poter capire cosa realisticamente bisogna fare, è necessario cambiare il punto di vista; solo così ci si rende conto di ciò che è consentito e ciò che sarebbe meglio evitare.

      1) Iniziare a considerare l’uomo come parte della Natura (Biosfera) e NON come una cosa/specie estranea alla Natura.

      2) Capire che la Natura è mutevole nel tempo; è che quindi sia: i terreni, le coste che il clima si sono sempre modificati nel tempo e sempre lo faranno.

      3) Che la Natura NON è sempre benigna, ha già causato 5 estinzioni di massa più tante altre minori. Quindi noi non siamo peggio della Natura, ma abbiamo caratteristiche che già essa ha (comprese quelle distruttive).

      4) Essere a favore della Natura NON significa che bisogna lasciare tutto com'è. Capire che delle colline aride (perché generate dalla Natura) non sono meglio del paesino costruito dall'uomo con il giusto grado di costruzioni e vegetazione.

      5) Capire che non possiamo appropriarci di tutte le risorse (vegetali e animali) disponibili, in quanto una parte deve restare al resto della Natura per poter funzionare correttamente.

      6) Che è lecito per l’uomo (perché parte della Natura) decidere di cambiare la forma delle colline e il corso dei fiumi o di creare canali artificiali, se questo è utile (ampliare i biomi/vegetazione).

      7) Che un grande potere (scientifico) richiede anche una grande responsabilità; perché l’egoismo di pochi può creare disastri enormi.

      8) Avere il senso del limite, di ciò che è possibile fare e di ciò che va fatto. Ogni scoperta scientifica richiede del tempo prima che la si possa gestire limitando gli effetti collaterali.

      Detto questo, dobbiamo capire che un Pianeta come la Terra ha un limite alla popolazione mondiale umana che riesce a sostenere. Questo limite non è fissato in partenza, ma dipende sia dalle risorse del Pianeta che dal livello tecnologico raggiunto.

      Dobbiamo capire che: allo stato attuale della tecnologia la popolazione mondiale E’ INSOSTENIBILE nel lungo periodo; indipendentemente da quello che si fà! Possiamo solo rallentare tale processo, evitando d’inquinare oltre il necessario, ma resta insostenibile!

      Sarebbe utile ridurre il numero delle nascite, ma questo sarebbe insufficiente (visto il poco tempo a disposizione) e non si riuscirebbe a evitare che crolli tutto il sistema e che quindi si arrivi alla “quasi” estinzione dell’uomo.

      Sono io il primo a dire che forzare la riduzione della popolazione NON è tra le opzioni da fare; quindi ci resta l’incremento scientifico/tecnologico.

      Dobbiamo capire che: abbiamo bisogno di modificare l’ambiente (portare acqua nei deserti) e per far ciò abbiamo bisogno di tanta ENERGIA, perché FARE = ENERGIA. Senza energia non si può fare niente di incisivo.

      Quindi, tutte le scelte che si indirizzano verso fonti energetiche di ridotto potenziale energetico e che necessitano una riduzione dei consumi energetici a livelli minimali, NON sono opzioni fattibili ne nel presente, ne nel lungo periodo.

      INVESTIRE nella Ricerca dove c’è TANTISSIMA Energia, Inesauribile!

      Il nostro futuro dipende dai progressi che si faranno nelle fonti energetiche NUCLEARI (Fusione, fissione, ...).

      Nelle fonti energetiche rinnovabili si dice che si investe poco, ma solo l’Italia si è impegnata per oltre 200 Miliardi di Euro in 20 anni (non ho sotto mano il dato preciso).

      Quanti miliardi si sono investiti in Ricerca per il Nucleare?!!

      Incominciamo ad andare nella direzione giusta, solo così potremmo raccogliere gli abbondanti frutti in futuro, oppure cercare di sopravvivere con le rinnovabili (premessa che non ci riusciremo).

      Capire che è il NUCLEARE il nostro futuro, è solo il primo passo verso la salvezza!

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    6. Capire? Il nucleare? Non c'è niente di più incomprensibile. Ti possono raccontare quello che vogliono e tu non capisci neanche di cosa stanno parlando. Come avere a che fare con una setta esoterica. Mah! Non mi esprimo.
      Angelo

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    7. Dobbiamo capire....Sarebbe utile fare....Bisognerebbe investire....sono almeno 30 anni che sento ripetere sempre lo stesso rosario, non è cambiato nulla a parte i "sacerdoti" che lo recitano.

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    8. ma di che vi preoccupate!! La NASA ha i motori antimateria presi da un'astronave aliena e aspetta che finisca il petrolio per avere il permesso dalle lobby per tirarli fuori. Il primo modello di auto ad antimateria si chiamerà Enterprise, il secondo star trek, il terzo "ma che ca... volete".

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    9. R "7) Che un grande potere (scientifico) richiede anche una grande responsabilità; perché l’egoismo di pochi può creare disastri enormi. "..In realtà come insegna la teoria dei commons, spesso è l'egoismo dei molti a creare danni enormi e volersi appropiare di tutte l risorse naturali, compresa deforestazione fra l'altro in suoli non adatti all'agricoltura anche solo nel medio termine, vedi amazzonia e madagascar, per la fame di tante bocche da sfamare...

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    10. @Alessandro:
      "oltre 200 Miliardi di Euro in 20 anni"

      Gli incentivi al fotovoltaico, che paghiamo in bolletta della corrente sotto forma di "oneri", ammontano a circa 10 miliardi di euro l'anno per vent'anni (180 euro annui procapite, il triplo della vecchia ICI prima casa), per una frazione abbastanza risibile e di scarsissimo valore (c'e' quando c'e') di energia prodotta (e con la quale non si salva nemmeno il mondo). Fra l'altro NULLA di quei soldi va ne' in ricerca, ne' in sviluppo di una filiera nazionale: hanno lavorato solo manovali e muratori rumeni, elettricisti di quelli che viaggiano in mega-SUV, e stuoli di commercialisti in Mercedes a riempire moduli per le detrazioni e gli incentivi. Tutto il materiale e' stato acquistato all'estero (se non sbaglio non esiste produzione di celle in italia, al massimo assemblaggio), e fra l'altro meta' di quei soldi sono di oneri finanziari dato che moltissimi impianti sono stati acquistati attraverso indebitamento finanziato da finanziarie estere (da cui gli alti lai e l'intervento dell'associazione delle banche estere e dell'ambasciata americana nonche' di questo disinteressato sito quando si parla di ritoccarne l'ammontare almeno spalmandolo di piu' nel tempo). Un bel capolavoro, non c'e' che dire, e poi ci si lamenta se siamo sempre gli ultimi di qualsiasi classifica, se non quella della furbizia di piccolo cabotaggio, anche detta coglioneria.

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    11. @ Fra, ma i "molti" da chi sono sostenuti? Il Duce voleva molti figli per poter muovere guerra alle nazioni vicine per depredarle delle risorse (logica imperante dall'inizio dell'umanità), le lobby e i politici vogliono molti figli per muovere guerra al pianeta per depredarlo delle risorse (logica attuale). La politica natalista era ed è una politica di guerra. Mi viene da ridere amaro, pensando che in fondo l'operato dei missionari e delle ONG è stato un lavorare per la guerra, invece che per la pace come dicevano e credevano (solo i missionari). Solo mi dispiace che se anche leggessero queste parole nel Vaticano o altri di quei pochi religiosi rimasti, sono convinto non le capirebbero, ma in fondo sono degli ottusi come lo erano i farisei, preoccupati solo di mantenere il potere e i privilegi.

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  4. Nel mio piccolo condominio di 3 appartamenti e 8 persone siamo passati da 700l/g a 500l/g ovvero solo 180mila litri d acqua potabile all anno, un bel cubo con il lato di 57m ,piu grande di un campo di calcio a 5 pieno d acqua.
    Solo si fa per dire...anche perché c'è da giungere l.acqua consumata per il cibo acquistato e la produzione di oggetti che non saprei quantificare.
    Qui in Toscana con 1cent si comprano 4l di acqua dall acquedotto tasse e depurazione inclusa.
    Speriamo in un aumento cosi la smettiamo di sprecarla.

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  5. Scusa ma come hai calcolato il volume dell'acqua consumata? Un cubo con lato di 57 metri ha un volume di 185.193 metri cubi, ossia 185 milioni di litri d'acqua

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    1. Hai ragione
      185mila litri quindi stanno in un cubo con il lato di 5,8m? :p

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